• User Newbie

    Un commercialista che non saprei come definire?

    Sono stato dipendente di un?azienda di consulenza per circa 10 anni di cui primi sei con contratto a progetto (di natura fittizia) fino a quando per motivi puramente legali il mio contratto è stato trasformato a tempo indeterminato.
    Tutto questo è durato fino a quando il cliente presso il quale lavoravo ha deciso di non rinnovare più? la commessa e mi sono visto recapitare la solita lettera che mi avvisava che sarei stato licenziato per motivi economici e di impossibilita? di reintegro. Tutte balle.. non hanno neanche provato spostarmi in un altro ramo dell?azienda.
    Allora mi sono rivolto ad un avvocato per capire come abbiano fatto a licenziarmi cosi? facilmente nonostante io sia stato sempre un dipendente leale, onesto e che ha sempre tenuto alla qualità? del proprio lavoro.
    L?avvocato come prima verifica mi ha manda da un commercialista di sua fiducia per far controllare le mie buste paga e verificare che non ci fossero differenze retributive. Vado all?appuntamento con il commercialista, il quale dopo avermi spiegato cosa c?era da fare e consegnatogli tutta la documentazione necessaria, mi dice subito che il lavoro sarebbe costato 250 euro comprensivo di uno sconto. Anche se questa cifra per me non era banale avendo perso il lavoro, accetto il preventivo propostomi, che pero? riguardava solo il periodo in cui ero coperto dal contratto a tempo indeterminato. Dopo qualche settimana, non avendo più? avuto notizie provo a chiamare allo studio per avere informazioni, mi viene risposto che il lavoro non era ancora pronto e che dovevo aspettare ancora finché dopo altri 5 giorni mi chiamano per un nuovo appuntamento.
    Al momento della consegna dell?elaborato, il commercialista mi dice che sono 250 ma senza fattura, altrimenti avrei dovuto pagare di più. Io in quel momento resto un po? perplesso anche perché osservando il suo elaborato non erano nient?altro che 3 facciate di normali fogli A4 con delle tabelle excel e dei numeri incolonnati senza alcuna spiegazione. MI faccio dare un po? di delucidazioni su quanto riportato in queste tabelle dalle quali risultavano a suo dire 30 mila euro lordi di differenza retributive e alla fine anche se malvolentieri accetto di pagare senza la fattura che altrimenti mi avrebbe lievitato i costi.
    Ma mentre gli sto per consegnare il bancomat mi dice subito che non accetta pagamenti con carta ma solo contanti. Ingenuamente senza neanche controbattere gli rispondo che devo andare a prelevare, cosi? scendo in strada e vado a cercare la banca più? vicina. Al ritorno consegno i contanti direttamente nelle sue mani e senza neanche farmi dare una ricevuta vado via.
    Dopo aver consegnato l?elaborato all?avvocato trascorre un po? di tempo finche? lo chiamo per sapere se ci fossero delle novità, a quel punto mi chiede degli anticipi per poter iniziare ad improntare la causa. Avendo affrontato nel frattempo anche delle spese per visite mediche la mia situazione economica si stava facendo critica, cosi? decido di chiudere il rapporto e mi rivolgo ad un avvocato di un caf. Consegno la documentazione al nuovo avvocato il quale appena vede il conteggio del commercialista mi dice: con questo ?conto della serva? io non ci faccio nulla, il giudice lo scarterebbe in quanto non è completo e mancano molte informazioni. Mi mostra gli elaborati dei suoi collaboratori e in effetti erano completamente differenti, era ben visibile l?analitica di ogni mese di lavoro con tutti i parametri inerenti le buste paga. A quel punto mi propone di rifarli comprendendo tutta la mi storia lavorativa con questa azienda e vengono a costare meno dei famosi 250 e si scopre inoltre che le differenze retributive sono anche più? alte.
    A questo punto decido di andare dal precedente avvocato per chiedergli spiegazioni riguardo il conteggio del suo commercialista, il quale mi risponde che lui in effetti non ne capisce nulla e quindi si era affidato a questo professionista.

    Mi chiedo come sia possibile che un avvocato possa affrontare una causa di lavoro senza comprendere le carte che ha in mano!!??

    Nel frattempo non avendo ancora trovato un lavoro la mia situazione economica continua a precipitare. Mi scadono a distanza di poco tempo l?una dall?altra assicurazione e revisione gpl e non avendo soldi sufficienti sono costretto a lasciare la macchina in garage.

    Decido di chiamare il commercialista per farmi ridare i soldi indietro per il pessimo lavoro svolto. Ovviamente lui nega tutto e giustifica la questione affermando che i lavoratori del caf sono degli ignoranti che usano dei software e che voglio soltanto spillarmi altri soldi mentre lui è un affermato professionista con una carriera trentennale ed ha effettuato il calcolo a mano.
    Dopo altre discussioni varie e le sue minacce di denunce desisto e chiudo la conversazione.

    Dopo qualche settimana provo a richiamare e mi risponde una sua collaboratrice la quale dopo aver chiesto il mio nome si rifiuta di passarmi al telefono il commercialista. Ho una discussione anche con lei, la quale da prima finge di non sapere cosa volessi e dopo mie insistenze getta la maschera e fa capire di saperne tutto. Dopo averle fatto notare che ero stato costretto a pagare a nero e in contanti si permette anche di deridermi facendosi una risata e rinnegando la questione dopo un po? mi sbatte il telefono in faccia.

    Perdonate questo post cosi? lungo, le mie domande sono:

    E? lecito che io pretenda indietro i soldi dal commercialista per il pessimo lavoro svolto? Esiste un modo per poterli riavere?
    Su quale base tabellare un commercialista stabilisce il suo compenso?
    Com?e? possibile che dei professionisti possano comportarsi in questo modo?
    Sbaglio o l?ordine a cui appartengono impone dei regolamenti di carattere etico e disciplinare che se non applicati hanno delle conseguenze?


  • User Attivo
    1. La domanda non serve porsela. Hai pagato in nero, non li riavrai mai salvo che riesca a strappare una confessione registrata o scritta con cui minacciarlo di denuncia.
    2. Ci sono le tabelle dell'ordine ma per quel tipo di lavoro non saprei indicarti. Se rientrasse nella "ricerca atti e consulenza" 250€ non mi sembrano una cifra dissimile dalla realtà.
    3. Non hai visto ancora niente ahimè. Mi stupisco che non ti abbiano chiesto un doppio pagamento negando di aver ricevuto quello in nero.
    4. Esatto. Segnala ad entrambi gli ordini l'accaduto. Finirà tutto in niente ma quando cominciano ad esserci anche solo 2-3 segnalazioni uguali la cosa diventa seria.

    Il mio consiglio? Vai di persona in studio e registra l'audio col telefono in tasca, fagli ammettere di aver pagato in nero X€. Quindi, senza dirgli che hai registrato, digli che farai segnalazione all'ordine e provvederai a querela.
    Se non risolverai non resta che procedere alla segnalazione, allegando l'audio. 2 parole coi carabinieri, allegando sia audio che copia della segnalazione all'albo, poi non sarebbero male visto quello che hai in mano.

    In ogni caso, ripeto, difficilmente rivedrai 1€ se non la spunti di persona. Cause per recuperare 250€ non avrebbero alcun senso.