• User Newbie

    Uso illeggittimo del co.co.pro. ? - Prove da fornire in una causa

    Ciao a tutti,
    vi scrivo perchè sono in una situazione piuttosto delicata e non molto chiara e ho bisogno di chiarirmi un pò le idee.
    Sono assunto come co.co.pro. e questo è il mio secondo contratto sempre per la stessa azienda (il primo è durato 18 mesi circa mentre questo è "in piedi" da circa 12 e la naturale scadenza sarà tra 7 mesi) .
    Oggi si parla di recessione del contratto per giusta causa (da parte aziendale) ed io vorrei capire quali siano gli elementi chiave per trasformare un co.co.pro. in un contratto a tempo indeterminato.
    Premetto che i due contratti che ho firmato sono stati fatti molto bene (cosa verificata tramite un legale), ma dopo aver navigato a volontà credo che ci siano sufficienti possibilità di "mettere in piedi" qualcosa.
    Quali sono gli elementi chiavi che potrebbero aiutarmi ?
    Nessuno mi ha mai chiesto di lavorare 40 ore settimanali,ma mi è stato chiesto di compilare dei rapportini di lavoro per "giustificare" il tempo lavorativo(e quando il totale settimanale è stato di 32 ore mi è stato detto a voce che la settimana prevede 40 ore!....ma si erano dimenticati che l'8 Dicembre era festa! 🙂 ) , nessuno mi ha chiesto di lavorare 5gg la settimana , ma se manco un giorno devo avvertire immediatamente perchè qualcun altro dovrà prendere il mio posto....
    e poi ho una domanda :
    in un co.co.pro. se il progetto si realizza in anticipo rispetto alla durata del contratto ,il collaboratore ha diritto a percepire tutto il corrispettivo , ma come posso io realizzare il mio progetto se il mio ruolo è quello di fornire assistenza tecnica a chi usa i "macchinari" presenti nel luogo in cui lavoro ? sarebbe logico considerare la costruzione di una casa come un progetto,oppure l'installazione di X strumenti come un progetto , ma come posso realizzare in anticipo un progetto di assistenza tecnica ?!?!
    Spero di non avervi confuso le idee 🙂
    Grazie a chiunque vorrà rispondermi.........


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ciao a tutti,
    vi scrivo perchè sono in una situazione piuttosto delicata e non molto chiara e ho bisogno di chiarirmi un pò le idee.
    Sono assunto come co.co.pro. e questo è il mio secondo contratto sempre per la stessa azienda (il primo è durato 18 mesi circa mentre questo è "in piedi" da circa 12 e la naturale scadenza sarà tra 7 mesi) .
    Oggi si parla di recessione del contratto per giusta causa (da parte aziendale) ed io vorrei capire quali siano gli elementi chiave per trasformare un co.co.pro. in un contratto a tempo indeterminato.
    Premetto che i due contratti che ho firmato sono stati fatti molto bene (cosa verificata tramite un legale), ma dopo aver navigato a volontà credo che ci siano sufficienti possibilità di "mettere in piedi" qualcosa.
    Quali sono gli elementi chiavi che potrebbero aiutarmi ?
    Nessuno mi ha mai chiesto di lavorare 40 ore settimanali,ma mi è stato chiesto di compilare dei rapportini di lavoro per "giustificare" il tempo lavorativo(e quando il totale settimanale è stato di 32 ore mi è stato detto a voce che la settimana prevede 40 ore!....ma si erano dimenticati che l'8 Dicembre era festa! 🙂 ) , nessuno mi ha chiesto di lavorare 5gg la settimana , ma se manco un giorno devo avvertire immediatamente perchè qualcun altro dovrà prendere il mio posto....
    e poi ho una domanda :
    in un co.co.pro. se il progetto si realizza in anticipo rispetto alla durata del contratto ,il collaboratore ha diritto a percepire tutto il corrispettivo , ma come posso io realizzare il mio progetto se il mio ruolo è quello di fornire assistenza tecnica a chi usa i "macchinari" presenti nel luogo in cui lavoro ? sarebbe logico considerare la costruzione di una casa come un progetto,oppure l'installazione di X strumenti come un progetto , ma come posso realizzare in anticipo un progetto di assistenza tecnica ?!?!
    Spero di non avervi confuso le idee 🙂
    Grazie a chiunque vorrà rispondermi.........

    Mi pare che si possa parlare tanto di subordinazione direttiva che gerarchica. Io cercherei di far riconoscere il rapporto di lavoro subordinato .... davanti al giudice del lavoro. Tanto non rischi certo la condanna alle spese.... per i lavoratori compensano sempre.

    Consiglierei un buon avvocato giuslavorista, oppure il supporto di una seria associazione sindacale.... se ne trovi.


  • User Newbie

    Ciao Shapur ,
    grazie per la risposta.
    Vorrei precisare che a me non interessa essere assunto a tempo indeterminato in questa azienda perchè ,se così fosse,troverei un ambiente ostile e questo non mi interessa,ma se riuscissi a tradurre il tutto in una cifra da richiedere sarebbe meglio .
    Il "volermi chiarire le idee" dipende dal fatto che non accetto volentieri di essere mandato via così , soprattutto perchè credo che ci siano delle chiare discrepanze tra il lavoro richiestomi e la forma contrattuale utilizzata......inoltre volevo chiedere un'altra cosa....quanto può pesare (sempre nel caso di una causa) il fatto che la società mi abbia chiesto di essere reperibile , una settimana ogni 6(mi alternavo con altri 5 tecnici assunti a tempo indetermianto) , dalle 18:00 alle 08:00 del mattino nei gg feriali e per tutte le 24 ore nel weekend ?
    Mi sembra un discorso più rivolto ai tecnici assunti a tempo indeterminato che a un co.co.pro......(premetto che questa reperibilità mi veniva cmq retribuita on top allo stipendio).......
    Grazie,
    Giuseppe


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ciao Shapur ,
    grazie per la risposta.
    Vorrei precisare che a me non interessa essere assunto a tempo indeterminato in questa azienda perchè ,se così fosse,troverei un ambiente ostile e questo non mi interessa,ma se riuscissi a tradurre il tutto in una cifra da richiedere sarebbe meglio .
    Il "volermi chiarire le idee" dipende dal fatto che non accetto volentieri di essere mandato via così , soprattutto perchè credo che ci siano delle chiare discrepanze tra il lavoro richiestomi e la forma contrattuale utilizzata......inoltre volevo chiedere un'altra cosa....quanto può pesare (sempre nel caso di una causa) il fatto che la società mi abbia chiesto di essere reperibile , una settimana ogni 6(mi alternavo con altri 5 tecnici assunti a tempo indetermianto) , dalle 18:00 alle 08:00 del mattino nei gg feriali e per tutte le 24 ore nel weekend ?
    Mi sembra un discorso più rivolto ai tecnici assunti a tempo indeterminato che a un co.co.pro......(premetto che questa reperibilità mi veniva cmq retribuita on top allo stipendio).......
    Grazie,
    Giuseppe

    Il riconoscimento del rapporto di lavoro subordinato non significa **reintegrazione **necessaria ma certa risarcibilità: si deve semmai distinguere se l'azienda sia soggetta a tutela reale (art. 18 dello Statuto dei lavoratori)
    o **tutela personale **(L. 604/1966). Con tutte le implicazioni patrimoniali del caso (15 mensilità + 6 + retribuzioni ulteriori maturate fino alla sentenza piuttosto che 2,5 / 6 mensilità).

    Il lavoro festivo e la reperibilità possono essere indizi confermanti il rapporto di lavoro dipendente se di fatto concorrono a configurare un'assoggettamento al potere gerarchico / disciplinare / direttivo del datore.

    Spero di aver contribuito a dare risposta alle tue domande.
    Ciao


  • User Newbie

    Ciao Shapur,
    il tuo contributo è molto apprezzato e ne approfitto ancora un pò se non ti dispiace......come dicevo il mio attuale contratto scadrà tra 7 mesi ,ma l'azienda vorrebbe "licenziarmi" in tronco(utilizzando il recesso x giusta causa) offrendomi nulla di più di quanto previsto nel contratto , e cioè i 60 gg. di preavviso.(a dire il vero volevano offrirmi 15gg di salario,perchè non avevano letto attentamente il contratto stesso) .
    Io vorrei proporre che mi riconoscessero l'effettivo raggiungimento del progetto e quindi la retribuzione totale dei 7 mesi mancanti(tra l'altro il progetto che loro volevano raggiungere con una terza società attraverso la mia presenza in questa struttura è stato raggiunto ) ,ma non so come impostare il discorso.........non vorrei andare in causa ,ma non voglio nemmeno andare via e accontentarmi dei 60gg. di preavviso se ho le carte in regola(o quasi) per poter chiedere quanto potrebbe essermi riconosciuto....

    Cosa mi suggerisci ?
    Grazie 1000


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ciao Shapur,
    il tuo contributo è molto apprezzato e ne approfitto ancora un pò se non ti dispiace......come dicevo il mio attuale contratto scadrà tra 7 mesi ,ma l'azienda vorrebbe "licenziarmi" in tronco(utilizzando il recesso x giusta causa) offrendomi nulla di più di quanto previsto nel contratto , e cioè i 60 gg. di preavviso.(a dire il vero volevano offrirmi 15gg di salario,perchè non avevano letto attentamente il contratto stesso) .
    Io vorrei proporre che mi riconoscessero l'effettivo raggiungimento del progetto e quindi la retribuzione totale dei 7 mesi mancanti(tra l'altro il progetto che loro volevano raggiungere con una terza società attraverso la mia presenza in questa struttura è stato raggiunto ) ,ma non so come impostare il discorso.........non vorrei andare in causa ,ma non voglio nemmeno andare via e accontentarmi dei 60gg. di preavviso se ho le carte in regola(o quasi) per poter chiedere quanto potrebbe essermi riconosciuto....

    Cosa mi suggerisci ?
    Grazie 1000

    Senza vedere il contratto e una disamina live mi sembra azzardato esprimere
    valutazioni professionali su cui poi Tu potresti fare scelte che magari daranno, comunque, impulso ad un contenzioso. In particolare non capisco se ci sia o meno la giusta causa per la risoluzione del rapporto e che cosa sia il recesso di cui parli. Sorry.


  • User Newbie

    Ciao Shapur,
    capisco il tuo punto e cercherò di spiegarmi meglio.
    Da contratto ambo le parti possono recedere anticipatamente dal contratto previo preavviso di 60gg. .Nel caso il recesso fosse motivato da giusta causa(e qui bisognerebbe capire quali possano essere) ,ciascuna parte potrà recedere senza obbligo di preavviso ,e tale periodo potrà essere sostituito da un'indennità corrispondente,per cui da contratto il minimo che mi spetta sono 60gg di stipendio.
    Siccome sono completamente ignaro , ma nel caso di una controversia ,come funziona ? Loro mi licenziano,io chiedo consulenza ad un legale richiedendo di provare la subordinazione del contratto,etc etc ......ma che tempo di risposta devo attendermi?e soprattutto che costo potrebbe avere il tutto?
    Grazie ,
    Giuseppe.


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ciao Shapur,
    capisco il tuo punto e cercherò di spiegarmi meglio.
    Da contratto ambo le parti possono recedere anticipatamente dal contratto previo preavviso di 60gg. .Nel caso il recesso fosse motivato da giusta causa(e qui bisognerebbe capire quali possano essere) ,ciascuna parte potrà recedere senza obbligo di preavviso ,e tale periodo potrà essere sostituito da un'indennità corrispondente,per cui da contratto il minimo che mi spetta sono 60gg di stipendio.
    Siccome sono completamente ignaro , ma nel caso di una controversia ,come funziona ? Loro mi licenziano,io chiedo consulenza ad un legale richiedendo di provare la subordinazione del contratto,etc etc ......ma che tempo di risposta devo attendermi?e soprattutto che costo potrebbe avere il tutto?
    Grazie ,
    Giuseppe.

    Aspetta la loro inziativa continuando a erogare la tua prestazione. All'esito del recesso si valuterà in da farsi. In breve non credo di poter dire altro. Ogni riflessione circa i termini di un eventuale contenzioso giuslavoristico, per la complessità delle problematiche inerenti, non ritengo possa essere trattata fra un post e l'altro.
    Sorry. Ciao.


  • User Newbie

    Ciao Shapur,
    ti ringrazio per la pazienza e i consigli .
    Aspettiamo e vediamo.

    Grazie.


  • User Newbie

    Ed eccoci giunti al dunque!
    La loro offerta è stata di concedermi i 60gg. di preavviso come da contratto ,a decorrere dal 1° Settembre (ovviamente dovrò ricevere per iscritto questa comunicazione).
    Come posso muovermi?

    Thanks.


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ed eccoci giunti al dunque!
    La loro offerta è stata di concedermi i 60gg. di preavviso come da contratto ,a decorrere dal 1° Settembre (ovviamente dovrò ricevere per iscritto questa comunicazione).
    Come posso muovermi?

    Thanks.

    Aspetta la loro comunicazione scritta e, poi, rammostra ad un buon AVVOCATO il contratto e il loro preteso recesso.

    Ricorda che è necessario far esaminare i documenti predetti al professionista e non raccontare come Tu li hai compresi. La Tua interpretazione può essere, come mi sembra sia, falsante l'individuazione dei fatti giuridici rilevanti.

    Se parti da presupposti errati arrivi a deduzioni errate: il diritto è uso della logica nella gestione dei rapporti sociali.

    Ciao.


  • User Newbie

    Ciao Shapur,
    grazie mille per la risposta ,ma qui nessuno ha falsato niente e di logico c'è ben poco.....tolta la cruda verità non rimane nulla........magari mi sarò espresso poco chiaramente ma non capisco il perchè delle tue "affermazioni" , come se io ti avessi voluto ritrarre un qualcosa che io solo immagino , ma non riscontrabile nella realtà.

    Cmq sia grazie mille per avermi aiutato.

    ciao ciao


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ciao Shapur,
    grazie mille per la risposta ,ma qui nessuno ha falsato niente e di logico c'è ben poco.....tolta la cruda verità non rimane nulla........magari mi sarò espresso poco chiaramente ma non capisco il perchè delle tue "affermazioni" , come se io ti avessi voluto ritrarre un qualcosa che io solo immagino , ma non riscontrabile nella realtà.

    Cmq sia grazie mille per avermi aiutato.

    ciao ciao

    Mi spiace per l'incomprensione ma volevo solo dire che il tuo racconto del contratto e di cosa Ti hanno riferito oralmente non permette di rinunciare all'esame dell'intero testo contrattuale e della comunicazione di estinzione del rapporto. Solo l'esame "tecnico" di un addetto ai lavori permette di dare una valutazione completa, per arrivare a conclusioni esatte. La brevità della rappresentazione che si può svolgere nei topic impedisce questa attenta disamina. Mi devi quindi consentire il consigliarti di rammostrare tutto il tuo materiale (e quindi anche ogni documento aggiuntivo in tuo possesso) ad un professionista competente. Nel tuo interesse. Spero di esserti stato utile. In bocca al lupo. Ciao Ciao.


  • User Newbie

    Ciao Shapur,
    quando parli di "professionista competente" a chi fai riferimento esattamente ?ad un avv. del lavoro?
    Secondo te , quali sono le tempestiche con cui dovrò muovermi ? e cioè ,fondamentale,che io mi muova già quando riceverò la loro lettera oppure potrò muovermi anche successivamente ?

    Grazie mille.


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Ciao Shapur,
    quando parli di "professionista competente" a chi fai riferimento esattamente ?ad un avv. del lavoro?
    Secondo te , quali sono le tempestiche con cui dovrò muovermi ? e cioè ,fondamentale,che io mi muova già quando riceverò la loro lettera oppure potrò muovermi anche successivamente ?

    Grazie mille.

    L'eventuale impugnativa del potenziale rapporto di lavoro subordinato deve essere svolta, ovvero da loro ricevuta, entro 60 giorni dall'efficacia del recesso / licenziamento, ovvero la ricezione da parte tua della comunicazione datoriale.
    Il professionista competente è senz'altro un avvocato giuslavorista o, per la sola impugnativa, un buon sindacalista con esperienza di contenzioso (non quelli da trattative aziendali).

    In bocca al lupo.
    Ciao.


  • User Newbie

    Grazie Shapur,
    apprezzo l'aiuto e il tempo che mi hai dedicato.

    Giuseppe.


  • Super User

    @giuseppep72 said:

    Grazie Shapur,
    apprezzo l'aiuto e il tempo che mi hai dedicato.

    Giuseppe.

    Grazie a Te. Ciao e falli neri!!