• User Attivo

    Valenza legale di Atto notarile e Accordo a voce

    Si, il titolo sembra stupido, ma non ho saputo trovare di meglio.

    Negli ultimi tempi, me ne sono successe di tutti i colori. Adesso mi ritrovo difronte ad una possibile causa proveniente dai miei ex-soci nei miei confronti.

    Questo penso sia il luogo adatto poichè la società opera nel web.

    Parto dall'inizio elencando una serie di eventi in ordine cronologico.

    • A dicembre 2007 ho comprato con la mia carta di credito due domini.
    • A febbraio 2008 è stata costituita la società (s.n.c.) composta da 3 soci.
    • Il 1 di Aprile ho acquistato (e pagato con soldi personali) un server dedicato in germania.
    • Il 03 Aprile trasferisco (pagando con soldi personali e con fattura intestata a me) i domini sul mio pannello personale di gestione dei domini.
    • In data precedente al 30 aprile stabiliamo la mia uscita dalla società e con un accordo a voce definiamo come doveva essere pagato il notaio per la mia uscita.
    • il 30 Aprile viene firmato da tutti e tre i soci l'atto notarile dove viene dedicato un intero articolo al precedente accordo fatto a voce. Tuttavia questo articolo modifica completamente l'accordo a voce. Tantè che l'articolo prevede che il pagamento sia completamente a carico della nuova società.
    • Pochi mesi dopo mi viene richiesto di saldare la parte di quota che dovevo pagare secondo l'accordo orale.
    • Pochi giorni dopo la richiesta vengo informato che dovrei pagare anche la R.A. (totalmente detraibile dalle tasse da parte della società)
    • Non trovando giusto versare soldi per loro totalmente detraibili, cerco un accordo ragionevole che mi viene negato. L'unico modo di uscirne sembrava essere quello di pagare quella quota definita con un accordo a voce stralciato dalla firma congiunta di tutti i soci dell'atto notarile.
    • Intanto , sul server comprato il 1 aprile 2008, risiedono i domini (intestati e pagati con la mia cc) .
    • I rapporti si fanno tesi poichè non si riesce a trovare un accordo.
    • Viene fissata una data per trasferire i domini verso una loro compagnia di hosting. Ma quella data sarebbe stata valida ( almeno secondo accordi presi prima via e-mail e poi ridefiniti telefonicamente ) solo dopo aver trovato una via d'uscita al problema.
    • Non vengo contattato (ne per effetture il trasferimento, ne per una proposta di risoluzione ) e il trasferimento non si fa.
    • Loro minacciano di andare dai loro legali poichè a loro modo di dire i domini sono di loro proprietà (come anche il server)
    • Decido quindi, sotto la consulenza di 2 commercialisti, di dare un taglio alle trattative e di fare fede a quello scritto nell'atto notarile e lasciare tutte le spese a carico della società e, nonostante io avessi gia versato una buona parte di soldi, di lasciare perdere.
    • Inoltre provvedo a fare tutto quello in mio potere per trasferire i domini entro una data che loro fissano come ultimo termine prima di contattare i legali. Questa azione viene fatta a mia perdita in quanto avevo pagato io (con fatture intestate a me) i domini.
    • Inizia il trasferimento e loro mi replicano dicendo che avevo causato loro problemi e che mi sono appropriato, senza nessun tipo di accordo, di domini e server. Decidono quindi di contattare il loro legale.

    Se avete letto fino a qui capirete che la situazione non è delle migliori e nonostante io credo di essere apposto il dubbio persiste.

    In definitiva loro sostengono di aver gia saldato la quota che mi dovevano (soldi dei domini) e di averne le prove sul loro estratto conto. Ho verificato e non esiste alcuna prova tant'è che non è assolutamente vero che la quota mi era stata restituita ( anche perke non era stato deciso il valore delle mie spese )

    Inoltre sostengono che i domini sono loro. Tuttavia questi sono stati creati da me mesi prima che nascesse la società . Trasferiti mentre ero in società ma con fatture sempre intestate a me e pagate con cc intestata a me.

    Il server , a scadenza mensile, è stato acquistato quando ero ancora in società con la mia carta di credito personale e la fattura (della prima mensilità) riporta in modo solamente parziale la denominazione sociale della società e in modo completo i miei dati anagrafici. Tant'è che quando tentammo di registrare quella fattura come societaria in contabilità ci risposero che non era valida.
    Nelle mensilità a seguire le fatture relative al server riportano solamente i miei dati anagrafici.

    Ora vi chiedo.. Cosa possono fare loro? E' possibile che dopo aver stracciato l'accordo firmando tutti insieme un atto notarile, loro richiedano ancora di rispettare l'accordo preso antecedentemente?.

    E' possibile che risultino i domini di loro proprietà? anche se in realtà ho le fatture sempre intestate a me?

    E che dire del server?

    Per dare altri dettagli, l'accordo a voce è stato anche citato, almeno in parte, dentro alle e-mail che ci siamo scambiati tentando di trovare una soluzione al problema.

    Inoltre preciso a sottolineare che non ho chiesto ne un rimborso della quota gia versata, ne i soldi dei domini... Ad ogni modo anche se questi soldi non li ho ricevuti, mi sono sempre mostrato disponibile e il server dove erano hostati, non ha mai avuto problemi ne tantomeno ho causato dei disservizi.

    Aspettando risposta ringrazio tutti quelli che leggono queste parole e che mi aiutano ad uscire da una situazione che non augurerei a nessuno.

    Saluti


  • User Attivo

    Ciao Veke,

    in effetti solo leggere tutta la cronistoria è lavoro complesso...comunque, in primo luogo, come tu ben già sai, un accordo verbale ed un atto notarile sono cose diverse, soprattutto da un punto di vista probatorio: mentre il primo non è documentale e deve, quindi, essere provato con testi, il secondo è un atto pubblico a tutti gli effetti e, nel caso in cui vi sia conflitto tra quanto deciso verbalmente e quanto risultante dall'atto prevale certamente quest'ultimo.


  • User Attivo

    ...in secondo luogo, ricorda che vi sono moltissimi atti, tra cui le creazione e lo scioglimento delle società, che devono necessariamente essere fatti con atto pubblico!

    In estrema sintesi, e pur avendo un'idea assolutamente sommaria di quanto accaduto, forse fossi in te scriverei almeno una raccomandata con la quale li inviti a contattarti entro un breve termine per metterti nella condizione di poter adempiere agli impegni da te assunti circa i domini (trattasi della cosiddetta mora credendi, cioè della messa in mora del creditore, che è l'unico stumento legale per tutelarsi quando il creditore non ci permette di adempiere la nostra obbligazione).

    Ciao ciao


  • User Attivo

    Inanzitutto grazie della risposta..
    Da quello che ho capito sentendo altre persone è che l'atto notarile, essendo stato controfirmato da tutti e tre i soci ha valenza legale assoluta in quanto l'accordo era stato preso prima di questa firma... (almeno è quello che ho capito)

    Tuttavia volevo sapere se loro potessero controbattere la proprieta dei beni da me comprati e con fatture intestate a me...

    Grazie ancora.

    ( non ho capito granchè di quello che scrivi qui *"(trattasi della cosiddetta mora credendi, cioè della messa in mora del creditore, che è l'unico stumento legale per tutelarsi quando il creditore non ci permette di adempiere la nostra obbligazione)." *)


  • User Attivo

    Dunque,
    con riguardo l'atto notarile hai capito benissimo...per la proprietà dei siti bisogna stabilire una serie di cose: 1) su whois a chi risultano intestati? 2) nell'atto notarile cosa viene detto di questi siti?.

    Se, ad esempio su Whois il proprietario sei tu, e nell'atto di costituzione della società ti sei impegnato a dare questi siti alla società come conferimento di socio, e questi signori non ti mettono nella condizione di effettuare questa obbligazione assunta con l'atto costitutivo, allora devi fare una lettera con racc a/r alla società di messa in mora affinchè ti mettano nella condizione di adempiere la tua obbligazione (normalmente, infatti, affinchè il debitore possa adempiere la sua obbligazione, è necessario che il creditore collabori, cioè almeno renda possibile l'adempimento; quando il creditore non collabora il debitore diligente che vuole adempiere perchè ne ha interesse può e deve fare la cosiddetta mora credendi, deve cioè mettere in mora il creditore chiedendogli di apprestare quelle cose necessarie all'adempimento che, ovviamente, cambiano di caso in caso).

    Ciao ciao


  • User Attivo

    Grazie ancora.. Comunque i siti risultavano intestati a me... Adesso sono gia stati trasferiti..

    Inoltre. Nell'atto costitutivo non c'era scritto nulla riguardo a questo.. I domini non sono stati menzionati in nessuna carta scritta..

    Quello che mi preoccupa di più è il server.


  • User Newbie

    Ciao a tutti, è da tempo che leggo i vostri post ma solo oggi ho deciso di iscrivermi al forum. Scrivo in questo post perchè vorrei farvi una domanda sul conferimento d'azienda (spero di non sbagliare collocazione del post. In tal caso chiedo scusa).

    Devo fare un conferimento d'azienda e sia la conferente che la conferitaria sono società di capitali. Il problema che mi sono trovato ad affrontare e su cui vorrei discuterne con voi riguarda la Postdatazione degli effetti del conferimento.

    In linea generale, la data di effetto del conferimento coincide con quella dell'iscrizione nel registro delle Imprese della delibera di aumento del capitale ai fini del conferimento. Molte volte con la postdatazione si cerca di dare decorrenza dal primo giorno del mese successivo all'atto del conferimento.

    Come devo procedere per far decorrere il conferimento dal 1 del mese successivo??

    Avete qualche link in merito??

    Ho provato a consultare la risoluzione n. 217/E Agenzia delle entrate, ma non ho risolto molto.

    Ringrazio tutti in anticipo.
    Distinti saluti
    luke