• User Attivo

    privacy

    Ciao a tutti! Avrei bisogno se avete voglia di sapere una cosa:
    Un mio collega dipendente è stato visto dal datore di lavoro (socio minore di una società) in giro in una domenica (giorno in cui non si lavora) prima delle ore 17.00, e dal lunedi successivo il dipendente ha esibito il certificato medico della mutua decorrenza il lunedi, per 4 giorni.
    Ora succede questo:
    Puntualmente il socio (nonchè "amico") ha fatto inviare una lettera di richiamo con scritto che è stata vista in giro da un collega e che il suo apparente stato fisico non sembrava in brutte condizioni.
    Quello che mi chiedo è:

    • Non è innanzitutto violazione della privacy?
    • Puo' una persona che non sia medico poter dire cosa deve fare o non fare durante il periodo di mutua un dipendente?
      Grazie!

  • User Attivo

    Ciao Maubox8,

    francamente, con riguardo alla privacy, non ritengo che vi sia alcuna violazione; riferire di aver visto una persona un determinato giorno in un determinato luogo pubblico (in giro) non è in alcun modo una violazione della privacy.

    Circa il secondo problema, invece, bisogna dire che, in effetti, solo il medico della mutua (o un giudice aiutato da un tecnico, che poi sarà un medico) può stabilire se la persona possa o meno uscire di casa durante il periodo di malattia.

    Il caso classico è quello per cui la persona che non va a lavorare è affetta da depressione acuta; in questo caso nessuno gli impedisce di uscire di casa, anzi, potrebbe essere una buona cura prescritta dal medico curante.

    Sembra un paradosso; uno si mette in malattia, non va a lavorare, e per di più gli consigliano di andarsene a zonzo pagato dall'INPS; in realtà se si focalizza il fatto che trattasi di malattia non nel corpo, bensì nella psiche, ci si rende immediatamente conto che paradosso non è.

    Ovviamente se il lavoratore resta a casa per febbre o altra malattia che gli impedisce di uscire è chiaro che egli non può e non deve uscire.

    Ciao ciao