• User Newbie

    La Sindrome di Sansone

    La sindrome di Sansone è quella che ha portato i media e gli agenti "culturali" italiani a distruggere la loro lingua e tutte quelle a portata di tiro.
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    Nessuno me ne voglia, ma ho l'impressione che l'Italia sia tornata a un livello di ignoranza che non si vedeva dai tempi della Guerra Gotica. Con una differenza. Nel 530 l'Italia era piena di analfabeti e di cannibali (cf. Prokopios, La Guerra Gotica), grazie a dio non c'erano parrucconi arcaicisti come oggi. Tantomeno cafoni alla Satyricon che per fare i raffinati scimmiottavano il greco, inventandosi robette come "topanta Trimalchionis" (che non vuol dire che Fortunata era la "topolona di T." bensì "era TUTTO per lui".)
    Orbene, pardon: ormale, da una ventina d'anni a questa parte assistiamo, da un lato, a un ritorno al più turpe arcaismo pseudo-grammaticista da parte degli agenti massemdiatici; dall'altro, alla adozione/distruzione di nobili lingue straniere come l'ingl., il fr., lo spagn,,e il ted.
    Per il momento butto giù qualche sasso nel laghetto.
    1- la riesumazione del dativo "loro" invece di "gli". Tipo: "dì loro!" invece di "digli!". " Gli" invece di "loro" è lexicalizzato e insegnato in tutti i dipartimenti di italiano europei. Da notare inoltre che quest'uso di "loro" era ridicolizzato negli Atti del convegno internazionale su Lingua Italiana Contemporanea, Siena, 1985.
    Adesso il neo-italiano del "burino che vo' parlà ciovile " (Trilussa) ha ripristinato "loro" - che nessuna persona normale usa - e per giunta in contesti aberranti. Ho sentito un doppiaggio dall' Am. Engl. di questo tipo: (padre alla figlia): "I tuoi amici hanno rotto il cazzo! Dì loro di abbassare lo stereo!"

    2- L'uso di "ove", "sino", oltre al meneghin-aziendale "piuttosto che".
    Un metereologo del TG1 di Unomattina (tal Guido Guidi) disse:
    " Ci saranno precipitazioni sui quadranti nordoccidentali, SINO alle Alpi, OVE si potranno verificare fenomeni significativi, in Piemonte PIUTTOSTO CHE in Lombardia." Non so se un povero cristo di camionista capisca sino e ove; sicuramente, dovendo andare a nord, avrà preferito passare per la Lombardia. Restando fregato, dato che "piuttosto che" oggi significa (oltre al significato classico): oppure, e, parimenti, come anche.

    3- la riesumazione di "assai" che pur essendo o arcaico/letterario o meridionalismo, fa tanto "fighetto", rispetto a "molto".

    4- Invece di "perciò", e tornato di moda "per cui". Tranne che i lettori analfabeti dei TG lo leggono: "per qui"!

    5- "Eventi". Un "evento" è un fatto di una certa importanza. Ora, si leggono interviste al "Gieffino" o "tronista" di turno: "Che fa attualmente?". 6- "Faccio eventi." Tradotto in italiano:" non faccio niente, giusto qualche comparsata a pagamento in discoteca dove ci sono imbecilli che mi chiedono l'autografo".

    7- "LE news" invece di "il notiziario" o "le notizie". Lo pseudo-inglese va forte da queste parti. Con la conseguenza, che dato lo stato di prostrazione della scuola italiana, c'è sempre il disgraziato di turno che dirà/scriverà: "The good NEWS ARE", pensando che "news" sia plurale. O, peggio, quando uno scribacchino di Liberazione scrisse "l'ultima NEW(sic)".

    8- "SHOPPER". Termine molto in voga in grosse catene di supermercati come PAM e EUROSPIN, invece di "busta di plastica". Ovviamente "shopper" significa "acquirente". Perchè non scrivere sullo scontrino "busta", "borsa" (italiano e 5 lettere) o "bag" (ingl. e 3 lettere) invece di una idiozia come "shopper" (6 lettere)? Perchè i francesi se lo sono inventato, e gli italiani pecoroni l'hanno preso per inglese. Con la conseguenza che i poveri "shoppers" dei succitati supermercati, vanno all'estero e fanno figuracce ignobili ( a meno di esser presi per maniaci sessuali che vanno a far la spesa di clienti: "plis ke ai èvve e sciopper?".)

    Da continuare


  • Super User

    Purtroppo è così, un po' per colpa di tutti quelli che credono che chi studia Lettere non sia degno di esistere. Questo crea un circolo vizioso e strafalcioni incredibili (ma purtroppo veri).
    Il linguaggio giornalistico è un esempio: perché dicono sempre autovettura, invece di macchina, oppure auto? Oppure nosocomio, invece di ospedale? Un mistero...


  • User Newbie

    Per quanto riguarda l'uso di forestierismi hai perfettamente ragione. L'uso di forestierismi non fa altro che ridicolizzare sia la lingua straniera che la propria. In TV oggi si sente undercloth per dire mutanda, camping per campeggio, e altre cose del genere.
    Sono d'accordo anche sulla questione di molti arcaicismi inutili.
    Sul discorso "loro" e "gli" mi sento di dissentire. L'uso di "gli" è sempre più diffuso ma sbagliato. Una persona colta dirà "Di' loro" (con l'apostrofo) e non "digli" che significa "di' a lui".


  • Super User

    Condivido. Hai mai sentito dire, nel linguaggio giornalistico, gli intervistati che dicono sempre alle conferenze: la "location" è mitica, il meeting è stato un grande successo! Traduzione= il posto era elegante e la conferenza è andata bene! Assurdo...