• Community Manager

    Contenuti Temporary vs Evergreen. Produced vs Executional. Cosa è?

    In una delle ultime puntate di FastForward (

    ) ho trattato l'argomento dei contenuti evidenziando come la qualità si stia alzando e che probabilmente ci saranno molte più zone rispetto ad oggi dove i contenuti ci entreranno previa autorizzazione.

    Ho trattato tanti altri temi e ho discusso della tipologia di contenuti "mordi e fuggi" pensati per essere condivisi e fare engagement contro quelli "corposi" che vanno nella stessa direzione in cui lavora la SEO: il lungo periodo!

    Sostengo da molti anni oramai il "pubblicare meno, pubblicare meglio".

    Questo perché i contenuti che stanno emergendo sono sempre i migliori e quindi o facciamo in modo di diventare un punto di riferimento tramite i contenuti oppure rischiamo grosso.

    Mauro Lupi ha condividendo una sua risorsa molto interessante:

    Ciao Giorgio, da qualche anno nei progetti di content marketing uso uno schema, a suo tempo pubblicato dalla resp. marketing di Kraft Food, che distingue due assi: contenuti Temporary vs Evergreen da una parte e Produced vs Executional dall'altra. È un modello che aiuta a distribuire il piano editoriale proprio mixando contenuti "quick & dirty" con altri pensati a medio/lungo termine come, giustamente, suggerisci te. Lo schema si può trovare alla chart 11 di una mia presentazione qui!

    eZAspipu08B39g[/sl]

    È interessante notare come sono comunque ancora in pochi a fare un ragionamento su questa linea. Addirittura ho notato un andamento abbastanza curioso: c'è una buona fetta di PMI che ha le pagine facebook super-aggiornate e poi quando vai sul sito non si trovano le informazioni inserite. In caso di offerte è clamoroso.

    Voi usate dei modelli di riferimento? Ne parliamo?

    Sarebbe bello riuscire a creare una sorta di glossario insieme su questi termini, pensando anche ai contenuti Hero, Hub e Heygiene (oggi Help) di YouTube.

    :ciauz:


  • Moderatore

    Ciao
    interessante, concordo in pieno. Se si pensa a lungo termine tutto diventa più semplice, anche un articolo scritto per essere utile e posizionato a lungo termine e mantenuto aggiornato è la strategia migliore da attuare. Recentemente era stato fatto un indagine da diversi Tool sui contenuti "Peggiori" di un sito Web ovvero quelli non posizionati da nessuna parte e che non portano ne traffico ne benefici al sito Web.


  • Moderatore

    Avere due linee è cosa intelligente, da una parte i risultati rapidi cavalcando le onde del momento e l'altro la strategie di lungo corso.
    Diciamo che ormai il web è molto cambiato, io credo che la strategia migliore sia da confezionare sulla tipologia di attività ovviamente dico una banalità, ma mi pare la strategie migliore.
    Non ci sono ricette buone per tutti.


  • Community Manager

    Ne approfitto per segnalare le

    sulla creazione dei contenuti.


  • User Newbie

    Grazie per lo spunto, molto interessante. Confermo, nel mio piccolo-piccolissimo di produttrice di testi, un approccio forse ovvio ma importante, che tendiamo a sottovalutare. Da una parte occorre che tutti i contenuti siano coordinati perché non si verifichi uno scollamento tra social e sito web ad esempio, dall'altra sovrapporrei alla dinamica tra temporary ed evergreen altre due dimensioni correlate: contenuti brevi e contenuti lunghi. I contenuti brevi (ma densi, legati sia alla contingenza sia a temi durevoli) per loro natura possono essere un buon gancio verso l'accesso ai contenuti lunghi (approfondimenti a cui arrivano le persone davvero interessate). Da questa dinamica, che gioca sull'altenanza tra attenzione istantanea e attenzione duratura, può nascere non solo una interazione produttiva ma - ugualmente importante, se non di più - anche una percezione unitaria del soggetto che comunica (professionista, azienda, altra organizzazione).