• User

    Google Adwords, la concorrenza e i titoli dei post

    Salve a tutti,
    dopo una mattinata drammatica trascorsa tra imprecrazioni creative e tentativi tanto vani quanto vaghi di rendere possibile l'impossibile, ho deciso di chiedere consulto a voi guru del settore.

    Dopo la stesura del piano editoriale agostano, rappresentanto da una quindicina di post dal "sapore estivo e vacanziero", il proprietario del sito per cui scrivo mi ha chiesto di scrivere post il cui titolo esatto (parola per parola) compaia nelle ricerche di Google Adwords con una media di ricerca mensile superiore a 1.000 e la cui concorrenza su google non sia superiore ai 1.500.000 risultati.

    Un lavoro immenso che mi ha portato a realizzare dei titoli tuttaltro che "belli" o stimolanti. Si tratta di parametri difficili da soddisfare contemporaneamente, e che a mio avviso non portino nessun valore ai contenuti del sito.

    Vi chiedo, ma è una strategia valida e sensata per stendere un piano editoriale?

    Grazie


  • ModSenior

    Ciao Serena, non la vedo assolutamente come una strategia valida e sensata.

    Un conto è prendere le idee usando lo strumento per le parole chiave di Adwords (prendere spunto perché lo strumento per le parole chiave è fatto per Adwords e non per la ricerca organica), un conto è seguire ciecamente i risultati senza interpretarli e soprattutto senza pensare al pubblico.

    Ti faccio un esempio.
    Nel momento in cui scrivo c'è una forte ricerca per la parola secca "hyperloop" (il discorso vale però anche per ricerche composte da più parole).
    Non avrebbe senso creare nemmeno un articolo con il titolo "hyperloop" sia per i motori di ricerca sia per il pubblico.

    Per i motori di ricerca sarebbe un articolo in concorrenza con siti molto autorevoli e ben posizionati che non aggiunge nulla alle informazioni già catalogate a riguardo e per il pubblico sarebbe un titolo niente affatto invitante.
    Morale della favola, questa strategia porterà ad avere meno visite e a ridurre il posizionamento su Google.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Ciao Serenellad, la strategia valida e sensata per stendere un piano editoriale è cercare di capire a cosa sono realmente interessati coloro che seguono il tuo blog (o coloro che rappresentano il tuo target) e pubblicarlo. In effetti gestendo un blog e non un ecommerce, ha molto più senso scrivere contenuti che possano essere apprezzati e magari condivisi tramite gli strumenti che sicuramente avrai reso disponibili nel post, che puntare a titoli improbabili o che ti costringano a voli pindarici! Inoltre i titoli più efficaci sono quelli che stimolano curiosità o costituiscono provocazioni, magari anche sotto forma di domande... 🙂


  • Moderatore

    Effettivamente mixare le cose è molto difficile ma è vero che i contenuti come tale devono avere l'assoluta importanza e la crescita non può essere studiata a tavolino in questa maniera specie per quanto riguarda il blogging.


  • User

    Vi ringrazio per le risposte.

    Lavorerò sui vostri spunti


  • User

    Gentile Serenella,

    La tua domanda è molto precisa.

    Cercherò di essere altrettanto preciso nella risposta in modo tale che nella prossima pianificazione tu possa fornire una risposta utile al tuo datore di lavoro.

    Quando ti capitano queste domande:

    1. devi comprenderne la logica
    2. devi ribaltarne totalmente la logica.

    Partiamo dalla prima.

    Lo logica sottostante alla domanda è questa:

    Se io pubblico un post con una media di ricerca mensile superiore a 1.000 la cui concorrenza su Google sia non superiore ad 1.500.000 risultati --> io mi posizionerò ---> di conseguenza aumenterò le mie visite ---> di conseguenza aumenterò le mie entrate da impressions/clicks e da altre forme di remunerazione di spazi pubblicitari.

    Se noti ho inserito delle freccette che indicano le equivalenze sottostanti alla richiesta. Da X deriva Y da Cui Deriva Z da cui Deriva W.

    Come avrai già notato il tuo cliente ha saltato dei passaggi. In termini di programmazione neurolinguistica questa sequenza si chiama equivalenza complessa ed ad equivalenze complesse di questo tipo devi rispondere in questo modo:

    In che modo l'elemento 1 causa l'elemento finale?, tradotto:

    In che modo un post con una media di ricerca mensile superiore a 1.000 la cui concorrenza su Google sia non superiore ad 1.500.000 risultati aumenterà le entrate del tuo sito?

    Se la risposta del tuo datore di lavoro non sarà basata su dati precisi e logiche di Web Analytics, non si tratterà di una risposta ma solo di un'opinione.

    A quel punto dovrai passare al punto 2: Ribaltare la logica della domanda in questo modo:

    Se io ti presentassi una metodologia di piano editoriale basata su dati di Web Analytics in grado di aumentare potenzialmente le tue entrate, mi faresti lavorare in questo modo (senza farmi impazzire 🙂 )?

    La risposta sarà sicuramente si.

    A questo punto gli presenti la metodologia.

    Una delle metodologie più efficaci in questo caso è **l'analisi delle potenzialità di traffico per campi semantici **e si basa:

    • su di uno storico
    • su di un previsionale

    Partiamo dal primo punto: lo storico.

    Lo storico è segnato dal rapporto tra posizionamento delle parole chiave attuali, contenuti pubblicati inerenti le parole chiave e visite ottenute.

    Niente paura: basta un filtro Google Analytics ed un pò di sano Excel per estrarre:

    1. i contenuti storici (gli articoli) che hanno portato traffico
    2. le parole chiave che soggiacciono a tali contenuti.

    Bene, ora hai lo storico ed in più hai Google che basa il suo algoritmo su relazione semantiche (ed un armageddon di altri fattori :-)).

    La semantica di Google è molto precisa e ne puoi scoprire una delle regole analizzando il Tab Adwords "Idee per Gruppi di Annunci".

    La domanda che devi porti è perciò: quali combinazioni di keywords posso associare alle keyword già posizionate per costruire contenuti che:

    1. possono potenziare semanticamente quelli già posizionati
    2. possono offrire nuovi ambiti semantici complementari.

    Passiamo ora al previsionale:

    Poste le due condizioni sopra, la domanda che devi porti è: Quale % di traffico posso ottenere posizionando le combinazioni di keyword pianificate tra le prime 10 posizioni di Google.?

    Niente paura anche qua: puoi trovare molte soluzioni in rete.

    Ad un approccio del genere il tuo datore di lavoro può rispondere in due modi:

    1. Facciamo come dici te
    2. Facciamo lo stesso come dico io.

    In quest'ultimo caso il mio consiglio è fargli pagare l'intelligence ossia il tempo necessario all'analisi ed alla produzione dell'illogico piano editoriale.

    Quanto?: almeno 16€+iva l'ora.