• User Newbie

    Cerco parere di esperto:Rettifica 730 dopo i termini

    Salve,
    ho bisogno di una consulenza, o meglio di un chiarimento...
    Allora:
    In procinto di compilare il modello 730/2011, il mio commercialista indicò una cifra inesatta degli interessi del mutuo(meno di quanto in realtà avevo pagato) della mia abitazione.
    Resami conto solo in seguito di tale errore, tornai da questo affinché provvedesse ad una integrazione. Il commercialista operò quest'ultima ad ottobre 2014. Così nel 730/2015 mi venne riaccreditato l'importo dovuto.
    Fatto sta che quest'anno mi è stata recapitata a mezzo raccomandata una cartella da parte dell'AdE la quale mi contesta la validità e quindi l'efficacia dell'integrazione perché presentata oltre il termine di 48 mesi.
    Adesso: ho contattato l'AeE che mi ha confermato l'esattezza del controllo da loro effettuato. Risulta addirittura che io ho ricevuto, prima di tale raccomandata, un precedente avviso(2015) dove mi avvisavano di questo "errore", cosa mai avvenuta!
    Inoltre, parlando telefonicamente, in seguito all'incontro, della mia problematica, un funzionario mi disse altresì che avrei potuto tramite mediazione far valere l'integrazione fatta, facendo passare la legge allora in vigore che prevedeva due anni di tempo per operare tale correzione, alla legge attuale che ne prevede 4.
    C'è qualcuno che può confermarmi questo?
    In caso positivo, è necessario il commercialista per la mediazione? Qual è la procedura esatta da seguire?
    Grazie!!!


  • User Attivo

    La norma che ha introdotto la possibilità di integrare la propria dichiarazione dei redditi entro il termine per l'accertamento aveva chiarito l'irretroattivita' per gli anni precedenti.
    Quindi bastava che il suo commercialista presentasse una semplice istanza di rimborso entro 48 mesi.
    Ora seguendo i consigli dei funzionari potrebbe ottenere un'annullamento totale o parziale presentando istanza di mediazione che va chiesta all'interno del ricorso, per il quale è obbligatoria l'assistenza di un commercialista
    per controversie di valore pari o superiore a 2.582,28 euro.
    Però anche se l'importo fosse inferiore consiglierei l'assistenza di un commercialista, meglio se diverso da quello che ha combinato il guaio...