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    I Comparatori di Prezzo ed i Database

    Riccardo Porta, Sales Director Pangora Italia - Gruppo Lycos Europe, mi invia un articolo che ho pubblicato su Articoli.Giorgiotave.it: Vuoi vincere sui comparatori di prezzo?

    [CENTER]Ve lo riporto qui:


    [LEFT]Come (non) tutti sanno, i motori di comparazione vanno a leggere dei database che vengono forniti dagli shop stessi, e li indicizzano secondo i propri criteri ed il proprio albero di navigazione.
    Costruire un database completo e' una delle armi vincenti. Sembra banale ma non e' cosi'.
    La maggior parte degli addetti al settore considera un dettaglio di poco conto questo tipo di attenzione.

    Vorrei approfondire tecnicamente la questione. Quello che seguira', sono delle spiegazioni che vengono fornite a tutti gli utenti del network Pangora (ma non e' detto che poi le implementino!) ma che comunque, nomenclatura a parte, rappresentano pu' o meno uno standard per tutti i motori di comparazione evoluti.

    Vi lascio alla tabella che rappresenta i campi di un DB (molto interessante) dove vi si spieghera' come strutturare i campi del DB

    Spero che questa mini guida possa servire a tutti coloro che stiano passando o passino, i propri database a questi validi strumenti di visibilita' (vedi ad esempio www.buycentral.it o shopping.lycos.it ).

    I formati in cui possono essere comunemente passati i dati sono: xls, csv, txt o XML. Il piu' usato e' normalmente il .txt.

    Che lo shopping online sia con voi!

    [CENTER]-------------------------------

    [LEFT]Trovo molto interessante la tabella, voi cosa ne pensate?

    :ciauz:
    [/LEFT]
    [/CENTER]

    [/LEFT]
    [/CENTER]


  • User Attivo

    Assolutamente interessante e completa. E abbastanza complessa. 🙂

    Per la nostra esperienza, assolutamente trascurabile se messa a confronto con quella di player del calibro di Pangora, i merchant spesso hanno delle grosse difficoltà a generare un buon feed prodotti.

    Teniamo presente che la maggior parte degli e-shop italiani sono di dimensioni relativamente contenute se confrontate a realtà tedesche o inglesi (per restare in "zona"), spesso a conduzione familiare o poco più, magari nati per hobby/prova su eBay e poi divenuti una realtà un po' più strutturata con un proprio negozio online.

    Il feed Pangora è molto completo, oltretutto tiene conto di parametri molto utili all'utente, ma credo che i merchant meno skillati potrebbero avere delle difficoltà nella generazione del file.

    Ricordo che lo scorso anno, in occasione dell'iniziativa 7motivi, questo aspetto ha creato delle difficoltà... anche se il contesto era un po' diverso.


  • User

    Ciao,
    purtroppo è vero quello che dice Alessio.
    Molti di coloro che vendono online non sono sempre "attrezzati" per fornirci i database prodotti.
    Sto notando però finalmente una significativa crescita da questo punto di vista, legata soprattutto ai fornitori di software di commercio elettronico: quasi tutti (OsCommerce in primis) hanno già integrato la possibilità di esportazione del database nei formati richiesti dai vari comparatori (Pangora ma anche Kelkoo, Trovaprezzi etc).

    Il database prodotti non è nulla di così allucinante: è una insieme di informazioni relative alle offerte presentate sul sito: nome prodotto, marca, descrizione, prezzo etc etc.

    Per assurdo, se i prodotti fossero pochi, un merchant potrebbe compilare un foglio excel (ogni colonna equivale ad un campo), fare una esportazione dello stesso in csv o txt (funzione già presente nel normale excel) e fornirci quello. Rimane il fatto che poi dovrebbe sempre rimandarcelo aggiornato.

    Il file che trovate linkato nel primissimo post che fa riferimento al database prodotti di pangora è volutamente un po' complesso perchè segnala tutti i possibili campi (leggi= informazioni) che ci possono essere passate.
    Non tutti i campi sono obbligatori: più informazioni però ci vengono fornite, meglio è.

    Pangora lavora su 4 mercati: Germania, Inghilterra, Francia ed Italia (a breve anche negli Usa). E' proprio l'esperienza neglia altri mercati che ci dovrebbe fare da guida: le transazioni sono molto più numerose e la cura dei database da parte di chi vende è maniacale.
    Prima o poi sarà così anche da noi. Ne sono sicuro.
    I segnali già si vedono.

    Ciao e grazie

    Riccardo


  • User Attivo

    Molto interessante la tabella per il modo in cui è schematizzato il tutto.
    E' un buon supporto.

    Thx 🙂

    P.S.
    Questo articolo mi ha dato uno spunto interessante per pubblicare a mia volta un [url=http://www.b2commerce.it/]articolo su un mio sito. Ho citato, linkandolo, anche l'articolo originale su Giorgiotave.it, spero non sia un problema.
    Nel caso ... rimuovo.

    Bye


  • User Attivo

    @'Alessio [OkPrezzi.it said:

    ']Ricordo che lo scorso anno, in occasione dell'iniziativa 7motivi, questo aspetto ha creato delle difficoltà... anche se il contesto era un po' diverso.

    Effettivamente - avendo partecipato anch'io a quella iniziativa - ricordo che i problemi anche per la sottoscritta non sono stati pochi.
    Il mio software non mi permetteva la generazione automatica del file listino, per cui ho dovuto creare manualmente (con l'amorevole e paziente supporto di Alessio 😄 ) un file che contenesse tutti i dati richiesti. Al di là del fatto che (nonostante i pochi prodotti) è stato un lavoraccio, al di là dei vari errori che ogni tanto "scappavano", rimaneva sempre e comunque il problema dell'aggiornamento del file stesso. potevano variare i dati con il prezzo, con la quantità, con l'url di destinazione.
    Meglio sarebbe quindi accertarsi - prima di acquistare un carrello o prima di commissionarne uno specifico ad un programmatore - di poter avere inclusa questa importante funzionalità, altrimenti ci si auto-esclude da uno strumento di promozione estremamente importante.


  • User Attivo

    @Kya said:

    Effettivamente - avendo partecipato anch'io a quella iniziativa - ricordo che i problemi anche per la sottoscritta non sono stati pochi.
    In quel caso, viste le oggettive difficoltà dei merchant a generare il feed richiesto, ci siamo trovati costretti ad accettare (quasi) ogni tipo di feed, il chè ci ha complicato non poco la vita: ammetto che inizialmente avevamo sottovalutato la cosa. :():
    Devo dire di fronte a questi problemi ci è stato molto d'aiuto un escamotage generato per l'occasione con l'avanzatissima tecnologia KISS. :fumato:


  • User

    @Kya said:

    Meglio sarebbe quindi accertarsi - prima di acquistare un carrello o prima di commissionarne uno specifico ad un programmatore - di poter avere inclusa questa importante funzionalità, altrimenti ci si auto-esclude da uno strumento di promozione estremamente importante.

    Ciao Kya, correttissima la tua osservazione.
    Purtroppo infatti sono in molti ad affidare esternamente lo sviluppo del proprio sito di ecommerce con il risultato che, per ogni minima variazione, gli vengono chiesti dei soldini.
    Tante volte un cliente mi ha detto: " Senta ma non le può andare bene già il database nel formato XYZ che forniamo già a quest'altro comparatore?" - "Se dobbiamo rifarlo ci chiedono altri soldi..."
    Ognuno ovviamente tira acqua al suo mulino ma è vero che ultimamente quasi tutti i migliori software di commercio elettronico hanno la funzione "esporta db" già presente nel backend del sito.
    Piccoli passi ma importanti!

    Ciao e grazie

    Riccardo


  • Super User

    Ciao RiccardoPorta, e benvenuto sul Forum GT.

    Spero di non andare troppo OT se approfitto della tua presenza per rivolgerti un paio di domande che riguardano la tua sfera di competenza.

    Un problema piuttosto dibattutto a proposito dei circuiti PPC è quello della qualità dei loro network di partner di ricerca, che spesso includono veri e propri spam-engine. Sul valore e rendimento dei click ricevuti da questo tipo di siti, i pareri sono discordanti: alcuni notano zero conversioni anche su volumi importanti di click; altri invece assicurano che i cosiddetti spam-engine convertono piuttosto bene, perlomeno in certi settori.

    All'interno di questo continuum come si colloca, qualitativamente e per rendimento, il network di Pangora?

    In secondo luogo, vorrei chiederti che cosa ne pensi del fatto che Lycos.it ultimamente abbia messo in atto alcune pratiche finalizzate a far apparire le proprie pagine contenenti sponsored link YSM nelle SERP dei big player (es. Google).

    Grazie per il tuo contributo a questo forum.


  • User

    @Everfluxx said:

    Un problema piuttosto dibattutto a proposito dei circuiti PPC è quello della qualità dei loro network di partner di ricerca, che spesso includono veri e propri spam-engine. Sul valore e rendimento dei click ricevuti da questo tipo di siti, i pareri sono discordanti: alcuni notano zero conversioni anche su volumi importanti di click; altri invece assicurano che i cosiddetti spam-engine convertono piuttosto bene, perlomeno in certi settori.

    In secondo luogo, vorrei chiederti che cosa ne pensi del fatto che Lycos.it ultimamente abbia messo in atto alcune pratiche finalizzate a far apparire le proprie pagine contenenti sponsored link YSM nelle SERP dei big player (es. Google).

    Ciao,
    Pangora non utilizza "spam engine" per portare traffico sui propri comparatori di shopping online.
    In Francia abbiamo una nostra divisione che lavora quotidianamente sul Seo per indicizzare al meglio tutti i nostri contenuti sui motori di ricerca. Ovviamente è nei nostri interessi fare sì che quando l'utente digita "fotocamera panasonic" su google, ad esempio, lycos o buycentral o gli altri nostri comparatori, compaiano nelle prime posizioni dei risultati organici. In questo caso sono piuttosto fortunato perchè infatti siamo in prima posizione.
    Il traffico che arriva da questo tipo di attività è più che in target e di qualità: sono sempre utenti colti in un momento di bisogno, mentre esprimono una necessità di informazione/acquisto.
    Oltretutto il traffico non viene veicolato direttamente sul cliente ma su una delle nostre pagine che racchiude più offerte di diverse aziende (interenti alla parola chiave ricercata).
    Non lavoriamo con nessuno che faccia spam perchè rischiamo di essere penalizzati su troppi fronti: potremmo essere bannati direttamente dai motori di ricerca (google in primi) ma soprattutto portare traffico sporco ai nostri clienti che, non convertendo, perderemmo uno ad uno.
    La competizione su questo fronte è davvero molto serrata.
    E' capitato e sicuramente capiterà ancora che qualche nostro partner non sia in grado di portare delle conversioni o abbia un traffico terribile: siamo sempre intervenuti e, con il passare del tempo, stiamo facendo controlli sempre più accurati.
    Credo quindi che, parlando di spam, tu ti riferisca più a quelle società che spammano i motori con antipatiche pagine che richiamano i risultati di altri operatori (Yahoo Smktg, piuttosto che altri player che riconoscono agli affilati remunerazioni a click) e che quindi nulla hanno a che vedere con le nostre attività di distribuzione.

    Sulla seconda parte del post non so come risponderti perchè non seguo direttamente le attività di Lycos.it come portale/motore di ricerca. Pangora è una società e un attività di business a sè stante. Quello di cui parli (sponsored link YSM nelle SERP dei big player ) esula dalla parte di shopping online e quindi dalla mia sfera di competenza. So che stanno lavorando molto sulla riqualificazione del portale e i progetti non mi sembra inculdano anche variazioni sul motore di ricerca. Anzi. Quindi ho il sospetto che quello che hai messo in evidenza sia qualcosa di obsoleto. Davvero purtroppo non ne so nulla, provo ad informarmi con qualche collega in Germania (dove risiede la parte operativa anche per l'Italia) e spero di ritornare con qualche info più pertinente! 🙂

    Grazie,

    Riccardo Porta


  • Super User

    Salve Riccardo,

    Grazie per l'esaustiva risposta.

    @RiccardoPorta said:

    Ovviamente è nei nostri interessi fare sì che quando l'utente digita "fotocamera panasonic" su google, ad esempio, lycos o buycentral o gli altri nostri comparatori, compaiano nelle prime posizioni dei risultati organici. In questo caso sono piuttosto fortunato perchè infatti siamo in prima posizione.
    Il traffico che arriva da questo tipo di attività è più che in target e di qualità: sono sempre utenti colti in un momento di bisogno, mentre esprimono una necessità di informazione/acquisto. Concordo.

    Non lavoriamo con nessuno che faccia spam perchè rischiamo di essere penalizzati su troppi fronti: potremmo essere bannati direttamente dai motori di ricerca (google in primi) ma soprattutto portare traffico sporco ai nostri clienti che, non convertendo, perderemmo uno ad uno.
    La competizione su questo fronte è davvero molto serrata.
    E' capitato e sicuramente capiterà ancora che qualche nostro partner non sia in grado di portare delle conversioni o abbia un traffico terribile: siamo sempre intervenuti e, con il passare del tempo, stiamo facendo controlli sempre più accurati.
    Credo quindi che, parlando di spam, tu ti riferisca più a quelle società che spammano i motori con antipatiche pagine che richiamano i risultati di altri operatori (Yahoo Smktg, piuttosto che altri player che riconoscono agli affilati remunerazioni a click) e che quindi nulla hanno a che vedere con le nostre attività di distribuzione. Col termine "spam-engine" mi riferivo, estensivamente, a quei siti composti da pagine prive di reali contenuti che attraggono traffico dai motori di ricerca (non necessariamente utilizzando tecniche contrarie alle linee-guida dei motori di ricerca stessi) allo scopo di monetizzarlo tramite click su annunci PPC (vedi ad es. alcuni partner di secondo livello del network di ricerca di YSM sui quali vengono visualizzati in syndication gli annunci Sponsored Search). La categoria dei cosiddetti "spam-engine" sembra avere confini piuttosto sfumati ultimamente, perciò temo che ti dovrai accontentare di questa definizione forse un po' troppo generica. 🙂 Come accennavo sopra, la qualità del traffico che i siti di questo tipo sono in grado di generare è quantomeno controversa, perciò ci tenevo ad avere la tua opinione in merito.

    Sulla seconda parte del post non so come risponderti perchè non seguo direttamente le attività di Lycos.it come portale/motore di ricerca. [...] Davvero purtroppo non ne so nulla, provo ad informarmi con qualche collega in Germania (dove risiede la parte operativa anche per l'Italia) e spero di ritornare con qualche info più pertinente! 🙂
    Grazie mille. Se vuoi, puoi aggiornarci direttamente in questo thread.


  • User Attivo

    Sulla seconda parte del post non so come risponderti perchè non seguo direttamente le attività di Lycos.it come portale/motore di ricerca. [...] Davvero purtroppo non ne so nulla, provo ad informarmi con qualche collega in Germania (dove risiede la parte operativa anche per l'Italia) e spero di ritornare con qualche info più pertinente! 🙂
    Grazie mille Riccardo, sono davvero curioso di conoscere la
    strategia di Comundo.it

    Attendiamo maggiori info in merito. 😉


  • User Attivo

    Ancora non ho visto uno spam engine affiliato ad un comparatore...
    Motivo? Probabilmente di ritorno economico visto che ysm paga molto più generosamente il cpc...

    Non dimentichiamoci che chi foraggia gli spam engine sa benissimo il lavoro che fanno questi signori, probabilmente deve garantire dei volumi di traffico e di profitto che altrimenti non riuscirebbe a generare.


  • User Attivo

    @Sutter Kane said:

    Ancora non ho visto uno spam engine affiliato ad un comparatore...
    Ricordi la discussione sullo spam d'eccellenza in cui discutemmo sulla definizione di spam nelle SERP?
    Per alcuni puristi il posizionamento di Lycos va letto come presenza di uno spam-engine all'interno dei risultati 😉


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    Ricordi la discussione sullo spam d'eccellenza in cui discutemmo sulla definizione di spam nelle SERP?
    Per alcuni puristi il posizionamento di Lycos va letto come presenza di uno spam-engine all'interno dei risultati 😉

    Ok Fuffissima,
    però non si parla di uno spam engine che si è affiliato ad un comparatore.
    Ma di un comparatore che è diventato (solo in quel caso s'intende) spam engine!

    Cmq a parte i giochi di parole apprezzo molto quello che sta facendo l'azienda di Riccardo, hanno un competitor molto potente, kk, ma loro ho visto che su alcune nicchie nelle quali il gigante dorme si stanno intrufolando.:)

    Ricordo i tempi del master quando si parlava di buycentral, sono passati un bel po' di annetti e la proprietà allora era un'altra, ma l'esperienza immagino rimanga di alto livello.
    :ciaosai:


  • User Newbie

    non esiste nessun software, script, che partendo da qualunque database, indipendentemente dalla piattaforma usata (zencart, oscommerce, mwopen...), riesca a creare un file valido per questi siti di comparazione prezzi?


  • User Attivo

    Ciao Roberto e benvenuto sul forum di GT.

    Per i programmi che dici tu ci sono dei contrib di utenti che permettono l'esportazione dei dati. Prova a cercare direttamente sui sito [url=http://www.oscommerce.com]osCommerce, Open Source Online Shop E-Commerce Solutions e [url=http://www.zencart.com]Zen Cart Support, :: Supporting the Art of E-commerce.

    Credo ci sia una contrib diversa per ogni compartatore... o quasi, viste le differenze nei tracciati richiesti.


  • User Attivo

    La generazione dei file catalogo in qualunque formato non dovrebbe essere un problema.

    Anche un programmatore poco esperto può generarlo facilmente dalla tabella prodotti del database del proprio sito e-commerce.

    Il prolema che ho riscontrato nello sviluppo del nostro comparatore prezzi è stato trovare file cataloghi di pessima qualità, anche quelli forniti da grossi player come tradedoubler e zanox.

    La colpa non è delle aziende ma dei file che vengono proposti dagli e-commerce.

    Spero che presto come scrive riccardoporta anche gli italiani cominceranno a curare maniacalmente i file catalogo.