• User Attivo

    Tasso di apertura

    Ciao a tutti,
    gestisco una newsletter abbastanza corposa, composta da indirizzi optin, e cerco di tenere la mia mailing list abbastanza pulita, controllando i bounce ricevuti e cancellando di conseguenza email errate, non più utilizzate o respinte per altri motivi.
    Per darvi qualche elemento in più, la mia lista è composta da circa 110.000 indirizzi (raccolti prevalentemente negli ultimi 3 anni), la newsletter ha una cadenza più o meno quindicinale, tratto l'argomento turismo (offerte di soggiorno).
    Per l'invio delle newsletter utilizzo un software sviluppato da me.
    Mi cihedo sempre se i risultati che riesco ad ottenere sono apprezzabili e quanto potenzialmente potrei migliorare sui diversi aspetti, ovvero contenuti, piattaforma di invio, costruzione degli header e quant'altro.
    Rilevo le aperture con la classica immagine nascosta.
    Normalmente rilevo un tasso di apertura compreso tra il 15 e il 20%.
    Indipentemente da tutti i discorsi che si possono fare, a vostro avviso può essere una buona percentuale, per una lista sufficientemente pulita?
    So che la risposta dipende da diversi fattori, voi, ad esempio, che risultati ottenete?
    Probabilmente aprirò altri post, sui diversi aspetti da considerare per gestire al meglio una mailing list, ma vorrei partire proprio dai risultati, per capire quali obiettivi dovrei pormi per ottimizzare il mio sistema.


  • User Attivo

    Un tasso del 15/20% non è male su una lista di quelle dimensioni, soprattutto se mandi a tutti la stessa email.

    Le strade per migliorare sono due:

    1. profilare e mandare email più specifiche a gruppi più piccoli di destinatari
    2. verificare il tasso di apertura per dominio di destinazione: se hai problemi di deliverability dovrebbero essere evidenziati facilmente. Con 100.000 iscritti dovresti averne un buon numero su yahoo, hotmail, libero, alice/virgilio. Come minimo fatti una casella di test su ognuno dei 4 provider (alice e virgilio usano due sistemi diversi, quindi registrati su entrambi) e verifica che le tue email arrivino nella inbox.

  • User Attivo

    Ti ringrazio bago, già questo primo contributo mi ha permesso di fare una piccola analisi dei dati, seppur non approfondita.
    Da quello che vedo, sembra emergere un'anomalia su hotmail (.it e .com) e su gmail.
    Mi sembra possa esserci una deliverability molto inferiore rispetto alla media.
    Per questa problematica, aprirò un altro post più specifico, su questo però vorrei restare sulle vostre esperienze e verificare quali sono i tassi di apertura che riuscite ad ottenere, limitandoci però a newsletter generiche ed abbastanza ampie, non eccessivamente profilate


  • User Attivo

    Per hotmail, se ancora non hai fatto un record SPF o SenderID per il tuo dominio, preoccupati di farlo, che può fare abbastanza differenza.

    Ti posso dire che è raro vedere tassi di apertura oltre il 50/60% quando i destinatari sono così tanti, ma molto dipende da quanto è interessante ciò che scrivi per i tuoi destinatari. Non è nemmeno detto che un tasso di apertura basso significhi un altrettanto basso interesse: alcune newsletter sono già utili ai destinatari per il solo subject e a volte il destinatario può essere contento di averla ricevuta anche senza aprirla, magari aprendone una su 10, quando il subject gli fa capire che quella è per lui.

    Poi, comunque, con 100K iscritti io, come ti ho già suggerito, comincierei a profilare un po' gli utenti. Dubito che i tuoi 100K iscritti siano interessati alle stesse identiche cose 2 volte al mese: manda loro contenuti più inerenti ai loro interessi e vedrai il tasso di apertura salire.


  • User Attivo

    Un spf record di questo tipo, va bene secondo te?
    v=spf1 ip4:213.215.228.75 a:mail.miodominio.com mx:miodominio.com ~all


  • User Attivo

    Sintatticamente può anche andare bene, ma tutto dipende da qual è l'IP da cui spedisci!

    Comunque se controlli gli header di una email inviata dal tuo server a Gmail troverai anche il risultato del check spf che ti dirà se il tuo IP corrisponde al record SPF che pubblica il tuo dominio.


  • User Attivo

    Per restare in tema di risultati, occorrerebbe anche conoscere la percentuale di utenti che effettua click senza scaricare le immagini. Questi cliccatori "nascosti" infatti permettono di fare una stima affidabile anche sui lettori "nascosti". I valori saranno tanto più alti quanto più il tuo messaggio è leggibile anche senza scaricare le immagini. Potesti così scoprire che i lettori totali (in versione con e senza immagini) sono in realtà ben più alti del 20%, che è comunque una percentuale buona considerando il settore in cui operi.

    Per valutare i margini di miglioramento, potresti anche provare a fare un A/B test, partendo da due versioni dello stesso messaggio ma con oggetto differente.


  • User Attivo

    In realtà tengo conto dei click effettuati senza scaricare l'immagine, quindi il dato è abbastanza attendibile, in quel senso.
    Mi fa piacere che il tasso che rilevo sia considerato buono.
    Ho lavorato molto sui contenuti, prevedendo anche una versione testuale, rendendo la newsletter gradevole anche a chi non scarica le immagini, ecc...
    Adesso vorrei cercare però di vedere se c'è qualche falla in termini di deliverability.
    Ho introdotto, come suggeriva bago, il record SPF sui miei DNS, proprio oggi sta andando una newsletter, vediamo cosa ne viene fuori.
    Altri suggerimenti?


  • User Attivo

    Sto cercando di settare il record SPF nel migliore dei modi.
    Vi spiego la mia infrastruttura, o meglio una sua parte, quella dove ho dei dubbi.
    Si tratta di un VPS, con due ip a disposizione (xxx.xxx.xxx.xxx e xxx.xxx.xxx.yyy)
    Su ognuno di questi ho un dominio, dal quale invio le email.
    Se invio una mail dai due domini, ho:

    Domino1:

    Return-Path: [email protected]
    Received: from srv01.dominio1.it ([xxx.xxx.xxx.xxx])

    Dominio2:

    Return-Path: [email protected]
    Received: from srv01.dominio1.it ([xxx.xxx.xxx.xxx])

    Quindi, per il dominio2, è sempre il primo dominio che invia.
    Alla luce di questo, come dovrei settare i due record SPF, sui due domini?


  • User Attivo

    Il record SPF dice da quali IP può arrivare email di un determinato dominio.

    Quindi, se quell'xxx.xxx.xxx.xxx è l'unico IP che manda email per i due domini allora il record SPF può anche essere solamente v=spf1 ip4:TUOIPxxx.xxx.xxx.xxx/32 -all
    Se invece esistono altri server/ip che inviano posta per quel dominio allora sarà necessario aggiungere anche quelli. Esistono anche dei wizard per la creazione del record:
    old.openspf.org/wizard.html

    Una volta che hai i record SPF è importante che ti ricordi di tenerli aggiornati perchè ovviamente Hotmail e altri rifiuteranno messaggi di quei domini provenienti da altri IP.


  • User Attivo

    Grazie bago,
    puoi spiegarmi cosa significa precisamente il parametro all, e la differenza tra -all e ~all?


  • User Attivo

    L'all finale è la regola che viene usata quando nessuna delle precedenti era corrispondente all'IP mittente. -all significa che qualunque IP non accettato dalle regole precedenti deve risultare in un HardFail, mentre ~all significa che deve risultare in un SoftFail. Cosa facciano i singoli server su HardFail e SoftFail non è "standard". In generale hardfail dovrebbe corrispondere ad una eliminazione del messaggio (o comunque un alto punteggio di spam) mentre softfail dovrebbe essere meno drastica (accetta la mail ma marcala.. ).

    Alcuni server riceventi potrebbero non dare valore ad una regola che non finisce con -all, altri potrebbero trattare -all e ~all allo stesso modo.

    Puoi approfondire qui:
    www openspf.org/SPF_Record_Syntax