• User

    Permission Marketing

    Ciao a tutti 🙂

    ho provato a vedere se c'è qualcosa di simile nel forum ,ma non riesco a trovare ,spero di non sbagliarmi...

    Un quesito spinoso... almeno per me... :mmm:

    Dovendo fare dell'email marketing per un cliente e non avendo utenti che hanno consentito al ricevere email ,per non acquistare liste inutili , avrei pensato di estrarre le email pubbliche sui siti web e pagine gialle,per poi muovermi con il permission marketing tramite email.

    Ora non avendo trovato nulla in giro tipo una lettera "tipo" o "facsimile" per inviarle, come mi devo comportare?

    Per capirci:

    Cosa devo scrivere nell'oggetto?
    E nel Corpo?
    Non posso in nessuna maniera far riferimento alla ditta e per quali motivi li dovrei contattare?
    Che altro ci devo aggiungere?

    Non riesco a trovare molto neanche sul sito del garante della privacy... :bho:

    Grazie a tutti


  • ModSenior

    Ciao Barbara, in effetti è un quesito spinoso per molti;
    vedi se questo messaggio di Filippo Toso può esserti d'aiuto.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    grazie Notarfrancesco 🙂
    Ora è un pò più chiaro, anche se restano dei dubbi grossi...

    Cioè non posso fare riferimento in qualsiasi modo al servizio della ditta, ma aggiungere solo recapiti, ma mi domando:

    Come potrà mai il cliente capire di cosa tratta l'azienda se non faccio minimamente riferimento alla mia attività? :mmm:

    Ipotesi:

    1).....della ditta Pinco ,via pinco N° 6, Roma, tel 0000000001 ...

    oppure

    2).....della ditta Pinco,via Pinco N° 6, roma, tel 0000000001, nel campo dell'acquisizione clienti nel web.....

    La 2) ipotesi da quello che ho capito è illegale, presentando la prima 1) ,perchè mai un'utente dovrebbe mai leggerla o cliccare sul link, non sapendo di cosa si occupa?

    email cosi' penso venagano eliminate al 99,99% o sbaglio?

    Grazie


  • ModSenior

    Per le percentuali e dati specifici ti conviene aspettare l'intervento di un esperto in DEM.
    Nel tuo esempio numero 2, secondo me è già una forma di pubblicità e Io (nel mio piccolo) non la uso anche se capita di vedere anche cose peggiori.

    Una domanda, se anziché la classica e-mail e per classica intendo quella che viene mandata dai vari servizi email marketing (double opt-in, procedura per eliminare la sottoscrizione, ecc. ecc) io ti mandassi:

    Oggetto: Richiesta autorizzazione

    Buongiorno Barbara,
    ho preso il suo indirizzo da un suo messaggio su un forum pubblico.

    Le rubo solo alcuni secondi del suo prezioso tempo per chiederLe cortesemente la sua autorizzazione a mandarle un e'mail per informala su una nuova iniziativa.
    E' molto importante e seria ed è per questo che Le chiedo la sua autorizzazione.

    Se vuole può valutare la serietà e la credibilità dando uno sguardo a questa pagina:
    http://www.dominio.com/presentazione

    La ringrazio e le porgo i miei saluti.
    Dott. NOTARFRANCESCO Valerio

    [Nome ditta]
    di Valerio NOTARFRANCESCO
    Via [***], 6 / b - [***] [***]
     
    Tel. 01[***] - Fax  01[***]
    info@[***]
    

    Tu cosa faresti?

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Ti dico la verità? 🙂

    Al 90% la cestinerei 😞

    Perchè ormai ne ho ricevute troppe di email che contenevano le parole "molto importante e seria..." , penso che l'abuso sia stato eccessivo e gli utenti ripudino tali mail... o sbaglio?

    Cmq la mail come hai scritto te, Valerio ,sarebbe legale?

    E' già qualcosa .... come approccio potrebbe a volte funzionare, se non è Spam.
    🙂


  • ModSenior

    Hai fatto crollare la mia autostima, il mio Ego è davvero affranto.:smile5:
    Seguirò il tuo consiglio e farò uno split test con e senza le parole "molto importante e seria..." per testare se aumenta il rendimento.

    Per quanto riguarda l'aspetto legale ho sempre cercato di informarmi e operare nel modo più corretto possibile e penso che rientri tra le comunicazioni ammesse in quanto non sto sto pubblicizzando niente. Sono sempre pronto però ad accettare consigli e a modificarla se non fosse conforme.

    Per quanto riguarda il link alla pagina di presentazione/landing, la versione della e-mail senza, aveva un ritorno quasi pari al niente: un vero spreco di corrente elettrica; tuttavia è anche vero che dipende molto dal target.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    Cavolo :lipssealed: scusa ma non era mio intento...

    Ti ho detto solo ciò che farei IO ,quindi non è detto che tutti farebbero cosi...

    Forse lavorando da qualche anno nel web ho una visione diversa dagli altri , speriamo 🙂 anche se fare email marketing su delle liste pubbliche temo che non siano molto diverse , le sensazioni.

    Ti ringrazio molto Valerio per i consigli :ciauz:


  • ModSenior

    Ammetto anche io forse cestinerei, ma forse essendo più consapevole di altri dell'esistenza di frodi informatiche, ho un livello di guardia più alto.
    Diciamo cosi, parto col presupposto che è quasi sicuramente SPAM o siti non sicuri.
    Se qualcosa mi colpisce, la leggo (non le immagini perchè il mio client come altri non le scarica).
    Se mi sembra troppo invasivo con caratteri grossi o altro la cestino subito.


  • ModSenior

    Il thread avrebbe dovuto aiutare Barbara e invece si sta rilevando molto utile anche a me.
    Avete entrambi ragione quando dite che essendo del mestiere abbiamo soglie d'attenzione più alte, tuttavia sarebbe interessante individuare una forma, sempre nel rispetto della legalità, che riesca ad attrarre le attenzione anche degli avvezzi alle strategie persuasive delle email marketing.
    Cosa le vostre "comprensibili" difese potrebbero accettare? (prometto che non vi invio niente :1:

    Valerio Notarfrancesco
    [URL=http://www.giorgiotave.it/forum/gt-world/101972-forum-gt-disponibile-alle-versioni-per-telefoni-cellulari.html]Postato via Mobile


  • ModSenior

    Io son strano quindi non so, un testo troppo lungo mi annoierebbe eh eh, e uno troppo corto mi lascierebbe perplesso.

    Io direi per partire un testo con una ventina di righe massimo.

    In queste righe si specificare che si è preso la mail da una lista, e ti devo dire la verità, se mi venisse detto da dove sarei forse piu propenso a credere alla mail.


  • User

    Alla faccia dello spam o di quello che ci siamo detti sopra, ti chiederei:

    perchè mi contatti?
    cosa hai da propormi?
    Non ho molto tempo: cosa mi proponi esattamente?
    Vorrei un esempio concreto e non le solite parolone : "proposta seria e nuova..."

    Certo mi rendo conto che però che dovresti mettere la proposta commerciale e quindi risulta Spam, ma preferisco un approccio "diretto" .

    Sicuramente aggiungere i dati aziendali con email, telefono,fax,P.Iva, CF , mi rassicurerebbe un pochino e sarei quindi anche propenso a cliccare sul link, solo però se riesci a farmi capire cosa proponi...e qui però viene il difficile, penso, proporsi senza fare spam :bho:

    Un 'altro esempio concreto, Valerio (o altri) , di come potrebbe essere una mail di permission "legale", con queste caratteristiche?

    In particolare nel B2b ?
    :ciauz:


  • User

    penso ,tra l'altro, che la percezione dello Spam sia dovuta in gran parte anche dal desiderio ed emozioni,in quel determinato momento, mi spiego:

    1)se dal nome dell'azienda riesco a capire al business che potrebbero propormi, allora potrei agire di conseguenza, è un mio interesse : Mail buona, è una cosa che non mi può assolutamente interessare: Probabile Spam.

    esempi:

    a)
    ......
    Bigiotteriaitalia
    sede....

    Allora potrebbe interessarmi, POTREI anche avere lasciato qualche mail in qualche portale del genere

    b)
    ....
    Crhysler
    sede...

    E che me ne frega delle autovetture??? Questo è (per me)Spam... non ho mai dato consensi per inviarmi mail nel settore

    Sono due esempi molto particolari, ma spero di avere reso l'idea, ecco perchè se si utilizzano delle liste pubbliche non profilate, a mio modesto avviso si rischia molto...

    1. dipende da come mi sono alzata e se sono arrabbiata, allora li ce l'ho con il mondo intero, qualsiasi cosa mi arriva nella posta ,da emittenti sconosciuti, la getto.

    Questo punto è incontrollabile....mentre il primo si potrebbe lavorare

    Non so, aspetto altri esempi, prima di dire altre cavolate :mmm:


  • ModSenior

    @marcocarrieri said:

    ti devo dire la verità, se mi venisse detto da dove sarei forse piu propenso a credere alla mail.
    Si, rende la comunicazione più personale e meno automatizzata e in genere aumenta l'efficacia. Un'altre tecnica per ottenere effetti simili è rivolgersi direttamente alla persona come ho fatto nel mio esempio e non ad una carica.
    @barbara73 said:
    Sicuramente aggiungere i dati aziendali con email, telefono,fax,P.Iva, CF , mi rassicurerebbe un pochino e sarei quindi anche propenso a cliccare sul link
    Nella fretta mi ero scordato di commentare il mio esempio. Ovviamente nell'esempio postato qui ho eliminato ogni riferimento autopromozionale, altrimenti in firma avreste potuto leggere la ragione sociale, l'indirizzo, i recapiti e da un po' metto anche l'iscrizione alla camera di commercio e il rea, proprio per far capire che le mie proposte sono serie senza però dirlo esplicitamente.
    @barbara73 said:
    penso ,tra l'altro, che la percezione dello Spam sia dovuta in gran parte anche dal desiderio ed emozioni,in quel determinato momento
    Concordo e non potendo far nulla per il punto incontrollabile al quale facevi riferimento :), io in genere rimando l'email dopo 40/50 giorni, magari leggermente diversa.
    @barbara73 said:

    perchè mi contatti?
    cosa hai da propormi?
    Non ho molto tempo: cosa mi proponi esattamente?
    Vorrei un esempio concreto e non le solite parolone : "proposta seria e nuova..."
    Non sono un avvocato, ma dall'interpretazione che do della legge sono proprio fortemente convinto che non si deve fare anche se gli indirizzi e-mail li hai trovati sulle Pagine Gialle oppure sui siti internet degli stessi destinatari.
    Ho fatto una ricerca sul sito del garante e queste sono alcuni documenti, magari un po' datati:

    Però c'è questo fresco fresco di questo giugno: newsletter 339 del 24 giugno 2010.

    Il Garante ha riaffermato il principio che, a prescindere da dove vengano estratti i recapiti, chiunque invii messaggi promozionali mediante sistemi automatizzati (fax, e-mail, sms, mms), è sempre obbligato a raccogliere preventivamente il consenso specifico ed informato dei destinatari.
    Quindi non posso dirti esattamente cosa ho da proporti, non posso farti esempi concreti, non posso nemmeno autoelogiarmi (cosa che non farei nemmeno con il consenso). Posso scrivere purtroppo solo parole per presentarmi, chiederti se vuoi ricevere altre comunicazioni (consenso che nella mia esperienza è pari allo zero) oppure proporti un link con una presentazione / landing dove lì mi gioco il tutto.

    Poi secondo me sta al buon senso non esagerare e non tirare la corda, ad esempio nella firma dell'e-mail, sotto la ragione sociale magari se scrivo, su una sola riga un motto o un breve slogan, ad esempio:

    Premiata ditta Verdi e Co.
    "I migliori cetriolini del nord Italia" 
    Via dell'Orto 17, 10100 Città
    Tel 011/00.00.00 Fax 011/00.00.00
    

    P.S.
    ...
    ...

    Quella riga sotto la ragione sociale da un lato aiutare a capire meglio chi sono, a identificare il tipo di prodotto offerto, dall'altro non è una forma così spudorata di pubblicità (se ci beccano speriamo solo in un provvedimento non pecuniario). Poi abbiamo l'ultima carta del P.S.

    Io, se non fossi un addetto, non sarei così duro, una possibilità me la darei, Voi no?

    Valerio Notarfrancesco


  • User Newbie

    Ciao a tutti ,sono un "novizio" del marketing online.
    Ho letto la discussione così come altre qui sul forum,ma non riesco a trovare la soluzione al seguente quesito:

    poichè dovrei operare a breve nella gestione di liste per conto di clienti terzi, occupandomi materialmente della bonifica del data base e dell'invio e la gestione delle campagne di email marketing,mi chiedo se dovrei farmi rilasciare un'apposita liberatoria e\o autorizzazione dalle aziende proprietarie delle varie liste, per abilitarmi al trattamento dei dati per loro conto. Inoltre, è sufficiente l'archivio digitale dei double opt-in,o serve anche cartaceo? In ogni caso,come dovrei organizzare materialmente questo archivio?

    Mi pongo il problema perchè so che la normativa sulla privacy è molto severa e non vorrei incorrere in alcun intoppo o peggio.

    Qualcuno ha suggerimenti pratici da darmi?

    grazie a tutti 🙂


  • User

    Mi riallaccio a questa discussione perché vorrei porvi un quesito.
    Ho recentemente fatto una piccola (circa 2500 invii) campagna di permission marketing mirata esclusivamente a potenziali clienti.
    Ho rispettato tutte le regole di netiquette che ho potuto reperire sul web, sia per quanto riguarda la forma, in totale assenza di messaggi commerciali, sia per quanto riguarda il rispetto della privacy con tanto di citazione e link al testo della legge.
    Naturalmente si richiedeva un consenso per un futuro invio di documentazione; consenso che doveva avvenire con tipica risposta "iscrivimi".
    Si precisava che in caso di mancato consenso o mancata risposta non sarebbero più state recapitate email al soggetto.
    A fronte di una piccola percentuale che accettava l'iscrizione (in alvcuni casi ringraziandomi pure), ci devono essere stati individui che hanno segnalato il mio ip come fonte di spam, e ora risulta essere nelle blacklist.
    Io ho utilizzato l'SMTP out.alice.it, senza preoccuparmi di appoggiarmi a servizi specifici, e ciò a causa delle limitate dimensioni della campagna e perché ritenevo di muovermi in un contesto legale.
    La cosa mi lascia perplesso, cosa ne pensate?
    Ciao