• User

    Email Marketing 2.0

    Salve a tutti, ho una domanda da porre a proposito dell'invio delle Newsletter. Un invio 'massivo' di oltre 20.000 contatti recuperati chissà dove è una partica corretta? Sono incuriosita dall'argomento perchè vorrei saperne di più in termini di privacy e quant'altro.

    Secondo me non va fatto, soprattutto in un'ottica di web 2.0 dove l'utente è maggioramente coinvolto nell'interazione su internet. Capisco bene che può essere un modo rapido per farsi pubblicità, ma fino a che punto è conveniente?

    Ditemi la vostra!


  • Super User

    Ciao quora e benvenuta sul forum.

    Dalle mie (poche) conoscenze di email marketing posso dirti che l'acquisto di liste e l'invio "casuale" a destinatari può rischiarti molto. In termini legali, che si traducono in multe da 500€ in su, ma anche in termini di credibilità. Se un utente riceve una email non desiderata, può segnalarti come spam. E se tanti, tantissimi utenti fanno la stessa cosa puoi rischiare di andare a finire nella black list.

    Insomma, per farla breve: il modo migliore per avere un buon database è quello di recuperare contatti chiedendo il consenso al trattamento dei dati. Per farlo, è ovvio, serve tempo, ma è la pratica migliore.

    Sicuramente c'è chi ne sa più di me e ti potrà dare maggiori informazioni in questa sezione.


  • User

    Dunque dunque, argomento molto interessante al quale mi sono avvicinato anch'io da poco e ti riporto alcune considerazioni utili.

    L'acquisto di interi DB di indirizzi email è consentito solo nell'ambito B2B (business to business), ed è consigliato solo se il fornitore è serio ed affidabile e se, il fornitore stesso, ha inviato la corretta informativa a tutte le aziende registrate.
    Le conseguenze per aver acquistato DB non affidabili possono essere gravi, tra cui:

    • presenza di spam trap

    • presenza di indirizzi vecchi o errati

    • presenza di indirizzi indovinati

    • presenza di indirizzi di utenti non informati

      Inoltre il Garante ha da tempo vietato il trattamento illecito dei dati personali a coloro che inviano la pubblicità via fax o posta elettronica, infatti molte aziende estrapolavano gli indirizzi dalle Pagine Gialle.
      Il modo (migliore, secondo me) è creare delle landing page in cui si invita alla registrazione alla newsletter, in modo da avere un DB aggiornato di persone/aziende veramente interessate al prodotto.

    Altrimenti, se hai recuperato degli indirizzi, POTRESTI (e sottolineo POTRESTI) ricontattare il cliente dicendo che è stato inserito nella newsletter, poiché lui non ha espressamente dichiarato di farne parte (email cosiddetta di "primo contatto").

    La normativa italiana però è contraddittoria sui messaggi cossiddetti di "primo contatto" (e-mail NON di tipo commerciale ma di poche righe, con un rimando al sito per la raccolta del consenso e contenente tutte le informazioni sul mittente oltre all'informativa sulla privacy), infatti da una parte impedisce il trattamento di dati senza che prima sia stato acquisito il consenso, ma dall'altra (per messaggi non pubblicitari) sembra permettere l'ottenimento del consenso via e-mail.

    Non mi sento di dare consigli generali, però POTRESTI provare ad inviare una mail di prova (primo contatto) dove segnali la possibilità di ricevere messaggi promozionali, e in base alle statistiche di ritorno scremare i tuoi indirizzi e-mail.

    Spero di essere stato d'aiuto.


  • User

    Grazie mille ragazzi! I vostri consiglio sono molto utili. E' sempre bene fare chiarezza sulle best practice in ambito web.


  • User Attivo

    La risposta alla tua domanda è evidentemente NO.

    Quando acquisti una lista di indirizzi devi tenere presente alcune cose fondamentali:

    1. In ogni caso dovrai scrivere una mail non promozionale a ciascuno per chiedere loro il consenso al trattamento dei dati da parte tua. Se non ricevi il consenso specifico non puoi trattare i loro dati e quindi nemmeno scrivergli nuovamente.

    2. Se per caso nella lista è presente qualche indirizzo che appartiene ad un privato e non ad una azienda allora stai commettendo un illecito amministrativo E un reato penale: è vero che sono molto rari i casi in cui la parte lesa ricorre a queste soluzioni, ma visto che è capitato, meglio esserne coscienti.

    3. Se la lista contiene molti indirizzi vecchi o spam trap o indirizzi invalidi rischi di compromettere la reputazione del server dal quale invii le email o del tuo dominio aziendale: e se la prossima offerta commerciale inviata ad un prospect che ti ha contattato (e non ad uno di quella lista) finisse in spam proprio perchè quel mailing "alla cieca" ha danneggiato la reputazione dei tuoi server/domini?

    4. Considerando che devi chiedere un nuovo consenso e poi potrai mandare le proposte commerciali mi stupirei se il tasso di conversione fosse superiore allo 0.1%: vale la spesa considerando anche il punto precedente? O forse è meglio usare altri strumenti per l'acquisizione di nuovi clienti ed invece utilizzare l'email marketing seriamente per la fidelizzazione?