• Super User

    Qual'è la corretta imputazione contabile di nome a dominio e sito?

    Ciao a tutti.

    Mi nasce una necessità un pò particolare e, visti i termini tecnici, non ho trovato traccia di risposte sull'argomento.
    Dunque: in caso di acquisto di nome a dominio e sito già realizzato come si dovrebbe ammortare i beni immateriali acquistati?

    Il trattamento deve essere differenziato?

    Il nome a dominio devo ritenerlo un marchio (art. 103 Tuir)?

    Il sito devo considerarlo un software in quanto CMS (applicativo autoprodotto voce B.I.7)?

    Spero di non aver smarrito qualche pregresso riferimento e Vi ringrazio per ogni aiuto.
    Ciao Ciao.


  • Super User

    Uppo nella speranza che qualcuno possa aiutarmi. Aspetto di leggervi. Ciao.


  • Super User

    Ciao,

    in effetti non esiste una certezza contabile derivante da un apposito pronunciamento di rango principio contabile.

    La dottrina ha lungamente scritto in merito facendo dissertazioni che alle volte, a mio modestissssssimo giudizio, denotavano una non completa conoscenza di cosa sia un tecnicamente un sito web.

    Sotto il profilo civilistico reputo che il dominio in se possa essere annoverato tra i segni distintivi, e se "acquistato" per più anni, potrà essere capitalizzato tra le immobilizzazioni immateriali (tra i marchi appunto), ma ammortizzato sulla durata della registrazione. Fiscalmente non potrà essere assimilato ad un marchio, non essendolo, e dunque non si opererà la deduzione in 18 anni, ma semmai la deduzione in base alla vita utile attribuita civilisticamente (similmente agli oneri pluriennali).
    Poichè però spesso la registrazione ed i rinnovi sono semplicemente annuali e per importi modesti reputo che il costo possa tranquillamente non essere capitalizzato, ma semmai passare da conto economico.

    Il vero e proprio sito web (inteso quale agglomerato di codice) personalmente lo intendo quale software e come tale lo tratto.
    Civilisticamente dunque non posso che definirne la durata secondo i criteri economico-tecnici, mentre fiscalmente mi è concesso ammortizzarlo in due anni. Spesso la valutazione civilistica si "adagia" sul periodo concesso fiscalmente, perchè in effetti due anni possono essere una corretta stima della vita utile di un sito web.

    Il fatto che il sito web sia autoprodotto, non cambia la destinazione nello stato patrimoniale di quell'insieme di costi (immobilizzazioni immateriali). A differenza dell'acquisto da terzi, la capitalizzazione avverrà però utilizzando il particolare meccanismo delle "costruzioni in economia" che coinvolgono alcuni apposite voci del conto economico.

    Paolo


  • Super User

    Sei stato gentilissimo. Vado a metabolizzare. Poi magari mi faccio risentire.
    Nel frattempo, grazie mille.
    Ciao.


  • User Newbie

    Io ho un dubbio....ho la necessità di "passare" un dominio da persona fisica (che lo ha pagato di tasca propria) a società (soggetto IVA). Pensavo di fare una semplice ricevuta per giustificare contabilmente la transazione e rimborsare la persona....ma al momento di scrivere la ricevuta mi è venuto un dubbio...che cos'è veramente un dominio ? Ovvero stò veramente trasferendo una proprietà oppure si tratta solo di un diritto di utilizzo acquisito per un determinato periodo di tempo (fino a scadenza della registrazione) ?
    Grazie.


  • Moderatore

    Credo non vi siano problemi ad emettere, come privato, la ricevuta per quanto riceve in cambio della cessione del diritto ad utilizzare in esclusiva il dominio in questione.