• User Newbie

    Affiliazioni e commissioni, come ci si deve comportare?

    Salve a tutti, sono nuovo del forum e mi sono letto decine e decine di messaggi su argomenti simili, ma non mi sono tolto i dubbi che ho.
    Un amico ed io vorremmo aprire un sito web che parli di informatica (notizie, consigli, ecc.) e racimolare qualche soldo tramite le commissioni ricevute dalla vendita di prodotti di terzi tramite affiliazioni varie (Amazon, Monclick, ecc.).
    Noi quindi di fatto non venderemmo assolutamente niente direttamente, e dato che all'inizio sarebbe più che altro un hobby, non sapendo quanto effettivamente riusciremo a racimolare, vorremmo tentare di ridurre i costi relativi a questa "attività" al minimo....
    La domanda principale è: dobbiamo creare una società per questo tipo di attività? A parte il costo intrinseco, ci sono poi obblighi vari (IRAP, INPS ecc.) che probabilmente andrebbero non solo a inficiare tutto il lavoro svolto, ma anche a farci andare in perdita!
    Siccome io sono libero professionista (sono un medico) mentre il mio amico è in effetti webdesigner, si potrebbe, per esempio (almeno agli inizi) fare in modo che tutto risulti "intestato" a lui, e che io sia solo un collaboratore (al quale lui verserà il 50% dei proventi della raccolta delle commissioni)?

    Grazie mille!
    Mauro


  • User Attivo

    Salve Mauro e benvenuto nel forum,
    premesso che per tale attività bisognerebbe essere iscritti come impresa (il tuo amico è webdesigner "professionista" con partita iva o impresa?), e oltretutto non so se come medico il tuo ordine ti permetta di svolgere attività commerciale/di servizi, si potrebbe verificare la possibilità, con riferimento al vostro rapporto, di stipulare un contratto di associazione in partecipazione, ma bisognerebbe capire quali sono i rispettivi apporti (di capitale, di lavoro ecc.). Saluti


  • User Newbie

    Ciao e grazie per il benvenuto e per la risposta.
    Per quanto riguarda le tue domande, diciamo che il mio amico ha partita iva, non so bene come sia inquadrato (anche perché come sapete, il settore è difficile da inquadrare in partita iva) comunque lui dice che nella sua rientrano attività di consulenza, grafica, web design e altre cose.
    Io mi informerò presso l'ordine dei medici, ma non credo che ci sia nessun ostacolo, ma hai fatto bene a porre la questione.
    Gli apporti di capitale e di lavoro saranno più o meno equamente distribuiti, quindi diciamo che saremmo "soci alla pari" in ogni caso.
    Ho letto su Wikipedia cosa sia il contratto di associazione in partecipazione, ma non mi è chiara la questione degli obblighi contributivi. Mi sai dire qualcosa di più comprensibile? 🙂
    Grazie!!


  • User Attivo

    La questione è un pò complessa, oltretutto è stata ancora più incasinata con la riforma Fornero. Per quanto riguarda gli obblighi contributivi bisognerebbe iscriversi alla gestione separata (e all'INAIL) e poi emettere buste paga (si tratta di una sorta di co.co.co., con contribuzione 1/3 associato e 2/3 associante se non ricordo male, solitamente poi si emette una busta paga unica a fine anno, ma la questione andrebbe approfondita con un consulente del lavoro). Sugli importi da pagare non è possibile fare previsioni, anche perchè andrebbero in proporzione all'utile. In ogni caso si tratta di una questione piuttosto complessa, da approfondire con un professionista. Diverso il caso di apporto di solo capitale, in quel caso non vi è contribuzione previdenziale, i redditi sono considerati come redditi di capitale. Saluti


  • User Newbie

    @Studio_Emmi said:

    Diverso il caso di apporto di solo capitale, in quel caso non vi è contribuzione previdenziale, i redditi sono considerati come redditi di capitale. Saluti

    Ma in questo caso bisogna fare una società, giusto?


  • User Attivo

    @Mauro P said:

    Ma in questo caso bisogna fare una società, giusto?

    No, l'associazione in partecipazione può essere di capitale (solo con apporto di capitale, denaro, beni strumentali ecc.), lavoro, oppure misto capitale e lavoro. Saluti


  • User Newbie

    Perfetto, grazie mille!


  • User Newbie

    Scusate, ultime due domande 🙂
    Nel caso di partecipazione di capitale l'associato e l'associante si dividono utili (ed eventuali perdite) in proporzione al capitale versato, oppure la proporzione viene decisa quando si redige il contratto?
    Seconda domanda: questo tipo di associazione prevede un minimo di capitale da versare (come nell'srl) oppure non c'è minimo? Non trovo questa informazione da nessuna parte...
    Grazie ancora per l'aiuto.


  • User Attivo
    1. Viene specificato nel contratto;
    2. non vi è capitale minimo, l'associazione in partecipazione nulla ha a che vedere con una società.
      In ogni caso il consiglio è sempre quello di rivolgersi ad un commercialista.
      Saluti

  • User Newbie

    Certo, l'aiuto del commercialista sarà necessario, era per avere una visione più chiara della cosa.
    Grazie mille ancora, sei stato gentilissimo.