• User Newbie

    Apertura società UK o USA con residenza e gestione in italia

    Buongiorno,

    Ho letto i precedenti commenti ma non sono riuscita a chiarirmi le idee.
    Vi faccio il mio esempio se qualcuno può darmi un consiglio.

    Io ed un mio collega stiamo sviluppando un software che opera sui mercati finanziari.
    Vorremmo venderlo, i mercati di riferimento sono Nord America, USA e CANADA e UK.

    Pensiamo di aprire una società in UK o in USA per gestire l'eventuale vendita e i servizi di consulenza ad esso associati.

    Ho due domande:

    1 - Noi abbiamo la residenza italiana e gestiremo la società dall'italia, eventuali guadagni personali pagati dalla società tramite compenso a noi saranno tassati ovviamente in italia e sommati al reddito da lavoro dipendente italiano.
    Noi non vogliamo incorrere in qualche problema con il fisco italiano.
    Per la tipologia di servizio/prodotto che intendiamo vendere ci serve avere una "facciata" UK o USA.

    2 - Se apriamo un conto corrente/trading in USA o in UK intestato alla società USA o UK, eventuali capital gain su intermediazioni finanziare ( compravendita di azioni, fondi, valuta ) che rimangono di proprietà della società USA o UK vanno tassati in USA o UK ?

    Grazie per le eventuali risposte.
    Buona serata
    Giuliana


  • User

    Buongiorno Signora Giuliana,
    a grandi linee direi che una situazione come quella da Lei descritta implica che la società estera sarà "esterovestita",
    in pratica la residenza fiscale della società è (anche) in Italia.
    Per le implicazioni fiscali che derivano da questa situazione si fà riferimento la convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e paese estero in oggetto.
    Cordiali saluti


  • User Newbie

    @comm-internazionale said:

    Buongiorno Signora Giuliana,
    a grandi linee direi che una situazione come quella da Lei descritta implica che la società estera sarà "esterovestita",
    in pratica la residenza fiscale della società è (anche) in Italia.
    Per le implicazioni fiscali che derivano da questa situazione si fà riferimento la convenzione contro le doppie imposizioni tra Italia e paese estero in oggetto.
    Cordiali saluti

    Buongiorno,

    Grazie per la cordiale risposta.
    L'esterovestizione è un reato, mi sta dicendo che potremmo incorrere in problemi di illegalità ?
    Ieri sera ho letto di una giurisdizione particolare nello stato del Delware in USA che permette l'apertura di società con "prestanome" anche a non-residenti, in questo caso se la società è intestata ad un prestanome residente nel Delware, noi italiani prenderemmo lo stipendio che giustamente sarà tassato in italia, ma i profitti della società dovranno essere tassati solo negli USA.

    Mi può gentilmente dire in sintesi se questo modo di procedere ci può portare a problemi con il fisco italiano ?
    Sinceramente non riesco a trovare delle informazioni chiare in internet e non vorremo incappare in problemi di legalità.
    Il vostro studio tratta casi come questo ? di dove siete ?

    Grazie e arrivederci,
    Giuliana


  • User Attivo

    Semplificando estremamente l'esterovestizione si ha quando una società che opera dall'italia fa finta di operare all'estero. In parole povere dici di operare all'estero mentre in realtà operi dall'Italia, sottraendo al fisco italiano le tasse che altrimenti avresti pagato in Italia.
    Quello che identifichi come "prestanome" in realtà è il "Trustee" titolare nominale della società, tra lui e te c'è un contratto di trust.
    Detto questo per fare una corretta valutazione occerre una elevata conoscenza del settore ed affidarsi a professionisti seri che operano da anni nel settore, valutando soprattutto i costi benefici dellì'operazione, altrimenti si rischia di prendere delle cantonate (ovvero anche perdita della società creata).
    Claudio