• Community Manager

    Quando Google avrà parecchi dati dagli utenti che generano contenuti...

    Chiudete gli occhi e svegliatevi tra due anni.

    Google, a differenza degli altri motori di ricerca, avrà archiviato molti dati sugli utenti dei Social Network, Blog e Forum.

    Ogni singolo Strumento potrà fornire a Google una popolarità per ogni url.

    Infatti, scritto un articolo, Google saprà quanto questo link sarà popolare su:

    • Twitter
    • Blog
    • Forum
    • Google News
    • Facebook

    Potrà fare una popolarità media.

    Certo, questa visione l'avevo già illustrata quasi due anni fa, su IlGiornale: la multicanalità dei backlink.

    Ma quale potrebbe essere la novità?

    L'abbandono del classico calcolo sulla link popularity a favore di un nuovo calcolo basato sui contenuti generati dagli utenti.

    E bisogna stare molto attenti, perchè secondo me, potremmo assistere ad un graduale abbandono dei vecchi algoritmi** in modo silenzioso**.

    Teniamo alta l'attezione 😉

    :ciauz:


  • Moderatore

    Una nuova sfida, che sinceramente mi spaventa un po, visto che solo ora cominciavo a muovermi con relativa sicurezza in questo mondo.
    La mia paura è che google smetta di essere democratico, non credo che faranno un errore del genere, ma il bello di google è che anche l'artigiano di paese se si da da fare troverà il suo spazio, non so ci riuscirà ancora quando i social avranno un ruolo predominante....
    In sostanza se non sei anglofono e non sei per i giovani non vorrei che resti tagliato fuori.
    Sicuramente mi sbaglio, perche google deve il suo successo proprio al fatto che non basta un fattore per emergere nella serp, ma devi complessivamente essere il miglior compromesso fra chi ricerca un tal parola.
    bho!


  • Super User

    Dici che questo potrebbe/dovrebbe preoccuparci?


  • User Attivo

    @alexs2k said:

    Dici che questo potrebbe/dovrebbe preoccuparci?No, se ai primi posti ci sarà il contenuto effettivamente migliore 😉


  • Super User

    Il problema è che, come sappiamo, è il concetto di "migliore" (per Google) che potrebbe evolversi. Di conseguenza ciò che è migliore oggi potrebbe non esserlo domani. Sempre che tu non intendessi "migliore per la gente"... alloro sono d'accordo con te 😉 anzi credo che l'analisi dei link da fonti come i social serva proprio a migliorare l'esperienza della gente che (più o meno consapevolemnte ed indirettamente) condiziona i risultati 🙂


  • Super User

    All'inizio ci sarà sicuramente uno scossone, seppure sarà fatto tutto con gradualità, e mi aspetto anche il riemergere degli "spammer" specializzati in creazione di popolarità artificiale che, peraltro, esistono già.

    Alla fine si livellerà un pò tutto ma, sicuramente, chi è rimasto indietro pagherà lo scotto per molto tempo.


  • Super User

    All'inizio ci sarà sicuramente uno scossone, seppure sarà fatto tutto con gradualità, e mi aspetto anche il riemergere degli "spammer" specializzati in creazione di popolarità artificiale che, peraltro, esistono già.

    Alla fine si livellerà un pò tutto ma, sicuramente, chi è rimasto indietro pagherà lo scotto per molto tempo.


  • User Attivo

    So già che molti non saranno d?accordo ma provo ad esprimere la mia con il rischio di ?pomodori?.

    Non è cambiato molto o almeno non si sta stravolgendo nulla. A mio parere google sta solo potenziando il concetto di link popularity. Non poteva non considerare i commenti, i social, gli RSS ecc. La rete rimane sempre costituita da Link e quindi da Back-Link. Bisogna solo dare il giusto peso ad ogni BackLink.

    Cambierà la mole di back link da considerare, e la logica per considerare un BL proveniente da un blog, sito o persona (social).

    Se per un sito si considera il PR e il TR... Per un BL citato da una persona nei social, si considererà l'attendibilità di quella persona e l'importanza di quella persona con ad esempio: RT, @, Follower, following e magari anche con dati che non sappiamo, come ad esempio: la presenza di una persona nella rete, data dalla media dei post giornalieri (supposizione) o il rapporto anzianità/crescità popolarità di un account .
    Poi magari la somma di tutti questi fattori darà vita al nuovo fattore che considererà la link-popolarità di un documento nel suo complesso. Utilizzo la parola documento anche perché d'altronde google nei sui brevetti ha sempre parlato di documento e mai di sito o account.

    A mio parere si svilupperà?o meglio già si sta sviluppando, una logica nuova che non prenderà più il nome di PR o TR ma del complesso di tutti i parametri che determinano la popolarità. Voglio credere che tutto ciò che studio da anni non devo buttarlo via e che la base rimarrà fondamentale? Del resto, come diceva un famoso fisico-chimico : ?nulla si distrugge e tutto si trasforma?.

    Rispondendo a Fabio19tdi: A mio parere ci sono settori che non si butteranno mai (o almeno non subito) nei social. Immagino ditte edili, noleggi auto, macchinari per traslochi, suolifici ecc... Magari le ditte di questi settori emergeranno grazie alla geolocalizzazione ma non attraverso i social. Ovviamente questa è la mia visione prematura.Questo è solo l'inizio il futuro e l?user expirence penso che giocheranno un ruolo fondamentale sia per i professionisti che per google stesso. Ora come non mai, finalmente, la rete passa all?utenza e le decisioni future alla massa.


  • User Attivo

    Speriamo che Google sia molto imparziale su questo, visto che molte persone compresi gli artigiani si affidano a gente specializzata per essre visibili sul web


  • Super User

    egidio siamo a dir poco allineati, ultimamente ho chiamato "seo relazionale" gran parte di ciò che hai descritto nel post 🙂 altro che pomodori, ti offro un caffè eheh 🙂


  • User Attivo

    Concordo quasi in toto con @egidio.
    Un indicatore che lascia intuire quanto afferma è ad esempio, la meticolosità con cui vengono riportati i link ad una pagina postati su facebook in Google Webmaster Tools: in pratica li riporta tutti, quasi non considerasse che provengono dallo stesso dominio.
    Fossi io il signor Google darei per scontato che info e link provenienti dai social contano quanto il panorama intero del web.
    Come ho già sostenuto da un'altra parte credo che i social-network siano da considerare come una internet parallela, vivono di vita propria, generano contenuti al loro interno ed hanno utenti che si muovono solo li dentro.
    Bye, Luca