• Community Manager

    HugoBoss.com ha perso il 39% i traffico in Germania...ecco perché!

    Sul sito linkresearchtools.com è apparso un interessante studio sulla perdita di traffico di Hugo Boss dovuto alla penalizzazione annunciata da Matt Cutts il 7 Febbraio su Twitter:

    This week we took action on a German agency's link network/clients

    Alcune immagini molto eloquenti dell'analisi dei link fatti (qui tutto il report😞

    imageimage

    Un bel casino eh?


  • User Newbie

    Ho letto lo studio ed è abbastanza chiaro il motivo della penalizzazione: network di siti (molto mal curati e mal camuffati).HugoBoss ha diversi sotto domini facenti parte del principale hugoboss.com*Dati fonte Searchmetrics

    *image

    Quello che ha ricevuto la penalizzazione è stato il primo, lo store tedesco store-de.hugoboss.com e come da studio di *linkresearchtools *la penalizzazione ricevuta sembra localizzata nella sola Germania.Questo il tonfo rilevato da Searchmetrics:image

    All’analisi linkata da Giorgio c’è poco da aggiungere, sul documento è riportato che nel periodo tra marzo e giugno 2013 è stata rilevata una forte attività di link in ingresso, anche se tramite Ahref il periodo sembra diverso:image

    I siti facenti parte del network erano facilmente “sgamabili” in quanto erano hostati sullo stesso provider e con lo steso DNS (ns1.sasg.de/ns2.sasg.de/ns3.sasg.de); hostati quindi precisamente qui –> www dot sasg dot de. Inoltre, ogni sito (teoricamente diverso) aveva come mail di contatto la stessa e sotto un unico provider (arcor.de)

    Quali siti erano? ma sopratutto, il network, di che agenzia era? Condivido con voi una profilazione di backlink semplificata per I.P., dominio e numeri di link in entrata; noterete come i domini con il maggior numero di link e con ancore (ex) molto precise ora non esistano più: hanno tirato giù tutto il network. Tutto tedesco.

    Qui il link al CSV, buon divertimento –> http://bit.ly/1ogK4Te

    Effettivamente, come ben tutti sappiamo, la tattica funziona ed il grafico sopra postato ne evidenzia la crescita in seguito di tale attività. Sicuramente loro non sono stati molto furbi non differenziando siti web, hosting e magari anche mail di contatto ma, non fossero arrivati occhi e mani umane, tale network sarebbe stato beccato dagli algoritmi anti spam automatici? Io comunque, nel 2014, non condivido più tutto ciò, sopratutto se fatto sulla pelle di un cliente che online investe e fa business.

    Voi avete idea di chi era questo network di siti?


  • User Attivo

    Bè, mi sorprende che sia stato penalizzato solo adesso....certo che essendo tutti i siti del loro network faranno presto anche a tirarli giù sti siti fuffa


  • Community Manager

    A me non sorprende per niente, nel senso che sono consapevole che la maggior parte dei SEO pensa che Google sia infallibile e attivo allo stesso modo in tutte le lingue. In realtà sulle penalizzazioni è molto indietro rispetto a tutto il resto 🙂


  • User

    @ Manux86
    bell'analisi sui Backlink, se dovessi fare un consulenza SEO al sito discriminato, cosa consiglieresti per uscire dalla penalizzazione in modo pulito?


  • User

    Secondo me era un network creato apposta per hugo. Ne ho gia incontratti degli altri che hanno utilizzato la stessa strategia. L'unica differenza e che ogni sito dal network era hostato su diversi c-class IP. Il network in causa ha acquisito una potenza incredibile a livello di SEO. Per il semplice motivo che hanno una seleziona su chi fanno entrare. E solo con l'utilizzo di c-class IP e molto piu difficile stabilire un footprint. Ci sono furbetti che usano la testa e poi ci sono quelli come dal esempio qui sopra che la testa non l'hanno usata per niente.

    Prima di poter continuare dovrebbere rimuovere tutti quei link dannosi poi si puo parlare di una strategia.

    E solo una mia oppinione.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    A me non sorprende per niente, nel senso che sono consapevole che la maggior parte dei SEO pensa che Google sia infallibile e attivo allo stesso modo in tutte le lingue. In realtà sulle penalizzazioni è molto indietro rispetto a tutto il resto 🙂

    Come non quotarti... molte cose sono fatte a manina, altro che algoritmi stupefacenti...
    :ciauz:


  • Moderatore

    @444523 said:

    molte cose sono fatte a manina, altro che algoritmi stupefacenti...
    La mia esperienza in data mining su grandi moli di dati (minuscola in paragone a quanto possa vedere un ingegnere di Google) mi suggerisce che anche laddove gli algoritmi intelligenti ci siano eccome, la possibilità di falsi positivi è più che concreta.
    Occorre gli alert siano rivisti da un operatore bipede esperto, collo di bottiglia.
    Immagino sia il motivo per cui casi anche lampanti sono a volte sanzionati dopo molto tempo.
    :ciauz:


  • User Attivo

    @Federico Sasso said:

    Occorre gli alert siano rivisti da un operatore bipede esperto, collo di bottiglia.
    Immagino sia il motivo per cui casi anche lampanti sono a volte sanzionati dopo molto tempo.
    :ciauz:

    Ti dirò di più... solo dopo 2 anni un blog che seguo è uscito dal famoso Panda... sono certissimo che c'è stata una revisione manuale. Il blog in questione in questi due anni non ha cambiato nulla, neanche una minima disposizione degli annunci, neanche qualche insert grafico: ha semplicemente continuato imperterrito a pubblicare articoli come faceva sempre... originali ed interessanti.

    Due anni... non mi si venga a dire che sono stati gli algoritmi a tirarlo fuori, ma tramite il "collo di bottiglia" delle revisioni manuali finalmente hanno capito l'enorme ingiustizia che era stata fatta.
    Il problema che altri siti aspettano ancora e non è possibile segnalarli a Google... "non accettano segnalazioni sul Panda".


  • Community Manager

    @Federico Sasso said:

    Occorre gli alert siano rivisti da un operatore bipede esperto, collo di bottiglia.

    Fantastica rappresentazione 😄

    I famosi bipedi hanno lavorato su molto fronti, addirittura qualcuno era impiegato per riscrivere i Title in SERP, figuriamoci nelle penalizzazioni.

    Molte cose le hanno fatte per "politica" e "comunicazione". Quello che contesto sempre a Google è di non avere un supporto adeguato. Tutto ruota intorno al reparto di Matt Cutts, ci vorrebbe dentro Google un anti-reparto-spam-team.

    Non guardatemi con gli occhi sgranati, molte grosse aziende hanno team di controllo di questo tipo.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Fantastica rappresentazione 😄

    I famosi bipedi hanno lavorato su molto fronti, addirittura qualcuno era impiegato per riscrivere i Title in SERP, figuriamoci nelle penalizzazioni.

    Non si discute che il lavoro di Google sia molto difficile e tante volte anche grossi errori possono scappare... quello che da fastidio sono i toni trionfalistici di capacità ultraterrene di programmazione ingegneristica... è questo ciò che veramente irrita...

    Come saprete benissimo, molti di noi manco cliccano il video di Matt Cutts quando appare con nuove "genialate"... è stato preso troppe volte in castagna in passato. Probabilmente ci casca ancora la massa (ed in fondo è ciò che conta), ma chi ha seguito attentamente l'evoluzione di Google da quando è nato (perdonatemi la vanteria, ma forse sono stati uno dei primi in Italia a digitare Google.com, una sera, su suggerimento di un ingegnere milanese della Sun :smile5: quando pochisismi sapevano esistesse) sa molto bene come in realtà vanno le cose...


  • User Newbie

    @Medweb said:

    @ Manux86
    bell'analisi sui Backlink, se dovessi fare un consulenza SEO al sito discriminato, cosa consiglieresti per uscire dalla penalizzazione in modo pulito?

    Sicuramente farei il mea culpa verso Google, rimuovendo network e link utilizzando il disavow se necessario e facendo una richiesta di riconsiderazione. Poi per recuperare... ci vorrà tempo, molto tempo (e tanti soldi su Adwords)


  • User Newbie

    @Federico Sasso said:

    La mia esperienza in data mining su grandi moli di dati (minuscola in paragone a quanto possa vedere un ingegnere di Google) mi suggerisce che anche laddove gli algoritmi intelligenti ci siano eccome, la possibilità di falsi positivi è più che concreta.
    Occorre gli alert siano rivisti da un operatore bipede esperto, collo di bottiglia.
    Immagino sia il motivo per cui casi anche lampanti sono a volte sanzionati dopo molto tempo.
    :ciauz:

    Concordo pienamente il tuo punto di vista. Un mondo perfetto è difficile. Comunque, a volte non è facile comprendere le strategie adottate da loro ed il modus in cui assegnano le priorità..