• Community Manager

    È sbagliato fare associazioni dirette nella SEO

    Salve ragazzi,
    un piccolo avviso che torna sempre di moda.

    Noto che ultimamente si fa largo uso delle associazioni dirette: causa > effetto.

    Tipo: Salvatore Aranzulla ha le scarpe blu quindi per essere primi su Google servono le scarpe blu.

    Facciamo così: qualsiasi affermazione tipo "Questo articolo ha questo ed è primo, anche io devo avere questo" è sbagliata a prescindere.

    Per la salute mentale. Per non chiudersi mentalmente in un ragionamento che ci porterà a vedere la SEO come una battaglia navale o una ricetta.

    Lo so, è un'ondata che è arrivata da un po', dal punto di vista culturale siamo tornati parecchio indietro.

    Resistete, non manca poi tanto alla nuova piattaforma del forum gt :fumato:

    :ciauz:


  • User

    Salvatore Aranzulla ha le scarpe blu quindi per essere primi su google servono le scarpe blu.

    Quel nome è un incubo :bigsmile:. Scherzi a parte condivido il tuo pensiero credo che il miglior concetto di SEO sia fondamentalmente essere se stessi quando si scrive e magari con un pizzico di passione che non guasta!.


  • Admin

    Fare buona SEO significa ambire alla perfezione...e la perfezione non è questione di pezzetti, è l'intero.


  • User Attivo

    @Juanin said:

    Fare buona SEO significa ambire alla perfezione...e la perfezione non è questione di pezzetti, è l'intero.

    Concordo. 😄


  • Super User

    Posso approfittare per fare una riflessione simile?

    Secondo me è sbagliato anche seguire il "sito famoso" o il "brand famoso" dando per scontato che le grandi aziende fanno sempre meglio rispetto a realtà più piccole, sopratutto perchè spesso - proprio perchè sono aziende famose - si possono permettere piccoli errori che chi non è tanto famoso non sempre si può permettere.


  • User Attivo

    @LorenzoRoma said:

    Posso approfittare per fare una riflessione simile?

    Secondo me è sbagliato anche seguire il "sito famoso" o il "brand famoso" dando per scontato che le grandi aziende fanno sempre meglio rispetto a realtà più piccole, sopratutto perchè spesso - proprio perchè sono aziende famose - si possono permettere piccoli errori che chi non è tanto famoso non sempre si può permettere.

    Ovviamente c'è da dire che dipende molto dal "sito grosso" in questione. Molti sono grandi proprio perché hanno investito e continuano ad investire molto sul miglioramento SEO, e sono quindi di grande esempio per chi è agli inizi. Esempio? Prendete SmashingMagazine.com. E' un portale di articoli fatto (passatemi il termine) con i controcazzi davvero. C'è solo da prendere spunto in quel caso lì. Poi ovvio, ci sono anche i siti grandi che hanno delle schifezze assurde eppure sono i primi nelle SERP.


  • Super User

    @Norman said:

    Ovviamente c'è da dire che dipende molto dal "sito grosso" in questione. Molti sono grandi proprio perché hanno investito e continuano ad investire molto sul miglioramento SEO, e sono quindi di grande esempio per chi è agli inizi. Esempio? Prendete SmashingMagazine.com. E' un portale di articoli fatto (passatemi il termine) con i controcazzi davvero. C'è solo da prendere spunto in quel caso lì. Poi ovvio, ci sono anche i siti grandi che hanno delle schifezze assurde eppure sono i primi nelle SERP.

    Mi riferivo a grandi brand e grandi aziende che non basano il loro successo sul web e sulla SEO, come ad esempio case automobilistiche, fast food, banche, stilisti e grandi brand di abbigliamento, ecc.

    Per fare un esempio concreto, fino a pochi mesi/anni fa alcune grandi squadre come il Milan e il Barcellona avevano un sito internet con una "intro page" abbastanza inutile, la Roma addirittura aveva nel 2009 aveva ancora un sito con grafica del 2001 circa. Di sicuro sarebbe stato sbagliato copiare certe cose dai loro siti.


  • User Attivo

    Ah ok, in codesto caso sì. LOL


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Facciamo così: qualsiasi affermazione tipo "Questo articolo ha questo ed è primo, anche io devo avere questo" è sbagliata a prescindere.

    Fai bene a ricordarlo... anzi, perché non fare una tavola dei 10 comandamenti dell'aspirante SEO? A molti potrebbero apparire banali "comandamenti" simili, ma sarebbe d'aiuto a parecchi neofiti...

    Questo comandamento potrebbe essere: "Inutile copiare il dettaglio o lo stile di un sito famoso. Non è il particolare che fa la differenza".
    Giuro che lo metto in firma questa tavola dei comandamenti...


  • Community Manager

    Hey 444523,
    ci stiamo pensando, @Juanin ha già fatto uno dei comandamenti, però sì, ora vediamo di farlo insieme 🙂


  • User Attivo

    A parte che correlazione non implica causalità (e questo magari è scontato scriverlo, da queste parti 🙂 ), c'è da dire che si tende a giudicare la SEO esclusivamente sulla base del posizionamento che "vede" il cliente, senza considerare che esiste un livello di personalizzazione delle SERP che rende inutile qualsiasi ragionamento da "battaglia navale", come scrive secondo me giustamente Giorgio. Oltre al posizionamento puro ed alla sua misurazione, utile più come diagnostica che come risultato, vi sono cosniderazioni interdisciplinari che possono cambiare tantissimo caso per caso: altrimenti sarebbe pura automazione e non varrebbe neanche la pena considerarla una consulenza. Buone feste (a chi potrà farsele, ovviemente :bigsmile:)