• Community Manager

    L'eredità dei dibattiti SEO sulla sostanza

    Volevo condividere con voi una riflessione.

    Mi è capitato, alcune volte, di chiedermi il perché di alcune ondate di discussioni su cose con poca importanza in ambito SEO. A volte qualcuno me lo ha chiesto direttamente, segno del fatto che non solo il solo a vedere questo fenomeno.

    Con poca importanza intendo:

    • cose che non muovono una virgola (tipo quante parole devo avere nell'url)
    • cose che vengono viste con un focus sbagliato (tipo quelli che parlano di testi e invece che pensare al lettore pensano solo ai bot come se fossero le parole crociate)
    • cose inesistenti (tipo la keyword density)

    Ce ne sarebbero altre, ma non voglio porre l'attenzione su questo.

    Nel corso di questi ultimi anni ci sono state ondate, anche qui su questo forum sia chiaro, si persone che ciclicamente chiedevano informazioni su queste cose come se fosse veramente una delle cose più importanti.

    Sono i cicli naturali direte voi. E ad una prima riflessione potrebbe essere così.

    In realtà, o meglio per come vedo io le cose, è che oggi si sono moltiplicati i posti dove le persone apprendono per la prima volta come si fa SEO.

    Negli anni passati i luoghi erano pochi e c'era una sorta di condivisione della conoscenza condivisa.

    In questi ultimi anni c'è un copia copia generale che ha portato ad abbassare il livello del settore nei luoghi di periferia, aumentando il livello solo nei centri città.

    Il copia copia inevitabilmente porta a questo ed è anche naturale che avvenga, tuttavia per quanto una persona possa copiare un altro non sarà mai in grado di capire cosa ha copiato e quindi di conseguenza di spiegarlo bene. Si genera così superficialità.

    Quando questa cosa è perpetrata negli anni ecco che gli argomenti più discussi saranno quelli superficiali.

    Anche se i social portano a un dimenticare il passato, serve uno sforzo in più per non perdere l'eredità dei dibattiti SEO fatti sulla sostanza che sono stati fatti e che si faranno, anche sui social.

    Il mio invito è quello di crearvi un archivio vostro di URL interessanti e ogni qual volta spunta qualcuno con argomenti di poca importanza, cercare di dissipare tutti i dubbi che la persona ha sul quesito che ha chiesto, ma di farli capire che non è così importante e che ci sono cose che dovrebbe apprendere meglio.

    Fategli spostare il focus dell'attenzione.

    Un po' come ho fatto in questa discussione qui. Avrei solo dovuto inserire più link.

    E inoltre, continuiamo a discutere di tutto.


  • Contributor

    Il mio sforzo (nella divulgazione, nella formazione, nella consulenza) è negli ultimi anni diventato quello di ricostruire una metodologia per "risalire agli scopi", tanto quelli del motore di ricerca, quanto quelli di chi usa il motore di ricerca.

    Mettersi a discutere sulle minuzie (è meglio il trattino o l'underscore negli URL?) è controproducente e soprattutto non risponde alla domanda: "sto lavorando bene o sto lavorando male?". E ancora di più, non ci da la garanzia di dare una risposta che sia sempre valida, in senso strategico di lungo periodo, perché i "fattori di ranking" sono soggetti a costante cambiamento e revisione, man mano che la tecnologia avanza.

    Gli scopi invece, quelli non cambiano.

    Google avrà sempre come scopo **primario **quello di convincere sempre più persone ad usare (e continuare ad usare) il suo motore di ricerca, che è il modo in cui fa il fatturato che fa (con i clic sugli annunci). Che se vogliamo è una banalità, ma proprio perché è una banalità è fin troppo facile perderla di vista.

    Il modo che **da sempre **Google usa è quello di curare la qualità dei risultati di ricerca, in modo che chi utilizza Google sia soddisfatto del servizio.

    E questo ci porta al secondo punto: gli scopi di chi utilizza Google. Perché la gente usa Google? Seconda banalità: la gente usa Google per trovare robe.

    In definitiva, la chiave di tutto è questo dualismo tra "cerco roba" e "ti faccio trovare la roba che cerchi". Tutta la tecnologia, tutti i fattori di ranking, tutti gli studi, i brevetti, i protocolli, le metodologie, il marketing... tutto ruota attorno a questo.

    Per questo mi capita spesso di dire: a Google non gliene frega niente del **TUO **sito. Il tuo sito è solo uno strumento che Google usa per ottenere i suoi scopi, ovvero dare dei risultati di ricerca che i **SUOI **utenti giudicano utili. In definitiva, quella che dovremmo ricercare con Google è una sorta di simbiosi: il mio sito arricchisce le tue SERP, tu mi mandi il traffico pertinente. Due obiettivi strutturalmente differenti, ma che *possono *andare in sinergia.

    E attenzione perché c'è il rovescio della medaglia: se il mio sito ROVINA le SERP di Google, allora...


  • Community Manager

    @Kal said:

    Per questo mi capita spesso di dire: a Google non gliene frega niente del **TUO **sito. Il tuo sito è solo uno strumento che Google usa per ottenere i suoi scopi, ovvero dare dei risultati di ricerca che i **SUOI **utenti giudicano utili. In definitiva, quella che dovremmo ricercare con Google è una sorta di simbiosi: il mio sito arricchisce le tue SERP, tu mi mandi il traffico pertinente. Due obiettivi strutturalmente differenti, ma che *possono *andare in sinergia..

    Lo sottoscrivo talmente tanto che ogni volta che apro una lezione SEO da almeno 5 anni dico sempre che non si lotta contro un motore di ricerca, ma si lavora insieme per soddisfare un bisogno 🙂

    È proprio una filosofia differente!


  • User Attivo

    é cosí in tutti i settori in italia

    leggi una guida e ti senti un esperto su tutto

    informatica, alluvioni, terremoti, politica economica.... pico cambia
    colpa anche di chi con gli articoli punta proprio a far credere alle facili soluzioni peró