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    C'è il Brevetto US9684697B1 dell'ing Navneet Panda dietro l'update del 1° Agosto?

    [Google "l'intermediario", da più POTERE agli utenti]

    Sono anni ormai che sostengo la tesi che non vede il motore di ricerca come semplice database nel quale gli editori inseriscono i propri contenuti, ma come INTERMEDIARIO.

    Un intermediario che da un lato raccoglie le informazioni inserite dagli editori di contenuti, e dall'altro raccoglie le informazioni fornite dagli utenti.

    Così come un mediatore bravo è capace di mettere in relazione due parti al fine di una buona conclusione dell'affare, così Google si pone come intermediario per soddisfare le esigenze delle due parti.

    Fino a poco tempo fa, è sempre stato palese che Google desse più importanza ai fattori generati in base alle informazioni offerte dagli editori, ma oggi non più.

    Oggi credo che ci stiamo trovando difronte ad un cambiamento epocale del motore di ricerca, un cambiamento ottimo a mio avviso, che mira a riequilibrare il peso delle informazioni fornitegli sia da editori che da utenti.

    Quello che a tutti sta capitando da Agosto, a me personalmente è gia capitato l'anno scorso nello stesso periodo e su più ecommerce E di conseguenza ho approfondito molto la questione brevetti per capire quale fosse la strada che Google avrebbe potuto intraprendere per il futuro (senza presunzione, con grossi margini d'errore).

    Qualche mia ricerca e studio, sommati alla "confusione" pazzesca di tutta la comunità seo internazionale, mi fanno sempre più propendere nel pensare che è proprio questo il problema di tutto ciò, Google da più potere agli utenti sottraendolo agli editori.

    Attenzione, credo che la maggior parte delle tesi espresse dai consulenti seo siano valide, perchè effettivamente c'è stato un rimescolamento dei fattori globale ed effettivamente i siti colpiti avevano oppure hanno dei problemi. MA il fatto che siano stati colpiti siti web che all'apparenza non hanno alcun problema, sono a forte trust, e non hanno mai comprato un backlink etc etc, sommato alle continue ricadute; mi fa pensare che ci sia qualcosa di più e che si "meno controllabile dai seo specialist".

    Lo so, i brevetti lasciano il tempo che trovano, ma io credo che invece brevetti creati da chi ne ha gia ideato uno utilizzato da Google in passato non debba passare inosservato.
    Soprattutto se nasce ed è collegato ad altri brevetti precedenti che viaggiano sulla stessa lunghezza d'onda.

    Brevetto US9684697B1 ingegner Navneet Panda
    2017 US15608083 Active
    Ciò che mi ha colpito di questo brevetto, tra le altre cose, è che si parla di metodi che:

    1. includono le azioni di ricezione di una query
    2. includono la ricezione di dati che aiutano a "identificare" più documenti web con i rispettivi "punteggi gia assegnati"
    3. identificano un gruppo di risorse a cui appartiene il documento singolo
    4. determinano un fattore di modifica
    5. aggiustano il "punteggio iniziale" per ciascuna delle risorse dei risultati di ricerca basandosi almeno in parte sul fattore di modifica
    6. a generare un "secondo punteggio" per ciascuna delle risorse.
      (Breve parentesi)
      Non sono ingegnere, dunque la lettura da parte di un ingegnere di questo brevetto di certo farà più luce sul suo contenuto, e mi farebbe piacere che qualcuno si prodighi nel farlo, anche per provare a smentirmi, non mi interessa, tanto nessuno ci sta capendo nulla al 100% e siamo qui per crescere. (Chiusa breve parentesi)
      Da non ingegnere avallo questa tesi:
      Un utente effettua una ricerca, Google restituisce le risorse a disposizione gia classificate e alle quali ha gia assegnato un punteggio, e poi con un processo rielabora questo punteggio per trovarne un secondo e riclassificare la risorsa.
      Perchè parte dall'utente questo processo?
      Per rispondere a questa domanda e non finire nella sagra del dipende e della banalità, vi cito subito il 2° brevetto che ha attirato la mia attenzione. Un brevetto che sembra essere strettamente collegato con quello di Panda attivato nel 2017, precisamente a Giugno perchè quest'ultimo lo cita espressamente. Prima di parlare del brevetto, di cosa IO ho inteso del brevetto e dunque "fino a prova certa e contraria", devo dire che al seguente brevetto Google sembra esserrci arrivato tramite l'utilizzo di altri brevetti (scusate il key stuffing) precedenti anche di altre società.

    Brevetto US8868548 2014-05-29
    US20140149399A1 Application
    Determining user intent from query patterns
    Ciò che mi ha colpito di questo brevetto, tra le altre cose, è che si parla di metodi che:

    1. Identificano una precisa query espressa da un utente che contiene un termine specifico in una intera "sessione di ricerca"
    2. restituiscono una pluralità di risultati di ricerca rispondenti alla query corrente che hanno un "punteggio" associato alla query.
    3. Associano il "primo intento" appreso grazie alla corrispondenza tra la prima query utilizzata nella sessione E il primo termine di raffinamento da una pluralità di termini di query di raffinazione, primo termine di query di raffinamento da una pluralità di termini di query di raffinazione.
    4. Identificano una prima pluralità di sessioni precedenti in cui ogni sessione precedente include una prima query inviata che corrisponde alla query corrente e in cui ogni sessione precedente include una prima query precedente che contiene il primo termine della query di rifinitura.
    5. "modificano" il punteggio di un documento nella pluralità dei risultati di ricerca in risposta all'identificazione.
    6. il documento viene selezionato a una frequenza diversa nella prima pluralità di "sessioni precedenti" "rispetto a una popolazione generale"
    7. classificano la pluralità dei risultati di ricerca in base ai rispettivi punteggi, incluso il rispettivo "punteggio modificato", dei documenti.

    CONCLUSIONE IN ATTESA DI GRADITI RISCONTRI "COSTRUTTIVI"
    Sembrerebbe che in mancanza di documenti Google debba servirsi per forza delle risorse condivise dagli editori, e qui ogni tecnica seo al fine del posizionamento ha una sua validità. Ma avendo ormai un database stratosferico, Google si stia concentrando nel selezionare i documenti in suo possesso + quelli nuovi, per riclassificarli. E ad ogni riclassificazione, utilizzi come mai prima, il feedback fornito dagli utenti durante la navigazione delle serp e all'interno delle risorse.
    Vista così il collegamento tra i due brevetti per quanto ne possa aver capito io che non sono un ingegnere è chiaro. Nel corso della sua storia, Google ha assegnato un primo punteggio ad ogni risorsa corrispondente ad una query specifica, e lo ha fatto "analizzando i contenuti". 10 anni fa non aveva questa mole di contenuti, e di conseguenza per non restituire zero risultati ad un utente, gli restituiva anche a discapito della pertinenza, la risorsa che all'epoca era la più rispondente.
    Oggi, a dire il vero da tempo, ha un forte bisogno di riclassificare le serp cercando di evitare l'errore voluto passato. Avendo a disposizione una infinità di documenti web in più, ha messo in atto una ridistribuzione del traffico pertinente a ciò che l'utente vuole.

    Per fare tutto ciò in modo migliore riclassifica modificando e rimodificando ogni volta i punteggi dei documenti, in base all'intento dell'utente che raffina la propria ricerca, confrontato con un popolazione generale che l'ha preceduto.
    Se fino ad oggi la seo, la UX, il copy, e qualunque strategia di web marketing adottata avevano una certa possibilità di migliorare il posizionamento di un sito su Google; oggi vedono tale possibilità invariata fino a che Google non decide di far valere la voce dell'utente che "rimodifica" il proprio feedback.

    Ecco perchè a mio avviso si sale e si scende ciclicamente, tutte le teorie si contraddicono ogni giorno, anche siti a forte trust son calati, se si interviene modificando e migliorando ogni aspetto interno, si può salire, rimanere li o scendere.
    Se notate, tutti hanno ragione in base all'Update del 1° agosto di Google (eccetto chi lo chiama medical update a mio avviso, ma sbaglierò), ma tutti vengono smentiti.


  • Community Manager

    Ciao Roberto,
    anche noi sono molti anni (parecchi) che insegnamo la SEO andando oltre questo addirittura "Un intermediario che da un lato raccoglie le informazioni inserite dagli editori di contenuti, e dall'altro raccoglie le informazioni fornite dagli utenti." Non è una raccolta di informazioni, ma uno scambio di informazioni tra tre entità.

    Spieghiamo bene questo fenomeno ed è la nostra filosofia, in Search On.

    Per questo riteniamo che il feedback dell'utente sia una parte determinante che supera sia i webmaster che i motori di ricerca e che quello che accade nella realtà influenza pesantemente la SEO nel lungo periodo.

    Il problema principale, che si affronta, è il tracciamento di cosa fa l'utente in base allo scopo della pagina. Questa è una bella sfida, tenerlo monitorato costantemente. Non è facile quando hai un sito con molti scopi diversi 🙂

    Detto questo, non penso che un brevetto solo possa esserci dietro questo update che è stato abbastanza importante, però a me i brevetti piacciono molto per la loro funzione educativa che hanno 🙂