• Bannato User Attivo

    [How to]Pubblicare un libro?

    Come da titolo:)


  • Moderatore

    Pagando una stamperia... 😄 oggi va di moda vendere le proprie opere on line su lulu.com ma non ti so dire quali siano i risultati medi.


  • Moderatore

    Non scherziamo.

    Un libro per essere tale ha bisogno di un codice ISBN.
    L'Internationational Standard Book Number è il codice che sancisce l'inserimento di una pubblicazione a stampa (ma non solo quelle a stampa, anche gli E-book) nel novero della bibliografia internazionale.

    Valea dire che chiunque vi prometta la pubblicazione e non si procuri tale codice (da riportare "in calce" al prodotto finale) vi sta semplicemente mentendo.

    I codici ISBN non costano molto (il pacchetto per piccoli editori fornisce di 10 codici - per 10 titoli diversi - al prezzo di 40 euro mi pare..) e non è necessario (dal 2004) l'avallo della Prefettura.

    Non è neanche necessaria l'iscrizione all'Associazione Italiana Editori.

    L'unico problema, credo, è che l'associazione internazionale che fornisce gli ISBN può concederne l'acquisto solo a quanti abbiano la partita iva da editori o assimilabili.

    A parte le spese di stampa, insomma, non ci sono costi "pesanti" dal punto di vista burocratico.

    Prova a verificare quanto dico presso il sito italiano dell'ISBN (ISBN.it).
    L'unica cosa su cui potrei sbagliarmi è questo particolare dell partita iva necessaria per l'acquisto dei codici.
    Ma se hai già partita iva sarebbe interessante sapere quanto costa l'apertura (o l'aggiunta in p.i. dell'attività da "editore") di una piccola casa editrice...

    Comunque, PER TUTTI, abbiate l'accortezza di cercare tale codice ISBN sulle copertine delle pubblicazioni o nei footer degli e-book etc etc.

    Chiunque pubblica senza tale codice (ESCUSE LE PUBBLICAZIONI PERIODICHE ISCRITTE AL TRIBUNALE - riviste, quotidiani) NON sta pubblicando libri.

    ((Anche Google Libri chiede il codice ISBN per ottenere l'inserimento di un testo nel suo archivio.))

    Ma naturalmente uno scrive a prescindere. Però state attenti!


  • User Attivo

    Grazie WWW, hai dato delle ottime dritte! 🙂


  • User Attivo

    Ciao, io lavoro in una società editrice
    Noi realizziamo anche le 100 copie (molti non le fanno)
    Formati 17x24 o 21x29,7
    Minimale pagine n.80
    Rilegatura a filo-refe
    Codice ISBN
    .....
    Se vuoi info ulteriori scrivimi in pvt

    I costi di Lulu per farsi stampare il proprio prodotto è altissimo!


  • User

    Ma ISBN, Lulu e rilegatura a filo-refe a parte, non pensate che valga la pena di pubblicare un libro solo se un editore trova il libro meritevole di pubblicazione? Cioè...Pubblicare tanto per pubblicare non è difficile, anzi, direi che sta davvero diventando di moda stamparsi in proprio i libri. Ma secondo me è assurdo perché, come detto, lo può fare chiunque, anche con dei pezzi sgrammaticati e invendibili.
    Personalmente ho preso il mio malloppo e l'ho spedito ad una piccola casa editrice ticinese (vivo in Svizzera) e ho atteso: la cosa importante per me era che un editore, cioè qualcuno che del suo intuito e delle sue capacità letterarie ne ha fatto un lavoro, mi dicesse sì "Ok si stampi", ne vale la pena, vai avanti così.
    Certo, se fossi stata in Italia, non avrei saputo dove andare a parare: ne ho sentite di tutti i colori sulle case editrici, presunte, millantate o vere. Bisogna davvero fare attenzione.

    Però, quando si raggiunge lo scopo, seppure con una piccola casa editrice, seppure le vendite siano piccole e i diritti d'autore irrilevanti...beh, le soddisfazioni sono stratosferiche!


  • Moderatore

    Benvenuta nel forum GT, Tibetana.

    🙂
    Sono del tuo stesso parere, assolutamente.

    Comunque anche in Italia esiste un settore della piccola e media editoria.

    E' attivo e offre alcuni spazi. Anche, magari, per tirature non esagerate e per opere prime.

    Non è assolutamente da scartare la possibilità di affidarsi ad un agenzia letteraria, per esempio.

    Molte agenzie offrono servizi di redazione e revisione editoriale.

    E danno ottimi consigli, possono "sposare" autori promettenti e introdurli presso gli editori.

    Insomma... scrivere non è certo un "mestiere", non immediatamente e non per moltissimi.

    Esistono comunque molte "strade" che possono essere percorse.

    🙂

    Come dici tu il mestiere dell'editore dovrebbe essere quello di proporre al mercato degli scrittori, anche "nuovi", affidandosi alle "sue capacità letterarie e al suo intuito".

    Nei casi migliori è ancora così.

    🙂


  • User

    A proposito di "lanci editoriali" e rischi di finire nelle mani sbagliate, cosa ne pensate della miriade di concorsi letterari che circolano in Italia per la cui partecipazione vengono richiesti 10/20 euro? Come muoversi nella selva dei concorsi letterari senza buttare via dei soldi?


  • Super User

    personalmente credo che se uno partecipa ad un concorso letterario non debba sborsare quattrini. io ho partecipato a qualcuno ed ho anche vinto soldi ma non la pubblicazione purtroppo perchè erano concorsi piccolini, al massimo a livello regionale o provinciale.