• User Attivo

    Ma esiste in definitiva un amore che non sia quello che ci costruiamo noi?

    Amore è morte per me.
    Pericolo nero e notturno,
    tenebra capace di oscurare la mia vita
    ed ottenebrare in eterno il pensiero dell?uomo.


  • User Attivo

    Amore è morte, l'uomo è perduto,
    questo dice l'epicureo cocciuto!
    Perchè sentire l'amore
    se causa così tanto dolore,
    ascolta il corpo
    e piangi a torto!


  • User Attivo

    Sai, tesoro, ho scritto questo scritto nell'aprile del 1973 quando mi lasciò la mia seconda ragazza.
    La sofferenza fu enorme (come anche per la prima nel 1971) ed io scrissi un racconto su questa storia.
    Da allora (dalla prima) sono andato per sociologi, assistenti sociali, psicologi, neurologi, neuropsichiatri, psichiatri, omeopati, naturopati, cartomanti... ho avuto brutti pensieri e tanto altro.
    E' chiaro che ho da piangere per gli amori falliti (anche per gli altri venuti dopo) con le donne.
    Anche nel sesso: ho perso tante occasioni per scrupolo di "sporcare" la ragazza (che invece avrebbe voluto).
    Ad ogni modo ho sfruttato la storia della seconda ragazza inserendola in mio un romanzo intitolato "IL QUADERNO VERDE - storia di un'amicizia": almeno è servito a qualcosa!
    Scusa il mio dilungarmi.
    Ciao con affetto
    Stef


  • User Attivo

    Nulla è perduto se a qualcosa è servito..
    Se per ogni dolore avessi scritto una poesia d'effetto ora avrei più di una raccolta.
    é meglio non soffire ma non si può fare a meno del dolore perchè non faremmo a meno dell'amore..perciò se accettiamo il bene dobbiamo rassegnarci anche al male.. è un paradosso ma senza farmi una ragione avrei continuato a sbattere la testa contro lo stesso muro..


  • User Attivo

    @dafne84 said:

    Nulla è perduto se a qualcosa è servito..
    Se per ogni dolore avessi scritto una poesia d'effetto ora avrei più di una raccolta.
    é meglio non soffire ma non si può fare a meno del dolore perchè non faremmo a meno dell'amore..perciò se accettiamo il bene dobbiamo rassegnarci anche al male.. è un paradosso ma senza farmi una ragione avrei continuato a sbattere la testa contro lo stesso muro..

    Bello.
    E' sia un concetto Zen che una visione del Tao.
    Non c'è bene senza male, non c'è luce senza buio, caldo senza freddo.
    C'è il bene e c'è il male e sono tutti e due bene.
    Il doppio aspetto in ogni cosa, il rovescio della medaglia.
    Essendo un bene il controaspetto allora non dovremmo gioirne né affligerci.

    «Dei fallimenti non irritarti.
    Dei successi non rallegrarti.
    Devi liberarti dall?altalena del piacere e dispiacere.
    Devi imparare a starne al di sopra con distacco e indifferenza e perciò a rallegrarti come se un altro e non tu avessi agito bene. Anche in questo devi esercitarti instancabilmente.
    Non puoi nemmeno immaginarti quanto sia importante.»

    Sintetizzato da Lo Zen e il tiro con l?arco di EUGEN HERRIGEL