• Consiglio Direttivo

    Un altro amore in musica (quello futuro, quello ideale)

    Ok, questo thread è un po' bizzarro, lo ammetto...

    Tra le pagine dedicate alla musica ho trovato tanti brani che parlano d'Amore e d'amore: canzoni che raccontano di storie durature, di grandi passioni, di sofferte rotture; di tenui approcci e laceranti batticuore, languidi ricordi e dolenti rimpianti; di fidanzati/e presenti e passati/e.

    L'Amore tutto intero, praticamente. O quasi.

    Ciò che mi sembra manchi dal quadro è l'amore futuro, il prossimo, quello che sta arrivando o arriverà - prima o poi, chissà quando, chissà dove.

    Non solo: non ho trovato, più genericamente, chi abbia scritto che un certo brano rappresentava la sua *idea *di Amore, aderente o meno alla realtà, al passato, al vissuto personale.

    Cervellotica come idea? Possibile, indubbiamente.

    Qui per una volta diamo spazio ai sogni, alle aspirazioni, alle idee astratte, sperando e lavorando affinché prima o poi divengano una piacevole realtà.

    Seguendo un'idea di WWW, che ha spiegato come l'uomo:

    @WWW said:

    ha bisogno però, spesso, di ispirarsi a "fatti realmente accaduti".
    O a fatti che "dovrebbero accadere realmente".
    Che è la stessa cosa, basta fregarsene della consecutio temporum e dello scarto tra fantasia e realtà.

    vi propongo questo "divertimento musicale" alternativo: trovare la canzone che parli dell'Amore come lo vorreste, non come ne avete avuti.

    Per quel che mi riguarda, la parola definitiva l'ha messa su pentagramma Daniele Silvestri, nel suo brano *L'Autostrada *(album Unò-Dué); magari una canzone non proprio memorabile dal punto di vista musicale, ma con un testo che mi piace molto e che ha dentro il giusto dosaggio di realtà, visione, fantasia, verità e sogno.

    Uno dei miei pezzi preferiti in assoluto.

    Riporto il testo:

    La casa era giusto al confine tra il vento e la sete.
    Un posto abitato da fate
    e da poche altre forme di vita ugualmente concrete;
    vicino all'incrocio di un paio di strade sterrate
    che senza motivo apparente si incontrano
    e poi, disperate, ripartono,
    tristi, così come sono arrivate.

    Comunque a qualcuno una volta saranno piaciute,
    se poi sono state abitate;
    qualcuno che, fermo all'incrocio, pensò:
    "Aspettiamo che arrivi l'estate".

    L'estate, da noi, non è mica un periodo felice,
    ché il caldo ti toglie la pace,
    la polvere copre ogni cosa e ti spezza la voce,
    l'odore di verze marcite.

    La gente che passa ci guarda e prosegue veloce;
    ci osserva e prosegue veloce;
    magari saluta, ma sempre prosegue veloce.

    [Rit.] Se almeno si vedesse l'autostrada,
    ci porterebbe senz'altro a una città.
    Oppure proseguire ovunque vada:
    meglio, meglio che qua.

    La chiesa era uguale alle case, ma aveva una croce,
    e forse un po' più di vernice,
    ed un'unica luce fornita da fiaccole appese
    imbevute di pece.

    Fu lì che la vidi, a braccetto col prete,
    era il cinque di aprile
    e tirava una brezza che dava un colore alla quiete,
    e profumo di pane alle olive.

    Lei pure mi vide,
    e forse sorrise.
    Non sono sicuro, ma forse davvero sorrise,
    perché all'improvviso fu molto più forte
    l'odore del pane alle olive.

    La gente che passa ci guarda e prosegue veloce;
    ci osserva e prosegue veloce;
    magari sorride, ma sempre prosegue veloce.

    [Rit.] Se almeno si vedesse l'autostrada,...

    A volte succede qualcosa di dolce e fatale.
    Come svegliarsi e trovare la neve,
    o come quel giorno che lei mi sorrise,
    ma senza voltarsi e fuggire.

    Vederla venirmi vicino fu quasi morire:
    trovare per caso il destino,
    e non sapere che dire.

    Ma invece fu lei a parlare:
    "Mi piace guardare la faccia nascosta del sole,
    vedere che in fondo si muove,
    dormire distesa su un letto di viole - mi disse -
    e a te cosa piace?"

    "Mi piace sentire la forza di un'ala che si apre
    volare lontano, sentirmi rapace,
    capace di dirti ti amo.
    Aspettiamola insieme l'estate."

    E intanto volevo sparire,
    pensando alle cose che avevo da offrire:
    l'incrocio,
    la casa,
    la chiesa,
    la croce,
    l'incrocio, la casa, la chiesa, la croce
    ed in più lo spettacolo atroce di tutta

    La gente che passa ci guarda e prosegue veloce;
    ci osserva e prosegue veloce;
    magari sorride, ma sempre prosegue veloce.

    La gente che passa ci guarda e prosegue veloce;
    ci osserva e prosegue veloce;
    magari saluta, ma sempre prosegue veloce.

    La gente
    che passa
    ci guarda,
    ci osserva,
    e prosegue veloce.

    Ed ora la parola a voi, se volete...


  • Moderatore

    🙂

    Ottima suggestione Leonov. E ottimo Amore, questo che vuoi cantare.
    Quello futuro.
    :fumato:

    E' il migliore tra tutti, quello ideale. Certo che sì.

    E' quello che possiamo ancora immaginare, e colorarlo di rosso, di giallo e di blù.

    Di tutti i colori.

    E' l'Amore più fortunato di tutti, quello futuro.

    Perchè è quello "buono", ancora una volta.

    🙂

    Auguro a tutti di essere fortunati - cioè fortunatamente innamorati.

    [... scherzo del destino, questo video non è frutto di intensa ricerca. E' il bottino della consueta rapina d'inventiva che opero ai danni di una pregevolissima ragazza, che frequento su un altro social.
    L'ottima Anna - Leonov la conosce 😉 - che è un "amore futuro" ... per qualcuno, almeno, un 'fortunatissimo qualcuno', senza dubbio... beh, Leonov, non volermene se ti riciclo il video grabbato dalla Gilbert, ma mi è suonato proprio "carino" e volevo proporlo anche alla platea GT.
    Poi "Lucky" è un buon aggettivo per ogni amore del nostro futuro, se vuoi.]

    🙂


  • Consiglio Direttivo

    Innanzitutto grazie, WWW, per il contributo, sia verbale che musicale: il primo mi rasserena un po', sollevandomi dal dubbio che il tema della discussione fosse totalmente privo di senso; il secondo allieta le orecchie, il cuore e anche gli occhi - video delizioso, appunto - portando un po' più in alto l'asticella del discorso.

    Quanto alle modalità di reperimento del brano, credo che esse siano le più comuni del mondo: anch'io ho "rubato" il pezzo di Daniele Silvestri ad una trasmissione televisiva, che mostrò un breve frammento da un concerto live. Tanto mi bastò per innamorarmi della canzone.

    Inoltre, Anna Gilbert ha mostrato di avere una cultura musicale di tutto rispetto, capace di spaziare da Battiato a Madonna, con una vena romanticissima che mi ha fatto conoscere il pezzo Almost Lover del duo A Fine Frenzy (prima o poi lo metto qui: è perfetto per raccontare il ricordo di un addio, ideale pure quello); sapere che il brano proviene dal suo *juke-box *è garanzia di qualità per me.

    Mi unisco anch'io agli auguri di WWW per tutti coloro che passeranno di qui: siate (meglio: siamo, congiuntivo esortativo) fortunatamente innamorati.

    [Poscritto OT per WWW

    Se mai Anna dovesse arrivare da queste parti, credo proprio che in pochi giorni diverrebbe un'avventrice imprescindibile - anche un'animatrice - del Fetish Cafè: scommetto che le piacerebbe da morire l'atmosfera del localino.]


  • User Newbie

    Ma qui si parla di me! ommaigod...
    Beh, mi inchino di fronte a cotanta sensibilità..


  • Consiglio Direttivo

    Mi hai sorpresa Leonov. Dote da scrittore leggere la realtà da un'angolazione diversa e vedere immagini che tutti hanno sotto gli occhi senza poterne intuire i bagliori nascosti.

    Non succede - a me non è mai capitato - di guardare al futuro nell'ascoltare musica; non come lo proponi tu.
    Magari ci dondoliamo nelle atmosfere della canzone romantica appena uscita che la radio ti propone con insistenza; intanto accarezziamo speranze di amori da manuale che apparentemente guardano al futuro, salvo poi comprendere che sono effimeri ologrammi dei nostri stati d'animo presenti.

    La Canzone di un altro Amore, quello futuro, quello vero.

    Pretenzioso. 😄

    Avevo escluso totalmente di saper trovare una risposta. Ero pronta a ripiegare su una pura musica, niente parole, come fosse una colonna sonora da film.
    Impegnativo pensare di associare parole a qualcosa che non conosci affatto.
    Hai presente quando ti innamori e ti ritrovi inseguito da mille canzoni che sembrano parlare proprio della tua storia? Un piacevole tormento.
    Funziona appunto quando sei innamorato, ma trovo sia prematuro e forse inopportuno farlo per rispondere al tuo quesito.

    Se qualcosa ho colto delle tue parole, tu chiedi di mettere in musica l'idea di noi a cui vorremmo essere fedeli in un amore, nell'Amore.
    Non meno impegnativo, ma almeno non richiede doti da preveggente, solo un po' di introspezione.
    Credo poi occorra una canzone non di passaggio, ma che ascoltiamo da anni con lo stesso immutato piacere.

    Qualcosa ho trovato 🙂

    Amore per la vita? E chi lo sa... E' un buon inizio.

    Ma....

    Passettino indietro, molto indietro.
    Da quando in qua su questo pianeta si parla di futuro senza passar dal passato e dal presente??!

    Concedetemi questo Canto di Natale, dal finale ancora tutto da scrivere.

    🙂


  • Consiglio Direttivo

    Avevo diciotto anni, mese meno mese più. Lui ne avrebbe compiuti ventotto il ventotto dicembre. Ne compirà ventotto anche quest'anno.

    La numerologia. Qualcuno ne sa? Il ventotto è sette per quattro e se leggete Shakespeare scoprirete che quando vuol parlare del ventotto (per esempio parlando del tempo trascorso) usa questa parafrasi. Sul sette passo oltre, perché è noto il suo valore; su questo prodotto si può dire che è il ciclo della luna, il ciclo della donna.

    E' un ciclo. Quando inizio e fine si toccano.

    [Un giorno, spero, riuscirò a crescere abbastanza da non essere circondata da ventottenni, circostanza questa che mi crea non pochi patemi...
    Ogni volta è come un'espiazione fino al ventinovesimo compleanno!]

    Non era il mio ragazzo (e quando mai? :D) ma mi innamorai perdutamente, con la magia dei diciotto anni, semplicemente guardandolo. E non sbagliavo. Non si sbaglia mai quando ti muove un guizzo di purezza del cuore.

    Lui era profondamente intenerito da ciò che provavo e che, inutile anche dirlo, traspariva in maniera clamorosa [non ci riesco adesso a nascondere, figuriamoci a diciotto anni.... :rollo:]; anche la sua ragazza lo era, intenerita.
    Io non avevo vere mire su di lui o malizia; lui era in buona fede.

    Mi regalò due baci sulle labbra, dolci e casti e non nascosti.

    E per la festa del mio diciottesimo ballò con me questa canzone.
    Vi è mai successo di non sentire la musica? In una discoteca in cui state ballando in due mentre gli altri mangiano la torta? E di non sentire nemmeno la gente che applaude e ti grida qualcosa? A me l'hanno raccontato dopo.

    🙂

    Un bellissimo ricordo. 🙂

    E non cambierei niente, almeno per me. La vita a volte prende anche queste direzioni. La vita prende e dà. E quella volta mi dette tanto.
    Solo adesso sto più attenta alle parole quando scelgo una canzone....

    Mariah Carey - One Sweet Day (feat. Boyz II Men)

    Sorry, I never told you, all I wanted to say.
    Now it's too late to hold you. '
    Cause you've flown away, so far away.

    Never, Had I imagined, yeah, living without your smile.
    Feelin' and knowing you hear me.
    It keeps me alive. Alive!

    And I know you're shining down on me from Heaven,
    Like so many friends we've lost along the way,
    And I know eventually we'll be together.
    One sweet day.

    Picture a little scene from Heaven.

    Darling, I never showed you.
    Assumed you'd always be there.
    I took your presence for granted.
    But I always cared
    And I miss the love we shared.

    And I know you're shining down on me from Heaven.
    Like so many friends we've lost along the way.
    And I know eventually we'll be together.
    One sweet day.

    Picture a little scene from Heaven.

    Although, the sun will never shine the same, I'll
    always look to a brighter day.

    Yeah, Lord, I know, when I lay me down to sleep,
    You'll always listen, as I pray!

    And I know you're shining down on me from Heaven,
    Like so many friends we've lost along the way,
    And I know eventually we'll be together.
    One sweet day.

    And I know you're shining down on me from Heaven,
    Like so many friends we've lost along the way,
    And I know eventually we'll be together.
    One sweet day.

    Sorry, I Never told you, all I wanted to say


  • Consiglio Direttivo

    Il presente è fuggevole, ce lo insegnano anche a scuola. Nell'istante in cui lo pensi è già volato via :rollo:
    Così ogni giorno, ogni attimo il presente lo vota a traghettarci tra passato e futuro, senza tristezza, pur sapendo di non poter sperare che i suoi passeggeri rivolgano tutta la loro attenzione su di lui.

    Tanti presenti si rincorrono ogni giorno e diventano un tempo che possiamo lasciare galleggiare per un po' nelle nostre vite.
    Musicalmente questo tempo ancora risuona tra queste pagine e spero le sue note allietino ancora, anche altre persone, in futuro.

    Aggiungo due canzoni, perché sono il trampolino da cui saltare nel futuro: descrivono lo stato d'animo con cui un giorno vorrei guardare avanti.

    🙂

    Questa è bella così, con quel sapore di biscotti fatti in casa che hanno spesso le sue canzoni e con un sottofondo di favola e poesia.

    🙂


  • Consiglio Direttivo

    Non serve scriver altro sul futuro. Solo basterebbe trovare il coraggio di prenderlo per mano quando arriva....

    🙂

    Ti proteggerò dalle paure delle ipocondrie,
    dai turbamenti che da oggi incontrerai per la tua via.
    Dalle ingiustizie e dagli inganni del tuo tempo,
    dai fallimenti che per tua natura normalmente attirerai.
    Ti solleverò dai dolori e dai tuoi sbalzi d'umore,
    dalle ossessioni delle tue manie.
    Supererò le correnti gravitazionali,
    lo spazio e la luce
    per non farti invecchiare.
    E guarirai da tutte le malattie,
    perché sei un essere speciale,
    ed io, avrò cura di te.
    Vagavo per i campi del Tennessee
    (come vi ero arrivato, chissà).
    Non hai fiori bianchi per me?
    Più veloci di aquile i miei sogni
    attraversano il mare.

    Ti porterò soprattutto il silenzio e la pazienza.
    Percorreremo assieme le vie che portano all'essenza.
    I profumi d'amore inebrieranno i nostri corpi,
    la bonaccia d'agosto non calmerà i nostri sensi.
    Tesserò i tuoi capelli come trame di un canto.
    Conosco le leggi del mondo, e te ne farò dono.
    Supererò le correnti gravitazionali,
    lo spazio e la luce per non farti invecchiare.
    Ti salverò da ogni malinconia,
    perché sei un essere speciale ed io avrò cura di te...
    io sì, che avrò cura di te...

    😊


  • Consiglio Direttivo

    Essendo la persona che ha avviato questa discussione, me ne sento un po' il custode e il responsabile. So che allo scopo ogni forum ha i suoi Moderatori ed altre apposite figure preposte, ma ritengo giusto dire qualcosa al riguardo.

    Innanzitutto un grazie davvero speciale a te, Nimue, che hai generosamente regalato un'anima pulsante al thread: senza questi interventi il dialogo sarebbe rimasto soltanto un piacevole gioco d'intelletto, di utopie, di sogni dal tenue albedo.

    Ora invece è una matassa calda e viva, con un cuore e visceri e sangue e cellule, che lacrima e respira oltre l'angusto spazio dello schermo e il linguaggio cifrato del codice binario.

    Le confidenze sono sempre un regalo straordinario: quando poi esse vengono deposte in un luogo che, per quanto isolato, resta pubblico, esigono ancora più rispetto e cura. Peccato non poter avere una coltre, una capsula, una teca con cui proteggerle dal freddo dell'aria e dagli occhi indiscreti dei passanti.

    Grazie anche per questo.

    Il Canto di Natale... Però qui dobbiamo un po' cambiare i dettagli del racconto, altrimenti la storia tenderà ad una ben cupa conclusione.

    Il Fantasma del Natale Passato deve essere il convitato muto e severo che ci lascia con sobrio distacco, mentre quello del Natale Futuro deve indossare un abito festoso, una faccia rubizza ed allegra, un paio d'occhi sfavillanti che promettano prosperità.

    Allora il percorso a ritroso tocca farlo anche a me, per equità e per rispetto verso chi ha dedicato così tanto a questa discussione.

    Del futuro ho già detto; magari aggiungerò qualcosa più in là. Del passato e del presente dico tra un momento.


  • Consiglio Direttivo

    Avevo quindici anni - avrò sempre quindici anni, al suo cospetto - e in lei vedevo, credevo di vedere tutto quello che potevo desiderare; mi avrebbe completato in un modo perfetto, come le proverbiali due metà della mela.

    Lei: frizzante, rapida, squinternata, libera, coraggiosa, intraprendente, sfacciata, tenera, un po' pazzerella, sorprendente, sperimentatrice, "fisica".

    Io: compassato, lento, inquadrato, compresso, timido, rinunciatario, remissivo, brusco, tendenzialmente razionale, libresco, "mentale".

    Saremmo stati "Dharma & Greg", con qualche correzione di sorta.

    Lei, però, non cercava qualcosa di totalmente altro da sé, bensì qualcuno di più simile al suo carattere. Ancora oggi mi apre ogni tanto il suo cuore, ha stima di me, mi vuole un gran bene. Ma non "quel tipo" di bene.

    Eravamo metà di due mele diverse, tutto qui. Cose che capitano.

    Però la sua presenza mi ha cambiato. La nostra (non) storia - al più un abbraccio amichevole - sta tutta nelle parole che seguono:

    Questa qua è per te
    e, anche se non è un granché,
    ti volevo solo dire
    che era qui in fondo a me.

    E' per te, che lo sai
    di chi sto parlando, dai,
    che ti piacerà un minuto
    e poi te ne scorderai.

    Perché sei Viva, Viva,
    così come sei.
    Quanta vita mi hai passato,
    non la chiedi indietro mai.
    E sei Viva, Viva,
    per quella che sei;
    sempre pronta, sempre ingorda,
    sempre e solo come vuoi.

    Questa qua è per te,
    che non ti puoi spegnere;
    non hai mai avuto tempo,
    devi troppo vivere.

    E' per te, questa qua,
    per la tua golosità;
    ti strofini contro il mondo,
    tanto il mondo non ti avrà.

    Perché sei Viva, Viva,
    così come sei:
    quanta vita hai contagiato,
    quanta vita brucerai.
    Perché sei Viva, Viva,
    per quella che sei;
    niente rate, niente sconti,
    solo viva come vuoi.

    Questa qua è per te,
    e non è niente facile
    dire quello che non riesco,
    mentre tu vuoi ridere.

    Perché sei Viva, Viva,
    così come sei;
    quanta vita mi hai passato,
    non la chiedi indietro mai.
    Perché sei Viva, Viva,
    per quella che sei;
    sempre pronta, sempre ingorda,
    sempre viva come vuoi.

    Questa qua è per te,
    che sai sempre scegliere;
    e io invece non ho scelta,
    te la devo scrivere.


  • Consiglio Direttivo

    Non ho abbastanza parole - né ne ho di così precise - per parlare di oggi. Il presente è sì fuggevole, ma è anche una freccia bollente che ci attraversa da parte a parte ogni minuto: solo quando diventa passato recente possiamo toccarlo con le parole senza bruciarci.

    La musica, però, ha guanti più refrattari e riesce a gestire anche gli istanti, dilatandoli nel tempo di una canzone.

    Dunque, anche se non so dire come mi senta oggi, posso affermare che, qui ed ora, io sono così (non è solo il brano in sé; è anche e soprattutto l'atmosfera😞

    The shackles are undone
    The bullets quit the gun
    The heat that?s in the sun
    Will keep us when there?s none
    The rule has been disproved
    The stone it has been moved
    The grave is now a groove
    All debts are removed

    Oh can?t you see what love has done?
    Oh can?t you see what love has done?
    Oh can?t you see what love has done?
    What it?s doing to me?

    Love makes strange enemies
    Makes love where love may please
    The soul and its striptease
    Hate brought to its knees
    The sky over our head
    We can reach it from our bed
    You let me in your heart
    And out of my head, head?

    Oh can?t you see what love has done?
    Oh can?t you see what love has done?
    Oh can?t you see what love has done?
    What it?s doing to me?

    Oh, oh, oh, oh?
    Oh, oh, oh, oh?
    Please don?t ever let me out of you
    I?ve got no shame, oh no, oh no

    Oh can?t you see what love has done?
    Oh can?t you see?
    Oh can?t you see what love has done?
    What it?s doing to me?

    Oh can?t you see what love has done?
    I know I hurt you and I made you cry
    Oh can?t you see what love has done?
    Did everything but murder you and I
    Oh can?t you see what love has done?
    But love left a window in the skies
    What it?s doing to me?
    And to love I rhapsodize
    Oh can?t you see what love has done?
    To every broken heart
    Oh can?t you see what love has done?
    For every heart that cries
    Oh can?t you see what love has done?
    Love left a window in the skies
    What it?s doing to me?
    And to love I rhapsodize

    Oh can?t you see?


  • Super User

    Grazie Nimue per la "cura" di Battiato. Mi perdo sempre in quello spazio d'amore. E' quasi troppo sublime per un uomo/donna che sia. Penso al momento in cui ho sentito di aspettare un figlio. A quando ho voluto superarmi in nome di quest'attesa. E a quando lo stupore è stato troppo forte per capirci qualche cosa ... e lui è nato 🙂

    Al mio compagno dedico sempre questa. Riprovo quel senso d'amore che la ragione può solo rincorrere e quella Promessa di diventare in fretta adulti per starci ancora accanto.
    My Angel Gabriel
    (sono un po' mielosa quando parlo dei due maschi in questione ... lo so 😊 )

    [CENTER]I can fly
    But I want his wings
    I can shine even in the darkness
    But I crave the light that he brings
    Revel in the songs that he sings
    My angel Gabriel [/CENTER]

    [CENTER]I can love
    But I need his heart
    I am strong even on my own
    But from him I never want to part
    He's been there since the very start
    My angel Gabriel
    My angel Gabriel [/CENTER]

    [CENTER]Bless the day he came to be
    Angel's wings carried him to me
    Heavenly
    I can fly
    But I want his wings
    I can shine even in the darkness
    But I crave the light that he brings
    Revel in the songs that he sings
    My angel Gabriel
    My angel Gabriel
    My angel Gabriel [/CENTER]


  • Consiglio Direttivo

    Come sempre, quando si sfiora con un dito il pelo dell'acqua con un dito, i cerchi si allargano sempre più.

    🙂

    Grazie Leonov, grazie Cherryblossom. Siete sempre speciali!


  • Consiglio Direttivo

    Leonov... Un particolare.

    L'avevo notato quasi subito e l'avevo immaginato mentre scrivevo andando a memoria, lontana al solito da connessioni internet.

    Alla fine però l'ho lasciato così.

    🙂

    Tu hai scritto:

    Un altro amore in musica (quello futuro, quello ideale).

    Io:

    Un altro Amore, quello futuro, quello vero.

    Quello ideale è anche quello vero? Quello vero è anche quello ideale?

    🙂

    .....e non ascoltare quel ragazzaccio di Www che ce l'ha sempre con la bellezza degli amori non vissuti..... :rollo:


  • Consiglio Direttivo

    @Nimue del Lago said:

    Tu hai scritto: Un altro amore in musica (quello futuro, quello ideale).

    Io: Un altro Amore, quello futuro, quello vero.

    Quello ideale è anche quello vero? Quello vero è anche quello ideale?

    🙂

    Una domanda semplice semplice, la tua...

    Dipende da come intendi "vero". Mi spiego.

    L'amore ideale, per quanto verosimile, manca di un elemento essenziale: la presenza fisica ed emotiva dell'Altro; è frutto della mente di una singola persona, non della vita comune di due. Per questo parlavo di "utopia" e "gioco d'intelletto".

    Per quanto io possa pianificare, immaginare, scendere nel dettaglio, non avrò davvero mai idea di come possa essere il mio amore futuro - quello vero nel senso di "reale" - che si costituirà attraverso l'intreccio di due anime, due visioni, due cuori, due corpi e due vite.

    Sarà probabilmente più ricco, più povero, più alto, più meschino, più importante, più avvilente. In ogni caso "diverso" da quello ideale, perché l'ideale era solo mio; nel rapporto ci sarà la presenza - necessariamente non trascurabile - della mia lei.

    La finzione intellettiva, in questo senso, può essere straordinariamente verosimile, ma mai vera nel senso di "reale".

    Se poi la vita vissuta si avvicina a quella che credevamo essere il top per noi e che speravamo fin da subito, tanto di guadagnato; però forse è meglio che la fantasia sia "temperata" dalla realtà e da quest'ultima anche smentita, altrimenti non si impara mai davvero a stare con una persona.

    [E lo dico da sognatore compulsivo...]

    Poscritto: Tranquilla, conosco il piacere agrdolce degli amori non vissuti, forse tanto quanto lo conosce WWW - non oso dire "di più", dacché non sono edotto sui trascorsi del poetico Mod - e di quelli credo di averne avuti abbastanza; belli, per carità, ma se si escludono poche eccezioni importanti, essi lasciano davvero niente tra le mani e nel cuore.


  • Consiglio Direttivo

    Va bene. Mi piace.

    🙂

    Dalle tue parole sembra proprio che valga la pena perdere un pezzetto del sogno, in nome di quel due...


  • Consiglio Direttivo

    @Nimue del Lago said:

    Dalle tue parole sembra proprio che valga la pena perdere un pezzetto del sogno, in nome di quel due...

    Non so se sia una perdita "vera", tanto per restare in tema.

    I sogni sono ombre, parvenze, visioni, riflessi: i più corposi non si avvicinano nemmeno alla densità delle nebbie o dei fumi. Per di più, tutti sono destinati a finire.

    Forse a farli sparire non basterà un'alba particolarmente soleggiata, né un acquazzone beccato quando non si ha l'ombrello, né la scoperta della bugia di un amico, né uno schiaffo dalla persona che più veneri, ma prima o poi i sogni cadranno a terra con un gran rumore di cristalli infranti (suono sublime, per inciso).

    Cominciare una storia [disse il fobico compulsivo che si teneva a distanza dalle donne per paura di perderle o di soffrire] non equivale esattamente a rompere un sogno, ma solo a metterlo da parte per un'iniezione di vita vera.

    Nei casi sfortunati, quell'iniezione è dolorosa e finisce con il trascinare con sé tanto la realtà quanto il cristallo, che si rompe comunque com'è nel suo destino.

    Nei (sempre più rari) casi fortunati, il sogno resta nella vetrinetta dei ricordi via via più remoti, mentre i giorni si riempiono di cose nuove, belle e preziose in modo diverso ma non necessariamente minore.

    Preferire la nitida, asettica perfezione algebrica dei sogni - come ho fatto io - è un modo ipocrita (seppur molto elegante) di rimandare il confronto e la crescita: si diventa giocolieri con queste forme perfette in vetro purissimo, ma alla fine ci si stanca e... crash! Inevitabile.

    Forse, a conti fatti, meglio la vita vera [ri-disse il fobico compulsivo che... bla bla bla].


  • Moderatore

    🙂

    Che bella discussione che sta venendo fuori!!

    A conti fatti [e anche senza perdersi troppo tra somme e sottrazioni] sono di gran lunga più interessanti gli amori in "carne ed ossa", almeno rispetto a quelli "ideali" o "supposti" o "immaginati".

    Il 3D romantico-musicale è necessariamente impegnativo.

    :rollo:

    "Musica per organi caldi", direbbe C.B.

    Biografie, musica e stati d'animo si legano perfettamente, secondo me.

    Sicuramente non vi dispiace se metto un po' di note di sottofondo.

    Innamorarsi è una cosa semplice, la più semplice del mondo.

    Come il rincorrersi dei tasti bianchi e di quelli neri su questo pianoforte.

    O almeno, è semplice "all'inizio".

    Non so voi, ma le prime cotte della mia vita avevano Per Elisa di Bethoven come colonna sonora.

    😄

    Non solo, ma anche.

    Poi sono cresciuto, ovviamente, ed ho scoperto il lato caldo e avvolgente ... ahem... il risvolto rosa della "vicenda", diciamo.

    E allora un pianoforte non basta più, da solo, ci vogliono violini a tonnellate.

    Ora naturalmente.... è passato altro tempo, e sono più "laico" e prosaico, forse.

    Non vedo molta distanza tra... non credo ci sia tanta differenza tra gli amori "fortunati" e quelli "sfortunati".

    Un rapporto tra persone può anche essere idilliaco e tenerissimo - vi ho messo l'adagio per archi di Albinoni non per caso.

    Ma necessariamente sarà passionale, e tempestoso, anche.
    C'è poco da stare tranquilli sdraiati sulle margherite.

    😄

    Per carità, gli amori che "durano a lungo" sembrano più "veri" di quelli effimeri, ed è certamente così.

    Ma la "durata" - che fa parte del presente e del futuro insieme, come concetto - non è una "passeggiata" sul pianoforte o un'orchestra sinfonica composta, ordinata e ben diretta.

    E' un Hic et nunc ininterrotto di sentimenti.
    L'essere umano si quieta da morto, purtroppo e per fortuna.

    😄

    Siamo tutti "nelle mani di Dio", come si dice.

    Non credendo nelle religioni mi rimetto alla buona sorte, ovviamente.
    E vi lascio di sottofondo un pezzo ancora più vecchio (una 400entina di anni, mi pare), che esprime ancora tutta la sua potenza.

    Incredibilmente blasfemo per l'epoca, il più noto dei Carmina Burana è abbastanza "tempestoso" per poter rappresentare un "amore concreto", cioè la persona con la quale condividiamo (faticosamente e gioiosamente) la vita.

    Camminando sempre su cristalli di Boemia, e non è raro che si sbecchi un coccio, o che ci si tagli.

    Se si ha "fortuna" si riesce anche a correre, su quei "sogni cristallizzati".

    🙂

    [Che poi è la stessa scuola dove si studia "arrampicata sugli specchi" e "narrazione di favole e altre panzane".]

    Dato che la fortuna, generalmente, "aiuta gli audaci", cari tutti, permettetemi, credo che occorra essere anche un pochino audaci se si vuole aver fortuna.

    Cosa che auguro a tutti i presenti, naturalmente.

    :wink3:


  • Consiglio Direttivo

    L'eclettismo musicale di WWW mi sconvolge e mi sorprende una volta di più.

    Spero non ti offenderai, ma ti facevo più tipo da Rage against the Machine, o magari da musica civile italiana - De André o Gaber, per esempio.

    Invece sfoderi un Beethoven morbido come velluto, un Albinoni solenne e perfino un Carl Orff sublime nella sua esplosiva potenza.

    Chapeau, davvero!

    Certi amori così tonanti un po' mi intimidiscono; di mio preferirei cose appena più tenui e languide, ma con il cuore i sussulti bruschi e le cavalcate folli non mancano mai, dunque pollice sù anche per i Carmina Burana.

    Tornando ad amori ideali, quella che segue non è proprio una canzone d'amore in senso classico, ma credo che contenga un bel messaggio per amici, anime affini e persone lontane.

    E poiché tutti voi, qui, siete allo stesso tempo molto vicini e irraggiungibili, amici e sconosciuti, affini e diversi, vi porto e vi lascio questa piccola cosa lieve lieve.

    Ci starebbe bene un'atmosfera più notturna e nevosa, ma qui fa già un freddo cane, il sole è nascosto dalle nuvole e il vento picchia ai doppi vetri con una fare minaccioso.

    Ci vorrebbero proprio un caminetto ed un plaid.

    Camminavo vicino alle rive del fiume,
    nella brezza fresca degli ultimi giorni d'inverno.
    E nell'aria andava una vecchia canzone;
    e la marea danzava, correndo verso il mare.

    A volte, i viaggiatori si fermano stanchi
    e riposano un poco in compagnia di qualche straniero.
    Chissà dove ti addormenterai stasera
    e chissà come ascolterai questa canzone.

    Forse ti stai cullando al suono di un treno,
    inseguendo il ragazzo gitano con lo zaino sotto il violino.
    E se sei persa in qualche fredda terra straniera,
    ti mando una ninnananna per sentirti più vicina.

    Un giorno, guidati da stelle sicure,
    ci ritroveremo in qualche angolo di mondo lontano;
    nei bassifondi, tra i musicisti e gli sbandati,
    o sui sentieri dove corrono le fate.

    E prego qualche Dio dei viaggiatori,
    a ché tu abbia due soldi in tasca da spendere stasera,
    e qualcuno nel letto per scaldare via l'inverno
    e un angelo bianco seduto vicino alla finestra.

    Modena City Ramblers, Ninnananna.


  • Super User

    Vi propongo ancora: De Gregori e questa canzone dolcissima....
    "Sempre e per sempre"

    Seppure immersi e sommersi nel vortice del dubbio e del cambiamento perenne.... dalla stessa parte, sempre e per sempre, mi troverai 🙂

    Pioggia e sole
    cambiano
    la faccia alle persone
    Fanno il diavolo a quattro nel cuore e passano
    e tornano
    e non la smettono mai
    Sempre e per sempre tu
    ricordati
    dovunque sei,
    se mi cercherai
    Sempre e per sempre
    dalla stessa parte mi troverai
    Ho visto gente andare, perdersi e tornare
    e perdersi ancora
    e tendere la mano a mani vuote
    E con le stesse scarpe camminare
    per diverse strade
    o con diverse scarpe
    su una strada sola
    Tu non credere
    se qualcuno ti dirà
    che non sono più lo stesso ormai
    Pioggia e sole abbaiano e mordono
    ma lasciano,
    lasciano il tempo che trovano
    E il vero amore può
    nascondersi,
    confondersi
    ma non può perdersi mai
    Sempre e per sempre
    dalla stessa parte mi troverai
    Sempre e per sempre
    dalla stessa parte mi troverai

    :sun:
    dovunque sei,
    se mi cercherai .... non: se sei con me e se ti cercherò