• User Newbie

    Keyword nelle pagine

    Salve volevo esporre la seguente questione:

    Si dice che google penalizzi i siti che espongono parole chiavi nelle pagine. Quello che mi domando che tale tecnica è utilizzate soprattutto da wordpress (che si basa principalmente sui criteri per ottimizzazione seo)
    Giusto o sbagliato utilizzarle?
    ESEMPIO: il sito della azienda dove lavoro ha perso un pò di posizione nelle serp ovvero: duepstore.it/it/ in fondo alla pagina ha uno spazio dedicato a queste parole chiave....

    Secondo voi questa cosa è penalizzante a livello di indicizzazione?

    E meglio toglierle o creare un link a parte?

    Aspetto consigli grazie


  • User Attivo

    Se google penalizzasse i siti con le keyword nelle pagina sarebbe quasi impossibile indicizzare un sito 😧


  • User Newbie

    Hai ragione ma la mia preoccupazione è di infilarmi nel cosi detto keyword stuffing ed essere penalizzato nei risulatiti di ricerca....:D


  • User Attivo

    Per il keyword stuffing ci deve essere proprio un abuso di keywords, io ti consiglio di inserirle all'interno di una frase, per esempio (keyword scelta = risotto, zafferano, cucina)

    Prepara in cucina un buon risotto con lo zafferano.

    Anzichè : risotto, cucina, zafferano


  • User Newbie

    Potrebbe essere una soluzione... Ho notato un'altra cosa... 😄 wordpress predilige la tecniche di mettere i tag o parole chiave ovunque nelle pagine... e visto che wordpress è stato creato in base ai criteri Seo etc.. etc... questa tecnica di mettere forse non è poi così penalizzante forse è meglio solo non abusarne???


  • User Attivo

    Si Wordpress è ottimizzato per i motori di ricerca, però ci sono elementi come i tag che non andrebbero fatti seguire da Google per evitare contenuti duplicati.

    Per le parole chiave, ricordati la differenza tra keyword stuffing e keyword density.


  • Moderatore

    ciao crisis,

    La tag cloud (è il termine tecnico per l'insieme di keywords riportato nella pagina da te indicata) è veramente di ausilio all'utente, o è lì solo per i motori di ricerca?
    Ebbene, Google ufficialmente ti dice che se non serve per gli utenti, tantovale toglierla perché potrebbe essere interpretata come keyword stuffing.
    Certo, potresti decidere serve per gli utenti, e in questi casi, leggo spesso dai top contributors sui forum di google il consiglio di metterle a nofollow... quindi per la SEO non solo non servirebbero, ma diluirebbero il PageRank passato ai link veri.

    Non ho una verità assoluta, posso solo riportarti il mio pensiero.

    A mio avviso le trovo un po' fuori moda, non escludo possano essere d'ausilio all'utente. Il problema è che di solito sono generate in automatiche generando un gran numero di link aggiuntivi alla pagina: l'effetto sia di diminuire il PR che normalmente fluisce grazie a una buona struttura di link, sia di sbilanciare la stuttura di link (può essere desiderato, se sono verso i contenuti più strategici), sia di eliminarla del tutto (se si mettono troppi link, magari "tutti quelli che hanno almeno due visite", e tutti i prodotti rispondono a tale criterio, alla fine si linka tutto, e la struttura di link sparisce del tutto.

    Il mio consiglio:

    • domandati se sono lì per l'utente, e se sono veramente usate dai tuoi utenti (analytics con tracciatura degli eventi è un ottimo strumento per capirlo, ma devi aggiungerne la tracciatura)
    • controlla che effettivamente linkino alle pagine più profittevoli. Dati che è un sito e-commerce, analytics (o lo strumento equivalente che usi) di sicuro ti indicherà un valore economico associato alle pagine linkate
    • se alcuni link nella tag cloud non sono per nulla profittevoli, cambia l'algoritmo con cui la generi (di solito si abbassa semplicemente un parametro, non conosco WP) così che generi solo quelle che interessano
    • se il risultato non dovesse comunque riflettere i criteri di massimizzazione economica, considera sostituirla con una sezione "prodotti in evidenza" dove metti i link alle "mucche da soldi" 🙂

    Spero d'esserti stato utile