• User Newbie

    Render noti fatti veritieri può comportare il reato di diffamazione?

    Buonasera, innanzitutto vorrei complimentarmi con voi per il forum. 😉
    Vi chiedo di perdonarmi in anticipo se non risulterò molto pratico di termini legislativi, ma è la prima volta che mi ritrovo a parlare di tali argomenti.

    Avrei un quesito da sottoporvi: mi è capitato in passato di conoscere una persona che inizialmente ritenevo essere una persona molto corretta ma che invece, con il passar del tempo, si è poi invece rivelata molto falsa. Questa persona è per carattere un buon oratore: parla molto, infonde negli altri una buona immagine di se, con gentilezza e garbo, nei forum si presenta come una persona a modo, ma poi, a conti fatti, ha compiuto alcune azioni non proprio degne di nota.
    Mi permetto di narrarne un esempio, non per fare gossip ma per meglio chiarire la situazione: quando questa persona scrive sui forum, è solita circondarsi di altri utenti che le diano ragione; è capitato che questa persona abbia comunicato addirittura ai suoi amici cosa scrivere sul forum, dettando parola per parola in modo tale da orientare il discorso come vorrebbe (di questo ne ho le prove). La persona in questione, a seguito di una domanda dove gli si chiedeva se alcuni suoi amici ricevessero da lui informazioni su cosa scrivere, risponde così sul forum: ?mai e poi mai mi circonderei di persone che mi diano ragione per partito preso, ci mancherebbe anche, sarebbe ignobile; ognuno è giusto che scriva secondo sua testa?.

    In pratica mi piacerebbe raccontare in pubblico la verità su questo ed altri fatti da lui pubblicati ?a suo modo?, ma così facendo si scoprirebbero 'gli altarini' e questa persona non farebbe certamente una bella figura. Ovviamente narrerei esclusivamente la verità sui fatti stessi, senza naturalmente aggiungere le mie personali opinioni, con il solo intento di portare gli altri utenti esterni a conoscenza dei fatti, affinché essi stessi possano trarre autonomamente le loro conclusioni.

    In definitiva il mio quesito sarebbe: così facendo correrei il rischio di essere querelato da parte di questa persona per ingiuria/diffamazione?
    In fondo raccontando la verità il suo onore sarebbe inevitabilmente intaccato (anche se tengo a precisare che la causa non sarei io, in quanto le cattive azioni sono state da lui stesso commesse). Oltretutto mi sembra che nel reato di diffamazione l?offensore (che in questo caso sarei io che denuncio la verità) non sia ammesso a provare a sua discolpa la verità.

    Se la posizione di questa persona risultasse inattaccabile, vorrebbe dire che chiunque può utilizzare internet per pubblicare il proprio 'manifesto' pur non essendo ciò che si vuol far credere e senza che nessuno possa ribattere.

    Vi ringrazio per l?attenzione.
    Max.

    P.s.: anche se il luogo in cui si svolgono i fatti è un forum (quindi web) ho ritenuto più corretto inserire questo post sotto la sezione 'Consulenza Legale' in quanto il reato di diffamazione, da quanto ho potuto leggere in giro, non dovrebbe risentire di differenze legate al web. Nel caso abbia sbagliato sezione vi prego di perdonarmi.


  • Super User

    Non sono un legale, quindi non voglio esprimermi in merito ma, secondo te, con quell'atteggiamento il tipo sta danneggiando qualcuno?

    Se c'è un danno, è dovere civile denunciarlo.
    Se invece lo vuoi smascherare per il gusto di farlo, credo proprio che i presupposti vengano a mancare.


  • Super User

    Ciao Max,

    la diffamazione consiste nell'offesa arrecata all'onore e alla reputazione di una persona, comunicando con altre persone, con la consapevolezza di offendere. Per ledere la reputazione, quindi, sono necessarie espressioni offensive, denigratorie o espressioni dubitative, insinuanti, allusive, sottintese, ambigue, suggestionanti, se per il modo con cui sono dette o scritte fanno sorgere in chi legge un plausibile convincimento sull?effettiva rispondenza a verità dei fatti narrati. Però si può offendere la reputazione di una persona anche raccontando fatti veri, tutto sta a come si raccontano.
    Quindi, se il fatto è raccontato enfatizzando, dando eccessivo risalto ad alcune cose e non ad altre, o comunque lasciando passare nello scritto una pessima impressione della persona oggetto dello scritto, il rischio c'è. Non c'è se ci si limita a raccontare il fatto nei suoi elementi concreti senza esagerare, senza enfatizzare, ecc...
    Nel caso di fatti veri entra in gioco anche il diritto di cronaca, comunque.


  • User

    Ti invito calorosamente a non sottovalutare le conseguenze di ciò che intendi fare.
    Mi spiego meglio: in seguito alla pubblicazione del tuo messaggio, è altamente probabile che altre persone aggiungeranno delle risposte (il cui contenuto è imprevedibile, anche se il mio sesto senso mi suggerisce che qualcuno potrebbe spingersi oltre il consentito...)
    A questo punto potrebbero esserci delle sgradite sorprese, per intenderci: un'indagine penale che coinvolge un intero "thread", per stabilire chi si riferiva a chi e in che termini.
    E quando le indagini vengono delegate ad agenti (e sottolineo agenti, non ufficiali) di polizia giudiziaria, ti assicuro che i risultati possono essere davvero "sorprendenti".


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti.

    Anche io ho un caso molto simile e vorrei condividere le mie domande e anche proporre possibili soluzioni. Il mio caso c'entra col tradimento in amore.

    Aggiungo che condivido pienamente i sentimenti che potrebbe avere Max77 circa la difficoltà di esprimersi quando si sanno certe cose sul comportamento scorretto altrui.
    :lipssealed:

    1. Se invece di semplicemente scrivere i fatti veritieri pubblicassi una specie di "lettera aperta" in cui pongo delle domande facendo riferimento all'evidenza, con lo scopo che sia il pubblico a dedurre la verità?

    Ad esempio, scrivo su un blog pubblico o una pagina pubblica su Facebook (per chi le conosce, le pagine dei gruppi)...

    "Cara XYZ,
    sulla bacheca di AAA, alle ore NN:nn del giorno dd.mm.aaaa, hai scritto che hai avuto una notte di passione con BBB, un famoso imprenditore di mezza età che risulta sposato secondo i dati anagrafici e vari articoli di giornale, e che è il tuo unico amore.
    Usando il programma MSN, hai inviato foto a una persona che voleva restare anonima in cui siete insieme (XYZ e BBB)
    Alle ore NN.nm dello stesso giorno, come più volte negli ultimi 6 mesi, hai affermato ripetutamente al sottoscritto che ami solo il sottoscritto, al momento ignaro di BBB.
    Cara XYZ, come definiresti tale comportamento?"

    1. Potrebbe essere un reato l'aver ottenuto informazioni/evidenza tramite terze persone (nel mio caso, AAA, e la persona anonima, ecc.), o potrebbero comunque indagarmi sul come ho ottenuto quelle informazioni?

    2. Se scrivo la lettera aperta a XYZ e faccio riferimento a BBB, rischierei qualcosa da parte di BBB? Ovvero, dovrei indirizzare la lettera aperta anche a BBB
      ("Cari XYZ e BBB,") ?

    Vi ringrazio con tutto il cuore, anche se è un cuore abbastanza distrutto in questo momento come forse avrete capito dal contesto della mia domanda.

    Buona giornata.


  • User

    Esimio Andrea,
    i rischi ci sono e sono piuttosto evidenti... (oltre alla diffamazione ci aggiungerei pure l'interferenza nella vita privata, quindi due reati al posto di uno)

    Sta a te valutare cosa ritieni più importante, ovvero fare emergere questi fatti (a che pro?) oppure avere la fedina penale immacolata e il portafogli più pieno.


  • User Attivo

    Ciao a tutti,

    vorrei ricollegarmi a quanto egregiamente sintetizzato dal collega Bsaett per tentare di dare un ulteriore contributo.

    Il parametro della commissione del delitto di ingiuria/diffamazione è e resta l'offesa all'onore e/o al decoro della persona, ovvero alla sua reputazione; la decisione sulla presenza o meno dell'offesa è, entro certi limiti, rimessa all'apprezzamento discrezionale da parte del giudice.

    Mi spiego: non trattandosi di un caso di omicidio, dove l'evento morte è oggettivamente accertabile, ma trovandoci invece davanti a situazioni che possono essere per alcuni offensive e per altri no, il giudice dovrà valutare caso per caso secondo quanto accade nel luogo, nel tempo ed anche nel contesto sociale delle persone coinvolte.

    Ogni scritto rivolto a qualcuno ed ogni frase proferita di fronte a qualcuno ha in sè, e non può non avere, un messaggio, anche se lo stesso non è palese e non è facilmente comprensibile.

    Nei casi prospettati, soprattutto nel secondo, siamo di fronte a dei messaggi di sfogo personale, ancorchè garbati ed educati; in altre parole il messaggio è un educatissimo e sottile rimprovero su quanto è stato fatto o non fatto.

    Questo messaggio, cioè il rimprovero, non è di per sè offensivo ma, tuttavia, chi lo effettua si mette sempre in una situazione di rischio concreto, non direi addirittura di pericolo effettivo, di essere querelato.

    Tuttavia, non si deve confondere il rischio concreto di subire una denuncia-querela alla condanna che ne potrebbe conseguire solo all'esito del processo penale: sicuramente il querelato si troverà comunque nella condizione di doversi difendere con conseguenti apprensioni e spese di danaro (quanto meno per pagare l'attività del proprio difensore), ma non è detto che venga condannato.

    In definitiva, in questi casi, non essendo possibile stabilire con certezza se viene commesso un delitto, poiché molti giudici propenderebbero per la condanna, ed altri e tanti propenderebbero per l'assoluzione, l'unica vera domanda costruttiva che ci si può porre è: accetto il rischio di venir querelato e, dunque, di dovermi difendere penalmente?

    Ciao ciao


  • User Newbie

    Grazie tnpo e Avv.Cesetti,

    Dopo averci riflettuto a lungo ritengo che, siccome il mio atto di render noto tali comportamenti ha uno scopo profondamente legato all'espressione della mia integrità morale e personale, sarei disposto a subire una condanna anche senza difendermi.

    A questo punto la mia domanda sarebbe qual'è la condanna massima che potrei rischiare di subire se scrivo una "lettera aperta" come nell'esempio di sopra?

    Ringraziandovi ancora,

    Andrea


  • User Newbie

    Vi ringrazio per le risposte; siete stati molto gentili 😉
    Avrei voluto rispondere prima, ma per motivi di lavoro sono stato lontano da internet.

    Ritornando un attimo al mio quesito, le risposte di BSaett e di MCesetti mi sembrano molto oneste e sensate, non solo da un punto di vista legislativo, ma anche per un punto di vista morale.

    Tengo a precisare che io non vorrei 'sputtanare' (concedetemi il termine) un altra persona per il puro gusto di farlo. Mi sembra quasi doveroso raccontare la verità, anche se come dice un proverbio "a volte la verità fa male"
    Ovviamente mi trovo più che d'accordo con il fatto che se io raccontassi la vicenda enfatizzando sarei io stesso a passare dalla parte del torto perchè utilizzarei uno strumento (il web) per ledere la reputazione di una persona.

    Le altre risposte, invece, mi sembrano molto allineate ad un alto rischio nel raccontar la verità.

    Mah..diciamo che rovesciando la vicenda al contrario ci si troverebbe in una situazione assurda, per esempio: se io qui mi costruissi una certa fama,tipo esser un gran ingegnere che ha progettato il tal ponte o il tal palazzo e qualcuno di voi -che magari mi conosce dal vivo- scrivesse qui sul forum che in realtà non è vero, mi sembrerebbe strano potergli far causa (e vincerla) perchè costui ha leso la mia reputazione.
    Sì, bhe, con una risposta come "quel cretino di Max77 non ha costruito nulla" potrebbe starci che io vinca la causa, se invece la risposta è sul neutrale, tipo "in realtà ti conosco da molti anni e questo fatto non corrisponde a verità", mi sembra irreale che io possa vincere una causa...
    Sarei io a ledermi da solo la reputazione con delle bugie .... ( poi, magari, ho visto troppi film dove il buono vince sempre :D)
    Anche se forse, questo esempio poco sopra, sembra più un mio sfogo che altro.

    Però in effetti c'è da domandarsi se vale la pena anche solo esporsi al rischio di querela (che si traduce in tempo e denaro), anche se penso che lo stesso rischio lo possa correre anche il querelante, con una non sicurezza di vincere la causa.

    Vi ringrazio ancora.
    Max.


  • User Newbie

    Rendere público una cosa veritiera della vita privata può comportare un reato?

    Ciao a tutti... scusate per il mio italiano ma sono straniero....!!! Mia ex moglie mi sta minaciando di rendere pubbliche hai miei colleghe di lavoro la vita privata di una persona a qui frento e per la qualle lo lasciata....!!! La sua intenzioni è di sporcare la mia immagine raccontando a tutti quello che fa la persona con qui sto ciò una escort....!!! Posso fare qualcosa tramite la legge per bloccarla?