• User Newbie

    Quesito: dropshipment

    Avrei un quesito da porre, spero di ruiscire a spiegarmi correttamente.

    Un fornitore europeo,che spedisce direttamente al cliente, il quale ha acquistato sul mio sito (dropshipment),fattura la merce a me specificando però come indirizzo di consegna il mio cliente. Fatto stà che,dato che sono io l'indirizzo di fatturazione,dovrò pagare l'iva sull'intero prodotto venduto nonostante la merce non venga a me consegnata.
    Esempio:un televisore lcd viene venduto sul mio sito a eur 100 .
    Un cliente acquista e paga a me,io acquisto questo televisore direttamente dal sito europeo (esempio eur 50) che mi fattura l'ordine ma spedisce direttamente al cliente.
    Ora,dato che il fornitore europeo emette una fattura esente IVA io dovrò pagare l'iva sulle 100 euro di vendita (20 euro) Non sulla differenza :100 euro (prezzo di vendita) - 50 euro (prezzo d'acquisto)=50 euro:10 euro di iva.
    Ci sono però alcuni rivenditori che sembrano abbiano trovato un modo per pagare l'iva come ho evidenziato sopra,scaricandola in qualche modo e pagando solo su quello che realmente hanno guadagnato (o una pratica simile).
    Legalmente è possibile un fatto del genere?

    Ringrazio anticipatamente per l'attenzione.


  • User Attivo

    Alcune precisazioni:

    • l'IVA non la paghi tu, ma il cliente
    • se tu offri qualcosa sul sito a 100 senza specificare nulla al proposito, significa "100 euro IVA COMPRESA", ovvero "euro 83,33 + IVA"
    • il fatto che la merce che importi dall'UE non sioa gravata di IVA nazionale è normale; il problema lo risolvi con un meccanismo contabile di autofatturazione (fattelo spiegare dal tuo commercialista perchè qui è troppo complicato...)
    • che tu acquisti in un paese UE o in Italia, ai fini dei "costi" IVA, per te non cambia nulla
    • in pratica, tu compri a 50 + IVA (totale 60), vendi a 83,33 + IVA (totale 100). L'IVA che vai periodicamente a versare sarà 16,67 - 10 = 6,67. Ma visto che tu avrai pagato 10 di IVA al tuo fornitore (o con autofatturazione direttamente all'erario), ed avrai incassato 16,67 di IVA dal tuo cliente, contabilmente per te non te ne va e non te ne viene nulla: l'IVA è sempre e solo una partita di giro.

  • User Newbie

    il suo ragionamento è corretto, ma non è fattibile, Le spiego con un esempio:

    Acquisto dal fornitore europeo ad eur 113,17 (esente IVA) per essere competitivo devo vendere ad eur 138,00 (voglio specificare che i venditori che offrono mediamente questo prezzo comprano dal mio stesso fornitore) a questo punto devo versare il 20% di IVA ed anche ottenere un guadagno.

    Come puo' essere fattibile?

    Grazie



  • User Attivo

    Semplice: non è fattibile.
    Non a causa dell'IVA, ma semplicemente perchè evidentemente non acquisti ad un prezzo competitivo.
    Se devi vendere a 138 (IVA compresa), ovvero 115 + IVA, devi acquistare a 100. Se qualcuno ti offre a 113, non è competitivo nella sua offerta: cerca altrove, oppure ridiscuti le condizioni commerciali con il fornitore.

    Poi può anche darsi che la concorrenza, che vende a 138, lo faccia con un trucco contabile (nota: del tutto ILLEGALE) che consiste nel "triangolare" attraverso società "cartiere" estere.
    Con questo trucco, ci guadagni pulito pulito il 20% di IVA (meno le "commissioni" che giri alla società cartiera - che però di solito è di proprietà del medesimo figuro, oppure non esiste proprio...).

    Essendo la cosa del tutto illegale, la gdf ci va a nozze. Basta andare alla gdf e segnalare l'azienda che effettua un dumping così smaccato, ed è garantito che nell'arco di pochi mesi questi furbetti del quartierino fanno una pessima fine.


  • User Attivo

    @Maria1982 said:

    Acquisto dal fornitore europeo ad eur 113,17 (esente IVA) per essere competitivo devo vendere ad eur 138,00 (voglio specificare che i venditori che offrono mediamente questo prezzo comprano dal mio stesso fornitore) a questo punto devo versare il 20% di IVA ed anche ottenere un guadagno.


    Un consiglio: nel fare i tuoi conti economici (ricavi - costi) puoi tranquillamente fregartene dell'iva che non transita mai nel conto economico salvo casi particolari (iva indetraibile, etc).
    Gli effetti economici legati all'anticipazione (o posticipazione) del pagamento dell'iva sono del tutto trascurabili.


  • User Newbie

    non credo di aver capito il tuo consiglio...!


  • User Attivo

    L'IVA, in QUALSIASI situazione, è sempre e solo una "partita di giro": non ci rimetti mai un centesimo, non ci guadagni mai un centesimo.
    Che tu compri in Italia pagando l'IVA o che tu compri in Germania non pagandola, a fini contabili non cambia assolutamente nulla: nel secondo caso avrai solo qualche scrittura contabile in più, ma null'altro.


  • User Newbie

    il problema è che applicando l'IVA al prezzo di vendita i prezzi non sono più concorrenziali.


  • User Attivo

    @Maria1982 said:

    il problema è che applicando l'IVA al prezzo di vendita i prezzi non sono più concorrenziali.

    Complimenti!
    Hai scoperto che evadendo l'IVA si è più concorrenziali!!!
    Adesso non ti resta che scoprire che il rubinetto dell'acqua calda è quello a sinistra... 😄

    Scherzi a parte, te l'ho già detto e lo ripeto: se non sei concorrenziale, probabilmente è perchè acquisti male: cambia fornitore.
    Il successo di un'azienda di commercio è fatta al 50% dall'ufficio vendite ed al 50% dall'ufficio acquisti. Se l'ufficio acquisti compra male, difficilmente l'ufficio vendite potrà fare i miracoli.

    Oppure, se hai individuato UNO specifico concorrente che ti fa le scarpe e non capisci come, allora può darsi che sia lui ad evadere l'IVA...

    Altre possibilità non ce ne sono.


  • User Newbie

    **Complimenti!
    Hai scoperto che evadendo l'IVA si è più concorrenziali!!!
    Adesso non ti resta che scoprire che il rubinetto dell'acqua calda è quello a sinistra..
    **
    Complimenti per l'educazione!

    Come già specificato il mio fornitore è lo stesso delle aziende che mi fanno concorrenza e non è "UNO specifico concorrente che mi fa le scarpe"ma più aziende che propongono prezzi a cui sicuramente l'IVA non viene applicata...
    Sono tutti evasori????


  • User Attivo

    @Maria1982 said:

    Come già specificato il mio fornitore è lo stesso delle aziende che mi fanno concorrenza e non è "UNO specifico concorrente che mi fa le scarpe"ma più aziende che propongono prezzi a cui sicuramente l'IVA non viene applicata...
    Sono tutti evasori????

    Maria,
    I conti economici (e ti è stato più volte ricordato in questo post) si fanno a prescidere dall'iva. Se hai presente un bilancio (ma non credo dai discorsi che fai) noterai che mai l'iva va ad inficiare costi o ricavi, quindi l'utile o la perdita di un'impresa.

    Parti già quindi col piede sbagliato se pretendi di individuare nell'iva la ragione di maggiori o minori utili del tuo business.

    Il tuo fornitore potrebbe fare a te il prezzo 100 ed ai tuoi concorrenti il prezzo 100 -X , che ci sarebbe di strano?
    Oppure i tuoi concorrenti applicano dei margini di ricarico molto bassi, oppure.......


  • User Attivo

    @Maria1982 said:

    Complimenti per l'educazione!

    Dicesi "ironia". Hai presente a cosa servono le faccine in un post? 😉

    Come già specificato il mio fornitore è lo stesso delle aziende che mi fanno concorrenza e non è "UNO specifico concorrente che mi fa le scarpe"ma più aziende che propongono prezzi a cui sicuramente l'IVA non viene applicata...
    Sono tutti evasori????Fermo restando che se non applicano l'IVA sono tutti evasori, vorrei farti notare che questo mercato è estremamente concorrenziale. E parlo per esperienza diretta, visto che ci navigo (restando a galla) da oltre vent'anni.

    Possibili spiegazioni del fenomeno (tutte ipotetiche e da verificare):

    • pretendi un margine troppo elevato. Su una vendita in drop-shipment di materiale video consumer un margine del 5% oggi come oggi è da ritenersi principesco, e se vuoi esser veramente aggressivo esci con un 3% di margine
    • i tuoi concorrenti aderiscono a dei meccanismi di rebate dei produttori, basati su fatturati trimestrali/quadrimestrali/semestrali; ovvero rivendono a margini ancora più bassi, ma a fine periodo hanno un "premio" dal produttore se superano determinati fatturati
    • i tuoi concorrenti acquistano quantità sensibilmente maggiori delle tue, e quindi spuntano condizioni migliori dalla distribuzione (si parla al massimo di 2 o 3 punti percentuali, ma in questo mercato tutto fa brodo)
    • i tuoi concorrenti hanno ottenuto dei bid dai produttori; ovvero, si sono impegnati a vendergli un tot di pezzi di un certo articolo in un certo periodo, ed a fronte di questo hanno ottenuto delle quotazioni speciali (e qui si può parlare di margini anche molto elevati: si può tranquillamente arrivare anche ad un 20%, o anche più...)
    • i tuoi concorrenti usano un corriere diverso da quello "standard", hanno dei contratti specifici ed abbattono sensibilmente i costi di trasporto (le spedizioni intra-UE "standard" hanno dei costi astronomici, ma se stipuli un contratto con un specifico corriere si riducono enormemente...)

    Un quesito: da quanto ho capito, tu acquisti in distribuzione estera e rivendi in Italia. Oltre al problema dell'IVA, hai pensato anche a quello del RAEE?


  • User Newbie

    Un quesito: da quanto ho capito, tu acquisti in distribuzione estera e rivendi in Italia. Oltre al problema dell'IVA, hai pensato anche a quello del RAEE?

    cioè?


  • User Attivo

    Dalla tua risposta immagino che NON ci hai pensato.

    In pratica: chiunqua immetta sul mercato nazionale apparecchiature elettriche/elettroniche (AEE), PRIMA di farlo deve iscriversi all'apposito registro presso la CCIAA ed iscriversi ad un consorzio nazionale per il successivo, futuro smaltimento.
    Dopodichè, comunicherà mensilmente al consorzio le sue importazioni (divise per tipologia, numero di pezzi e peso complessivo), e pagherà al consorzio una certa quota/Kg per il materiale immesso, destinata a coprire i futuri costi di smaltimento.
    Trovi tutto qui:
    http://www.registroaee.it/

    Un caldo consiglio: cessa immediatamente la tua attività fino a che non ti sei messa in regola, e metti in pratica tutte le pratiche scaramantiche in cui credi sperando che non ti pizzichino per quanto hai già immesso. Le sanzioni per la mancata iscrizione ammontano ad una cifra variabile da (rullo di tamburi....) TRENTAMILA a CENTOMILA euro...
    http://www.ecorit.it/sezione.aspx?IDLingua=1&IDsottosezione=4&IDsezione=1

    Buona fortuna, che ne hai bisogno...