• User

    ecommerce o non ecommerce?

    Salve

    ho un grosso dubbio e spero che qualcuno possa aiutarmi a capire meglio.

    Allora io vorrei aprire quello che apparentemente sarebbe un sito online di
    ecommerce (usando uno dei tanti software opensource che ci sono in rete,
    adattandolo alle mie esigenze).
    Cerco di spiegarmi al meglio.

    Nel sito in realtà io non venderei nulla, ma funzionerebbe come vetrina per
    permettere ad alcune aziende mie clienti di vendere i loro prodotti.
    Io raccolgo gli ordini e poi li passo alle aziende che da quel momento li
    gesticono del tutto autonomamente, limitandosi a dire quando viene spedito
    il prodotto (ed io lo comunicherei al loro cliente tramite un'interfaccia
    di tracciamento dell'ordine sul sito). Io non percepisco commissioni su
    quanto viene venduto, ma mi limito a fare da "interfaccia" tra il cliente e
    l'azienda (se il cliente ha delle richieste, io le passo all'azienda).

    Dal punto di vista legale come si inquadra la cosa?
    Si tratterebbe di un e-commerce vero e proprio e io dovrei denunciarlo come
    tale, chiedere le autorizzazioni e via dicendo... anche se in realtà non
    vendo nulla, ma mi limito ad "affittare" uno spazio del mio sito?

    Se è così, qual è il modo secondo voi per evitare tutto questo... posso
    anche togliere il discorso del carrello per l'acquisto e limitare il tutto
    ad una form dove il cliente può fare la richiesta del prodotto e dove si
    dice esplicitamente che il suo ordine verrà trasmesso al venditore X o Y
    (in questo modo avrebbe un prezzo di favore rispetto all'acquisto diretto
    con l'azienda).

    O invece è possibile andare avanti con l'ecommerce senza problemi?

    Preciso che il pagamento è SEMPRE al postino in contrassegno, e non vengono
    gestiti pagamenti anticipati e con carta di credito.

    Mi date una mano?

    grazie
    AD


  • Super User

    Direi che la tua sarebbe una attività di "logistica-distributiva con procacciamento d'affari" direi quindi che almeno sarebbe una impresa individuale... con tutti gli adempimenti del caso.

    L'esporti in prima persona verso il consumatore finale fa si non solo che tu te ne assuma i rischi legali più elevati (dai quali dovresti tutelarti con un ottimo disclaimer predisposto da un avvocato), ma anche che tu debba adeguarti alle vigenti normative in tema di e-commerce (a mio giudizio).
    Agli occhi del consumetaore finale sarai infatti tu, a primo acchito, ad essere il "negozio" presso cui egli compra.... e quindi direi che tu dovresti, quantomeno per una ragione prudenziale, dotarti delle autorizzazioni necessarie.

    Paolo


  • User

    @i2m4y said:

    Direi che la tua sarebbe una attività di "logistica-distributiva con procacciamento d'affari" direi quindi che almeno sarebbe una impresa individuale... con tutti gli adempimenti del caso.

    L'esporti in prima persona verso il consumatore finale fa si non solo che tu te ne assuma i rischi legali più elevati (dai quali dovresti tutelarti con un ottimo disclaimer predisposto da un avvocato), ma anche che tu debba adeguarti alle vigenti normative in tema di e-commerce (a mio giudizio).
    Agli occhi del consumetaore finale sarai infatti tu, a primo acchito, ad essere il "negozio" presso cui egli compra.... e quindi direi che tu dovresti, quantomeno per una ragione prudenziale, dotarti delle autorizzazioni necessarie.

    Paolo

    grazie Paolo
    Era quello che temevo.
    Ho già una ditta individuale e volevo evitare di espormi io come "e-commerce" pur non ricevendo i benefici (leggi incassi) delle vendite.

    Se io elimino il discorso eshop, e metto una specie di modulo dove dico espressamente che mi limiterò a girare la richiesta al venditore, posso "pararmi" il cd. secondo te?

    Togliendo ogni riferimento pratico legato all'eshop (carrello spesa, registrazione, etc...)...

    uff...

    grazie
    AD