• User Attivo

    Obbligo di rinnovo hosting

    Salve,
    ho un grosso problema con l'ormai mio EX fornitore di servizi web.
    In data 25 Gennaio 2011 attivavo il mio account presso questo fornitore (senza firmare alcun contratto) per l'erogazione di un servizio di hosting semidedicato per la durata di un anno.

    Ieri ho inviato la richiesta per la disdetta per non rinnovare un ulteriore anno questo contratto... mi è stato risposto che ormai è troppo tardi e devo comunque pagare quanto gli spetta (circa 500 euro) visto che le loro note legali sul sito (mai inviate al sottoscritto ne tantomeno firmate) specificano che la disdetta deve essere inviata 30 giorni prima.

    Come mi devo comportare?

    Grazie in anticipo


  • User

    Il suo comportamento è stato tale da delineare una formale accettazione...
    Tuttavia chieda copia del contratto sottoscritto, alla risposta negativa, potrà obiettare che non avendo mai firmato nulla non conosceva le norme regolatrici del rapporto in essere..


  • User Attivo

    Il contratto sta sul loro sito. Loro dicono che io l'ho accettato circa 1 anno fa spuntando un checkbox che linkava a questo contratto.

    Ci sono dei modi per non rinnovare per forza visto che non andrei ad utilizzare minimamente il servizio offerto?

    Grazie


  • User

    Invii una raccomandata a/r in cui manifesta la sua volontà di recedere da un contratto MAI sottoscritto.
    Chieda di ricevere conteggio per il pagamento del solo mese di gennaio. Faranno storie e le diranno che non è frazionabile.
    Lei insista perchè non ha sottoscritto nulla e dunque non aveva e non ha conoscenza dei termini per recedere, manifestando comunque la sua buona volontà proponendo la corresponsione del solo mese di gennaio.


  • User Attivo

    Grazie per le risposte...

    Vi chiedo: che tipo di validità legale hanno questi contratti sottoscritti semplicemente cliccando su un checkbox?

    Alcune esperienze dirette? Il contratto vecchio scade tra qualche giorno e io non voglio rinnovarlo...


  • User

    La sottoscrizione non esiste, il contratto però, almeno nel caso di specie, è valido perché per un anno il vs. rapporto è stato regolato da qualcosa di simile al contratto mai sottoscritto..non so se mi sono spiegato..


  • User Attivo

    Quindi? In pratica che validità legale ha questo presunto contratto mai firmato nè letto?
    A cosa si va in contro se non si paga la fattura che mi invieranno alla scadenza (tra 4 giorni) del vecchio contratto?


  • User

    Il contratto non è mai stato firmato.
    Ma un rapporto è esistito.

    Lei deve far forza sul fatto che non era a conoscenza del termine di 30 gg per recedere.

    Provi a chiedere di pagare il solo mese corrente ed interrompere il rapporto da febbraio.

    Sarebbe un pò forzata, anche se non conosco i dettagli, ma potrebbero procedere per le vie giudiziali x mancato pagamento.

    Provi a risolverla lei se poi un contrasto è inevitabile deve rivolgersi ad un legale.


  • User Attivo

    Salve, io le consiglio di approfindire in merito alla Firma Digitale, dopodichè ne tragga le dovute conclusioni senza avventurarsi in situazioni legali di cui ne risulterebbe perdente in "partenza:

    La firma digitale (piena validità giuridica ai documenti elettronici) consente di scambiare in rete documenti con piena validità legale. Possono dotarsi di firma digitale tutte le persone fisiche: cittadini, amministratori e dipendenti di società e pubbliche amministrazioni.
    Saluti.


  • User

    Firma digitale, ma cosa c'entra?
    La firma digitale serve solo a rendere manifesta e verificare la provenienza e l'integrità di un documento informatico.


  • User Attivo

    Premesso che non si è capito molto della "questione", in quanto all'inizio della discussione è stato indicato "senza firmare alcun contratto", dopodichè nelle successive si legge "Il contratto sta sul loro sito. Loro dicono che io l'ho accettato circa 1 anno fa spuntando un checkbox che linkava a questo contratto. Quindi qualcosa "forse" è stato firmato e "come" sarà meglio che ce lo spieghi in maniera più dettagliata bigstefanino.
    PS: un link (non attivo) ove poter visionare il contratto in questione è possibile averlo?


  • User Attivo

    @Web Designer said:

    Premesso che non si è capito molto della "questione", in quanto all'inizio della discussione è stato indicato "senza firmare alcun contratto", dopodichè nelle successive si legge "Il contratto sta sul loro sito. Loro dicono che io l'ho accettato circa 1 anno fa spuntando un checkbox che linkava a questo contratto. Quindi qualcosa "forse" è stato firmato e "come" sarà meglio che ce lo spieghi in maniera più dettagliata bigstefanino.
    PS: un link (non attivo) ove poter visionare il contratto in questione è possibile averlo?

    Provo a riassumere la situazione anche se credo non ci sia molto da aggiungere:
    un anno fa ho richiesto un servizio di hosting semidedicato riempiendo il classico form con le informazioni personali e spuntando il checkbox a fine pagina che recita ancora oggi così "Dichiaro di aver preso attenta e specifica conoscenza e visione dei documenti legali presenti alla pagina [LINK]".
    In questi documenti (20 pagine) si parla delle responsabilità oggettive delle due parti e in un paragrafo si specifica che sul ""contratto"" vi è una tacita proroga che prolunga il contratto di un anno se 30 giorni prima della fine del rapporto non si invia una raccomandata a/r come disdetta (che non ho mandato essendo scaduti i termini).

    Quello che vorrei sapere è se ci sono alternative di qualsiasi tipo per evitare di rinnovare l'abbonamento visto che avevo già provveduto presso un diverso fornitore.

    Grazie


  • ModSenior

    Questa discussione, validità dei contratti online (che consiglio di leggere interamente nel suo contesto), potrebbe esservi utile.
    Qui vi riporto solo uno dei messaggi:

    @bsaett said:

    Ciao Harpo,

    la questione è complessa. Vi sono numerose norme del codice civile e non solo, nonchè varie direttive comunitarie, che regolamentano i contratti online, che sono perfettamente validi a tutti gli effetti. Ovviamente il problema è provare la stipula del contratto tramite form.
    Il caso classico è quello dell'offerta al pubblico, cioè il contratto viene pubblicato sul sito completo di ogni sua parte (gli estremi della compravendita, le clausole, ecc...), ed è valido fino a revoca. Se l'utente accetta la proposta al pubblico il contratto è regolamente stipulato.
    In tale caso si intende formalizzato al momento del invio dei dati del form, in genere con l'invio dei codici della carta di credito (se previsto) o comunque col pagamento.
    La legge prevede comunque che il proponente invii una mail di conferma con tutti i dati del contratto, ma tale mail non è elemento essenziale del contratto (che, ripeto, si ritiene stipulato al momento dell'invio dei dati del form).

    Altra possibilità di stipulare un contratto è tramite mail, nel momento in cui la parti si accordano sugli elementi del contratto, il contratto si intende stipulato con l'accettazione finale. Per cui se vi sono più mail con le quali si fissano gli elementi del contratto, nel momento in cui una mail ha in sè il contratto completo, l'accettazione di questa mail comporta la stipula del contratto.
    Per chi preferisce, si può utilizzare anche la posta elettronica certificata, ma non è essenziale, basta una semplice mail.

    Per quanto riguarda la prova della stipula è sufficiente mantenere le mail, o della pagina web con gli elementi del contratto (il form compilato dall'altra parte). Il pagamento tramite carta di credito o altri elementi è più che sufficiente per provare il contratto.

    In sostanza la modalità preferita è configurare il sito in modo che dopo l'invio dei dati (con form) si passa all'accettazione del contratto che viene stampato a video (in sostanza il sito riempie un modulo con i dati inseriti dal cliente), che il cliente deve accettare con la classica spunta (e il contratto dovrebbe essere inviato per mail al cliente), e poi si passa al pagamento tramite le modalità preferite. In questo momento il contratto si intende concluso. Il pagamento è prova più che sufficiente dell'avvenuto contratto.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Ottima spiegazione finalmente, ma credo che a questo punto bigstefanino volesse sapere "come evitare di rinnovare l'abbonamento", a prescindere dalla regolarità o meno del contratto:

    Prendiamo come esempio l’acquisto di un pacchetto televisivo eseguito online, quindi senza alcuna firma manuale sul contratto.Dopo due anni si decide di disdire il contratto e per farlo si compila lo specifico modulo online (form) cosi’ come predisposto dall’azienda. Nelle condizioni contrattuali era previsto che la disdetta fosse inviata a mezzo raccomandata r.r. entro 60 giorni dalla scadenza, ma noi non inviamo nessuna raccomandata.
    Dopo sei mesi dalla disdetta arrivano ancora le richieste e fatture per il pagamento del dominio, pur disdettato con il modulo online.
    In linea di principio l’azienda, offrendo la disdetta online, ha dato un servizio immediato che dovrebbe sostituire quello imposto dal contratto. Il contratto va interpretato in modo da essere il meno oneroso per la parte onerata. In questo caso se l’azienda ha offerto un modulo per la disdetta e ne ha dato seguito non puo’ pretendere una formalità (e quindi l’invio della raccomandata) se ha saputo comunque della volontà di disdettare.
    In concreto: la raccomandata serve per avere una garanzia di ricevimento di una comunicazione, ma se la comunicazione e’ ricevuta ed e’ stata adempiuta, a che titolo fatturare ancora ?
    In pratica il consumatore che ha comunicato all’azienda la sua volonta’ di disdetta del contratto ha tutte le ragioni di interrompere il contratto che abbia firmato inizialmente. Purtroppo nella pratica il consumatore puo’ avere molti problemi nel vedersi riconoscere i suoi diritti poiche’ l’onere della prova sta a carico di chi vuole far valere le proprie ragioni.
    Le aziende che impongono un rinnovo automatico e una disdetta a mezzo raccomandata r.r. entro 60 gg prima della scadenza affermano che gli obblighi contrattuali erano evidenti (anche se questa clausola non e’ valida).
    Quindi, andando davanti ad un giudice (oppure per importi contenuti davanti al giudice di pace), si potranno sostenere le proprie ragioni anche personalmente, scrivendo pero’ un atto giudiziario completo di formalità e di contenuti sostanziali, oltre dei documenti a fondamento delle proprie ragioni.
    Non basta avere ragione, bisogna anche poterlo documentare. Quindi per questo e’ necessario trasmettere la disdetta via raccomandata con rievuta di ritorno: occorre per avere una prova della comunicazione.
    In seguito occorre quindi andare alla udienza, tentare la conciliazione, incaricare un avvocato e attendere la sentenza.
    Il contratto puo’ decidere come si deve disdettarlo. In tal caso conviene seguire le indicazioni del contratto.
    Tuttavia la legge consente di recedere dai contratti dichiarando le clausole di rinnovo automatico vessatorie, se ricorre il caso, o altri elementi che dimostrino che il recesso e’ comunque avvenuto pur non seguendo la formalità del contratto.
    Pero’ e’ necessario sapere che se l’azienda non concorda sul fatto che ha gia’ receduto dal contratto, e non ha effettuato ulteriori prestazioni che quindi non vanno fatturate, non resta che agire in giudizio.
    In caso di emissione di fattura dopo la disdetta ci sara’ un decreto ingiuntivo: il cliente sara’ poi costretto ad opporsi con un atto di citazione con un avvocato (troppe formalità da rispettare), Quindi e’ piu’ pratico seguire le indicazioni del contratto, salvo il caso in cui l’importo sia tale da far preferire l’azione giudiziaria per far valere le proprie ragioni
    Attenzione poi a pagare nonostante il contratto sia stato disdettato e le obbligazioni concluse. L’azienda potrebbe con facilità dire che anche il cliente sapeva benissimo della formalità per il recesso e ha pagato comunque sapendo che era obbligatorio per contratto. disdette.com]
    Ciao.


  • User Attivo

    Forse ho trovato: la clausola 3.4 dice:

    "Nel caso in cui il Cliente trasferisca il nome a dominio presso altro Provider/Maintainer, prima
    della scadenza del servizio, il presente Contratto si intenderà cessato al termine della procedura
    di trasferimento, qualora questa si concluda in data antecedente a quella di scadenza; in caso
    contrario, esso cesserà alla data originariamente convenuta. Resta esplicitamente escluso
    qualsiasi rimborso da parte di FlameNetworks S.a.s. nei confronti del Cliente per il periodo di
    tempo in cui non ha usufruito del servizio."

    Il problema è che loro si sono intestati il dominio al posto mio e io non ho alcun tipo di titolo per trasferirlo...


  • User Attivo

    Il problema è che loro si sono intestati il dominio al posto mio e io non ho alcun tipo di titolo per trasferirlo...Salve, in ragione di quanto ho evidenziato, potrebbe entrare nel dettaglio?


  • User Attivo

    Se vado a vedere il WHOIS del mio dominio... ci sono il loro dati e non i miei! Se cerco di trasferire il dominio presso il mio nuovo mantainer mi viene restituito l'errore: il dominio non è disponibile al trasferimento.


  • User Attivo

    Mi scusi, ma prima leggeva i suoi dati nel WHOIS?
    La data esatta di scadenza del contratto se la ricorda?


  • User Attivo

    Non ci avevo mai fatto caso perchè è un dominio che non uso... era incluso nella registrazione del servizio. In effetti sono presente nel whois soltanto nel campo "Admin Name"... in tutti gli altri campi ci sono loro.

    Il contratto scade il 20 Gennaio.

    Circa un mese fa avevo chiesto i codici del trasferimento... finora non li ho ancora ricevuti... conto di riceverli il giorno prima della scadenza............. quando non ci sarà più tempo per trasferirlo.


  • User Attivo

    Come li ha richiesti i "codici" per il trasferimento?