• User Attivo

    forum e responsabilità civile

    salve vorrei avere un'info sulla sussistenza di responsabilità civile in capo agli amministratori di un forum per quello che scrivono gli utenti,secondo voi esiste?


  • User Attivo

    Ho dei grossi problemi a dire di no.
    Nel senso che, secondo me, almeno una responsabilità esiste, pur se può vedere alcune limitazioni.
    Però, effettivamente, sarebbe un tema che merita un approfondimento serio.


  • User Attivo

    anche perchè giurisprudenza nel settore ancora non c'è....
    cmq c'è da dire che non può sussistere in capo agli admin una culpa in vigilando,poichè non sono istituzionalmente tenuti a "vigilare"l'operato degli utenti come deve fare un genitore col figlio o un docente con gli alunni.
    c'è anche da dire che gli amministratori non sono sempre online,quindi possono passare delle ore prima di cancellare un intervento


  • Super User

    Credo di aver risposto a questa domanda già in altra discussione.
    Il problema della responsabilità del titolare di un sito per i contenuti immessi da altri utenti nel suo sito, si è posto all'attenzione del pubblico nel momento in cui Google fu denunciata per il famoso video del disabile picchiato dai compagni di scuola.

    Non esiste un vuoto normativo da colmare, le norme ci sono, ed in particolare il Decreto Legislativo del 9 aprile 2003, n. 70, attraverso il quale è stata recepita in Italia la direttiva Europea 31/2000/CE sul commercio elettronico, che disciplina la materia delle responsabilità degli intermediari della comunicazione, sancendo l'assenza di responsabilità dell'intermediario.
    IL decreto prevede, all'art. 17, che nella prestazione di servizi di hosting e caching o mere conduit, il prestatore non è assoggettato ad un obbligo generale di sorveglianza sulle informazioni che trasmette o memorizza, né ad un obbligo di verificare la presenza di attività illecite. L'unica ipotesi di responsabilità dell'intermediario si ha nel caso in cui, a seguito di richiesta di intervento proveniente dall'autorità giudiziaria o amministrativa avente funzioni di vigilanza, il prestatore non agisca prontamente per impedire l'accesso al contenuto incriminato, ovvero se, avendo avuto conoscenza del carattere illecito o pregiudizievole per un terzo del contenuto di un servizio, non ha provveduto ad informarne l'autorità giudiziaria.

    L?errore sta nel voler applicare la disciplina in materia di stampa ad un servizio come Google Video (YouTube), oppure ai forum (visto che di forum parliamo qui) ritenendo così che i titolari possano essere considerati equiparati al direttore di una testata giornalistica. Questo non è possibile.
    Ovviamente discorso diverso è quello di un blog poichè i contenuti (tranne i commenti) sono immessi dal titolare del blog che ne diventa pienamente responsabile.

    Quindi il titolare (amministratore) di un forum non è responsabile del contenuto del messaggi immessi dagli utenti. Ovviamente ciò non significa che può lavarsene le mani. Nel caso in cui vi siano messaggi constituenti reato, dal momento in cui l'amministratore ne è a conoscenza (perchè lo vede o perchè viene avvertito) ha l'obbligo o di attivare l'autorità giudiziaria (sporgere denuncia), oppure di eliminare il contenuto incriminato. Se non lo fa ne diviene direttamente responsabile.

    Il problema in questi casi semmai è quello di identificare correttamente l?autore del reato, in un web popolato da tanti signor nessuno che credono di poter violare impunemente ogni regola, protetti dallo schermo dell?anonimato. Non è accettabile che si voglia scaricare colpe altrui sul prestatore di servizi, ultimo anello conoscibile della catena. Gli ordinamenti giuridici di tutto il mondo si basano sul principio dell?imputabilità delle condotte, lecite o illecite. Sostenere che la rilevazione dell?utente è una violazione della privacy è un errore madornale, solo chi va in rete per commettere reati si avvantaggia della non rilevabilità della sua identità reale. La rete è un luogo pubblico e non è una proprietà privata, da qui la necessità di verificare chi vi accede al fine di perseguire celermente i colpevoli di reati.
    Tutti noi nella vita reale giriamo con una faccia ed una carta di identità in tasca. Invece si nota una generale tendenza ad attaccare il principio della non responsabilità degli Internet Service Provider, conquista sudata del popolo della rete che si è battuto in tal senso fin dagli albori di internet, cercando di sostituirlo con il principio della responsabilità oggettiva (cioè senza alcuna colpa) degli intermediari.


  • User Attivo

    grazie dell'intervento,sei stato chiarissimo,sapevo che dal punto di vista penale non avrebbero potuto esserci problemi e volevo conferma dell'aspetto civilistico della questione.