• User Attivo

    Redirect sito multilingua

    Ciao 🙂
    ho letto diverse discussioni al riguardo, ma non sono riuscito ad arrivare ad una conclusione sensata.

    Se ho un sito in più lingue, è corretto che io reindirizzi gli utenti verso la loro lingua e se la lingua non è presente nel mio sito, verso la versione inglese?
    Oppure è meglio che io lasci sempre all'utente la scelta?

    Google e Facebook fanno il redirect in base alla lingua ad esempio...


  • User

    Dal punto di vista della user experience sicuramente la prima opzione è la migliore.
    Però per eventuali implicazioni dal punto di vista SEO lascio la parola a chi è più esperto di me
    su questo argomento 🙂


  • User

    Dal mio punto di vista è assolutamente possibile cercare di offrire il contenuto nella propria lingua all'utente. Linee guida di google che ti consiglio le puoi trovare qui: support.google.com/webmasters/answer/189077.
    Dal punto di vista della UX è sempre, comunque, fortemente consigliato di dare la possibilità all'utente di cambiare lingua da qualsiasi URL.
    Inoltre, esistono dei casi in cui un'errata configurazione di un sito multilingua possa portare a delle conseguenze non proprio auspicabili (ad esempio, considerare i contenuti di lingue diverse come contenuti duplicati).


  • User Attivo

    @AlessandroS said:

    Dal mio punto di vista è assolutamente possibile cercare di offrire il contenuto nella propria lingua all'utente. Linee guida di google che ti consiglio le puoi trovare qui: support.google.com/webmasters/answer/189077.

    Il redirect della home, lasciando comunque la possibilità di cambiare lingua, com'è meglio farlo?

    Redirect 302? Javascript?


  • Moderatore

    Ciao rozzilla,

    @rozzilla said:

    Se ho un sito in più lingue, è corretto che io reindirizzi gli utenti verso la loro lingua e se la lingua non è presente nel mio sito, verso la versione inglese?
    Oppure è meglio che io lasci sempre all'utente la scelta?

    Google e Facebook fanno il redirect in base alla lingua ad esempio...
    Da un punto di vista dell'usabilità:

    è dibattuto se sia meglio un'opzione o l'altra. Jako Nielsen nel 1996 consigliava lasciare scegliere all'utente, proponendo eventualmente una lingua se dominante nella propria audience (per esempio FR per il sito del Louvre); raccomandava l'uso di link con nome nativo della lingua fino a sette lingue, e altre soluzioni qualora le lingue disponibili fossero di più.

    Personalmente sono della scuola di pensiero di lasciare all'utente la scelta. Preferisco impostare una lingua come "principale" e darle gli indirizzi di root, e le altre in sottocartelle, mi sono trovato tuttavia a gestire i casi più disparati, in base alle richieste del committente.

    Trovo accettabile provare a proporgli la prima volta una lingua (anche se non lo amo), solo e soltanto dalla Home Page e solo se vi arriva da un link esterno. Anche in questo caso darei la possibilità di correggere facilmente la scelta, e persisterla con un cookie (o se l'utente è login-ato, ancor più semplicemente salvandosela lato server).

    Tieni conto che la lettura della lingua dell'utente - tipicamente rilevata tramite header HTTP "accept-language" - è tutt'altro che affidabile.
    Molti utenti hanno impostato, spesso a loro insaputa, una lingua diversa da quella nativa.
    Per esempio da dati in mio possesso (non pubblici) circa un terzo degli utenti con impostata lingua "en-US" in realtà non sono di madrelingua Inglese: in gran parte sono Indiani (di cui solo i 2% parla Inglese come prima lingua), Pakistani, Cinesi, ma c'è di tutto. Per questi utenti proporre l'Inglese potrebbe essere anche ragionevole se non si ha una versione nelle loro lingue natie, ma spesso si rischia di fornire una lingua errata.

    Anche la scelta in base all'indirizzo IP dell'utente è poco affidabile.
    Vero è che a geo-localizzazione tramite IP per quando imprecisa almeno la Nazione in genere l'azzecca (a parte per certi range di IP assegnati a multinazionali), ma da lì a essere sicuri di potere decidere una lingua ce ne passa: Vi sono Nazioni in cui si parla più lingue, vi sono utenti in trasferta in altre Nazioni, etc...

    Personalmente mi infastidisce parecchio quando Google si ostina periodicamente a fornirmi testi nella lingua non ho scelto nelle impostazioni, o che altri siti cambino lingua solo perché mi trovo all'estero.

    Da un punto di vista SEO:

    Non vi è una direttiva stretta sul provare a re-indirizzare o fare scegliere all'utente. Per esempio le linee guida di Google sono possibiliste, forniscono indicazioni per entrambi i casi.

    Nel caso di decida di effettuare un redirect in base all'header HTTP "accept-language" o all'indirizzo IP, questo deve essere un redirect 302, e va tenuto conto che molti spider non esibiscono un header accept-language. La soluzione deve poter gestire anche quel caso particolare.

    Ti è stato indicata già la documentazione relativa all'uso dei tag alternate/hreflang.
    Google prevede anche il valore "x-default" proprio per i casi di pagine con selettori di lingua, o di URL soggetti a redirect 302. In quest'ultimo caso alternate/hreflang è specificabile solo nella sitemap XML, non nei meta tag di pagina.

    Alternate/hreflang in gran parte permette proprio di non doversi preoccupare di gestire un redirect in base alla lingua dell'utente:
    se questi proviene da un motore di ricerca, il motore di ricerca nella propria SERP gli avrà già indicato l'URL della risorsa più adatta alle proprie impostazioni regionali. Purtroppo, con stesso margine d'errore delle soluzioni basate su accept-language e/o IP, visto che anche il motore di ricerca non ha la sfera di cristallo (se l'utente è login-ato al proprio account GMail/G+, Google però qualcosa in più lo sa).

    Spero d'esserti stato utile


  • Moderatore

    Ciao rozzilla,

    @rozzilla said:

    Se ho un sito in più lingue, è corretto che io reindirizzi gli utenti verso la loro lingua e se la lingua non è presente nel mio sito, verso la versione inglese?
    Oppure è meglio che io lasci sempre all'utente la scelta?

    Google e Facebook fanno il redirect in base alla lingua ad esempio...
    Da un punto di vista dell'usabilità:

    è dibattuto se sia meglio un'opzione o l'altra. Jako Nielsen nel 1996 consigliava lasciare scegliere all'utente, proponendo eventualmente una lingua se dominante nella propria audience (per esempio FR per il sito del Louvre); raccomandava l'uso di link con nome nativo della lingua fino a sette lingue, e altre soluzioni qualora le lingue disponibili fossero di più.

    Personalmente sono della scuola di pensiero di lasciare all'utente la scelta. Preferisco impostare una lingua come "principale" e darle gli indirizzi di root, e le altre in sottocartelle, mi sono trovato tuttavia a gestire i casi più disparati, in base alle richieste del committente.

    Trovo accettabile provare a proporgli la prima volta una lingua (anche se non lo amo), solo e soltanto dalla Home Page e solo se vi arriva da un link esterno. Anche in questo caso darei la possibilità di correggere facilmente la scelta, e persisterla con un cookie (o se l'utente è login-ato, ancor più semplicemente salvandosela lato server).

    Molto dipende anche da quanto sai dei tuoi utenti. Se per esempio sai che il 99% dei tuoi utenti è Italiano, potrebbe essere una buona scelta assumere come lingua predefinita l'Italiano e lasciare l'1% restante modificare la lingua.

    Tieni conto che la lettura della lingua dell'utente - tipicamente rilevata tramite header HTTP "accept-language" - è tutt'altro che affidabile.
    Molti utenti hanno impostato, spesso a loro insaputa, una lingua diversa da quella nativa.
    Per esempio da dati in mio possesso (non pubblici) circa un terzo degli utenti con impostata lingua "en-US" in realtà non sono di madrelingua Inglese: in gran parte sono Indiani (di cui solo i 2% parla Inglese come prima lingua), Pakistani, Cinesi, ma c'è di tutto. Per questi utenti proporre l'Inglese potrebbe essere anche ragionevole se non si ha una versione nelle loro lingue natie, ma spesso si rischia di fornire una lingua errata.

    Anche la scelta in base all'indirizzo IP dell'utente è poco affidabile.
    Vero è che a geo-localizzazione tramite IP per quando imprecisa almeno la Nazione in genere l'azzecca (a parte per certi range di IP assegnati a multinazionali), ma da lì a essere sicuri di potere decidere una lingua ce ne passa: Vi sono Nazioni in cui si parla più lingue, vi sono utenti in trasferta in altre Nazioni, etc...

    Personalmente mi infastidisce parecchio quando Google si ostina periodicamente a fornirmi testi nella lingua non ho scelto nelle impostazioni, o che altri siti cambino lingua solo perché mi trovo all'estero.

    Da un punto di vista SEO:

    Non vi è una direttiva stretta sul provare a re-indirizzare o fare scegliere all'utente. Per esempio le linee guida di Google sono possibiliste, forniscono indicazioni per entrambi i casi.

    Nel caso di decida di effettuare un redirect in base all'header HTTP "accept-language" o all'indirizzo IP, questo deve essere un redirect 302, e va tenuto conto che molti spider non esibiscono un header accept-language. La soluzione deve poter gestire anche quel caso particolare.

    Ti è stato indicata già la documentazione relativa all'uso dei tag alternate/hreflang.
    Google prevede anche il valore "x-default" proprio per i casi di pagine con selettori di lingua, o di URL soggetti a redirect 302. In quest'ultimo caso alternate/hreflang è specificabile solo nella sitemap XML, non nei meta tag di pagina.

    Alternate/hreflang in gran parte permette proprio di non doversi preoccupare di gestire un redirect in base alla lingua dell'utente:
    se questi proviene da un motore di ricerca, il motore di ricerca nella propria SERP gli avrà già indicato l'URL della risorsa più adatta alle proprie impostazioni regionali. Purtroppo, con stesso margine d'errore delle soluzioni basate su accept-language e/o IP, visto che anche il motore di ricerca non ha la sfera di cristallo (se l'utente è login-ato al proprio account GMail/G+, Google però qualcosa in più lo sa).

    Spero d'esserti stato utile


  • User Attivo

    @Federico Sasso said:

    Ciao rozzilla,

    Da un punto di vista dell'usabilità:

    è dibattuto se sia meglio un'opzione o l'altra. Jako Nielsen nel 1996 consigliava lasciare scegliere all'utente, proponendo eventualmente una lingua se dominante nella propria audience (per esempio FR per il sito del Louvre); raccomandava l'uso di link con nome nativo della lingua fino a sette lingue, e altre soluzioni qualora le lingue disponibili fossero di più.

    Personalmente sono della scuola di pensiero di lasciare all'utente la scelta. Preferisco impostare una lingua come "principale" e darle gli indirizzi di root, e le altre in sottocartelle, mi sono trovato tuttavia a gestire i casi più disparati, in base alle richieste del committente.

    Trovo accettabile provare a proporgli la prima volta una lingua (anche se non lo amo), solo e soltanto dalla Home Page e solo se vi arriva da un link esterno. Anche in questo caso darei la possibilità di correggere facilmente la scelta, e persisterla con un cookie (o se l'utente è login-ato, ancor più semplicemente salvandosela lato server).

    Tieni conto che la lettura della lingua dell'utente - tipicamente rilevata tramite header HTTP "accept-language" - è tutt'altro che affidabile.
    Molti utenti hanno impostato, spesso a loro insaputa, una lingua diversa da quella nativa.
    Per esempio da dati in mio possesso (non pubblici) circa un terzo degli utenti con impostata lingua "en-US" in realtà non sono di madrelingua Inglese: in gran parte sono Indiani (di cui solo i 2% parla Inglese come prima lingua), Pakistani, Cinesi, ma c'è di tutto. Per questi utenti proporre l'Inglese potrebbe essere anche ragionevole se non si ha una versione nelle loro lingue natie, ma spesso si rischia di fornire una lingua errata.

    Anche la scelta in base all'indirizzo IP dell'utente è poco affidabile.
    Vero è che a geo-localizzazione tramite IP per quando imprecisa almeno la Nazione in genere l'azzecca (a parte per certi range di IP assegnati a multinazionali), ma da lì a essere sicuri di potere decidere una lingua ce ne passa: Vi sono Nazioni in cui si parla più lingue, vi sono utenti in trasferta in altre Nazioni, etc...

    Personalmente mi infastidisce parecchio quando Google si ostina periodicamente a fornirmi testi nella lingua non ho scelto nelle impostazioni, o che altri siti cambino lingua solo perché mi trovo all'estero.

    Da un punto di vista SEO:

    Non vi è una direttiva stretta sul provare a re-indirizzare o fare scegliere all'utente. Per esempio le linee guida di Google sono possibiliste, forniscono indicazioni per entrambi i casi.

    Nel caso di decida di effettuare un redirect in base all'header HTTP "accept-language" o all'indirizzo IP, questo deve essere un redirect 302, e va tenuto conto che molti spider non esibiscono un header accept-language. La soluzione deve poter gestire anche quel caso particolare.

    Ti è stato indicata già la documentazione relativa all'uso dei tag alternate/hreflang.
    Google prevede anche il valore "x-default" proprio per i casi di pagine con selettori di lingua, o di URL soggetti a redirect 302. In quest'ultimo caso alternate/hreflang è specificabile solo nella sitemap XML, non nei meta tag di pagina.

    Alternate/hreflang in gran parte permette proprio di non doversi preoccupare di gestire un redirect in base alla lingua dell'utente:
    se questi proviene da un motore di ricerca, il motore di ricerca nella propria SERP gli avrà già indicato l'URL della risorsa più adatta alle proprie impostazioni regionali. Purtroppo, con stesso margine d'errore delle soluzioni basate su accept-language e/o IP, visto che anche il motore di ricerca non ha la sfera di cristallo (se l'utente è login-ato al proprio account GMail/G+, Google però qualcosa in più lo sa).

    Spero d'esserti stato utile

    Grazie Federico, spiegazione esaustiva ed al tempo stesso interessante 😉

    Il punto di vista che mi son fatto, leggendo sia il tuo messaggio che i precedenti, è quello di (visto comunque il grado di flessibilità di cui si dispone in questo caso) effettuare un redirect come cortesia per l'utente, nella sua lingua, ma lasciare comunque la possibilità di cambiare lingua... Non come avviene su Google, che se si viene reindirizzati ad una versione ad esempio inglese non si ha un pulsante per switchare ad un'altra versione.

    Secondo me, combinare le due cose è forse la scelta più appropriata. Si agevola l'utente nella maggior parte dei casi. In quelli in cui l'utente ha un IP che non corrisponda alla sua lingua oppure ha il browser impostato in un'altra lingua, gli si lascia comunque la possibilità di cambiare versione del sito 🙂