• User Newbie

    Chiarimenti su apertura p.iva per dip. pubblico

    Buongiorno, premetto che sono dipendente pubblico. Per passione ho creato un sito di inserzioni (al momento gratuite) che potrebbe ora rendere qualche soldino ma chiaramente dovrei ufficializzare la posizione. Sono dipendente comunale fulltime a tempo illimitato, quindi il mio contratto prevede l'esclusiva. Potrei comunque aprire a mio nome una partita iva e regolarizzare pienamente la posizione del sito con regolare fatturazione? Inoltre ed anche perchè al momento i soldi sono davvero pochi, sarei soggetto al pagamento dei versamenti inps, inail e quant'altro? Inoltre quale regime si potrebbe attuare se fosse possibile tutto ciò? Se nel caso io non potessi per via del lavoro pubblico, mia moglie che è dipendente di una azienda privata a fulltime e contratto a tempo illimitato, sarebbe costretta a pagare i contributi? Scusate se picchio il tasto sui contributi ma sono proprio quelli che non riesco ad affrontare, come ho letto da qualche parte arrivano ad essere sino, se non più, di ? 3000,00 l'anno, e senza volere piangere sono tanti (avendo tre figli...non dico altro). Grazie per qualsiasi risposta. Antonello


  • Super User

    in quanto dipendente pubblico le è preclusa la possibilità di aprire partita iva ed esercitare tale attività.
    Sua moglie, invece, potrebbe senza problemi, ed otterrebbe certamente l'esenzione alla gestione commercianti inps in quanto già dipendente full-time (come da lei scritto, ammontano a circa 2900 euro annui indipendentemente dal reddito).


  • User Attivo

    Ma la posizione di Lello poi come si configura?
    Risultando semplicementeo come l'autore del sito, o dovendo chiedere liberatoria all'ente per poterci comunque lavorare... piuttosto risultare fantasma in quanto tutto intestato alla moglie?
    Chiedo perchè anche a me capita di lavorare, a t.determinato, nel pubblico inpiego e più info si hanno meglio è.


  • User Newbie

    Buongiorno, voorei spiegare come si sta risolvendo la situazione: si aprirà una ditta intestata a mia moglie come piccolo imprenditore, regime minimi, esente iva, ed esente dal pagamento delle contribuzioni in quanto già dipendente full time (come anche specificato da studionicola) ma io per prudenza è meglio non appaia. Comunque e se non ho capito male da quello che mi ha spiegato il commercialista, potrei comunque in qualche modo figurare e percepire anche un compenso, magri in ritenuta di acconto e se non sbaglio intorno ad una cifra di € 5.000 annui. Ultima precisazione: il dipendente pubblico (sia statale che comunale o altro) lavora in esclusiva per l'ante, quindi se si dovesse in qualche modo instaurare un qualsivoglia rapporto lavorativo al di fuori dell'ente è obbligo chiedere l'autorizzazione all'ente di appartenenza (semplice autorizzazione, protocollo d'intese, progettualità tra enti, ecc. ecc.); questo è quello che so io, se del caso smentitemi pure che nella vita c'è sempre da imparare. Conlcludo: i costi dell'operazione sono contenutissimi e senza entrare nello specifico, nel nostro caso andrò a spendere indicativamente, per apertura, bolli, consulenze varie, circa €1.500/1.700. Ciao a tutti. A presto. Antonello