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    Assunzione con p.i.

    Ciao

    Ho già posto la questione a 2 diversi commercialisti e che prima ancora di chiedere lumi agli esperti mi sono informato. Vado al sodo esponendovi il punto di vista del buono, il brutto e il cattivo nel nuovo film di Sergio Leone «Il dipendente, il commercialista e l'imprenditore» 😛

    Il dipendente...
    Sono una ditta individuale e devo assumere un dipendente che potrebbe/vorrebbe restare autonomo aprendosi la p.i.

    Il commercialista...
    I commercialisti che ho sentito, nonostante la mia riluttanza, mi esortano a fargli aprire la p.i. perchè «conviene a me» e «conviene a loro» che mi tengono la contabilità.

    L'imprenditore...
    Ho l'enorme sospetto che questo rapporto di lavoro così improntato sia configurabile come una falsa p.i. benché tutti i commercialisti si siano affannati a smentirmi senza però mai essere riusciti a convincermi del contrario. Io voglio fare la cosa legalmente corretta.

    Ora che è chiaro il punto di vista di tutte le parti in causa, analizziamo la questione:

    • Il dipendente molto probabilmente percepirà più dell'80% del reddito solo da me
    • Il dipendente lavorerà sicuramente per più di 8 mesi l'anno per me
    • Il dipendente disporrebbe, per questioni di praticità, di una postazione fissa di lavoro presso la mia sede che utilizzerebbe anche per svolgere lavori per conto di altre persone. È a tutti gli effetti un comodato d'uso gratuito

    Secondo la normativa vigente e sempre che non mi sbagli, è sufficiente che due delle condizioni sopra indicate siano vere per far scattare la presunzione della falsa p.i. e nel mio caso specifico potrei incorrere in questo rischio. Laddove si palesasse, posso dimostrare di essere dalla parte della ragione soddisfando almeno 1 o 2 (non è chiaro) dei 3 requisiti sotto indicati:

    • Il dipendente deve avere un reddito superiore a circa 19.000 euro. Nel mio caso è decisamente sotto
    • Il dipendente svolge un'attività professionale qualificata che richiede iscrizione all'albo, ordine professionale (...) non è il mio caso
    • Il dipendente ha competenze teoriche di grado elevato (affermativo ma non dimostrabile perchè non ha "un pezzo di carta") o svolgere il lavoro autonomo da 10 anni (falso)

    Dal mio punto di vista non si scappa. Col tempo questo rapporto di lavoro potrebbe diventare una falsa p.i. ma i commercialisti mi hanno detto che non è il mio caso perchè il dipendente sarebbe inquadrato come venditore porta a porta perchè di fatto gli "giro" i miei clienti anche se la prestazione avviene prevalentemente via computer.

    Dove sta la verità?