• User Attivo

    Indicizzazione e tecnica del tag <noscript>

    Ciao,
    si legge un pò ovunque su internet che i "trucchi" per far salire i siti non sono ben visti dai motori e che si rischia la penalizzazione: un mio conoscente si è affidato ad un'azienda per portare il suo sito nei primi posti dei Motori di Ricerca e, terminato il loro primo intervento, mi vado a spulciare il codice delle pagine e ti trovo 5-6 righe di link a pagine inesistenti, tutte scritte con parole chiave, inserite tra i due tag <noscript></noscript>
    E questi si fanno pagare abbastanza credo...
    Allora mi chiedo?
    Ma si corre davvero questo rischio di essere penalizzati oppure no? Perchè mi pare un pò strano che aziende rinomate corrino questo rischio, essendosi anche fatte pagare abbastanza.. secondo me sanno che i loro interventi non saranno penalizzati, altrimenti che direbbero al cliente?
    Allora mi chiedo una cosa un pò malsana: non è che noi ci arrabattiamo per evitare sempre e comunque ogni "trucchetto" e poi quelli che si fanno pagare tanto per ottenere migliori risultati degli altri, usano prorpio quei trucchi, e facendo salire i loro siti fanno bella mostra di quanto sono bravi?

    Aiutatemi a debellare questa idea malsana 🙂

    Grazie,
    ciao!


  • User Attivo

    Ciao,
    nessun parere su questo?
    Eppure mi sembra una cosa abbastanza grave/importante...

    Ciao!


  • User Attivo

    Ciao delizard, guarda io non ho tutta questa esperienza per poterti dare una risposta certa...Credo semplicemente che quella tecnica che hai scovato tu sia stata usata in modo che non venisse penalizzata da Google, così come posso essere usate tante altre tecniche blackhat...Ok, Google non le digerisce, ma se usate fino ad un certo limite, io credo che il noto motore di ricerca faccia ben poche penalizzazioni...e l'esempio che hai citato tu è uno dei tanti.

    Quli siano questi limiti, io non lo so appunto per la mia poca esperienza, però so che esistono.

    Guarda ad esempio Benj Arriola che non è certamente un SEO totalmente "pulito", eppure pare che le sue tecniche di blackhat funzionino...

    Qui comunque ci sono molti esperti di penalizzazioni che ti possono dire sicuramente di più...Quindi lascerei a loro la parola... 😉


  • User Attivo

    Ciao,
    e grazie per la risposta 🙂
    Hai centrato il punto: esiste un limite, ..e quindi una certa permissività..
    Quale è questo limite? E' su questo arco nebuloso di permissività che le seo-agency giocano? Perchè allora, invece di affermare che qualsiasi pratica blackhat è totalmente da evitare (come ho cercato scrupolosamente di fare per il mio sito), perchè allora non indagare con sobrietà e verità questo confine limbico, e dire a tutti fino a che punto possiamo spingerci? Altrimenti la lotta è impari 🙂

    Grazie ancora,
    ciao!


  • User Attivo

    eheh...non posso dirlo con certezza, ma credo che diversi di quelli che vengono chiamati "segreti", stanno proprio in quei limiti li e difficilmente sentirai parlarne apertamente... 😉


  • User Attivo

    ehehe..
    Quello posso capirlo..
    Il fatto è che bisognerebbe dire che ci sono dei "segreti"..
    E non affermare che non ci sono, che fa tutto il buon contenuto, i link interni ed esterni, ecc ecc..., bla, bla..., perchè allora questo non risulta poi vero..
    Guardiamoci "nelle palle degli occhi" (come si suol dire!) e affermiamo che trucchi e segreti esistono, poi vdiamo..

    Ancora un saluto e grazie,
    ciao!


  • ModSenior

    Io posso essere un testimone dell'efficacia della tecnica dei buoni contenuti, e ho un progetto che faccio sempre vedere come portabandiera.

    Il sito in questione è di un rivenditore di un certo prodotto, nel giro di alcuni mesi, per due keyword (che poi sono nomi registrati dal produttore), il sito è salito in seconda posizione dopo il sito stesso del produttore contro centinai di rivenditori in tutta Italia. La posizione è stabile, e per un po' è anche stato primo.

    Non ho usato nessun tecnica di blackhat, che non conoscevo e mi vergogno della mia ignoranza (sapevo però che c'erano tecniche da evitare), ho semplicemente visto i siti di tutti questi rivenditori, e ho visto che tutti hanno messo su internet le descrizioni del prodotto prese pari pari alla brochure e al materiale preparato dal produttore.

    Ho studiato il prodotto, ho scritto io le descrizioni, per alcune caratteristiche ho approfondito di più del produttore stesso, per altre meno, ho creato un mini blog dove riportavo aggiornamenti periodici e notizie che potevano essere correlate.
    Certo è stato un lavoro molto più lungo che riportare il testo della brochure, ma il sito è li in cima adesso.

    Comunque sia adesso andrò a studiarmi su Google queste tecniche di blackhat, non si mai.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Ciao valerio,
    ottima testimonianza, grazie 🙂

    Comunque lungi da me anche la possibile e remota idea che io non sia a favore dei buoni contenuti, dell'intelligenza e capacità a crearne di nuovi e originali, di fantasia nel creare attrattiva.. Voto tutte queste cose a 110 e Lode!!! 🙂
    Io stesso ne sono un convinto e fervente seguace, e anche io ho avuto i miei frutti... e anche io mai usato tecniche da "cappello nero"..

    Il mio discorso scorre parallelamente a questo (o in più a questo, a seconda di come la si vuole vedere): esistono questi trucchi? portano vantaggio? c'è un certo limite entro il quale possono essere usati senza rischio? Ci sono testimonianze di chi li usa regolarmente con successo?
    Questo voglio mettere in discussione per superare quell'usanza di dire "in giro" che non ci sono trucchi di alcun genere e poi invece ci sono e vengono usati con profitto...

    Spero di aver spiegato meglio la mia posizione!
    Content rules 🙂

    ciao ciao!


  • ModSenior

    Anche io vorrei sapere questi trucchi e conoscere i loro limiti per sola curiosità.
    (Sarebbe bello fare degli esperimenti su un sito cavia, raccogliere i risultati e scrivere un resoconto).

    Nella mia posizione non li userei perché preferisco dormire tranquillo la notte e non svegliarmi con l'ansia da penalizzazione e con l'incubo della telefonata delle 8.00 del cliente.
    Inoltre so che, salvo catastrofi, il lavoro che ho fatto sta su di suo anche se non l'aggiorno.

    Ho detto nella mia posizione perché comprendo chi invece lavora in settori dove le keyword sono altamente competitive e per portare a casa la cena è obbligato ad adottare tali tecniche che tutti i suoi competitor adottano; lo farei anche io.

    Per quanto riguarda il testo tra i tag <noscript></noscript>, non capisco come possa essere usato come tecnica di blackhat (sono ingenuo eh!);
    forse un sito che parla di pomodori (testo in chiaro leggibile) poi parla del viagra tra <noscript></noscript>?
    Perché se ho del testo o dei link a siti a tema, lo scrivo chiaramente, in tutti i sensi, nella pagina.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Ciao,
    per quanto riguarda il caso specifico che menzionavo, diciamo che tra i tag <noscript> hanno messo serie di link con parole chiave che mandano a svariate pagine (dentro cartelle anch'esse nominate con keywords) in cui c'è un iframe al 100% e al cui interno viengono ricaricate le pagine del sito...
    Anch'io non ne sò molto di queste tecniche e credo che questo stratagemma non sia altro che un "rinforzare" il sito su determinate parole chiave.

    però mi chiedo: oltre all'uso del <noscript> non si crea anche un problema con duplicazione dei contenuti?...

    ciao ciao,
    delizard


  • User Attivo

    delizard (ma anche Valerio) avete mai dato un'occhio alla guida sul posizionamento presente su html.it? La trovate nella sezione dedicata al web marketing...forse li potrete trovare qualche piccola indicazione relativa ai "limiti blackhat"... 😉


  • ModSenior

    Grazie, adesso vado a leggerla.

    Valerio Notarfrancesco


  • ModSenior

    Ho letto la mini guida su html.it e conoscevo in effetti quelle tecniche da evitare; quando ho letto qui blackhat e di un certo Benj Arriola mi sono immaginato oscure tecniche esoteriche riservate agli equivalenti hacker nel mondo seo.

    Ritornando al testo tra <noscript></noscript>, mi piacerebbe capire perché un motore di ricerca dovrebbe preferire e valorizzare ai fini serp un testo tra quei tag rispetto allo stesso e identico testo scritto nella pagina; è sempre un rafforzamento del contenuto.

    Anzi, magari a fondo pagina possiamo arricchire quelle keyword e quei link con un po' di testo di accompagnamento:

    <h2>Vuoi saperne di più su keyword?</h2>
    <p>Se vuoi leggere ... <strong>keyword</strong> ti consigliamo questo link perché a noi ... </p>

    Non dovrebbe rafforzare di più?

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Non credo esista nessuna oscura tecnica, ci sono cose sicuramente più nuove e altre più datate, ma niente di così sconosciuto. Il problrma, come abbiamo detto prima, credo sia un altro, quello dei limiti di utilizzo.

    Nella guida su html.it, dice qualcosina di interezzante a proposito, però niente di trascendentale certo... 😉 Che poi nemmeno credo ci sia nulla di così trascendentale.

    Benj Arriola è un esperto e sa il fatto suo...Se dai uno'cchiata al suo blog puoi anche leggere qualcosa delle sue tecniche. Sono post temporanei, perché ovviamente parlano di cose ke non si dovrebbero fare...Lo dice lui stesso... 😉

    Per quanto riguarda il testo tra il tag noscript, beh penso che semplicemente in quel caso illustrato da delizard ci fosse un normale script che veniva eseguito e quindi il tag noscript è stato sfruttato per inserire una sorta di contenuto nascosto (tra l'altro tecnica molto discutibile, perché chi non visualizzasse lo script vedrebbe sta serie di link che rimandano in loop a se stessi, una porcheria), che il motore avrebbe comunque visto. Un po' come si può fare con il contenuto alternativo dell'swfobject.
    Non è questione che il motore preferisca il noscript oppure un'altra cosa, è una questione di tecnica...Tu dici perché non mettere direttamente nella pagina le cose per rafforzare...ok, sarebbe anche quello da fare, ma non certo nel modo in cui ha ad esempio illustrato delizard, cioè con quel sistema di link e frame che ricaricano le stesse pagine del sito. Prova immaginare che porcheria...Hai il sito tutto bello perfetto e da una qualsiasi parte ci pianti sta serie di link "autocelebrativi" in bella vista?
    Un conto è aggiungere in "chiaro" del contenuto "leale" che può aiutare nel posizionamento, un conto è utilizzare dei trick appositi per sfruttare la tolleranza dei motori di ricerca.

    È qui che si deve sperimentare e giocare...Non che io promuova le tecniche blackhat, mai fatto finora e mai utilizzate, ma può essere interessante cosa e come possa essere sfruttato in maniera da avere qualche incentivo in più. Sempre con la consapevolezza che non sono queste le cose sul quale basare i propri lavori, ma solo eventualmente cose in più.


  • User Attivo

    Ciao,
    Alecss ha spiegato meglio di come avrei fatto io l'intervento a cui mi riferivo su quel sito 🙂

    Per quanto riguarda la guida HTML, quando dici che "qualcosina di interessante a proposito..." ti riferisci forse a questa frase?

    "Una precisazione è doverosa. Non si ritiene spam l'ottimizzazione, anche eccessiva, di una pagina o di un sito, se poi il contenuto è utile e originale."

    Ovvero: il contenbuto è buono, originale e hai fatto in generale un ottimo lavoro? Bene, allora un "trucchettino" per tirarlo ancora un pò più su ti è concesso... ehehe!

    ciao ciao!


  • User Attivo

    Eheh, ogni interpretazione è lecita...Ed evidentemente la tua può essere adeguata... 😉 Anche se nella frase che hai citato, io farei una piccola precisazione...che la sovraottiizzazione esiste eccome e porta anche a forti penalizzazioni, quindi...occhio... 😉