• Moderatore

    L'importanza futura dell'article marketing

    Già da un po' di tempo Google ha diminuito drasticamente l'importanza dei link provenienti dalle directory. Perché?
    Perché sono "innaturali" in quanto fatti dai webmaster.
    Potrebbe accadere la stessa cosa anche ai siti di Article Marketing e Comunicati Stampa?
    Anche questi sono link innaturali, o no?
    Cosa ne pensate?


  • ModSenior

    Ciao lazzo85,
    per quanto possa valere il mio parere, penso che anche i link provenienti dai siti di AM e CS andranno con il tempo a perdere valore perché sembra che la moda del momento sia privilegiare da un lato la freschezza dei link e dall'altro la risonanza, ambedue fattori che i social in questo momento riescono a fornire in quantità abbondante a Google saziando la sua voglia di caffeine per restare sveglio.

    Altro fattore caldo di questi mesi penso sia la voglia di Google di portare dentro le serp "tutto quanto" in modo da poter dare risposte dirette e qui potrebbero avere un gioco fondamentale i microformats (vedi cosa sta accadendo nel settore del turismo).

    Ci sono tuttavia diversi "ma" e "dubbi" che mi pongo.
    Spesso si ragiona come se il mercato fosse composto solo da agenzie seo o webmaster, o solo da alberghi e che tutte le aziende abbiano le stesse necessità.

    Ipotizziamo un'azienda come tante che magari produce e vende boccole idrauliche, ce li immaginate i potenziali clienti di questo tipo di azienda a iscriversi a Twitter per sapere in tempo reale le ultime novità sulle boccole oppure diventare fans della ditta in questione su Facebook?

    Non è che si prospetta un nuova era di
    @lazzo85 said:

    link innaturali, o no?

    Forse sarà il caldo ma mi sembra di essere tornato al punto di partenza
    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Per rimanere sulla scia di Valerio, vi dico che ho proprio un cliente che si occupa di idraulica, una ditta di riscaldamento, condizionamento, installazione caldaie, climatizzatori, scaldabagni ecc, insomma un idraulico con il suo bel negozio e la sua aziendina. Ti dico la verità che mi sono e mi sto inventando un modo per rendere l'argomento "sociale", perché in fondo è un servizio che molta gente necessita. Certo non è la stessa cosa dell'azienda che vende solo materiale idraulico, tipo le boccole, o che vende collanti per alte temperature o cose astruse di questo genere, però qualcosa credo ce lo si possa sempre inventare, puntando al giusto target.

    Secondo il mio modo di vedere, la filosofia caffeine no fa altro che ricalcare le nuove logiche del viral marketing e degli ecosistemi sociali...e in questi contesti le modalità per muoversi credo che siano davvero immense.

    Arrivando alla questione article marketing, secondo me è sempre una questione di analisi dei contenuti e di contenti pertinenti. Con il nuovo modo di GG di raccogliere "tutto" per dare risposte immediate io credo che AM e CS non perdano importanza, almeno per ora. E in un panorama in cui i contenuti e la pertineza di questi assume sempre più importanza, anche i CS e gli AM verranno maggiormente classificati sotto questo profilo "qaulitativo". Questo è il mio parere.
    C'è da dire anche che se tutto si sposterà irrimediabilmente sulle dinamiche social, allora ci saranno da fare altro valutazioni.


  • User

    Però questa "perdita di valore" per i link in questione, potrebbe ben congeniarsi con un ottica più "User-oriented" che "Seo-oriented", non credete?

    Chi ha bisogno di AM e CS per ragioni nonSeo, continuerà a beneficiarne.
    Andrò controcorrente, ma sarei anche d'accordo se tutti questi contenuti perdessero di valore :bho:


  • User Attivo

    Si, ma se tutto questo perdesse di valore allora vorrebbe dire che altri parametri in percentuale ne acquisterebbero di più.
    Quindi i fattori on page tornerebbero ad essere quasi l'unico fattore di posizionamento, e questo è uno scenario che da un lato mi preoccupa abbastanza.

    La realtà secondo me è che google cerca di dare spazio a tutti e di fornire al tempo stesso i risultati che più soddisfano le esigenze, ma ormai i seo sono ovunque e sta diventando molto difficile riconoscere un buon risultato da un risultato costruito bene.
    Per quanto sofisticati possano essere gli algoritmi di google, ci sarà sempre il modo per un seo di trovare un sistema che funzioni (e google può prevedere fino ad un certo punto cosa dovrebbe contenere il mio sito e quanto possa essere rilevante, senza analizzare ciò che offro).

    C'è da dire però, che tutte le migliori aziende investono su sè stesse.
    C'è chi dice che per il fruttivendolo sotto casa non ha senso investire su internet, ma è giusto che esca nei risultati di ricerca...
    io la vedo così:
    se gli altri fruttivendoli hanno la stessa opinione allora non avrà problemi ad apparire. Se però un fruttivendolo decidesse di mettersi su twitter per informare i clienti quando gli arrivano le forniture, o apre un sito web dove raccoglie le ordinazioni e magari pubblica le ricette a base di frutta e verdura e paga un seo per apparire in prima posizione, mi spiegate perché non dovrebbe essere premiato?
    Ha investito su se stesso e trovo che non debba essere messo al pari degli altri, perché di fatto non lo è.

    Ci sono settori in cui ci si trova a competere con le grosse multinazionali. Per come la vedo io, se si vuole competere su internet con una multinazionale, senza essere titolari di un'altra multinazionale, o ha sbagliato il seo, o ha sbagliato il cliente. In ogni caso google ha la propria utilità fintanto che manterrà una forte connessione con il mondo reale. Se i risultati dovessero iniziare a distaccarsi molto dalla realtà, sono convinto che yahoo e bing gli ruberebbero tutto il mercato rapidamente... e credo che dentro google lo sappiano bene.


  • Moderatore

    Il fatto è che con l'article marketing si creano contenuti che possono essere veramente utili all'utente.
    I SEO usano questa tecnica per migliorare il posizionamento dei loro siti e questo, a mio modo di vedere, va in contrapposizione con il modo di calcolare il ranking di Google: se vieni linkato da siti autorevoli e che hanno contenuto utile, aumenti di posizione; allo stesso tempo anche se ricevi moltissimi link da siti meno autorevoli e con meno contenuto rilevante, sali un po' meno (SE sali 😉 ).
    Se la tecnica di fare Article Marketing verrà sovrautilizzata (secondo me siamo all'inizio di questa fase), si vanno ad alterare le SERP e quindi non sempre verranno restituiti risultati "per l'utente".
    E ciò non fa certo piacere a Big G. :nonono:
    Secondo me dovrà prendere provvedimenti, tutto sta a vedere in che modo.


  • ModSenior

    @lazzo85 said:

    Il fatto è che con l'article marketing si creano contenuti che possono essere veramente utili all'utente.
    Concordo, spesso si pensa troppo a compiacere gli algoritmi e poco a chi legge.
    Oggi si trovano ancora siti scritti decenni fa nelle prime posizioni perché offrono davvero informazioni utili, al di là della grafica (seconda metà anni 90) o di ogni aspetto web 2.0 / social inesistente.
    @lazzo85 said:

    Se la tecnica di fare Article Marketing verrà sovrautilizzata (secondo me siamo all'inizio di questa fase)
    Dipende dal settore, nel mio è già sovrautilizzato da anni rendendo gli AM l'ennesima cosa da "saltare" con gli occhi, inutile o al massimo per cercare al fondo qualche dato tecnico o tabellina. Se sono pdf poi, ci sono plotoni di hard disk pieni di pdf che non verranno mai letti.
    Hanno però un bel titolo che attrae.
    @lazzo85 said:
    Secondo me dovrà prendere provvedimenti, tutto sta a vedere in che modo.
    Una buona dose di caffeine per ...

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    @vnotarfrancesco said:

    Altro fattore caldo di questi mesi penso sia la voglia di Google di portare dentro le serp "tutto quanto" in modo da poter dare risposte dirette e qui potrebbero avere un gioco fondamentale i microformats (vedi cosa sta accadendo nel settore del turismo).

    Cosa intendi?


  • ModSenior

    Se cerchi "Hotel a nome città" già oggi Google antepone ai risultati organici i risultati di Google Map, con numero di telefono e recensioni. In Usa ha iniziato anche a proporre i prezzi delle camere, proponendosi quindi come motore di ricerca verticale ed entrando in concorrenza con i portali turistici.
    Sta accadendo anche con i libri.

    Valerio Notarfrancesco