• User Attivo

    Sito internazionale, quale e/o quanti domini usare?

    Ciao a tutti, un dilemma, per un sito rivolto ad un mercato internazionale, ovvero in specifici paesi, cosa conviene utilizzare come struttura di dominio?

    Pongo un esempio:
    un sito che ha come riferimento il mercato americano, inglese, tedesco ed italiano, i quali contenuti sono diversi per ogni paese.

    Soluzioni:
    A) dominio principale COM con terzi livelli per le varie nazioni, es:
    it.dominio .com
    us.dominio .com
    uk.dominio .com
    de.dominio .com

    eventualmente ove possibile con redirect del dominio di primo livello (es: dominio .it è reindirizzato su it.dominio .com)

    B) dominio nazionale distinto per ogni sito es:
    www .dominio .it
    www .dominio .us
    www .dominio .co.uk
    www .dominio .de

    con www .dominio .com che fa da collettore per indirizzare gli utenti al dominio localizzato

    C) cartella all'interno del dominio principale con redirect del dominio di primo livello, es:
    www .dominio .com/it
    www .dominio .com/us
    www .dominio .com/uk
    www .dominio .com/de

    dove per esempio, www .dominio .it reindirizza su www .dominio .com/it

    Quale secondo voi è il sistema migliore?
    L'architettura dei siti potrebbe essere anche identica, ma cambiano radicalmente i contenuti, quindi ogni sito avrà il suo proprio database con le proprie tabelle.

    Grazie


  • ModSenior

    Ciao Fabio, la soluzione migliore potrebbe essere la B, ovvero un dominio nazionale distinto per ogni nazione.

    Se il brand è molto famoso e il dominio principale ha un ottimo trust, potresti anche valutare la soluzione C, ovvero quella con le sottocartelle in modo da trasferire parte del valore del dominio principale ai contenuti nazionali ospitati nelle sottocartelle.

    C'è il rovescio della medaglia di quest'ultima soluzione, ovvero che in caso di penalizzazioni ti giochi tutti i siti.
    Ad esempio, se il brand è casa-automobilistica-famosa e Google ti dovesse penalizzare, nel caso A magari rischi solo con il dominio tanto per dire tedesco ma gli altri non vengono penalizzati, mentre nella soluzione C avresti una ricaduta sul business di tutte le filiali (ogni riferimento è puramente voluto).

    Infine trovo un'ottima strategia quella di pianificare contenuti specifici per i singoli mercati, tuttavia in base al cms che utilizzerai puoi anche avere un'unica struttura tecnica (un solo database, un'unica installazione del cms) in modo da ridurre i costi di gestione IT.

    Un ultimo consiglio: nel mercato Usa oggi non puoi trascurare Bing/Yahoo.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Grazie Valerio, anche io penso sia la migliore soluzione quella dei domini singoli, e tenevo come wildcard l'ipotesi A solo per ovviare al fatto che in alcuni paesi il dominio non è registrabile (perchè già registrato da altri), e comunque mantendendo un redirect del tipo da www .dominio .it a it. dominio .com non avrei comunque perso valore sui domini localizzati registrati.

    Un'ultima considerazione:
    in caso di sito in paesi con più lingue (es: Svizzera), trovi utile una divisione in questo modo:
    A)
    www .dominio .ch/it
    www .dominio .ch/de
    www .dominio .ch/fr

    In questo caso il contenuto sarebbe ovviamente duplicato (ma in lingua diversa).
    Oppure sarebbe meglio una soluzione tipo:
    B)
    it. dominio .ch
    de. dominio .ch
    fr. dominio .ch

    penso sia meglio la A però potrei sbagliarmi.


  • ModSenior

    Utilizzerei la prima soluzione, la ( A ), in modo da sfruttare il lavoro di posizionamento che fai per l'intero dominio.
    Con i terzi livelli dovresti invece fare un lavoro seo per ogni singolo sottodominio.

    Attenzione a non usare traduttori automatici.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Ottimo, ti ringrazio dei consigli.
    Sui traduttori automatici non ci sono problemi, il sito sarà diverso nei contenuti per ogni paese quindi i contenuti saranno realizzati direttamente "sul posto".

    Grazie ancora


  • User

    Mi trovo nella seguente situazione:
    Il mio network di siti consiste di 5 siti ognuno con proprio nome a dominio hostato nel server del paese di riferimento nel quale vado a indicizzarmi.
    Quindi ho un .it hostato in italia, un .de hostato in germania, un .nl hostato in olanda, .com in u.s.a. e un .fr in Francia.
    Si tratta infatti di una struttura turistica.Fino ad oggi ho fatto seo sui singoli siti, cercando di posizionarmi per key molto competitive.

    Vorrei oggi però optare per la soluzione di tenermi il dominio più vecchio, ovvero il .it e su quello costruire i vari .it/eng; .it/german..,. per le varie lingue così da avere un solo hosting e un solo cms. Conserverei i vari domini facendo redirect sul .it.
    Vorrei adottare un cms come wordpress e gestire le varie pagina in lingua col componente "wordpress multilingual plugin.
    Che ne pensate
    Questo dubbio mi affligge.Spero in voi come sempre:).Grazie!


  • ModSenior

    @Byron99 said:

    Vorrei oggi però optare per la soluzione di tenermi il dominio più vecchio, ovvero il .it e su quello costruire i vari .it/eng; .it/german..,. per le varie lingue

    Su tutti i domini locali com'è nel tuo caso un .it non puoi impostare la destinazione geografica né per l'intero dominio né per le sue sottocartelle.
    Io terrei tutto così come hai adesso.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Newbie

    Buongiorno a tutti

    M’inserisco in questa discussione, perché ho un’esigenza identica a quella descritta nel post originario da fabiogentile.
    Personalmente sono portato ad adottare la soluzione B (vari domini nazionali), come peraltro suggerito da vnotarfrancesco.
    Vorrei però poter gestire i contenuti mediante un’unica installazione di WordPress, su un solo host e con un solo database.
    La mia idea sarebbe di creare miosito.com in inglese (internazionale) e reindirizzare poi miosito.it e miosito.de ai contenuti in italiano e tedesco residenti, rispettivamente, in miosito.com/it e miosito.com/de.

    A questo punto vorrei sapere:

    1. Un tale reindirizzamento è tecnicamente possibile?
    2. Posto che i contenuti in ing., ita. e ted. non sarebbero speculari (non uno la semplice traduzione dell’altro, ma una localizzazione per il mercato di riferimento), correrei comunque il rischio che Google non li considerasse tre siti diversi, ma la semplice, ingannevole duplicazione di uno stesso sito?

    Vi ringrazio fin d’ora per ogni utile indicazione che vorrete gentilmente fornirmi.


  • ModSenior

    Ciao Nemo Profeta, si, tecnicamente è fattibile ma Io non so darti indicazioni.
    E' un'impostazione sistemistica a livello di DNS.

    Fai solo attenzione che se poi comunque le pagine sono raggiungibili anche dall'url miosito.com/xx allora devi gestire i contenuti duplicati.
    Userei il rel canonical crossdomain.

    Invece non avrai problemi di contenuti duplicati per le traduzioni, anche se fossero solo delle semplici traduzioni.

    Valerio Notarfrancesco


  • User

    @vnotarfrancesco said:

    Su tutti i domini locali com'è nel tuo caso un .it non puoi impostare la destinazione geografica né per l'intero dominio né per le sue sottocartelle.
    Io terrei tutto così come hai adesso.

    Valerio Notarfrancesco
    Ok Grazie Valerio.In effetti dopo anni passati con questo tipo di soluzioni ("un sito per ogni nazione") mi dispiaceva portare tutto sotto un .com e avere le varie sottocartelle (de;/fr....
    Non riesco però a capire quanto e quale vantaggio abbia in più rispetto agli altri concorrenti.Sono uno dei pochi nel mio settore infatti che ha un .de; .fr,.nl ; .ite un .com.
    Si tratta di 5 cms, 5 server, 5 backup e ogni volta che creo un nuovo contenuto si tratta di 5 pubblicazioni...insomma un gran lavoro a cui credevo di ottimizzare i tempi gestendo tutto con un solo cms e un solo sever.
    Se poi hai delle soluzioni per ottimizzare e rendere più professionale la mia gestione di ascolto volentieri.
    Grazie ancora.


  • User Newbie

    Grazie mille della risposta, Valerio. È molto chiaro.

    @vnotarfrancesco said:

    Ciao Nemo Profeta, si, tecnicamente è fattibile ma Io non so darti indicazioni.
    E' un'impostazione sistemistica a livello di DNS.

    Fai solo attenzione che se poi comunque le pagine sono raggiungibili anche dall'url miosito.com/xx allora devi gestire i contenuti duplicati.
    Userei il rel canonical crossdomain.

    Invece non avrai problemi di contenuti duplicati per le traduzioni, anche se fossero solo delle semplici traduzioni.

    Valerio Notarfrancesco


  • ModSenior

    @Byron99 said:

    Se poi hai delle soluzioni per ottimizzare e rendere più professionale la mia gestione di ascolto volentieri.
    Grazie ancora.

    Per Google un dominio locale, quindi un .de oppure una cartella di un dominio globale, ad esempio dominio.com/de, hanno lo stesso valore se alla cartella viene impostata la stessa destinazione geografica.
    Quindi una prima soluzione potrebbe essere quella di usare un unico dominio globale e tante sottocartelle per quante sono le nazioni che si vogliono servire.

    E' anche possibile usare domini locali separati e farli puntare a sottocartelle di un altro dominio globale.
    E' un'impostazione sistemistica fatta con il puntamento dei DNS.
    Questo però è un campo dove non mi addentro e non so darti suggerimenti su come farlo.

    Valerio Notarfrancesco


  • User Newbie

    Ciao Valerio,

    Scusa se mi intrometto nella discussione ma leggendoti mi hai sollevato un dubbio circa un progetto del quale sto facendo le basi. Ho un sito di e-commerce con un blog. Stavo valutando la soluzione B, ovvero registrare un dominio per ogni paese interessato, hostandolo nella nazione di riferimento. Poi avevo in mente di pubblicare gli articoli che scrivo sul sito in italiano (qundi non i prodotti ), in tutte le altre lingue, ma leggendo il tuo "non usare traduttori automatici" mi sono fermato.

    Ovviamente gli articoli sono scritti di mio pugno e non conoscendo tutte le lingue dei paesi di riferimento volevo proprio utilizzare un traduttore automatico.

    è una brutta idea ?


  • ModSenior

    Ciao Rodeny, si, è una brutta idea. Vale ancora quanto scritto anni fa, i contenuti tradotti con tool automatici potrebbero essere interpretati come contenuti auto generati.
    La conseguenza potrebbe essere la rimozione dall'indice di Google delle pagine auto tradotte o dell'intero sito.

    @JohnMu said:

    In general, when we determine that a page contains only auto-generated content, we may remove it from our index. If we determine that the largest part of a site consists of auto-generated content (such as when it's automatically translated and crawled & indexed like that for several languages), then we may opt to remove the whole site from the index. This may sound a bit harsh, but auto-generated content that is created for search engines is a really bad idea and a waste of our resources.
    https://productforums.google.com/forum/?hl=en#!category-topic/webmasters/chit-chat/thnt2ShGjDQ

    Valerio Notarfrancesco


  • User Attivo

    Un consiglio su un dettaglio tecnico/operativo, tenendo in considerazione non solo l'indicizzazione ma anche l'usabilità da parte dell'utente:

    Situazione: sito in tre lingue, con tre domini differenti (.com per l'inglese, .it per l'italiano e .fr per il francese)

    Quando l'utente si collega al .com di default si trova la pagina in inglese, se si collega al .it in italiano ecc.
    In ogni sito sono presenti le icone per permettere all'utente di passare da una lingua all'altra ma... come è meglio gestire questo cambiamento?

    Opzione A:
    L'utente che parte sul .it in italiano, scegliendo (p.es.) la lingua inglese si ritroverà sempre sul sito .it, ma con i contenuti tradotti in inglese

    Opzione B:
    L'utente che parte sul .it in italiano, se sceglie l'inglese si ritroverà un avviso "Ti reindirizzeremo adesso sul nostro .com" e viene quindi reindirizzato sull'altro dominio

    Tecnicamente, realizzare la A o la B è quasi indifferente (in realtà i tre siti si ritrovano nel medesimo hosting, quindi è solo una questione di configurare correttamente Apache ed il relativo CMS).

    Ma, dal punto di vista SEO:

    • con la soluzione B si è sicuri che verranno indicizzati solo i contenuti in una certa lingua, e non c'è pericolo che possano esser "sporcati" con contenuti in altre lingue
    • la A forse è più user-friendly
    • la B inoltre potrebbe forse generare all'utente qualche problema con i cookies (o, se non altro, la necessità di rieffettuare il login sul nuovo sito, con il rischio di non ritrovarsi le credenziali memorizzate nel browser...)

    Che ne pensate?