• User Attivo

    Paid search Vs Seo cosa meglio fare ? Suggerimenti

    Ho trovato questo link spero possa aiutarvi...

    link

    :ciauz:


  • Community Manager

    Direi entrambi perchè il primo può aiutare il secondo e viceversa.

    Dipende se lo si è in grado di fare entrambi 🙂

    Di solito un SEO esclude la prima tecnica, ma da li si possono avere dei risultati interessanti ancora prima di mettere mani alla SEO 😉


  • User

    L'unica conclusione si può trarre è che entrambi metodi portano utenti che completano qualche attività presso il sito di destinazione (la conversione).

    Ma a quali livelli e costi?

    Se abbiamo 150 utenti che arrivano per via dei risultati organici, abbiamo 150 x 3,13% = 4,695 conversioni (si immagina che la gente è più propensa a cliccare sui risultati organici a sinistra ? sono più grande; noi leggiamo da sinistra a destra).

    Nel stesso periodo abbiamo 100 utenti che arrivano mediante pay-per-click: 100 x 3,4% = 3,4 conversioni.

    Ma anche se abbiamo questi dati, quanto ci ha costato questi conversioni? Cioè quanto ho dovuto pagare per l'ottimizzazione organica (e per quanto arco temporale)? Quanto ho dovuto pagare per i 100 click?

    Probabilmente entrambi approcci sono vincenti ? ma occorre la misurazione continua di tutti i fattori per capire il guadagno effettivo in base alle spese fatte. Così si arriva al cosiddetto ROI, return on investment.


  • Bannato Super User

    Sono l'autore della notizia... quando ho scoperto i risultati dello studio non mi sono meravigliato.
    Vivo attivamente da molti anni la realtà e-commerce, quanto è stato scritto non ha fatto altro che confermare quello che vedo ogni giorno. Consiglio un mix dei due sistemi...

    🙂


  • Super User

    Aggiungo anche che il ppc può essere propedeutico al seo.
    Firmi il contratto e ci vuole del tempo prima che il posizionamento si palesi, ecco che il ppc può venirti in aiuto. Poi, quando hai posizionato il sito, puoi diminuire o, addirittura, eliminare l'apporto del ppc.


  • Moderatore

    Sono d'accordo. Ricerca naturale e PPC possono essere propedeutici.

    Anzi, proprio durante l'ultimo adTech due impiegati di Google UK hanno affermato che, per una data key, pur avendo un posizionamento naturale, può essere consigliato affiancare sempre e comunque il PPC.

    Non appena trovo due minuti di tempo riporto nel dettaglio questa affermazione... 😉


  • Super User

    @sitionweb said:

    Anzi, proprio durante l'ultimo adTech due impiegati di Google UK hanno affermato che, per una data key, pur avendo un posizionamento naturale, può essere consigliato affiancare sempre e comunque il PPC.

    Beh, insomma, avendolo detto loro, prenderei l'informazione, come dire, con le pinze! 😄


  • User Attivo

    @sitionweb said:

    Anzi, proprio durante l'ultimo adTech due impiegati di Google UK hanno affermato che, per una data key, pur avendo un posizionamento naturale, può essere consigliato affiancare sempre e comunque il PPC.

    Per forza Google ci guadagna in questo modo:D

    Io sono convinto che il paid search può solo essere d'aiuto ad una completa strategia SEO.

    Solo con l'apporto del paid search nel lungo periodo il costo finale è maggiore, almeno secondo una mia analisi (magari non corretta), .

    Qualcuno dirà perchè? Be semplice. Se un'azienda cura in maniera autonoma la campagna è probabile che utilizzi chiavi inutili che consumano budget mentre invece se si affidano ad un consulente esterno ai costi del paid search va sommato il costo della consulenza.

    L'unico che probabilmente ci guadagna è il consulente che segue il tutto :D, in questo modo ha trovato una fonte inesauribile di lavoro, IMHO.

    Ciaooo:D


  • Super User

    @Catone said:

    Aggiungo anche che il ppc può essere propedeutico al seo.
    Firmi il contratto e ci vuole del tempo prima che il posizionamento si palesi, ecco che il ppc può venirti in aiuto. Poi, quando hai posizionato il sito, puoi diminuire o, addirittura, eliminare l'apporto del ppc.

    Duemila anni di saggezza alle spalle... 😄

    Anche io penso che le due cose possano coesistere, però magari quando arriviamo nelle prime posizioni con una data key togliamola dalle parole comprate con adwords, così risparmiamo un po'.... che mentre in settori poco competitivi il risparmio è trascurabile, se lo fate per alberghi e amenità varie riuscite a risparmiare anche 5-600 eurilli al mese..... 😄


  • User Attivo

    @Ryan Giggs 79 said:

    Duemila anni di saggezza alle spalle... 😄

    Anche io penso che le due cose possano coesistere, però magari quando arriviamo nelle prime posizioni con una data key togliamola dalle parole comprate con adwords, così risparmiamo un po'.... che mentre in settori poco competitivi il risparmio è trascurabile, se lo fate per alberghi e amenità varie riuscite a risparmiare anche 5-600 eurilli al mese..... 😄
    Risparmi si, ma hai circa metà della visibilità messa a disposizione nei risultati Google (1 annuncio su 20 invece che 2) con tutte le conseguenze del caso 😉

    Se ad esempio interessa raggiungere volumi di vendita importanti, tagliare gli investimenti dei canali meno redditizi (Rispetto a quali canali? Rispetto al solo SEO o in un'ottica di promozione combinata online e offline?) può rappresentare addirittura una mossa controproducente.
    :ciauz:


  • User Attivo

    Sono daccordo con Catone, le cose vanno misurate bene ed entrambi vanno usati.

    Probabilmente all'inizio è bene usare il PPC, poi, con la scalata alle SERP, si può abbassare il budget impiegato per il PPC.

    Risparmi si, ma hai circa metà della visibilità messa a disposizione nei risultati Google (1 annuncio su 20 invece che 2) con tutte le conseguenze del caso

    Non è sicuramente conveniente tagliare tutti gli investimenti ma si può sicuramente diminuire il budget e quindi pensare di perdere qualche posizione nel PPC e/o avere meno click al giorno. No?


  • Super User

    @Fuffissima said:

    Risparmi si, ma hai circa metà della visibilità messa a disposizione nei risultati Google (1 annuncio su 20 invece che 2) con tutte le conseguenze del caso 😉

    Se ad esempio interessa raggiungere volumi di vendita importanti, tagliare gli investimenti dei canali meno redditizi (Rispetto a quali canali? Rispetto al solo SEO o in un'ottica di promozione combinata online e offline?) può rappresentare addirittura una mossa controproducente.
    :ciauz:

    Fuffissima ma tu vieni da Vulcano? :lol:
    La logica dei tuoi messaggi è sempre ineccepibile! Quanto ti invidio!!! 🙂
    Però, forse, sei anche abituata a trattare con clienti e progetti di una certa rilevanza e, in questi casi, il tuo ragionamento non fa una piega! 🙂

    Due è certamente meglio di uno, anche che se bisogna sempre considerare se il beneficio di quell'opportunità aggiuntiva è superiore ai costi della stessa.

    Io però pensavo prevalentemente a progetti di piccolo calibro. Serp ridotte, 100k o 200k risultati (prevengo una possibile critica riguardo al fatto che ci possono serp ridotte ma molto competitive: verissimoo, però non nel caso medio) dove la presenza di un secondo annuncio sembra pleonastica e, dove, in genere, il cliente non ha molto budget da investire.

    Ovviamente imho... 😉


  • User Attivo

    @Catone said:

    Due è certamente meglio di uno, anche che se bisogna sempre considerare se il beneficio di quell'opportunità aggiuntiva è superiore ai costi della stessa.
    Ovviamente questo concetto non può che essere alla base di ogni azione di promozione, tutto sta nel definire cosa si intende per beneficio 😉


  • Super User

    @Fuffissima said:

    Ovviamente questo concetto non può che essere alla base di ogni azione di promozione, tutto sta nel definire cosa si intende per beneficio 😉

    Azz, mi ero dimenticato di questo thread, mi provochi? 😄
    Devo riprendermi i libri dell'università e citarti cosa intendo per beneficio?:sbonk:


  • Super User

    @Fuffissima said:

    Risparmi si, ma hai circa metà della visibilità messa a disposizione nei risultati Google (1 annuncio su 20 invece che 2) con tutte le conseguenze del caso 😉

    Se ad esempio interessa raggiungere volumi di vendita importanti, tagliare gli investimenti dei canali meno redditizi (Rispetto a quali canali? Rispetto al solo SEO o in un'ottica di promozione combinata online e offline?) può rappresentare addirittura una mossa controproducente.
    :ciauz:

    Ferma restando l'osservazione fatta dal nostro oratore preferito (ossia se non ci riferiamo a progetti che possono spendere grandi cifre) il discorso è che se io sono eni primi cinque risultati naturali per una chiave, è inutile che quella stessa chiave me la compro con adwords: posso decidere di sospenderla e risparmiare o di investire la stessa cifra acquistando altre chiavi, magari ampliando il range concettuale/semantico e ampliando quindi la portata della mia campagna.
    Anche perchè secondo me è totalmente inutile, se non per levare spazio alla conceoorenza, prendersi una chiave su cui si è nelle prime posizioni, visto che, fa testo uno schema che postò Stuart tempo fa (ma che nn ricordo dove 😄 ) una prima posizione nei risultati naturali equivale a molte molte volte una prima posizione in quelli a pagamento.

    Il discorso che tu fai può essere estto, ma vale la pena investire budget per intercettare anche quella piccola minoranza che clicca sul tuo adwords (con una chiave con cui sei pure posizionato benissimo) invece di risparmiare o intraprendere nuove strade?


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    Direi entrambi perchè il primo può aiutare il secondo e viceversa.

    Dipende se lo si è in grado di fare entrambi 🙂

    Di solito un SEO esclude la prima tecnica, ma da li si possono avere dei risultati interessanti ancora prima di mettere mani alla SEO 😉

    Io utilizzo i risultati pay, per fare un indagine di quale parole chiave vanno usate per il natural search....

    Poi dipende.. alcune key sono talmente competitive che bisogna basarsi sul pay per forza.


  • User Attivo

    @Ryan Giggs 79 said:

    Anche perchè secondo me è totalmente inutile, se non per levare spazio alla conceoorenza, prendersi una chiave su cui si è nelle prime posizioni, visto che, fa testo uno schema che postò Stuart tempo fa (ma che nn ricordo dove 😄 ) una prima posizione nei risultati naturali equivale a molte molte volte una prima posizione in quelli a pagamento.
    Togliere spazio alla concorrenza in prima pagina (SERP o PAY) significa conquistare con facilità percentuali importanti di click (come mostrato negli storici test di eye tracking di Enquiro, citati anche dal nostro Stu).

    Ti invito a riflettere su cosa accade alla distribuzione di click quando in testa ai risultati naturali, evidenziati in azzurrino, sono presenti uno, due o tre annunci AdWords 😉

    @Ryan Giggs 79 said:

    Il discorso che tu fai può essere estto, ma vale la pena investire budget per intercettare anche quella piccola minoranza che clicca sul tuo adwords (con una chiave con cui sei pure posizionato benissimo) invece di risparmiare o intraprendere nuove strade?
    Questo tipo di valutazione dovrebbe essere fatta sempre con numeri alla mano: se una chiave rende molto in termini di volumi (parliamo di volumi relativi e non assoluti) e percentuali di conversioni, decidere di concentrare i propri sforzi altrove potrebbe non essere tanto efficace quanto il presidio di più posizioni disponibili.

    N.B. Ovviamente da questo discorso sono esclusi tutti quei servizi che mirano ad offrire pura visibilità senza curarsi del raggiungimento di obiettivi specifici 😉


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    Ti invito a riflettere su cosa accade alla distribuzione di click quando in testa ai risultati naturali, evidenziati in azzurrino, sono presenti uno, due o tre annunci AdWords 😉

    Concordo, gli utenti ci cliccano di più rispetto a quando è a destra.
    In questo caso conviene tenere sia il pay che i risultati normali.

    Ma concordo anche sul fatto che se gli annunci appaiono sulla colonna destra, conviene tenerli entrambi solo se la chiave è competitiva e porta reali clienti.

    Nel caso di chiavi competitive che non portano clienti, fatte solo per il brand, è meglio investire solo su uno dei due (forse meglio il posizionamento :2:


  • User Attivo

    Premesso che concordo con Fuffissima, resta il fatto che non vi sono due progetti uguali, e che anche se vi fossero c'è sempre il convitato di pietra: i competitori.

    Tanto piu' che tra poco potranno probabilmente biddare sul brand altrui
    http://www.controrete.com/2006/10/14/adwords-possibile-biddare-sui-brands/
    sconvolgendo non poco prassi consolidate e facendo lievitare i costi di protezione del brand.

    In ogni caso imho la premium position nel PpC attualmente in molti casi prende piu' click della prima posizione naturale, a partità di qualità dello snippet, e se i tuoi competitori biddano per raggiungerla, anche tu sei tendenzialmente obbligato a farlo.
    La cosa paradossale è che tra poco sarai obbligato a farlo anche sul tuo brand.

    Purtroppo in un progetto SEO oggi è difficile prescindere dal PpC. I calcoli sulla maggior attrattività del posizionamento naturale e sul suo tasso di credibilità dal lato utente sono stati fatti prima dell'era "premium position".
    Considerate anche che la premium position è imprevedibile e varia anche in base al comportamento dell'utente, se loggato.

    Un bel casino. Di fatto i siti che vivono di visibilità oggi giocano entrambe le leve, anche nel caso di presidio stabile delle prime posizioni in SERP. Molto seccante per i budget magri.

    Ciao.


  • User Attivo

    @Catone said:

    Aggiungo anche che il ppc può essere propedeutico al seo.
    Firmi il contratto e ci vuole del tempo prima che il posizionamento si palesi, ecco che il ppc può venirti in aiuto. Poi, quando hai posizionato il sito, puoi diminuire o, addirittura, eliminare l'apporto del ppc.
    Mi sembra la soluzione + indicata, ma non sono un esperto di webmarketing. Nel marketing tradizionale il mix è composto da diverse percentuali dei fattori, e mi sembra logico che anche in rete valgano gli stessi principi...