• User Attivo

    Come strutturare sito bilingua tenendo conto dei BL: sottodominio o sottocartella?

    Ciao,
    vorrei chiedervi un parere su come strutturare un sito .com, su server italiano, col nome di dominio in inglese, per mostrarne i contenuti in due lingue (italiano e inglese).

    La scelta è tra sottodominio e cartella sullo stesso dominio.

    Fermo restando che, quale che sia la struttura degli URL (it.sito.com o sito.com/it/), ogni versione riceverà link linguisticamente coerenti; dal momento che le due versioni hanno praticamente gli stessi contenuti tradotti (tranne che per la sezione italiana che presenta, giocoforza, alcuni link a siti in inglese); e mettendo sulla home di www.sito.com solo una landing page con la scelta della lingua; secondo voi quale tra queste due scelte è la più vantaggiosa:

    1. dividere il sito in due sottodomini, rendendo le due versioni di fatto indipendenti e con meno rischi di "language misunderstanding" per il dominio, ma diluendo così gli sforzi su due fronti;

    2. tenere tutto sullo stesso dominio in due cartelle separate, promuovendole separatamente in modo da far acquistare al dominio backlink sia da siti italiani che da siti inglesi.

    Nel secondo caso, tenendo sempre conto che i link a IT e EN verrebbero da siti rispettivamente in IT e EN, è concreto il rischio che per l'intero dominio una lingua prevalga sull'altra, penalizzando una delle due lingue?
    Tenendo anche conto delle caratteristiche del dominio (nome inglese .com) e della connettività (italiana)?

    In altre parole, due sezioni di uno stesso dominio possono effettivamente essere viste come in lingua diversa; oppure, al contrario, la lingua è un parametro assegnato al dominio e non alla singola pagina?

    Prima di postare ho [url=http://www.giorgiotave.it/forum/search.php?searchid=51781]cercato sul forum, ma non ho trovato risposte (o link) che dipanassero i miei dubbi...

    Vi ringrazio per la pazienza che avrete avuto 🙂

    P.s. una volta che avremmo trovato la soluzione al problema della struttura, dovrò affrontare la questione dell'interlinking tra le due lingue.


  • Community Manager

    @petro said:

    1. dividere il sito in due sottodomini, rendendo le due versioni di fatto indipendenti e con meno rischi di "language misunderstanding" per il dominio, ma diluendo così gli sforzi su due fronti;

    Questo 🙂

    Io farei in quel modo.


  • User

    @Giorgiotave said:

    Questo 🙂

    Io farei in quel modo.

    Leggo dal sito ranked.it che Cutts ha affermato che, a breve termine, **i sottodomini **verranno declassati al rango di sottocartelle e asseconderanno la regola del 2 e per questa regola ben presto non si potranno avere, grazie all'utilizzo dei sottodomini che lo permettevano, 4 risultati (2 in sottocartelle + 2 da sottodomini) appartenenti allo stesso dominio nella stessa serp. Ritengo, che questa sia una pratica assolutamente giusta al fine di evitare tentativi di monopolizzazioni delle serps.

    Ma mi sorge un dubbio.

    Questo declassamento relegherà secondo voi un sottodominio alla stregua di una sottocartella anche per altri aspetti?

    -A questo punto credete sia ancora conveniente utilizzare un sottodominio per la lingue ( en . nomedomino.com )?

    -Considererà ancora google i sottodomini come domini a se stante con i vari problemi di sandbox e backlinks da costruire per quelli nuovi?

    -Tale declassamento assimilirà definitivamente sottodomini e sottocartelle anche da questo punto di vista e quindi sarà inutile utilizzare un sottodominio al fine di evitare fenomeni di 'language misunderstanding'?

    Ciao Alex