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    La Qualità e il Valore dei Link Artificiali (chiamati da Google non naturali)

    Essendosi sviluppata una buona discussione qui (Link artificiali vs link spontanei: è più chiaro così?) colgo l'occasione per provare ad approfondire insieme il tema dei link artificiali e della loro qualità e del valore.

    Cosa è un link artificiale?

    Partiamo da questa cosa. Essendo in questo contesto, ovvero quello nel quale l'espressione nasce per uno scopo preciso, non possiamo far altro per capirci tutti che affidarci alle linee guida di Google.

    Google li chiama link non naturali.

    E nella sua pagina Schemi di link dice:

    Tutti i link creati per manipolare il PageRank o il ranking di un sito nei risultati di ricerca di Google potrebbero essere considerati parte di uno schema di link e quindi una violazione delle Istruzioni per i webmaster di Google. Ciò include qualsiasi comportamento che manipoli i link al tuo sito o i link in uscita dal tuo sito.

    Usa parole come "tutti" e "qualsiasi". Senza mezzi termini.

    Parla di scambio, acquisto, article marketing fatti apposta, programmi automatici, link tramite contratti, pubblicità camuffata, link con ancora ottimizzata, dirctory di bassa qualità, commenti nei forum con firma ottimizzata.

    Insomma, ci siamo capiti.

    Qual è il problema?

    Il problema ovviamente non è la tecnica in sé, ma l'uso volutamente spammoso che se ne fa. Io potrei usara tranquillamente l'article marketing senza in alcun modo andare a manipolare il PageRank per come lo intende Google.

    In Italia, causa anche il mercato che è piccolo, è difficile ottenere link naturalmente. Le attività social sono inoltre inutili a questo fine.

    Quindi c'è molta difficoltà.

    Per questo motivo ci ritroviamo in un mercato dove ottenere link è strategico.

    Ci sono stati grandi movimenti e ci sono almeno due grandi visioni:

    • chi si è buttato sull PR
    • chi si è buttato sul Content Marketing

    E chi ha integrato entrambi.

    Il resto è rimasto un po' indietro e cerca di resistere in quella zona grigia. Non che PR e Content non possa stare nella zona grigia. Se lo fai bene diventa molto white. Ma se non lo fai bene torni indietro.

    Quindi abbiamo:

    • spam puro
    • black
    • zona grigia
    • pr
    • content marketing
    • white

    Dove ognuna delle cose può tendere verso quella immediatamente vicina.

    Voi che dite? Specifichiamo qualcosa? Aggiungiamo?

    **La qualità e il valore

    **Ora il problema sta nella zona grigia. Quella zona dove una persona ha capito che non può fare determinate cose, non riesce ad andare da nessuna parte e prova a inventarsi robe.

    Allora cerchiamo di elencare le qualità e il valore:

    • deve essere in una zona del web dove non è facile ottenere dei link nello stesso modo
    • il testo usato intorno al link non deve essere ripetuto in altri siti
    • non deve avere un ancor text forzato

    Poi cosa ci mettiamo?

    :ciauz:


  • Super User

    Io la butto lì come sempre in modo provocatorio e sapendo che sarò scambiato per l?ignorantone che in realtà sono ... vedi il caso del video ... più che la firma sui forum che vedo inutile (io al momento su questo forum ho un blog spazzatura come firma che non gestisco da anni e che prima fruttava bei soldini) sui forum si può tentare di aprire una discussione attinente all? argomento del sito è che sia interessante, sperare in un po? di interventi costruttivi e solo dopo mettere un link verso il sito ad una pagina che sia attinente all? argomento della discussione e un? ancortext sempre attinente e non forzata ... poi io la butto lì da ignorante... certo la cosa costa lavoro e sudore .. visto il caldo di questi giorni troppo sudore


  • User Attivo

    Allora, secondo me, prima di tutto, qualora non si disponga di competenze SEO sarebbe meglio evitare di mettere tutto in mano ad un'agenzia, ma lavorarci in sinergia, onde e evitare che i nostri link siano traghettati da articoletti dozzinali, che a causa delle mancate competenze nell'ambito specifico, non aggiungeranno nulla al bagaglio sapienziale di chi li legge, ed a causa di questo, saranno visualizzati per pochi secondi e non raggiungeranno posizioni apprezzabili. Più in generale, non volendo affidarsi ad una agenzia in particolare, credo che la strada migliore sia acquistare guest post, badando bene di farlo su buoni siti (già apprezzati da google) ed attinenti al nostro, oppure generalisti ma che abbiano un filo conduttore con le tematiche del nostro sito, che ne giustifica la presenza. Gli articoli non dovranno essere scritti a "tirar via", tanto per chiudere la transazione e piazzare il link, ma realizzati con pazienza ed amore, con la reale intenzione di aumentare le conoscenze di chi li leggerà. Facilmente, si cade nella convinzione che sia meglio curare i contenuti del proprio sito, e si pubblicano guest post di scarsa qualità sui siti altrui, ma questo è sbagliato e può vanificare la nostra attività di linkbuilding, perché se google si accorge che gli articoli sono di scarsa qualità, declassa il valore dei link che ci sono dentro. Mettendosi nell'ordine di idee di fare le cose per bene, è normale che il tutto risulti anche più naturale, in modo automatico, senza bisogno di andarsi a leggere vademecum seo. Anche i link, tenderanno a cadere nel giusto contesto, senza forzatura alcuna.


  • Moderatore

    Ciao
    io aggiungo che anche usando pesantemente ed ad arte Google Ads posso aumentare il valore del mio Brand facendolo conoscere e quindi falsare le Serp. Diciamoci la verità, Google si trova in una posizione strana gestendo sia Ads che Organico. La situazione è molto più complessa di quello che si può immaginare.


  • Moderatore

    Il lavoro dei professionisti nel settore della crescita di un brand è fondamentale, c'è ancora chi prova a fare "link building fatta in casa" proponendo scambi o tecniche sicuramente prive di efficacia. Detto questo, poter veicolare degli articoli interessanti su portali autorevoli pertinenti all'argomento (io sto lavorando molto bene con le testate locali, ad esempio) è probabilmente la migliore soluzione per poter dare solidità ed efficacia ai... propri link.

    Tra le tecniche manipolative da evitare, metterei anche:

    • proporre XX articoli tutti troppo simili tra loro per contenuti, lunghezza e ancora;
    • pubblicare XX articoli con la stessa ancora tutti assieme;
    • far pubblicare XX contenuti da siti sullo stesso IP (riconducibili quindi allo stesso proprietario);
    • pubblicare XX articoli su network di siti creati solo per vendere link.

  • User Attivo

    @Sermatica said:

    Ciao
    io aggiungo che anche usando pesantemente ed ad arte Google Ads posso aumentare il valore del mio Brand facendolo conoscere e quindi falsare le Serp. Diciamoci la verità, Google si trova in una posizione strana gestendo sia Ads che Organico. La situazione è molto più complessa di quello che si può immaginare.

    Esattamente, google è un grandissimo paraculo, il primo ad essere in forte conflitto di interessi è proprio lui.. che tra l'altro.. sta facendo milioni (se non miliardi) di dollari con le ads delle agenzie che si occupano proprio di linkbuilding.. cioé, da una parte demonizza la costruzione di link non naturali, dall'altra fa i soldi pubblicizzando agenzie che fanno solo quello.. che istituzione di m..


  • User Attivo

    Poste le premesse, possiamo dire che la "zona grigia" non esiste essendo la link building intrinsecamente innaturale.

    Qualità e valore sono quindi l'interpretazione di qualcosa che, secondo noi, "funziona", ma non si sa fino a quando.


  • User

  • Super User

    Non ho letto l?articolo però lo dichiaro ... dopo il video con citazione di Giorgio Taverniti un giorno anche io avrò il mio articolo su Novella2000 e con un link in uscita .. scusate l? OT ma è stato più forte di me


  • User Newbie

    L'off page è troppo determinante per essere lasciato all'aleatorietà dei link spontanei. Pr ok ma non è a buon mercato, servono mesi, non si ha mai certezza dei risultati e quando finalmente ci sono le uscite si ha pochissimo controllo su ciò che viene pubblicato (es. nell'articolo non mettono il link o lo mettono nofollow, molto difficile fargli modificare il pezzo). Per chi ha bisogno di indicizzarsi in tempi non biblici e con budget non faraonici gli strumenti a mio avviso sono altri, pbn e guest posting. Ma ci vogliono 10 occhi, diversi tool e ore e ore di controlli vari prima di trovare i giusti blog o i giusti domini in mezzo al mare magnum di siti tossici o anche solo ininfluenti.
    La seo off page in questo momento storico è certamente grey hat (white hat generalmente dà scarsi risultati, black hat non funziona più).


  • User Attivo

    Se scrivete articolo buoni, su siti buoni, rispettate i tempi non comprando 1 guest al giorno, e sapete come inserire i link in modo naturale, i risultati arrivano eccome.. e non potrebbe essere altrimenti, perché google è quello che cerca.. Dire che questo non funziona è assurdo, e se non funziona, è perché lo fate male.. Troppi link tutti insieme, su siti ininfluenti, articoli insulsi, e link che sembra che urlino al mondo: ehi guardatemi, sono un link a pagamentoooooooooo!!!!!!:eheh: