• Bannato Super User

    Trust Rank

    Dopo un lungo periodo d?assenza... dovuta ad una grossa mole di lavoro torno a postare su questo straordinario forum che ritrovo vivo e vegeto.

    Che ne dite di parlare un poco di trust rank ?

    La mia personale opinione a riguardo è che se pur se ne continui a parlare... il page rank è ormai morto e sepolto ?a favore? dell?ultimo nato di casa GG il TRUST RANK !
    *
    Da quanto mi risulta l?indice di credibilità di un sito* ( frase che a mio avviso semplifica il concetto di trust rank ) ha soppiantato il vecchio buon page-rank e oggi per scalare le serp è molto importante soprattutto essere linkati da siti che abbiano una sorta di ?bollino blu?.

    Ora il problema sembrerebbe essere diventato, quali sono questi siti con il bollino blu ?

    Mi sembra scontato partire da DMOZ, ritengo sia **l?hub principale **è il sito in cui oggi ancora più di ieri è diventato fondamentale esserci e meglio ancora se in + listing.

    Ma poi ? Cosa possiamo fare per trovare altri importanti hub e aumentare il Nostro trust rank ?

    Rispondere a queste domande credo non sia facile... Per la ricerca degli hub partirei ( tralasciando altri nomi noti e scontati, quali directory di yahoo e compagnia briscola ), dai siti che forniscono stabilmente news ufficiali a GG, non credo che l?infame metta online news da siti ?non certificati?, quindi una scansione quotidiana delle news di GG di Nostro interesse potrebbe aiutarci a scovare qualche sito a cui cercare di agganciarci.

    Cercare poi di analizzare i ?siti che linkano siti che ci linkano? e richiedere la recensione in dmoz in + listing di tutti quelli che non sono recensiti, questa strategia aumenterebbe il trust dei ?Nostri back-link? e di conseguenza il Nostro.

    Io ora mi fermo qui... aspetto con ansia le Vostre considerazioni ed eventuali idee in merito.

    :ciauz:


  • Super User

    @Dell'Orto Fabio said:

    Ma poi ? Cosa possiamo fare per trovare altri importanti hub e aumentare il Nostro trust rank ?

    beh, io non so se esiste una tecnica specifica per trovare questi siti.
    pero' credo che ognuno di noi sia in grado di individuare - con un non eccessivo margine di errore - siti trusted nel proprio settore. e quindi, per farlo bisogna conoscere - almeno un pochino 🙂 - il relativo settore.

    sicuramente trovare i siti usati da google news e' un buon inizio. ma non credo possa essere sufficiente.
    e dunque, quali altri criteri adottare per identificare un sito come trusted?

    1. eta' del sito. un sito con 5 anni (o piu', ovviamente) di vita mi sembra un buon candidato.
    2. banalmente, un pagerank "decente". ovvero, almeno PR5, ma non solo in homepage, ma anche in altre pagine/sezioni.
    3. un sito che fa molto traffico. possiamo individuarlo tramite adwords, con la funzionalita' site targeting. quando compare infatti la lista di siti, adwords ci da' un'indicazione di massima sul numero di pageview.

    sicuramente ci sono altri elementi che possiamo sfruttare per individuare un sito trusted. ma vanno comunque incrociati tutti (insomma, non credo proprio sia sufficiente la presenza di uno solo dei suddetti elementi).
    il problema di agire in questo modo e' comunque evidente: prima dobbiamo trovare i siti, e poi dobbiamo valutarli. ma tornando alla mia premessa ("ognuno conosce i grossi siti del proprio settore"), si dovrebbe essere in grado di individuare i siti importanti.


  • Super User

    Parlando da profano del settore 🙂 cmq quoto quello che hai detto, cioè che, anche secondo me, il page rank, anche se non morto e sepolto, ma magari è considerato davvero in maniera marginale rispetto al trust rank.

    Quello che segue magari può sembrare un pensiero trito e ritrito e magari banale, ma secondo me ormai G si basa sui link a tema, ovviamente magari non penalizzando i siti che fanno scambio link non a tema, e terrà conto sopratutto di siti con contenuti di qualità, quindi vado sempre più verso l' idea di, sì stare all' occhio per le keywords con cui vogliamo posizionarci, ma bisognerebbe dare più spazio ai contenuti stessi delle singole pagine, senza preoccuparci troppo ed essere ansiosi se DMOZ ci ha inseriti nella sua dir o meno: per me è solo una conseguenza questa.

    Sempre IMHO naturalmente.
    ... da un KING_Hack che ha appena iniziato a studiachiare il bel mondo del Web Marketing :lol:
    Lasci la parola agli esperti 😉
    :ciauz:


  • Super User

    dici tutte cose corrette, secondo me.

    ma credo che la questione posta da Fabio sia molto piu' concreta di questi ottimi consigli 🙂

    ovvero: invece di raccimolare link a destra e a manca, potrebbero bastarci i link giusti. come capire quali sono i link giusti?

    nel frattempo, mi viene in mente un'altro modo ancora (eppure e' cosi' banale...): ci sono parecchi nostri competitor che hanno ottime posizioni pur non avendo la valanga di link che abbiamo noi. e se fosse perche' hanno proprio quei link giusti? bene, andiamo a cercarli, ed esaminiamoli incrociando gli altri punti sopra citati 🙂


  • Bannato Super User

    Ringrazio Must per e King per la partecipazione e l'interesse ora aspettiamo in serata quegli interventi che sono certo arriveranno subito dopo vedremo di entrare nel vivo delle discussione.

    L'argomento è caldo e molto importante spero di riuscire a suscitare l'interesse di molti.

    🙂


  • User Attivo

    @must said:

    ci sono parecchi nostri competitor che hanno ottime posizioni pur non avendo la valanga di link che abbiamo noi. e se fosse perche' hanno proprio quei link giusti? bene, andiamo a cercarli, ed esaminiamoli incrociando gli altri punti sopra citati 🙂

    Tutto giusto, ma come dare la giusta valutazione alle SERP visto che ci sono migliaia di siti che fanno uso di doors più o meno "birichine" ?

    Mi spiego: Un sito può essere nelle prime posizioni anche solo per aver piazzato quà e là alcune doors con chiavi mirate pur non avendo "in sè" i requisiti per stare in prima di gg. Questo avviene di continuo.
    Diventa un tantino complicato sapere chi è in cima per i link giusti e chi per qualche altro trucchetto

    Franco


  • Super User

    @Dell'Orto Fabio said:

    Ma poi ? Cosa possiamo fare per trovare altri importanti hub e aumentare il Nostro trust rank ?

    Non devono essere necessariamente degli "hub", nel senso di siti che agli occhi del motore servono per individuare altri siti di qualità. Potrebbe trattarsi anche di siti piccoli e con pochi link verso l'esterno, ma considerati risorse di qualità.

    Detto ciò, penso che un buon modo sarebbe quello di analizzare i primi X risultati di una specifica ricerca (magari quelle più generiche), individuarne i backlink e scoprire quali siti offrono più link a quelli dei risultati (ed i siti che offrono link a quelli che offrono link...).

    Nota che la stessa tecnica si usava anni fa per determinare proprio gli hub.

    Giudico improbabile che, dopo anni di evoluzione dell'IR, il TrustRank si riduca al vecchio algoritmo HITS:

    www.nersc.gov/~simon/Papers/hits5.pdf

    www.la-web.org/2003/stamped/30_olmedilla_d.pdf


  • Bannato Super User

    Non devono essere necessariamente degli "hub", nel senso di siti che agli occhi del motore servono per individuare altri siti di qualità. Potrebbe trattarsi anche di siti piccoli e con pochi link verso l'esterno, ma considerati risorse di qualità.

    Questa affermazione di Low, mi spinge a riprendere in considerazione l'idea di sviluppare dei minisiti al fine di autocreare un mini network da cui spingere spingere il dominio principale... che ne dici ?

    🙂

    Ps ... in quanto scrive Low, a cui tutti quanti riconosciamo estrema autorevolezza ( oppure autorevolità :mmm: ... che asino ) pregherei tutti quanti voi di fare attenzione a questo in particolare... siti piccoli e con pochi link verso l'esterno


  • Super User

    alcuni mini siti sono sicuramente utili, e possono condividere tranquillamente lo stesso indirizzo IP.

    se questi siti sono mini ma anche di qualita' riceveranno - e' inevitabile - anche qualche BL, prima o poi. e sara' un BL spontaneo, con tutto quel che ne consegue.
    ovviamente, con sito di qualita' intendo un sito che da vere informazioni utili. essendo poi siti tematizzati su un mini-argomento, non devono sfidare una grossa competizione, e possono quindi diventare IL riferimento per quel piccolo argomento, anche con eccellenti posizionamenti.

    a quel punto sara' facilissimo sfruttare quel minisito per potenziare il sito finale...

    p.s. confermo "autorevolezza" 🙂


  • Bannato Super User

    Bene vedo che se pur giovane il 3d butta bene per non dire benissimo !

    Domanda per tutti !

    Che sia una buona idea veramente questa dei minisiti ?

    E se lo fosse che struttura dare ? Quante Pagine Fare ? Andrebbero Linkati Fra loro ? Il metodo migliore e sicuro per farli recensire in DMOZ ?
    I sito principale dovrebbe ritornare il link ? Se si da quale pagina interna o home page ?

    Bla bla bla bla

    🙂


  • Super User

    @Dell'Orto Fabio said:

    Che sia una buona idea veramente questa dei minisiti ?

    🙂

    beh innoqui mini siti , magari non eccessivamente ottimizzati , da proporre in dmoz e una volta dentro trasformare in qualcosa di più di un siti a tema ma un siti per veicolare utenti e BL validi verso il sito principale 😄

    continuando a rispondere alle tue domande..

    una struttura semplice, una 30ina di pagine , nessun collegamento con il sito principale (almeno inizialmente)


  • Super User

    Un chiarimento sul concetto di "siti piccoli e con pochi link verso l'esterno".

    Quello che intendevo dire è che, a differenza del concetto classico di hub, che identifica siti generalmente corposi e che consigliano molti link, in un nuovo modello come il TrustRank la grandezza del sito e la quantità di link verso l'esterno è più o meno irrilevante.

    Nel senso: anche un sito piccolo e con pochi link verso l'esterno può essere considerato dai motori un'ottima fonte per individuare altri siti di qualità (o altri siti di spam).

    Questo merita una considerazione interessante: visto che nel TrustRank i siti che formano il "seed" sono scelti secondo precisi criteri, il vero obiettivo sarebbe non tanto quello di ottenere link dai siti selezionati bensì quello di creare un sito che, per le sue caratteristiche, possa meritare di entrare tra quelli inizialmente scelti.

    Nota finale: non è possibile che il PageRank sia "morto" lasciando spazio al TrustRank, perché il TrustRank si basa in parte sul PageRank.


  • Super User

    Quello che mi confonde è questo: se è ormai universalmente riconosciuto tra i seo (quelli bravi 😄 ) che il pagerank non ha molta importanza per il posizionamento e, se come dice Low, il Trustrank si basa e deriva dal Pagerank, allora l'equazione dovrebbe essere rispettata: il Trustrank non serve al posizionamento e quindi è meglio contniuare a creare (o tentare di farlo) contenuti unici, interessanti a misura di utente, poi pr o tr quello che viene, viene...

    :bho:


  • Bannato Super User

    La mia opinione è che il mix sia questo:

    la popolarità esterna si calcola con il trust, quella delle pagine interne... altresì importanti con il page.

    🙂


  • User Attivo

    Chi dice che il PR è morto, lo dice perchè non ha siti con PR 7 sulla home e PR 6 sul 50% delle pagine!

    Sono in troppi a cantare inni in memoria di qualcuno che non è morto, solo perchè non hanno modo di provare. Fanno le prove su siti con PR4 e poi proiettano su quelli con PR6.

    Il comportamento di Google non è affatto proporzionale, invece. Vi garantisco che anche solo un PR5 di PR medio su tutte le pagine, con un minimo di anzianità, fa schizzare in cima alle serp come niente altro, ciò che "linka". Non servono trucchi, non servono door, non servono esperimenti. Basta saper scrivere mettendo assieme quelle keyword che secondo Google formano un argomento.

    Riconoscendo il valore del trust rank, comunque, vorrei fare alcune considerazioni, partendo da una premessa. Google ragiona come gli uomini-programmatori che stanno dietro ai suoi algoritmi, che cercano di implementare quello che il buonsenso suggerisce, anche se non sempre ci riescono per problemi di tecnologia.

    1. chi pagherebbe per un dominio che non porta nulla? Se un sito non viene mai aggiornato, ma qualcuno continua a pagarne il dominio, un motivo ci sarà, no?

    2. se un sito ha un tema fortemente specifico per una percentuale altissima delle sue pagine, indipendentemente da quante sono, un motivo ci sarà, no?

    3. se un sito ha una buona LP da molti siti diversi, un motivo ci sarà, no?

    4. se qualcuno ha realizzato un sito che ha tre sole pagine che occupano da sole tutto il dominio, un motivo ci sarà, no?

    5. se un sito piccolissimo, con forte tematizzazione delle pagine, con tema che si ripete uguale sul 100% della pagine ed è riuscito ad entrare in Yahoo, Dmoz, Virgilio, ecc. tutte directory editate da persone, un motivo ci sarà, no?

    Adesso io potrei andare avanti con questa lista ancora per due o tre pagine, ma era solo un esempio. La cosa importante è che un sito è importante in funzione dell'incrocio di varie di queste considerazioni, alcune delle quali apparentemente si negano, ma che legate assieme ad altre diventano coerenti.

    Faccio qualche esempio.
    Non conta che il sito sia grande o piccolo. Se è piccolo ed è entrato in tutte le directory più importanti (non in una sola), pare evidente che ha superato parecchi controlli umani. Si dirà che su alcune directory si paga. Che vuol dire? Pagare è ancora una volta un'attestazione di una certa importanza. Chi pagherebbe per far entrare sistematicamente un sito nelle directory? Inoltre anche pagando, su Yahoo non si ha la garanzia di inserimento...

    Un sito è enorme? Niente da fare, non conta. Se però ha 10 mila pagine tutte con lo stesso tema ed è in una directory, diventa di colpo importante, perchè almeno un controllo anti-spam l'ha superato ed i contenuti sono troppi per essere casuali.

    Un sito esprime il tema in modo completo? Che vuol dire? Che non si tratta di una sola o poche key, ma ci sono tutte quelle che contano per quel tema. Il buon senso dice che non è casuale.

    Ovviamente si può contestare qualcuna di queste considerazioni, ma credo di aver indicato cosa penso, indipendentemente dal caso specifico.

    Vogliamo ora trovare un metodo per cercare quei siti considerati importanti da Google?

    1. un sito che ha rilevanza per molte chiavi attinenti ad un certo tema, mi pare già un ottimo candidato.

    2. un sito che è presente nelle principali directory è un ottimo candidato.

    3. un sito che ha forte tematizzazione, anzianità di servizio, pochi link in uscita (ma non nessuno), è un ottimo candidato.

    4. un sito di chiara ispirazione giornalistica, è un ottimo candidato (come fa a saperlo? c'è modo, c'è modo 😄 )

    Però, Fabio, non stiamo parlando di una cosa di cui s'era già discusso un paio di anni fa in occasione di un incontro a Gazzada, quando si diceva dell'importanza del sito nel suo insieme e non della singola pagina? Ricordi? Già allora era nato il Trust Rank, solo che nessuno lo chiamava così 😄


  • Super User

    So che questo post non aggiunge nessun valore al thread, ma voglio complimentarmi con FradeFra per questo post che secondo me è uno di quelli da stampare ed "appendersi davanti alla scrivania".

    Quoto tutto 🙂


  • Bannato Super User

    Il know how di Francesco non lo scopriamo certo noi... mi associo a Beke

    🙂


  • User

    @Dell'Orto Fabio said:

    dai siti che forniscono stabilmente news ufficiali a GG, non credo che l?infame metta online news da siti ?non certificati?,

    Mica vero: un mio sito di news è stato bannato per un anno (nessun risultato neppure cercando il nome del dominio ed accessi azzerati da G) ma le news continuavano a comparire regolarmente su Google News (e di conseguenza gli accessi).


  • Super User

    Cari Beke e Fabio, mi associo ad entrambi 🙂

    D'altra parte e' da tempo che mi appendo di questi post sulle scrivanie; ve ne passo uno che conoscete sperando di non alterare equilibri arcaici:
    http://www.velocipedi-equestri.com/VE_da_Fradefra.htm


  • Super User

    @fradefra said:

    Si dirà che su alcune directory si paga. Che vuol dire? Pagare è ancora una volta un'attestazione di una certa importanza.

    Sono d'accordo su tutte le osservazioni che hai fatto tranne che quella quotata, perché motori di ricerca diversi valutano diversamente la disponibilità economica (e di solo questo si tratta) del proprietario di un sito web.

    Se esistono motori che rifiutano persino le indicizzazioni a pagamento (indicizzazioni, nemmeno posizionamento) per non voler dare una priorità a chi ha una disponibilità economica maggiore, dubito fortemente che gli stessi motori siano poi propensi ad inserire tra i fattori positivamente influenti la capacità economica di un proprietario di acquistare spazi promozionali nelle directory. Se lo facessero, non sarebbero coerenti.