• Community Manager

    Inizieremo a posizionare le chiavi inesistenti?

    Il Titolo è provocatorio 🙂

    Ma in futuro potremmo essere in grado di avere dei dati riguardanti il nostro sito o le chiavi che ci interessano ricercate dagli utenti sui motori di ricerca, ma che non hanno avuto nessun riscontro.

    Oggi, con questa frase mi ha accolto Google:

    **Tuttavia, sono presenti risultati provenienti dai siti web correlati - La features l'ho messa qui.

    Provate** con questa ricerca

    image

    Bello, stanno cercando di dare risposte ai loro utenti correlate, anche in quelle occasioni che non c'è niente.

    Per ora stanno risolvendo la correlazione con gli url (forse si riesce già a tracciare un accesso di questo tipo, per i siti che fanno decine di migliaia di accessi unici al giorno, potrebbe risultare utile).

    Chissà...un giorno saranno in grado di suggerire qualcosa anche per le chiavi che offrono 0 risultati?

    Che ne dite? :ciauz:


  • Super User

    non la vedo impossibile: già ora quando torna 0 risultati e pensa ci sia un mispelling prova a correggerlo. il passo successivo sarebbe fornire i risultati stessi del suo tentativo di correzione. Più facile allora che cercheremo di posizionarci su espansioni ancora più grosse delle attuali dei nostri set di keyword, non proprio su quelle inventate 🙂


  • User Attivo

    @Tambu said:

    già ora quando torna 0 risultati e pensa ci sia un mispelling prova a correggerlo

    non solo quando ci sono zero risultati... anche quando ci sono comunque risultati ma riconosce il possibile errore (come macintosh, sono in tantissimi che sbagliano e mettono h un po d'appertutto)


  • User Attivo

    Titolo effettivamente provocatorio, un thread molto, molto interessante.

    La risposta? Boh, direi che anzichè ottimizzare un sito “per le keyword” (esistenti o inesistenti che siano) andiamo nella direzione di non ottimizzarlo (almeno per keyword o gruppo di keyword particolari). Siccome gli algoritmi semantici (e quindi anche quelli che eliminano misspeling) diventano sempre più furbi (il fenomeno segnato da Giorgio è una delle tante prove), ci allontaniamo dal pensiero “che parole inserire per salire”, arrivando alla conclusione che ci fa chiedere “in che contesto appaiano”. In realtà gli algoritmi, soprattutto nei settori competitivi dove ci sono tantissimi documenti “ottimizzati”, non sono ancora così avanzati da poterci permette di scrivere il testo senza fare attenzione alle parole chiave e essere nei primi posti.

    Come sfrutteremo allora le proposte correlate con il nulla? Credo che la risposta sia “non le sfrutteremo”. Semplicemente impareremo a smettere di “sfruttare” il motore di ricerca e cominceremo ancora di più a “salire con il motore di ricerca”.