• Community Manager

    SMO o DAO: le nuove frontiere del SEO

    SMO: **Social Media Optimization

    **Luca Conti su Pandemia dice:

    Al Web 2.0 Expo di Berlino ho avuto modo di assistere alìd un workshop tenuto da Marcus Tandler, un ragazzo veramente pazzo con tante idee rispetto al posizionamento sui motori di ricerca. Parte dell'intervento è stato dedicato ai social media, prendendo Digg come esempio.

    La slide di quell'intervento la trovate qui, segnalata anche come Materiale Didattico di approfondimento da Luca nella sua pagina del Convegno GT.

    Vorrei sapere cosa ne pensano gli utenti della Social Media Optimization, come e dove si stanno muovendo 🙂

    :ciauz:


  • User Attivo

    nella sua slide il tizio consiglia di stare alla larga dalle web directories,chissa per quale motivo..

    ahauau sometimes alcohol is the answer,sto tizio è fuori


  • Super User

    Direi che è qualcosa di ormai evidente da un pò di tempo.

    Nel mondo anglofono può portare molti visitatori diretti, sia per questioni linguistiche che di notorietà di digg et similia.

    Da noi sta iniziando ad ingranare ma la potenziale odiens è molto più ridotta.

    C'è però da dire che, se i visitatori diretti possono essere relativamente pochi, è pur sempre un potenziale mezzo di promozione anche dal punto di vista seo.
    Non per il link diretto, che spesso è in redirect o nofollow, ma per i link che si possono conquistare sui siti dei lettori.

    Poi è un sistema molto democratico, seppure ancora influenzabile, perchè chiunque(anche senza sapere che vuol dire seo) può farsi conoscere nel mondo, basta proporre argomenti interessanti.

    Questo è il punto principale, la caratteristica peculiare dei sistemi di social.


  • User Attivo

    @Giorgiotave said:

    SMO: **Social Media Optimization

    **Luca Conti su Pandemia dice:

    La slide di quell'intervento la trovate qui, segnalata anche come Materiale Didattico di approfondimento da Luca nella sua pagina del Convegno GT.

    Vorrei sapere cosa ne pensano gli utenti della Social Media Optimization, come e dove si stanno muovendo 🙂

    :ciauz:

    Sarebbe bello avere anche una registrazione di cosa viene detto, sopratutto come mai evitare i classici metodi di link building. :bho:


  • User Attivo

    Comunque per quanto riguarda il SMO, mi sono "consorziato" con una dozzina di persone relative all'internet marketing e abbiamo creato un documento condiviso online dove ognuno posta i propri link e ogni appartenente al gruppo fa social networking (stumble, piuttosto che altro).


  • User Attivo

    Sicuramente Social Media Optmization è uno dei fronti pubblicitari più interessanti. Infatti la pubblicità diventa sempre più contestualizzata, e nel caso di servizi social, può essere associata alle persone che conosciamo (e quindi ci fidiamo), che crea un immenso valore verso il proprio brand. Basta guardare i [URL=http://www.rankfirst.info/public/post/social-ads-facebook-316.asp]social ads di facebook per sentire la loro potenza. Per quanto riguarda la “optimization” credo che il web marketing si sposta sempre dal lato tecnico verso lato marketing / pr. Per tanto in futuro anzi che di ottimizzazione parleremo semplicemente di una campagna web marketing vera e propria (chiamiamola “Social marketing”).


  • Community Manager

    Interessante il post di Simone.

    Per quanto riguarda la pubblicità, io muoio dalla voglia di studiare il sistema, pensando solo alle interazioni che può avere un profilo utente dove dichiara i suoi interessi con i tag 😄

    Per il SEO, credo che siamo veramente all'inizio. Occorre ancora fare esperienza, parecchia, in Italia.

    Ho in mente qualcosa, spero di stupirvi presto 😉


  • Moderatore

    @Giorgiotave said:

    Per il SEO, credo che siamo veramente all'inizio. Occorre ancora fare esperienza, parecchia, in Italia.

    Ho in mente qualcosa, spero di stupirvi presto 😉

    Risuscito questo weekly 3D di quasi un anno fa.

    :smile5:

    Si introduceva la SMO.

    E il caro Giorgio aveva già iniziato ad elaborare l'idea - credo - che ora si va a concretizzare nel Social GT, di prossimo battesimo.

    Sicuramente avrà studiato vari aspetti della galassia dei Social Media.

    Ma sono certo che anche molti forumisti hanno acquisito maggiore conoscenza in proposito.

    Ricordo il contributo di Alan Curtis sulla "potenza del social bookmarking", proprio in seguito al seo contest della scorsa primavera [vedi l'e-book sul seo contest].

    Insomma... magari "qualcosa è cambiato", anche solo in 11 mesi.

    Che ne dite?


  • Community Manager

    Io dico che è cambiato tantissimo.

    Innanzitutto si sta rafforzando l'idea dell'essere presenti sui Social (tutti :2: da un punto di vista Marketing.

    Inoltre, stanno venendo alla ribalta sempre più questi Social, facendo sempre più notizia.

    Le ultime statistiche dicono che c'è più gente nei Social che nei siti Porno.

    Le statistiche mondiali del traffico mostrano come nei primi 10 siti web più visitati ci siano parecchi Social.

    Non per niente abbiamo aperto il forum sul Social Media Marketing 😄


  • Moderatore

    @Giorgiotave said:

    Le ultime statistiche dicono che c'è più gente nei Social che nei siti Porno.
    **** 😄

    😮

    Il sorpasso!! Finalmente direi... bella notizia.

    Non dico che sia un momento di svolta verso "un web migliore"... ma ci si avvicina molto, almeno.

    :smile5:


  • Community Manager

    Resuscitiamo questo thread per un aggiornamento 😄

    Da anni Cesarino Morellato porta avanti una campagna agli eventi gt parlando di DAO, digital asset optimization 🙂

    Una settimana fa una cosa del genere è stata detta da Mashable.com.

    Oggi aggiorno quindi il titolo della discussione che da "SMO: la nuova frontiera del SEO" diventa "SMO o DAO: le nuove frontiere del SEO".


  • User Attivo

    è un dato di fatto oramai il passato alla DAO

    Il web si è evoluto e chi ci lavora sopra si è adeguato (o è morto).


  • User

    @Giorgiotave said:

    Resuscitiamo questo thread per un aggiornamento 😄

    Da anni Cesarino Morellato porta avanti una campagna agli eventi gt parlando di DAO, digital asset optimization 🙂

    Oggi aggiorno quindi il titolo della discussione che da "SMO: la nuova frontiera del SEO" diventa "SMO o DAO: le nuove frontiere del SEO".

    Mi sento chiamato in causa 😄
    Secondo me SMO è parte del DAO come lo è il SEO. Però aldilà delle sigle quello che mi preme sottolineare è che siamo vivendo un cambiamento.
    Poi chiamiamolo come volete (certo DAO ha il suo bel perchè 😉 ) importante che inizamo a pensarlo come metodo di approccio diverso. Basta con intervenire a progetto iniziato e fare del SEO su di un sito, come si monta un portapacchi su di un'auto troppo piccola per le esigenze della nuova famiglia. Lo so bene che non è semplice che le aziende ci chiamano, "dopo" che hanno fatto i disastri, ma dobbiamo iniziare tutti insieme ad acculturare i clienti.
    Adesso il Social tira e quindi ci si si buttano tutti. Il problema è che pensano sia semplice, che non necessiti di professionalità, sbagliato!!
    i casi Actimel, Ebay/alfaromeo, Mastella ecc lo testimoniano. Noi (sigla che volete) abbiamo una grande opportunità, perchè questi mezzi; FB,ff, T e forum li usiamo, sappiamo quali sono i meccanismi le difficoltà.
    I clienti spesso non hanno mai postato, non sanno nemmeno cos'è un post. Pensano di porter moderare, censurando, cancellando e facendo utenti fake senza prevedere le conseguenze.
    Sono molto contento che se ne parli, ho visto nasce il telex e l'ho visto morire. Ho visto nascere il fax e quello si è MORTO, il fax è MORTO!! Il SEO il WEB non li ho mai visti così in buona salute 🙂

    Ciao e scusate se mi sono dilungato, ma mi accaloro 😄


  • Community Manager

    Una citazione di Enrico Altavilla in un mio post che elogiava le capacità SEO Italiale:

    Se i SEO italiani si rendessero conto di quanto valgono le proprie capacità, potrebbero far evolvere il SEM in Italia.

    Io sostenevo che per fare questo ci vuole un movimento culturale, Enrico un "movimento imprenditoriale".

    Qualsiasi cosa sia...il forum gt ha i mezzi per farlo 🙂


  • ModSenior

    @Giorgiotave said:

    Io sostenevo che per fare questo ci vuole un movimento culturale, Enrico un "movimento imprenditoriale".
    Mi scuso in anticipo se il mio commento potrà risultare eccessivamente duro, ma scrivo ignorando il filo logico di Enrico Altavilla quindi il mio è solo uno scambio di vedute in generale e non un attacco diretto che non avrei motivo di fare.

    Penso che ci voglia un movimento culturale e non imprenditoriale per far evolvere non solo il SEM in Italia ma proprio tutta la cultura di Marketing e Manageriale che c'è in quella "M" e che in molte delle piccole e medie imprese nostrane manca oppure è distorta da abitudini e convinzione errate e che purtroppo viene trasmessa di padre in figlio senza che questi ultimi interrompano il ciclo del malus gestio.

    Un movimento imprenditoriale può muoversi in due direzioni, o come proposta commerciale ed è quello che più o meno ognuno di noi fa, oppure come movimento di informazione di categoria come ad esempio gli incontri per sviluppare determinate tematiche organizzate dall'Unione Industriale, Confcommercio o altre associazioni di categoria.

    Nel primo caso, ovvero come proposta commerciale, il cambiamento avviene quando la conoscenza di un brand esce dalla cerchia di persone interessate che costituiscono la sua nicchia e diventa popolare nell'"Oceano Blu".
    Esempio Intel: oggi un imprenditore senza particolari conoscenze tecniche può andare a comprare o richiedere un'offerta chiedendo voglio un computer con processore Intel perché il nome del brand ha un significato anche al di fuori degli addetti al settore.
    Seo e Sem non godono, ancora, di questa immagine tra il grande pubblico degli imprenditori quindi oggi non possiamo contare su questo fattore.

    Poi abbiamo le iniziative organizzate dalle associazioni di categoria, ovvero il secondo caso; queste purtroppo producono un basso impatto reale nella cultura aziendale, ad esempio tutti gli sforzi promossi per l'adozione di una gestione aziendale per processi non hanno sortito affatto il cambio culturale di cui tutte le aziende avrebbero bisogno. Anche la Marcegaglia ha parlato in pubblico e ha scritto introduzioni a testi e manuali ma senza riuscire a scalfire la corazza degli imprenditori italiani.

    Ad esempio tu gli dici che marketing significa pensare alle esigenze del cliente e invece loro te lo scrivono solo sulla "brosciur" e non cambiano niente, oppure le famose cartoline per i feedback le fanno perché è un obbligo della ISO! e non per sapere come la pensano il loro clienti e migliorare i prodotti. Poi queste distorsioni comunicative e produttive te le fanno anche mettere sul sito web amplificando il tutto.

    Un movimento culturale invece ha la possibilità di formare dal basso, non è percepito nè come un'attività di vendita da parte di un'azienda, nè come come una lezione dall'alto su come condurre la propria azienda. Ha quindi la strada aperta per poter entrare sia nelle teste degli imprenditori sia delle future classi dirigenziali.
    Soddisfa le esigenze di imparare cose nuove, di fare da sè, di risparmiare, e permette di capire l'impegno e il valore dietro ai progetti SEM.

    Sicuramente è una strada più lunga, ma le altre iniziative fino ad adesso non hanno dato i frutti che tutti auspicavano ecco perché penso che solo un movimento culturale possa far evolvere il SEM e una vera cultura di marketing in Italia, con e senza web davanti.
    🙂

    Valerio Notarfrancesco