• User Attivo

    Creare un network di siti di appoggio.

    Ho letto l'interessantissima guida di Stuart, in particolare mi ha colpito la parte relativa al network di siti:
    http://www.googlerank.com/ita/guida-posizionamento/network-siti-internet.html

    Ho compreso perfettamente l'importanza che si può ottenere creando un network di siti, e so che è una tecnica molto utilizzata da molti portali, e mi piacerebbe cimentarmi subito ma non mi è chiara una cosa che viene affermata all'interno della guida: "Creare un network di siti non è complicato".

    IN parte è vero in quanto è FACILE procurarsi un nome a dominio e uno SPAZIO web a basso costo (xxxxx) ed un CMS open source che permetta una buona indicizzazione e che sia graficamente bella(wordpress).

    E' invece DIFFICILE trovare i contenuti per riempilarla.

    Solitamente inserisco all'interno del sito principale tutti i contenuti che riesco a reperire in quando mi spiacerebbe "sprecarli" per inserirli all'interno di siti "civetta".

    Allora ti chiedo:

    1. I contenuti possono essere gli stessi presenti nel sito principale, li devo modificare o devono essere presi ex novo?
    2. Di quante pagine devono essere composti i siti del network?
    3. Devono essere aggiornati i contenuti di questi siti oppure è sufficiente lasciarli li?
    4. Dopo una prima segnalazioni a motori di ricerca e portali e dopo aver affettuato un linkaggio a siti a tema con un buon page rank il lavoro è finito e devo solo aspettare Oppure occorre un continuo lavoro di ricerca di siti con i quali effettuare uno scambio link e un continuo lavoro di segnalazione ai portali e motori di ricerca?
    5. Il contenuto inserito all'interno di ogni singola pagina deve essere fatto per fornire del contenuto fruibile dagli utenti (deve avere un senso compiuto dall'inizio alla fine) oppure basta inserire brevi paragrafi copiati qua e la da qualche sito e mischiati tra di loro.

    In ultimo una piattaforma come wordpress ed hosting su aruba possono andare bene come suluzione per creare siti di appoggio? Hai qualche altra soluzione da consigliarmi?

    fuocorosso


  • Super User

    Ti chiedo anticipatamente scusa se risponderò un po' a caso.

    Una piattaforma come wordpress ed hosting su aruba possono andare bene come suluzione per creare siti di appoggio?

    Se hai intenzione di dare vita, o migliorare, o integrare, un progetto web serio (qualsiasi esso sia), dimenticati dell'esistenza di xxxxx. Per ragioni non irrilevanti. Il primo è che i server che ospitano i siti internet sono sovraffollati, oltre l'umanamente concepibile. Secondo, lo scrivo per esperienza diretta, tra i siti ospitati c'è una vera e propria promiscuità: al punto che se un sito internet ospitato sulla tua stessa macchina compie degli errori di programmazione, e questi errori vengono giudicati dall'admin 'pericolosi', tutti i siti ospitati vanno offline. Terzo l'interprete PHP è installato come CGI e non come modulo di Apache: questo fa sì che molte applicazioni per funzionare richiedano interventi manuali (per la correzione dei permessi su file e directory); questo aspetto, se hai intenzione di installare un content manager, non può essere sottovalutato. Ultimo, ma non meno importante: la banda che ti viene venduta come 'illimitata', illimitata non è. E' sufficiente un aumento di traffico, oltre le previsioni dei server admin e la banda ti viene subito ridotta.

    Se non ci credi, guarda qui:

    Diverso il discorso se pensi di scegliere un housing o virtual housing, ma anche in questo caso le offerte reperibili su internet sono talmente tante (anche a prezzi più contenuti) che sarai in grado di portare altrove la tua attenzione.

    IN parte è vero in quanto è FACILE procurarsi un nome a dominio e uno SPAZIO web a basso costo (aruba) ed un CMS open source che permetta una buona indicizzazione e che sia graficamente bella(wordpress). E' invece DIFFICILE trovare i contenuti per riempirla.

    Innanzitutto devo precisare che chi adotta la tecnica del site networking si presume abbia GIA' un'elevata quantità di contenuti da pubblicare o implementare. Sia che questi contenuti siano omogenei (argomento - tema1 + tema2 + tema3 + temaN) che eterogenei (argomento1 + argomento2 + argomento3 + argomentoN).

    Solitamente inserisco all'interno del sito principale tutti i contenuti che riesco a reperire in quando mi spiacerebbe "sprecarli" per inserirli all'interno di siti "civetta".

    Condivisibile, ma parti con l'attitudine sbagliata.
    Mi spiego. Il tuo network, piccolo o grande che sia, deve essere composto da siti VERI, seppur 'minori'. Non considerare sprecati i contenuti che andrai ad inserire nei siti secondari. Ciò che ti proponi di creare è appunto un sito principale (hub) e una serie di filiali il cui scopo è di incrementare la rilevanza del sito maggiore. Il tuo approccio potrebbe portarti a creare dei doorway site, che oltre ad essere potenzialmente dannosi (crosslinking, duplicated sites) per il tuo sito principale, non ti faranno ottenere l'effetto desiderato.

    1. I contenuti possono essere gli stessi presenti nel sito principale, li devo modificare o devono essere presi ex novo?

    I contenuti devono essere 'a tema' con quelli del sito principale, ma devono essere unici. Unici rispetto al sito principale e rispetto alle altre filiali.

    1. Di quante pagine devono essere composti i siti del network?

    Da un minimo di 1 ad un massimo di infinite pagine. Più a fondo riuscirai a trattare il tema secondario e più rilevanza avrà il sito secondario e maggior peso avranno i collegamenti al sito principale. Più pagine (fatte bene), più possibilità di comparire nelle serp's, più possibilità che un utente approdi al sito principale.

    1. Devono essere aggiornati i contenuti di questi siti oppure è sufficiente lasciarli li?

    Di norma i siti si aggiornano no? 😉
    Ovviamente usare questa tecnica non deve necessariamente significare una quadruplicazione del già complesso lavoro di gestione di un sito internet. Un minimo di aggiornamento, anche sporadico, delle filiali è richiesto. Anche solo a livello di upload. Oppure puoi inserire degli elementi randomici nelle pagine (tipo random text o random Rss, ma usa PHP e non javascript), in modo che Google indicizzi sempre pagine diverse, e quindi apparentemente aggiornate.

    4)Dopo una prima segnalazioni a motori di ricerca e portali e dopo aver affettuato un linkaggio a siti a tema con un buon page rank il lavoro è finito e devo solo aspettare Oppure occorre un continuo lavoro di ricerca di siti con i quali effettuare uno scambio link e un continuo lavoro di segnalazione ai portali e motori di ricerca?

    Il lavoro non finisce mai. Anche se dopo gli stadi iniziali, diminuisce. Al punto 4 hai descritto ciò che quotidianamente o quasi, ogni webmaster fa per il suo sito: promozione, ricerca, iscrizioni in directory ecc. In misura minore dovrai farlo anche per i siti secondari.

    1. Il contenuto inserito all'interno di ogni singola pagina deve essere fatto per fornire del contenuto fruibile dagli utenti (deve avere un senso compiuto dall'inizio alla fine) oppure basta inserire brevi paragrafi copiati qua e la da qualche sito e mischiati tra di loro.

    Ovviamente, i siti secondari devono essere siti veri e propri. Che un utente possa visitare. Ricorda che se vorrai iscrivere i siti filiali a directory generiche o specifiche, ci sarà sempre un operatore-persona-fisica che visiona il tuo lavoro. E se è vero che è possibile 'ingannare' gli spider, è impossibile farlo con gli esseri umani.
    Anche qui devo ricordarti che non devi pensare di creare doorway site.
    Per quanto riguarda i contenuti, non c'è un consiglio unico e sempre valido che posso darti. L'importante è che non siano duplicati (cioè stesso codice, stessi testi, stessi tag) rispetto ad eventuali contenuti del sito principale o rispetto ad altri siti secondari.

    In'ultima istanza, un paio di consigli.

    a. Se possibile non acquistare domini/spazi web dallo stesso ISP. Fai una ricerca, magari sul mercato statunitense. Per i siti secondari non è necessario scegliere opzioni onerose come i'IP statico/unico. Basta un pacchetto base dominio + spazio web, magari con supporto PHP.

    b. Non usare redirezioni automatiche di nessun genere. Nè con javascript, nè con VB, nè con Php nè tantomeno usando un htaccess. Il traffico DAI siti secondari AL sito principale deve essere volontario.

    c. Il lavoro può sembrare più 'complesso' del previsto, ma non sottovalutare l'ipotesi 'site network'. Anche per una questione di LSI (latent semantic indexing), che pare stia prendendo sempre più forma all'interno dei processi di indicizzazione e valutazione di Google, in futuro 'potrebbe' -condizionale obbligatorio- essere necessario incrementare la rilevanza del proprio sito tramite distaccamenti specializzati dello stesso.

    Spero di esserti stato di aiuto,
    Cordialmente, Stuart


  • User Attivo

    Grazie stuart sei stato chiarissimo.

    E' per fare questo network di siti si possono utilizzare domini di terso livello presenti sullo stesso sito?

    web.site.com
    itc.site.com
    apache.site.com
    ..

    fuocorosso


  • Super User

    ciao Stuart benvenuto 🙂

    ho editato i vostri post eliminando il nome dell'hoster

    nella sezione motori di ricerca è in genere i vari hoster vengono nominati tranquillamente evitando però considerazioni personali (+ o - provate)

    in questo caso ho ritenuto giusto l'edit.

    se sono necessari chiarimenti contattatemi tranquillamente in pvt come da regolamento.

    ciao 🙂


  • Super User

    Francorosso,

    E' per fare questo network di siti si possono utilizzare domini di terso livello presenti sullo stesso sito?

    E' una pratica che fanno molti network e portali, ma nelle fasi iniziali, anche per provare diversi hosting e verificare quali siano i più performanti e facilmente trovabili dagli spider, ti consiglio diversi domini e diversi ISP. La 'simulazione', se mi passi il termine, di tanti siti correlati dallo stesso argomento trattato, che si collegano tra loro, sarà più credibile ed efficace.

    Rinzi,

    ciao Stuart benvenuto,
    ho editato i vostri post eliminando il nome dell'hoster
    nella sezione motori di ricerca è in genere i vari hoster vengono nominati tranquillamente evitando però considerazioni personali (+ o - provate)
    in questo caso ho ritenuto giusto l'edit.

    Ti ringrazio per il benvenuto 🙂

    Per quanto riguarda l'edit, hai il diritto/dovere di fare qualsiasi cosa al fine di preservare la tranquillità del Forum, quindi nessun problema da parte mia nell'accettarlo. Anzi, mi scuso per la leggerezza con cui ho dettagliato tale considerazione sull'hoster.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    I network di siti, seppur offrono interessanti spinte al posizionamento, sono attualmente sotto l'occhio vigile di vari motori, Google in particolare.

    Vari network sono stati gravemente penalizzati. La tecnica è quindi considerata, in questo momento, molto molto rischiosa. Occorre essere sicuri di saperla ben padroneggiare.

    Con ciò non voglio dire di non farlo, ma solo far presente il rischio della cosa.


  • Bannato Super User

    Intervengo per sottolineare l'importanza che potrebbe assumere questa discussione.

    Vale almeno dieci volte rispetto ad altre dedicate a fattori per il posizionamento ormai obsoleti.

    Qualche settimana proposi su queste pagine di parlarne di +

    Sarebbe molto interessante avere degli esempi tangibili di network di siti, anche se credo molto difficile che ci riusciremo...

    😄


  • Super User

    Vari network sono stati gravemente penalizzati. La tecnica è quindi considerata, in questo momento, molto molto rischiosa. Occorre essere sicuri di saperla ben padroneggiare.

    Ciò è assai vero per quanto riguarda l'uso e abuso che molti siti hanno fatto dei sottodomini [keyword.dominio.com ; keyword2.dominio.com e così via...]

    Usando gli accorgimenti suggeriti (contenuti unici, domini diversi, ISP diversi, linkaggio reciproco che parte SOLO DOPO un minimo di promozione) i rischi di penalizzazione sono assai ridotti, direi minimi.

    In poche parole, tu webmaster sai di aver realizzato un network, ma non è la stessa cosa che penseranno i motori di ricerca. Parallelamente, parlandone in questi termini si potrebbe pensare che è un metodo disonesto per tentare di scalare le serps: chi ha una pletoria di contenuti disponibili da offrire, non fa nulla di sbagliato se decide di suddividere contenuti unici in più domini.

    Che poi di fatto sia un 'artificio' per migliorare il proprio ranking, e che quindi si debba fare molta attenzione OK, ma questo vale per qualsiasi intervento ad hoc che si fa per ottimizzare la propria attività online.

    Cordialmente,
    Stuart


  • User Attivo

    @Stuart said:

    Vari network sono stati gravemente penalizzati. La tecnica è quindi considerata, in questo momento, molto molto rischiosa. Occorre essere sicuri di saperla ben padroneggiare.

    Ciò è assai vero per quanto riguarda l'uso e abuso che molti siti hanno fatto dei sottodomini [keyword.dominio.com ; keyword2.dominio.com e così via...]

    Usando gli accorgimenti suggeriti (contenuti unici, domini diversi, ISP diversi, linkaggio reciproco che parte SOLO DOPO un minimo di promozione) i rischi di penalizzazione sono assai ridotti, direi minimi.

    In poche parole, tu webmaster sai di aver realizzato un network, ma non è la stessa cosa che penseranno i motori di ricerca. Parallelamente, parlandone in questi termini si potrebbe pensare che è un metodo disonesto per tentare di scalare le serps: chi ha una pletoria di contenuti disponibili da offrire, non fa nulla di sbagliato se decide di suddividere contenuti unici in più domini.

    Che poi di fatto sia un 'artificio' per migliorare il proprio ranking, e che quindi si debba fare molta attenzione OK, ma questo vale per qualsiasi intervento ad hoc che si fa per ottimizzare la propria attività online.

    Cordialmente,
    Stuart

    Sono d'accordo. Quello che volevo dire, infatti, è proprio questo. Un network di siti non è un progetto di due mesi di lavoro. Si comincia a lavorare oggi, per avere i risultati tra due anni.
    Occorre un'organizzazione, un metodo, gente che gestisca i contenuti, progetto di direzione di tutti i link, valutazione di quali sono i siti madre ed i siti satelliti, ecc. ecc.

    Come dice Stuard, se ben fatto, non vi sono pericoli. Non si improvvisa, però.


  • Super User

    l'argomento sta entrando nel vivo dell'interesse 😄

    ancora una volta viene rimarcato il concetto che il primissimo fattore da considerare e sviluppare per il posizionamento di un sito sono i contenuti.

    se ragioniamo in "piccolo" pensiamo a directory e pagine.

    se ragioniamo in un modo un po' più grande come dimensioni ragioniamo in siti, directory e pagine.

    a questo punto lancio una domanda.

    il sito madre dovrà essere costruito pensandolo ad un aggregatore di siti quindi con link in entrata ed in uscita verso i siti satellite (MONOTEMATICI) o lo costruiamo come un sito vero e proprio, con contenuti ma di un tema generalistico per poi scendere nel dettaglio di ogni aspetto con i siti satellite?

    mi spiego con un esempio perchè scrivo da cani.

    caso 1:

    parliamo di patate, il sito madre ha 1 pagina per ogni tipologia di patate e su questa ha il link al sito satellite che parla della specifica tipologia.

    in questo caso il sito madre non ha molti contenuti e tutto viene detto e scritto nei siti satellite.
    I siti satellite hanno uno o più link verso il sito madre per tornare al "menu principale"

    caso 2:
    il sito madre parla della patata in generale, le sue proprietà, le diverse tipologie e ne fa una breve introduzione etc etc etc

    in questo caso il sito madre ha un link verso il sito satellite ma inteso come un approfondimento di un tema già parzialmente trattato.

    un'idea di quale sia la soluzione che adotterei ce l'ho ma... mi piacerebbe vedere se viene ribaltata subito.


  • User Attivo

    @ Tymba
    Come strutturare un network di siti, non è una risposta standard, ma dipende molto dall'obiettivo che si vuol raggiungere, dal fatto che debba essere più visibile il sito madre o i suoi singoli (o uno) dei siti satellite, dall'entià di rischio che si intende accettare in funzione della performance raggiunta, dall'albero di conoscenza dei contenuti di cui si dispone e che si vogliono pubblicare, dal numero di siti in tutto e tante altre cose.

    In generale, comunque, molto ma molto generale, l'opzione uno che proponi è quella più rischiosa, quella che i motori si accingono a "beccare" e che alcuni già "beccano" e penalizzano. Bisognerebbe entrare molto nel merito, però, per darti questa risposta.

    Bisogna anche aggiungere un'altra cosa. Sui network di siti, si potrebbe organizzare un seminario e trovarci in 20 senza due persone con la stessa idea. Sono cose molto delicate e i pareri sono diversi e contrastanti, ognuna con motivazioni pro e contro.


  • Super User

    la vedo come un sito A (il principale) che sviluppa interametne i contenuti trattati.

    dei siti B, C, D,.n che a loro volta sviluppano l'argomento con testi unici.

    i siti satelliti sono sganciati completamente con il sito principale (A) e tra di loro.

    raggiunta popolarità tutti i siti satellita linkano A 😄


  • Super User

    ancora una volta viene rimarcato il concetto che il primissimo fattore da considerare e sviluppare per il posizionamento di un sito sono i contenuti.

    Assolutamente. Senza contenuti non esiste rilevanza. Inoltre è molto più facile ottimizzare un sito ricco di risorse piuttosto che un sito che ne è carente. Ed è mia opinione che un progetto web che offre contenuti interessanti, ben organizzati (in directory), con efficaci link interni e sui testi (al di là dei motori di ricerca, l' ipertesto è il principio cardine di internet) ha già da solo svolto il 70% dell'ottimizzazione.

    Fondamentalmente esistono due approcci possibili quando si crea un network. La scelta della metodologia ideale dipende essenzialmente dalla tipologia di contenuti di cui si dispone.
    Nell'esempio della PATATA fatto da Tymba, rientriamo nel caso in cui si ha una 'macrocategoria', suddivisa in 'microcategorie'. Diverso sarebbe stato se l'esempio fosse stato la VERDURA: avremmo avuto una macrocategoria (Verdura), sottocategorie (patate, carote, spinaci) e microcategorie (patate dolci, patate amare, carote lunghe, carote gialle, spinaci freschi, spinaci surgelati ecc ecc). In questo caso l'approccio sarebbe stato diverso.

    Comunque limitiamo a tre i temi trattabili:
    a. patate dolci;
    b. patate medie;
    c. patate amare;

    e ovviamente,

    X. patate.

    1. Creo 3 siti internet, a , b, c. Non è necessario che siano i 'siti dell'anno' in fatto di grafica e multimedialità. In teoria potrebbero essere anche siti monopagina, non è importante ai fini dell'esempio; l'importante è che siano siti che almeno in apparenza possano stare in piedi da soli: un home page, contatti, pagine secondarie, nessuna pagina 'under construction', nessun link rotto, nessuna redirezione automatica e così via...
      a. parlerà di patate dolci, b. parlerà di patate medie, c. parlerà di patate amare.
      Finiti e pubblicati online, si porrà in essere quel processo ormai obbligatorio che è la promozione: iscrizione ai motori di ricerca, inserimento in directory, scambi link, le solite cose insomma.

    Nel frattempo (dato che l'inserimento in Google è quasi immediato ma l'effetto Sandbox e l'attribuzione di un pagerank richiedono un po' di tempo) avrò iniziato a costruire il sito X. Che non solo parla di patate in generale, ma tratta dettagliatamente di patate dolci, amare, medie. Tanto dettagliatamente che quando viene pubblicato online (e anche il sito X dovrà beneficiare di un minimo di promozione) i webmaster dei siti a, b, c, che nel frattempo si erano linkati tra di loro non possono fare altro che CITARE/VOTARE (con link testuali) il sito X come fonte autorevole.

    Spiegando la struttura in modo grafico:

    image

    Dalla struttura soprariportata si nota che il sito X (principale) non linka mai i siti secondari. Si limita a beneficiare dei 'voti' provenienti dai siti secondari.

    Condizioni:

    1. il sito X ha contenuti relativi a patate dolci, amare, e medie.
    2. Tali contenuti sono molto più estesi e dettagliati rispetto a quelli contenuti nei siti a, b, c.
    3. a, b, c, linkano sia l'home page che determinate pagine secondarie di X
    4. sia X che abc hanno contenuti unici

    Previsioni:

    Ricerche relative a 'patate dolci' o 'patate amare' o 'patate medie', dovrebbero restituire nelle serp (in ordine di comparsa tra i risultati) prima il sito X e poi, dipendentemente dall'ottimizzazione, i siti a, b, c.

    Come ho detto all'inizio di post, essendo il tema PATATE relativamente limitato, in una situazione reale preferirei che il mio sito principale fosse PASSIVO (ossia che si facesse linkare ma non linkasse). Se l'esempio fosse stato sulla verdura, avrei agito diversamente.

    Ma, preciso, questo è pertinente ad un mio personale approccio al problema, sarà interessante vedere come altre persone lo affronterebbero o affronteranno.

    Cordialmente,
    Stuart


  • Super User

    la mia non era una domanda bensì una provocazione 🙂 e la risposta non poteva essere che "dipende" ed è quella che avevo in testa.

    lo schema proposto da stuart lo userei se decidessi di fare veramente un network di siti per parlare di un argomento.

    ma veramente ci sono dei casi (tranne FORSE microsoft, fiat e qualche altro) che hanno bisogno di un network per presentare contenuti?

    nelle realtà medio piccole quali siamo noi (almeno credo la maggior parte) si pensa al network con lo scopo di dare una spinta al posizionamento. in questo caso io non farei link tra i siti satellite.
    non fare nemmeno link dal sito madre verso i siti satellite.

    svilupperei semplicemente dei siti satellite, monotematici come fossero siti singoli, passati 4-5 mesi comincerei a fare degli articoli che presentano 1-2 link verso il sito madre.
    per ogni sito cercherei un hosting diverso (quindi ip, server tutto diverso).
    possibilmente anche i nomi degli intestatari ma... fare le cose "fuori legge" non mi piace granchè quindi niente nomi falsi, se non ci riesco in questo aspetto peccherò nella strategia.


  • User

    l'esempio di stuart è secondo me molto valido.

    Dato che i siti satelliti possono avere anche solo contenuti senza alcuna grafica o fronzoli, si ha un bel risparmio di tempo!

    Non è necessario un dominio di primo livello per i siti satelliti.

    Ci sono tantissimi hosting free americani, nei quali magari si può registrare un sottodominio con key italiane interessanti ma non ancora utilizzate, avendo un vantaggio nel posizionamento (e uno a livello di portafogli).

    Se la tematica trattata è abbastanza ampia si possono fare vari network:
    uno che spinge la home...ed altri che spingono le varie sezioni.

    A mio avviso è fondamentale che i siti satellite non siano linkati tra loro....

    Anche se i siti satellite hanno un basso pagerank, forniscono dei link a tema....che aumentano il trust rank del sito principale....e questo a google piace molto....

    se ho detto qualche idiozia correggetemi.

    ps ho letto la tua guida stuart...davvero tanti complimenti...mi hai dato diversi spunti molto interessanti


  • Super User

    un sito anche se satellite, anche se piccolo ha bisogno di tempo per lo sviluppo.
    personalmente non ne ho talmente tanto a disposizione da potermi permettere di fare un sito soltanto per posizionarne un altro.

    se decido di pubblicare un sito questo deve essere a "reddito" ovvero deve avere la sua funzione ben precisa che va oltre il posizionamento di un altro.

    Sono dell'idea che creare una rete di 3-4 siti sia un'operazione fuori dalla portata di una persona sola a meno che questa non ci si dedichi intensamente per uno o due anni.


  • User Attivo

    il network è molto importante. basta vedere quello di studio cappello.


  • User

    posso portare la mia eseperienza io lavoro con circa 80 siti che linkano poi il sito principale tutti i siti sono sulla stessa macchina e vi posso assicurare che molto utile avere un bel network

    i siti hanno alcune pagine punatano a servizi del principale

    naturalmente ha senso se avete un progetto in mano altrimenti secondo me è possibile fare 4-5 mini siti che si appoggino al principale


  • User Attivo

    Secondo il mio modesto parere la creazione di un network che ruoti intorno ad un sito madre, almeno sulla carta, potrebbe essere una buona soluzione poichè alla fine non si farà altro che simulare dei link in entrata, che non sempre è possibile avere (anche se sono rari i casi) o che risultano essere di quantità modeste secondo le nostre percezioni.

    Sappiamo praticamente tutti che le visite dei ragnetti ci arrivano in discreta parte da un percorso di link che partono da altri siti, già posizionati, che alla fine li condurranno al nostro neonato sitarello o cmq da far crescere ancora. Dunque nella testa di chi si deve occupare di questa crescita, scatta l' idea di crearsi una serie di siti satellite, che faranno accellerare questo processo..

    Sempre secondo il mio parere la maniera ideale per crearsi questo network senza autolesionarsi rimane quello di non far insospettire i MdR che si sia creato una struttura d' appoggio per favorirsi; pertanto i contenuti dovranno essere validi e relativi all' argomento e alle parole chiave che avremo cura di far "comparire" nell' URL dei siti satellite che andremo ad acquistare ad hoc, la grafica dovrà essere diversa per ogni sito e non troppo pesante, il codice semplice e pulito per ogniuno, per quanto riguarda l' hosting appoggerei i siti su diversi provider meglio se anche fuori dall' Italia e magari intestandoli a propietari diversi.

    Per i link li gestirei in modo che i satelliti puntino tutti al sito madre ma senza scambi reciproci, farei poi linkare i satelliti da altri siti a tema di altri webmaster (es. sito del webmaster 1 link verso satellite A, sito del webmaster2 link a satellite B ecc..) Inoltre i contenuti dei satelliti e del madre andrebbero aggiornati periodicamente... tanto per non far insospettire i MdR della loro staticità.

    Ecco secondo me seguendo queste regole si potrebbe ottenere qualcosa di buono ... ma come qualcuno ha scritto se siamo la Fiat o la Microsoft oppure abbiamo tantissimo tempo da dedicare ad un solo sito la cosa è fatibile... per quanto mi riguarda i siti che gestisco sono di piccole aziende familiari o medie imprese e non credo che la cosa sia poi realizzabile, anche per mancanza di contenuti testuali ...

    ma sopratttutto un mega lavoro che richiede tutto questo impegno quanto lo dovrei far pagare?? la risp. è che solo chi è economicamente dotato (magari anche meno di FIAT e Microsoft) può permetterselo.... senza poi escludere i rischi che tali operazioni potrebbero cmq portare (fattore da non dimenticare)


  • User

    Io sono realista e quoto ciò che ha detto Tymba. Vedo che anche Jerry è d'accordo sulla dispendiosità del progetto.

    Oltretutto un network ben nascosto, come qui è stato detto (ip diversii e quindi provider diversi, niente link reciproci, etc.) escluderebbe a priori la possibilità di utilizzare adsense.