• User Newbie

    Chiarimenti seconda attività

    Salve a tutti, sono un nuovo iscritto.. ho provato a leggere diversi post sul forum ma mi è rimasta una confusione non indifferente sui dubbi che ho riguardo alcuni argomenti.
    Io sono lavoratore dipendente presso un'azienda, il mio cud è di circa 20000 euro/anno; ho una rendita da un appartamento di circa 2000 euro/anno: la cifra che serve ad essere inquadrato in uno scaglione irpef è la somma di tali voci se non ho altre attività in corso?

    E se volessi intraprendere una seconda attività (con reddito annuo minore di 5000 euro) quanto potrei guadagnare senza finire nello scaglione irpef successivo (e quindi più tassato)?


  • User Attivo

    Considerato che da 15.000 euro a 28.000 euro l'aliquota irpef è del 27%, nel caso di un reddito inferiore a 5.000 euro annui non ti farebbe passare allo scaglione progressivo. Considera che il funzionamento delle aliquote per scaglione comporta l'applicazione dell'aliquota successiva, pari al 38%, soltanto sulla parte di reddito che supera 28.000 euro.
    Se questa seconda attività ha le caratteristiche per essere considerata occasionale non c'è bisogno di aprire partita iva e versare i contributi previdenziale.


  • User Newbie

    Ah ok, grazie dell'informazione... Ma per ogni eventuale cliente dovrei stipulare una sorta di contratto per ogni prestazione?
    E alla fine, se non ho capito male, per clienti privati basterebbe rilasciare una ricevuta non fiscale, mentre per aziende la ricevuta deve essere fiscale..o sono in errore?

    Ad esempio, nel caso di un medico che esercita anche in proprio (avente quindi partita IVA), dovrei rilasciare una ricevuta fiscale?


  • User Attivo

    In caso di prestazione occasionale si emette una ricevuta semplice, con applicazione della marca da bollo di 1,81 euro se l'importo supera i 77 euro. Un fac simile di questa si trova nel topic principale di questa sottosezione. Se il cliente è un soggetto partita Iva è tenuto a effettuare la ritenuta del 20% sul tuo compenso.
    Per quanto riguarda il contratto dipende dal tipo di attività che svolgeresti, se è opportuno stipularlo o meno, e comunque quest'ultima non è una questione fiscale ma più che altro legale.


  • User Newbie

    Si l'ho salvato quel fac-simile, grazie; quindi su un lavoro da 100 Euro lordi ad esempio, 20 euro sarebbero trattenuti per l'iva (20 %), il resto sarebbe il mio netto?
    Non ho capito agli atti pratici quella ritenuta d'acconto di un soggetto con partita IVA come va ad influire sul mio netto:

    • Netto = 100 (lordo) - 20% IVA - 20 % ritenuta d'acconto?

    Per un privato invece Netto = 100 (lordo) - 20% IVA?

    Al commercialista poi dovrò semplicemente portare tutte le ricevute che ho fatto nell'arco dell'anno se ho afferrato.