• User Newbie

    Un impiegato... autonomo.

    Buongiorno al forum.

    Avrei un quesito da sottoporre a chiunque sappia e voglia rispondermi.
    Attualmente lavoro come impiegato amministrativo contabile, ma a gennaio mi troverò a spasso. Contratto interinale rulez.
    Nel frattempo mi è stato proposto da parte di alcuni agenti immobiliari di collaborare con loro. Questi signori -ad oggi ognuno di loro lavora senza collaboratori- avrebbero necessità di una persona che possa seguire alcuni aspetti amministrativi nei rispettivi uffici, nonchè la visita coi clienti presso gli immobili. Niente attività di ricerca, beninteso.
    La Grande Domanda: è possibile aprire p.iva fatturando come "prestazione di servizi", re-inventandosi in una sorta di impiegato free-lance (in attesa di tempi e proposte migliori, chiaramente)?
    Esistono forme di collaborazione simili?
    O contribuiscono a peggiorare una già malsana flessibilità, a danno del lavoro dipendente che invece andrebbe nuovamente tutelato?

    Da una domanda, un dibattito. ;D

    Grazie a chi vorrà dire la propria.


  • User Attivo

    Salve,

    è assolutamente possibile aprire la partita Iva e svolgere attività di consulenza amministrativa, o qualsiasi altra attività di fornitura servizi.
    E' evidente che tale "inquadramento" è da intendersi come un lavoro autonomo, pertanto non emergerà nessun vincolo a carico della società (datore di lavoro /cliente).

    E' legittimo pensare che sia l'ultima frontiera della "flessibilità", ma devo constatare che tale impostazione è sempre più frequente.

    Saluti


  • User Newbie

    Buonasera, grazie per la risposta.

    @ST_Consulenze said:

    Salve,

    è assolutamente possibile aprire la partita Iva e svolgere attività di consulenza amministrativa, o qualsiasi altra attività di fornitura servizi.
    E' evidente che tale "inquadramento" è da intendersi come un lavoro autonomo, pertanto non emergerà nessun vincolo a carico della società (datore di lavoro /cliente).

    Immagino sia comunque possibile stipulare un contratto che prevede una collaborazione generica continuativa.

    E' legittimo pensare che sia l'ultima frontiera della "flessibilità", ma devo constatare che tale impostazione è sempre più frequente.

    Saluti

    Davvero?