• Bannato User Attivo

    Info specifiche su partita iva con regime dei contribuenti minimi

    Salve a tutti. Sono un impiegato part time e come secondo lavoro svolgo l'attività di web designer. I clienti stanno aumentando quindi nasce l'esigenza di aprire la partita iva, come mi è stato consigliato, con il regime dei contribuenti minimi. Avrei alcune domande che mi sono sorte leggendo qua e là su internet. Incollo di seguito gli spezzoni di testo per i quali sarei felice se mi poteste dare delle delucidazioni:

    L?esenzione IVA vale sia sui ricavi, sia sui costi; questo significa che un contribuente in ?regime dei minimi? emette le fatture senza IVA ma non può scaricare l?imposta sul valore aggiunto pagata per gli acquisti; c?è quindi esenzione IVA sui ricavi e divieto di detrazione IVA sugli acquisti.
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    Dal punto di vista legato alla pressione fiscale, il forfettone comporta innanzitutto uno svantaggio chiaro e pesante: l?impossibilità assoluta di detrarre l?IVA sugli acquisti (e magari di pagare le rettifiche sulle detrazioni già effettuate, ai sensi dell?art. 19-bis-2). Lo svantaggio è in parte compensato dal fatto che l?IVA indetraibile diviene costo deducibile nel calcolo dell?imposta sostitutiva dell?IRPEF, ma il sollievo è nettamente minore (per l?esattezza, aritmeticamente è pari ad un quinto).[/quote]

    Significa che posso scaricare solo l'imponibile delle spese che avrei? Cioè se a fine anno ho fatturato 10000 euro e ne ho spesi 2000, devo scorporare ai 2000 ? il 20% e detrarli dai 10000?
    Cosa significa che l'iva indetraibile diviene costo deducibile nel calcolo dell'imposta sostitutiva dell'irpef?

    Ecco un esempio di fattura che emette il contribuente minimo:
    Supponiamo che il nostro imprenditore deisderi emettere una fattura netta di 1500 euro. Nella fattura ci sarà un 4% di contributo previdenziale e la ritenuta d?acconto deve essere calcolata anche su questo contributo del 4%:
    Compenso 1802,88 ?
    C.P. 4% 72,12 ?
    Totale 1875,00 ?
    R.A. 20% 375,00 ?
    Netto 1500,00 ?
    Imposta di bollo 1,81 euro
    Un chiarimento rilevante fornito con la circ. Agenzia delle Entrate 28.1.2008 n. 7 (§ 6.4, quesito a) riguarda l?obbligo di assoggettare all?imposta di bollo (1,81 euro) le fatture emesse dal contribuente minimo, se di importo superiore a 77,47.

    Mi è stato detto che aderendo al regime dei contribuenti minimi, le mie fatture non sarebbero dovute essere ritenute d'acconto e avrebbero dovuto contenere solo l'imponibile, poichè non sono soggetto ad iva. Qui sopra invece dice diversamente. Come devo comportarmi quindi? E cosa vuol dire quel 4% di contributo previdenziale?


  • Moderatore

    1- Non avresti problemi di iva detrabile o indetraibile perché per te l'iva è comunque e sempre un costo. La tratti come parte del costo del bene o servizio che acquisti.

    2- Le prestazioni professionali nel regime dei minimi seguono la regola generale: applichi la ritenuta d'acconto del 20%. Il 4% è ciò che devi applicare perché iscritto alla gestione separata: la ritenuta va calcolata anche su quel 4% perché ha natura di ricavo.