• User Newbie

    Regime dei minimi: c'è speranza che le leggi vengano adeguate alla situazione reale?

    Salve a tutti.

    Innanzi tutto, vorrei ringraziare tutto il forum per il suo essere faro luminoso nelle tenebre burocratiche fiscali italiane.

    Scrivo questo post perchè è un annetto che mi sto informando sulle regole che vigono in materia di partita iva e... mi sto esaurendo.

    Vi scrivo anche perchè ho preso appuntamento con un commercialista (l'ennesimo) e vorrei sperare che sia quello definitivo... ma qualcosa mi fa presupporre il peggio.

    Ho consultato una decina di commercialisti: ce ne fosse stato uno che mi avesse detto esattamente le stesse cose di un altro.

    Uno mi dice che le spese previdenziali sono deducibili; l'altro mi dice di no.
    Uno mi dice che le spese per l'affitto del locale dell'attività concorrono al raggiungimento della soglia dei 15mila euro in tre anni; l'altro dice che non influiscono (in particolare l'ultimo, quello del prossimo appuntamento, sostiene la seconda tesi).
    Uno mi dice che la percentuale dell'irpef è del 23; l'altro del 25.

    La cosa che mi fa travasare più bile è proprio la questione dell'affitto.
    So che ne avete già parlato qua e là nel forum, ma mi chiedo se non ci sia in atto un aggiustamento della legge in proposito o diverse interpretazioni, perchè l'articolo parla di "beni acquistati, anche in locazione"... ho appena letto un'interpretazione che suggeriva che l'affitto del locale non ha lo scopo di acquistare il locale, quindi non dovrebbe rientrare nella casistica.

    Un'altra cosa che mi chiedo è se il forfettino (quello con l'aliquota al 10%) esista ancora oppure no: anche qui ho ricevuto pareri discordanti e il materiale che ho trovato in rete non mi ha chiarito la situazione.

    Ho anche tentato di chiamare l'agenzia delle entrate, e vorrei esprimere un profondo disappunto per il fatto che il call center non sia accessibile da rete mobile: noi per una scelta personale abbiamo deciso di non avvalerci di telecom e delle sue pessime infrastrutture... non so se il numero del call center sia un numero verde, ma almeno un numero a tariffazione normale per i cellulari o il voip potrebbero attivarlo!

    Grazie mille a chi potrà chiarire qualche punto di quanto sopra, almeno vado dal commercialista meno arrabbiata e con le idee più definite e potrò valutare se avvalermi della sua consulenza o meno.
    Saluti.


  • Consiglio Direttivo

    Ciao mupanza e Benvenuta nel Forum GT 🙂
    Come potrai notare non sono un commercialista, e quindi scusami se dico corbellerie.
    Innanzitutto mi sconcerta sentire che argomenti chiari siano comunque interpretati da molti professionisti che in teoria dovrebbero sapere.

    Posso dirti le mie certezze... e spero di avere conferma da uno dei nostri eccellenti commercialisti che seguono il nostro forum. 🙂

    • Con il regime dei minimi i contributi previdenziali sono deducibili.
    • Le spese di affitto dei locali da quanto so io concorrono (purtroppo) nel tetto di 15000 annui.
      -L'imposta sostitutiva è del 20% (23% e 25% sono pure idiozie!)
    • Il regime delle nuove iniziative (quello dell'imposta sostitutiva del 10%) è ancora vivo e vegeto.

    Spero di esserti stato di aiuto. :ciauz:


  • User Newbie

    Ciao Lorenzo, grazie per la risposta.

    Nel frattempo ho spulciato in lungo e in largo il forum e ho trovato riscontri a quello che hai detto.

    E' vero, al posto dell'irpef c'è l'imposta sostitutiva al 20%: mi sono confusa col regime semplificato (che sto cercando di studiare perchè tanto è lì che si andrà a finire).

    A questo punto però ci sarebbe da capire, dato che la ritenuta d'acconto, prevista per il libero professionista, è un anticipo sull'irpef e nei minimi c'è l'imposta sostitutiva, se al momento della dichiarazione essa possa essere detratta, come si fa per il regime semplificato, o se il 20% si paga tutto.

    Mi rimane un forte dubbio sulle nuove iniziative al 10% perchè ho trovato proprio sul forum il testo della legge che dice che il regime dei minimi va a sostituire altri regimi agevolati precenti di cui agli articoli tal dei tali, uno dei quali, googlando, è proprio il forfettino.

    Boh, attendiamo responsi.

    Grazie.


  • User Attivo

    Salve mupanza,
    nel regime dei minimi la ritenuta trattenuta del 20%, la porti in detrazione dell'imposta sostitutiva. Tra l'altro, poichè la ritenuta d'acconto è calcolata sull'imponibile fatturato mentre l'imposta sostitutiva è calcolata sulla differenza tra ricavi (imponibile fatturato) e costi, generalmente una parte della ritenuta d'acconto ti andrà a coprire le altre imposte o contributi.
    Il cosiddetto forfettino è il regime delle nuove iniziative produttive.
    Quello che posso dirti in base alla mia esperienza come professionista, è che non sempre il regime delle nuove iniziative produttive (10%) risulta essere conveniente rispetto addirittura al regime semplificato.


  • User Newbie

    Grazie Siantona.
    In effetti uno dovrebbe valutare insieme al commercialista di fiducia quale sia il regime fiscale più adatto alla sua situazione... a trovarlo, il suddetto: se parti con uno che ti dà già informazioni sbagliate, è dura fidarsi quando ti dice "adotta questo". Sigh.

    Grazie mille, buona serata.


  • User Attivo

    [...]


  • Super User

    Confermo che il "forfettino" esiste ancora, e che prima di buttarsi su di esso o sul "forfettone" è bene fare proiezioni sui redditi attesi, le spese deducibili, l'IVA sugli acquisti eccetera.
    Anche da pochissimo ho incontrato un giovane ingegnere che ha sgranato tanto d'occhi quando gli ho detto che l'aliquota è solo un fattore (e spesso nemmeno il principale) per misurare la convenienza di un regime rispetto ad un altro.
    Uno dice: "forfettone = 20%, regime ordinario = 23%, il primo conviene di più".

    Magari fosse così semplice!


  • User Attivo

    Confermo OEJ,
    non è facile individuare quale regime sia migliore di un altro se non si conoscono le proiezioni dei redditi attesi e le spese da sostenere.