• Chiarezza su gestione separata

    Salve a tutti.
    Ho partita iva a regime dei minimi con iscrizione alla gestione separata INPS.
    Aperta a dicembre 2014 con 0 fatturato per l'anno 2014.
    Ho iniziato a fatturare nel 2015 quindi mi accingevo a presentare il primo modello unico con delle cifre che non fossero 0:dull: (l'anno scorso ho ovviamente presentato il modello ma era tutto uno 0!)
    Tuttavia sono sopraggiunti i dubbi sulla gestione separata.
    Ero convinto che il versamento fosse successivo alla presentazione di UNICO, quindi dopo settembre.
    Invece avrei dovuto già pagare a giugno 2016?
    Quanto? Avendo presentato modello UNICO a 0 l'anno precedente...
    A titolo di esempio poniamo che in questo UNICO 2016, nel riquadro LM abbia:
    totale componenti positivi: 1000?
    totale negativi: 0 (non avendo acquistato beni strumentali che erano già in mio possesso)

    potete aiutarmi?
    grazie


  • Moderatore

    ciao andrea22k,
    con un reddito da "minimo" di € 1.000 avresti dovuto pagare Inps gestione separata quest'estate per € 280 circa come saldo + € 112 come primo acconto.
    A novembre dovresti pagare il secondo acconto di € 112.
    Saluti


  • User Attivo

    Vorrei versare gli acconti alla gestione separata INPS 2017 (professionista in regime dei minimi) con il metodo previsionale. Al 30/6 verserei il 40% del saldo 2016 (ripo LM 6 Redditi 2017) mentre a novembre, accertato con buona precisione il presunto reddito 2017 (inferiore al 2016) verserei la differenza fra l?80% dei contributi calcolati sul reddito presunto e quanto versato a giugno.

    Esempio pratico: Contributi 2016: ? 5000 ? acconto giugno 2017 40% = ? 2000

    Contributi presunti 2017: ? 4000; acconto dovuto 80% = ? 3200 detratto acconto giugno ? 2000 ? verso a novembre ? 1200

    E' corretto? Margini di errore? Sanzioni?
    Grazie e cordiali saluti


  • User

    Ciao clagiord, quando approfondii la faccenda qualche anno fa arrivai alla conclusione che (come spesso accade) la soluzione non era molto chiara! In sostanza, mentre il metodo previsionale è esplicitamente previsto per quanto riguarda l'erario la stessa cosa non era riportata altrettanto esplicitamente per quanto riguarda l'INPS. In effetti dovrebbe essere utilizzabile per analogia (sempre se si è sicuri di azzeccare le previsioni), ma -ripeto- a meno che leggi o circolari degli ultimi due-tre anni non lo abbiano chiarito inequivocabilmente io qualche piccolo dubbio lo avrei.
    Personalmente preferii applicare pedissequamente la norma del 40% + 40% ed andare a credito (di poco) con il saldo dell'anno successivo.
    Sentiamo però se qualcuno più informato può essere più preciso.


  • User Attivo

    OK Marc, d'accordo con te sulla poca chiarezza di informazioni INPS (Per di più il nuovo sito è, almeno per me, alquanto problematico da consultare). Non sono certamente un esperto di linguaggio burocratico ma in una circolare del 1994, se ho ben capito, l'INPS si preoccupa più di un eccesso di versamenti che di carenza per cui credo che versare a giugno un primo acconto per l'anno in corso del 40% sulla base dell'imponibile contributivo dell'anno precedente aggiungendo a novembre un secondo acconto calcolato sul presunto imponibile contributivo (determinabile ormai con buona approssimazione) dell'anno in corso non sia sbagliato.
    Io penso di comportarmi in tal modo!
    Grazie e cordiali saluti.