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    Fondo garanzia INPS per crediti diversi dal TFR: criterio determinazione 3 mensilità

    Premessa: non si tratta di me medesimo ma di una terza persona.

    Tizio dipendente vanta un credito con l'azienda di circa 8 mensilità non corrisposte (ca. 10000 ? netti).
    Di concerto con i colleghi e i rappresentanti sindacali sta valutando la strada del concordato o della richiesta di fallimento per il recupero di tale credito.
    Al tempo stesso vorrebbe dimettersi per giusta causa (la giusta causa sono le numerose mensilità non corrisposte), con decorrenza aprile 2014, in modo da avere accesso all'ASPI ed evitare di perdere tempo lavorando con la certezza di non vedersi pagato il lavoro che svolge.

    La mensilità di gennaio 2014 è stata pagata. Febbraio e marzo no e non verranno pagate (oltre a quelle arretrate ancora mancanti) per esplicita dichiarazione della proprietà.
    Per dirla tutta, la proprietà ha invitato i dipendenti a lavorare per tutto il 2014 gratis al solo scopo, col lavoro, di generare ricavi per pagare le retribuzioni arretrate (perché si confida d'incassare adeguatamente).

    Attualmente il debito verso il personale ammonta a 6 mln di ?.

    Al termine del concordato e/o fallimento, qualora non si riesca a estinguere il credito vantato, il dipendente confida di recuperare TFR e le ultime 3 mensilità non corrisposte attraverso il fondo garanzia INPS.

    La domanda è questa: dimettendosi ad aprile 2014, l'INPS liquiderebbe febbraio, gennaio 2014 E dicembre 2013, poiché gennaio risulta pagato, oppure si considerano solo gli ultimi 3 mesi contigui di calendario?
    In quest'ultima ipotesi, avrebbe senso procrastinare le dimissioni a maggio 2014 per vedersi liquidati febbraio, marzo ed aprile dall'INPS?

    Grazie.