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    Long Tail: la lunga coda

    La lunga coda (long tail) è un termine che è stato ideato da Chris Anderson con questo articolo nel 2004 (appreso da Stuart).

    Stuart:

    Ad esempio, se la chiave primaria è Hotel Roma , molto competitiva, la long tail di Hotel Roma potrebbe essere Hotel Roma nord cinque stelle con palestra interna oppure Hotel Roma zona EUR pensione completa.Ne ha parlato Susan al SES di Milano 2007 nella sessione Analisi delle Keyword e Targeting come ben descritto da Alex:

    Chiude la sessione Susan Geraeds, di **Venere.com. **L'intervento di Susan risulta essere molto interessante perchè va ad analizzare la cosiddetta "Coda Lunga" (long tail).

    La relatrice dice che le keyword sono composte da due parti, la prima parte formata dalla testa e la seconda dalla lunga coda.

    Le parole che si trovano nella testa delle ricerche sono parole chiave che rientrano in questi casi:

    •Tipicamente delle frasi composte da poche parole
    •Volume di traffico più alto per ogni singola frase
    •E’ difficile ottenere un buon posizionamento per queste parole
    •Spesso sono ricerche che includono un marchio
    •Ricerche “pigre” oppure a scopo informativo

    Le parole chiave che invece sono nella lunga coda presentano queste caratteristiche:

    •Tipicamente frasi lunghe
    •Volume di traffico basso per ogni singola frase
    •Ottime per avere traffico di qualità in una nicchia del mercato competitivo
    •Ricerche descrittive senza marchio
    •L’utente sa quello che sta cercando, spesso con scopo di acquisto

    Susan dichiara che le keyword che rientrano nella Coda Lunga possono portare più traffico qualificato che non le ricerche che risultano nella testa.
    Nel caso di Venere.com, infatti, queste generano il 60% del totale del traffico.

    Per espandere le parole chiave della long tail Susan ci consiglia di:

    • Guardare i risultati su google per le nostre top keywords
    • Estrarre il testo dei primi 5 – 10 risultati
    • Eliminare “stop words” (di, da , e , è, ecc.) e altre parole comuni
    • Documentare il tutto in un glossario di parole singole o coppie di parole
    • Usare le parole ottenute nel contenuto della pagina ed integrarle nelle campagne PPCAltri processi che sono di aiuto in questa procedura sono di osservare testi ottenuti da:
      •Analisi dei log files (parole con 1 – 2 hit)
      •Articoli di giornale che parlano del tema della vostra pagina
      •Blog che parlano del tema della vostra pagina
      •Forum, reviews ed altro “user generated content” sull’argomento
      •Tool (p.es. seodigger.com) per vedere per quali frasi lunghe hanno un buon posizionamento i vostri concorrenti.

    Con questi consigli Susan chiude il suo intervento e la sessionePer approfondire l'argomento c'è Wikipedia. Potete inoltre leggere il thread che raccoglie tutti gli strumenti per la ricerca delle parole chiave.

    Inoltre, ho appena creato il thread per chiedere quali strumenti usano per individuare la Long Tail 🙂

    Giorgio 🙂

    P.s. questo thread verrà postato in SEO Focus quando arriverà in 3a pagina di questa sezione 🙂


  • Community Manager

    Sposto in Seo Focus 🙂


  • Moderatore

    Questo senso "orizzontale" della long tail mi è nuovo,
    io l'avevo inteso in senso "verticale", ma, alla fine della fiera, i concetti coincidono.

    Mi spiego.
    Sulla base di questo articolo sul futuro del web search si evince che per "long tail" di un sito web [A] s'intende l'insieme delle keywords (query) utilizzate sui MDR per giungere al sito [A].
    Tale insieme è ordinato per numero di volte (hits) che una stessa query è stata utilizzata e nel caso di pari merito si passa all'ordine alfabetico delle stesse queries.

    Il risultato che si ottiene è così caratterizzato da una lunghissima coda di risultati con hits molto basso (ma che comunque generano traffico), un ristretto numero di keywords con hits medio-alto e poche qry con hits elevato.

    Il concetto di long-tail stà proprio nel constatare che la maggior parte del traffico di un sito è generato dalle innumerevoli long-query (più specifiche ma meno competitive) piuttosto che da short-query altamente competitive.


    Domanda:
    Che relazione c'è tra la long tail di un sito e la long tail di una (top)-query (gestita dal MDR)?


    Per espandere le parole chiave della long tail Susan ci consiglia di:

    • Estrarre il testo dei primi 5 – 10 risultati

    Interessante...se non erro Nbriani aveva già proposto più volte questo tipo di analisi,
    vedrò che si può fare...

    :ciauz:


  • User Attivo

    Una curiosità, credete che un sito possa "acquistare" questo tipo di traffico solo dopo un pò di tempo (anzianità, trust etc..) o che possa essere pianificato da subito e ottenuto anche istantaneamente?

    In particolare ho un sito che è in circa 2 anni ha fatto una sua crescita fino ad arrivare a circa 1000kw di accesso settimanali, una buona crescita normale e graduale.

    Il sito è mediamente ottimizzato lato codice, url statici, e ha una buona lp perchè è pompato da un netowork crato appositamente di quasi 10 siti,tutti con content originali e tutti ottimizzati (anche più del sito principale).

    Di botto senza nessuna modifica html ne contenutistica, solo un pò di lp da altri 2-3 siti nuovi ben fatti ma piccoli, (max 10 pag) sull'agomento (nuovi vuol dire tirati su in domini nuovi nel mese stesso dell'incremento di visite) è schizzato da 1000 a 2500 kw settimanali quasi raddoppiando gli accessi.

    Io non credo sia da attribuire al network la cosa.

    Credo che ci siano degli step che Google fa fare ai vari siti, se un sito ha una certa rilevanza, se riesce a mantenersi sempre in crescita, se è "apprezzato" dagli utenti probabimente prima o poi "sblocca" qualcosa che lo porta (tra le altre cose) ad essere ben posizionato anche sulla famosa "long tail".

    che ne pensate?

    Avete esperienze a riguardo?


  • User Attivo

    @paocavo said:

    Il concetto di long-tail stà proprio nel constatare che la maggior parte del traffico di un sito è generato dalle innumerevoli long-query (più specifiche ma meno competitive) piuttosto che da short-query altamente competitive.
    Ciao Paolo, la coda non è, per definizione stessa, in grado di portare volumi di traffico superiori a quelli portati dalla testa (il rapporto dovrebbe tendere al 20% VS 80% nel caso in cui il sito riesca a presidiare in maniera buona la testa).

    Presidiare la coda ha senso solo in alcuni progetti e Venere ne è un esempio; non sempre infatti la saturazione del canale, il potenziale del sito e la competitività del settore sono in grado di giustificare gli sforzi (e i costi) legati al presidio delle chiavi in grado di generare i volumi più interessanti.
    E' in quei casi che solitamente si applica con successo una strategia di copertura della long tail.

    Attenzione quindi ad applicare la strategia di Susan su progetti differenti a quelli curati da Susan, potreste non ottenere i risultati conseguiti da Susan 😉


  • Moderatore

    Ciao Fuffissima,
    Grazie per le precisazioni e per i suggerimenti 😉

    Domandine:

    1. Che differenze c'è tra **saturazione del canale **e competitività del settore?

    2. Quali indici suggerisci per misurare il potenziale di un sito?

    :ciauz:


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    Ciao Paolo, la coda non è, per definizione stessa, in grado di portare volumi di traffico superiori a quelli portati dalla testa (il rapporto dovrebbe tendere al 20% VS 80% nel caso in cui il sito riesca a presidiare in maniera buona la testa).

    ciao fuffissima,
    premesso che credo tu abbia ragione sul fare attenzione al settore non credo che per definizione la coda debba essere minore della "testa", o meglio credo che proprio per gli stessi motivi che citavi tu, spesso la testa (e questo dipende dal campo semantico) possa generare meno accessi della coda.

    Faccio un esempio, prendi il campo semantico delle "fotocamere digitali" è probabiile ke le kw che generano più traffico siano surclassate dalle svariate migliaia riguardanti modelli o feature che magari fanno 50-100 accessi mese l'una. 😉

    comunque la tua analisi mi sembra ben impostata, se tu potessi dare qualche dettaglio in più (come chiedeva paocavo), e se, visto che ci sei, puoi rispondere alla mia curiosità sull'effettivo beneficio della coda lunga solo se correlata ad un sito trusted.

    grazie 😉


  • User Attivo

    @paocavo said:

    Ciao Fuffissima,
    Grazie per le precisazioni e per i suggerimenti 😉
    Figurati, a volte solo lavorando su basi di dati sufficientemente vaste alcuni fenomeni riescono ad emergere chiaramente.

    @paocavo said:

    1. Che differenze c'è tra **saturazione del canale **e competitività del settore?
      La saturazione del canale corrisponde al rapporto tra il numero di chiavi per le quali un sito è presentato tra i risultati dei motori e il volume totale delle query associabili al tema trattato nel sito.
      Se la propria attività si limita ai soli servizi SEO generalmente si può arrivare solamente ad una (sotto)stima di massima di questo valore.

    La competitività del settore invece è l'elemento che permette di comprendere il livello di difficoltà del presidio di query "testa" per il settore di riferimento.
    La valutazione di questo indicatore si basa sia su valori oggettivi presi in considerazione durante analisi SEO di routine, sia (soprattutto) su considerazioni derivanti dall'esperienza specifica.

    @paocavo said:

    1. Quali indici suggerisci per misurare il potenziale di un sito?
      E' importante distinguere il potenziale del sito dal potenziale del settore di riferimento.
      Considerando che il numero di utenti dei motori interessati ad un qualsiasi tema è finito, il potenziale del sito non è altro che un sottoinsieme del potenziale dell'area semantica a cui ci stiamo riferendo.

    Definire una sola metrica per la valutazione di questo indicatore sarebbe riduttivo in quanto non è possibile prescindere da quelli che sono gli obiettivi di marketing che l'azione SEO sostiene: in alcuni casi sarebbe corretto parlare di visite, in altri di vendite e in altri ancora di impression.


  • User Attivo

    @dsom said:

    ciao fuffissima,
    premesso che credo tu abbia ragione sul fare attenzione al settore non credo che per definizione la coda debba essere minore della "testa", o meglio credo che proprio per gli stessi motivi che citavi tu, spesso la testa (e questo dipende dal campo semantico) possa generare meno accessi della coda.
    Ciao dsom, le mie considerazioni non sono solo relative al settore di riferimento ma soprattutto alla capacità di un sito di presidiare i risultati dei motori in posizioni di rilievo per chiavi estremamente competitive.
    In ogni caso senza il presidio di quella che è la testa "teorica" (calcolata sul numero di query digitate e non sugli accessi) qualsiasi analisi porterà a conclusioni differenti, vedi quelle di Susan.

    Prima di approfondire qualsiasi argomento legato al tema della long tail ti invito a documentarti sulla legge di Pareto, in questo modo non solo sarai in grado di leggere correttamente i dati derivanti dai sistemi di statistiche che utilizzi, ma sarai anche in grado di prevedere con maggiore precisione gli effetti dei tuoi interventi SEO.

    @dsom said:

    Faccio un esempio, prendi il campo semantico delle "fotocamere digitali" è probabiile ke le kw che generano più traffico siano surclassate dalle svariate migliaia riguardanti modelli o feature che magari fanno 50-100 accessi mese l'una. 😉
    Solitamente quando non si riesce a spingere il proprio sito tanto sulla coda quanto sulla testa si ottiene l'effetto che descrivi: sei sicuro che per le chiavi di testa il tuo sito compaia in posizioni tanto preminenti quanto quelle delle chiavi di coda?

    @dsom said:

    comunque la tua analisi mi sembra ben impostata, se tu potessi dare qualche dettaglio in più (come chiedeva paocavo), e se, visto che ci sei, puoi rispondere alla mia curiosità sull'effettivo beneficio della coda lunga solo se correlata ad un sito trusted.
    Concludo la mia toccata e fuga rispondendo al tuo ultimo quesito con qualche domanda su cui riflettere.

    Trusted da chi: dai motori o dagli utenti?
    Di che genere di benefici stiamo parlando: visite o vendite?
    Quanto e come secondo voi ad oggi queste considerazioni possono incidere sulla curva di distribuzione delle visite provenienti da chiavi di testa rispetto a quelle di coda? E domani che effetto avranno?


  • User Attivo

    @Fuffissima said:

    Ciao dsom, le mie considerazioni non sono solo relative al settore di riferimento ma soprattutto alla capacità di un sito di presidiare i risultati dei motori in posizioni di rilievo per chiavi estremamente competitive.
    In ogni caso senza il presidio di quella che è la testa "teorica" (calcolata sul numero di query digitate e non sugli accessi) qualsiasi analisi porterà a conclusioni differenti, vedi quelle di Susan.

    capisco..

    @Fuffissima said:

    Prima di approfondire qualsiasi argomento legato al tema della long tail ti invito a documentarti sulla legge di Pareto, in questo modo non solo sarai in grado di leggere correttamente i dati derivanti dai sistemi di statistiche che utilizzi, ma sarai anche in grado di prevedere con maggiore precisione gli effetti dei tuoi interventi SEO.

    interessante, ma trovo difficile capire come applicarlo con una metodologia "sensata" alle mie analisi, farlo senza una base teorica forte (e la mia non lo è!) la trovo inutile. Sembra però interessante, lo prendo come suggerimento per apprfondire 😉

    @Fuffissima said:

    Solitamente quando non si riesce a spingere il proprio sito tanto sulla coda quanto sulla testa si ottiene l'effetto che descrivi: sei sicuro che per le chiavi di testa il tuo sito compaia in posizioni tanto preminenti quanto quelle delle chiavi di coda?

    Questo dimostra la tua competenza, ho preso come esempio ( "fotocamere digitali" è ovviamente fittizio ma le statistiche non lo sono) un campo semantico dove effettivamente la situazione è esattamente quella che descrivi. complimenti 😉

    Quello che volevo dire, con un esempio a quanto pare sbagliato, è che in linea di massima credo che a livello di energie da impegnare con un campo semantico complesso e competitivo se in un mese si arriva diciamo a 150.000 kw di accesso giungere a buoni risultati sulla maggior parte di quelle è solitamente (e relativamente) più semplice (e quindi redditizio in termini di ore uomo spese / beneficio) che prendere ottimi risultati sulle altre.

    Altra domanda visto che sembri molto competente in materia: **tu come dividi una coda? **

    cioè ipotizzando (e questa volta sparo) di averre appunto 150000 kw che scendono così:

    1-10 :6000 (accessi mese )-> 2000 (accessi mese)
    10-25: 2000 -> 1000
    25-400: 100-> 100
    400-2000: 100->20
    2000-4000:20->10
    4000->150000:10->1

    sperando di non aver "inventato male" a partire da quale posizione (eventualmente) vedresti la lunga coda?

    e soprattutto ha senso in una distribuzione del genere parlare di lunga coda?

    o è molto probabile che manchino quei risultati di testa molto molto forti di cui parlavi tu? (che so, una 20ina di kw da 100000 a 6000 accessi)

    O è una "teoria" applicabile con la giusta metodologia ad una qualsiasi distribuzione?

    Trusted da chi: dai motori o dagli utenti?

    Motori

    Di che genere di benefici stiamo parlando: visite o vendite?

    era nel mio primo post, comunque Visite.

    Quanto e come secondo voi ad oggi queste considerazioni possono incidere sulla curva di distribuzione delle visite provenienti da chiavi di testa rispetto a quelle di coda? E domani che effetto avranno?

    Questa è esattamente la mia domanda il quanto il Trust e le altre considerazioni fatte incidono su questo tipo di analisi?

    Bella chiaccherata, grazie per il tuo tempo, la cosa si sta facendo interessante 😉

    PS: nessun'altro vuole buttarsi nella mischia 🙂 ?