• Community Manager

    [Altro] Klout: ma per cosa la usate nel concreto?

    Leggo molto spesso persone che controllano Klout o che parlando di questo strumento.

    Mi piacerebbe capire però a che cosa serve nel concreto. Cioè cosa ve ne fate?

    Io non riesco a capire in che modo può tornare utile nel nostro lavoro uno strumento del genere.

    Chi mi aiuta come si fa con un bambino di due anni?

    :smile5:


  • User Attivo

    Ciao Giorgio 🙂

    L'ho provato la prima volta per curiosità.
    Non ti nascondo che attualmente me ne faccio poco, ma lo controllo ogni tanto per un unico motivo: controllare le valutazioni che gli altri utenti mi danno.

    Quando dai un +K, in teoria lo fai perché quel preciso professionista ti sembra influente in un dato argomento (e quindi direi in qualche modo che lo ritieni un vero professionista). Io ricevo +K in writing, cosa che mi piace molto e mi rende orgogliosa, essendo quello che faccio di mestiere. Non è detto, poi, che avendo diversi K positivi in un dato ambito, qualcuno non possa contattarmi per lavori o simili....anche se, da questo punto di vista, esistono già altri social.

    Resta il problema di capire se quei "+" sono effettivamente veritieri o sono inseriti per altri scopi. In teoria, Klout studia e analizza la tua influenza online e come gli altri interagiscono con te e grazie a te, ma è un meccanismo che ha qualche lato poco chiaro, per quanto mi riguarda.


  • ModSenior

    Per me è solo un indicatore di performance da usare in mancanza di altre proposte più valide.

    Sia chiaro, avrà i suoi difetti, è manipolabile alla grande dagli addetti al settore e non serve a misurare quanto ce l'abbiamo più lungo, però con un colpo d'occhio riesco a fare dei confronti tra più account e mi rendo conto se il cliente che sto seguendo sta svolgendo bene i compiti a casa.

    Oltre a Klout, sempre per lo stesso motivo, uso anche peerindex e kred.

    Valerio Notarfrancesco


  • Super User

    Le azioni che la nostra cerchia sociale effettua quando noi condividiamo qualcosa sono un riflesso della nostra influenza.
    L'influenza dunque è l'abilità a indurre azioni.
    L'idea alla base di Klout è abbastanza realistica.
    Se ci pensi, Gio, quando viene pubblicato un post su un tuo blog, tante persone lo ricondividono, lo commentano, fanno +1 etc. tutte azioni che dimostrano che l'opinione che veicoli è in qualche modo influente.

    La cosa che non capisco di Klout è come si realizzi la sintesi di tutte queste analisi potenzialmente interessanti. Come dice Beatrice, c'è un lato oscuro che gli fa perdere credibilità.

    Per me nell'algoritmo si perde ovviamente il valore umano e non rimane che un valore simbolico poco utile nel concreto.
    Ok io sono il numero X influente, quindi?
    Nel mio lavoro non me ne faccio niente, sono indicative piuttosto le relazioni e le interazioni che si creano quotidianamente, e su quelle mi piace fare riflessioni.

    Il punteggio di Klout forse può essere un indicatore valido come spinta motivatrice personale, ma poi per far sì che chi mi segue/legge/accerchia reputi di valore le mie opinioni, i fattori in gioco e le riflessioni da fare sono altre e più di una misura delle condivisioni, commenti ecc.

    In conclusione lo trovo uno strumento tonto, come dice Valerio può servire giusto per un colpo d'occhio, ma non trovo di nessuna utilità il suo contributo.
    Oltretutto di recente m'ha detto che sono influente riguardo a "Mc Donald's" quindi boh proprio non lo considero, se non come un passatempo. 🙂